Jet Pack ad acqua: vola più in alto con Jetlev [VIRAL VIDEO]

E’ il sogno di molti poter oltrepassare il traffico cittadino sorvolando le strade muniti di un pratico zainetto jet pack, ma forse per questo dovremo aspettare ancora un po’ visto i prezzi elevati del Martin Jetpack di cui ci aveva parlato il nostro ninja Simone Cinelli.

La Jetlev tuttavia sta producendo qualcosa che si avvicina molto al nostro sogno: uno zaino a propulsione che funziona in acqua, e per promuoverlo ha preparato questo video sul suo funzionamento davvero d’effetto.

Qui il sito ufficiale di Jetlev

Evolution of Mobile con Vodafone [VIRAL VIDEO]

E’ interamente realizzato con una hand camera e con vari modelli di telefonini (se così possiamo ancora chiamarli), vecchi e nuovi, dipinti con vernice bianca, il video con cui Vodafone ci fa vivere l’evoluzione del mondo mobile.
Le proiezioni 3D e le musiche evocano le varie “epoche mobile”: dal Motorola Brick ai moderni smartphone HTC, i giochi di colori e luci e le melodie scelte ad hoc ci riportano inequivocabilmente alla mente momenti del passato che tutti abbiamo più o meno vissuto. Il video si chiude con un piccolo Android che sbuca dal fondo nero: breve comparsa che, tuttavia, è tutta un programma!
Alla fine del video la domanda sorge spontanea..what next???

G-Spot: il mouse con il punto g

Vi avevamo detto che non c’era limite alla fantasia. In effetti, anche stavolta si sono superati.
Il designer ucraino Andy Kurovets ha realizzato il concept G-spot, ovvero il mouse a forma di vagina (si, proprio così) con annesso punto g.

I particolari sono proprio realistici: grandi e piccole labbra, passando per la rotellina dello scroll collocata, neanche a dirlo, proprio in corrispondenza del clitoride.
Dal punto g di questo mouse si può accedere ai preferiti ed alle e-mail.

Ora, non dilunghiamoci sull’esistenza (e posizione) effettiva del punto g ma poniamo due spunti di riflessione “intensi”:
perché ha dato proprio quella forma al mouse?
– voi, eventualmente fosse prodotto, lo comprereste?
– quanti click serviranno per mandare in estasi il mouse?

A voi! 😀

Fare foto con iPhone: i mille usi della iCamera [TRENDS]

iPhoto

“L’iPhone è la fotocamera numero uno al mondo”. E’ il titolo dell’infografica di oggi firmata GeekaPhone, che ci dà i numeri giusti per comprendere il fenomeno sempre più diffuso dell’iPhoneografia: l’utilizzo dei device Apple per lo scatto di foto più e meno professionali (abbiamo già parlato di iPhoneografia in questo articolo). Diamo insieme un’occhiata all’infografica:

iPhone is the world's first Camera

  • Dal ’94 ad oggi, le vendite dei mobile camera devices della Apple sono cresciute del 325%, mentre i principali competitor fotografici subiscono un calo (Canon e Nikon hanno rispettivamente subito un calo del 25% e 40%). Apple ha investito nello sviluppo dell’iPhone circa 150 milioni di dollari;
  • Come abbiamo anticipato nell’articolo precedente sull’iPhoneografia, secondo le statistiche di Flickr l’iPhone è il device più utilizzato per scattare foto (se si somma l’utilizzo di iPhone 3 e iPhone 4, il primato è valido ancora oggi); iPhone conta infatti 45 milioni di foto hostate su Flickr;
  • Per svolgere separatamente tutte le funzioni dell’iPhone mantenendo inalterata la qualità, ci vorrebbero circa 1000$ in più rispetto a quanto ci vuole per comprare un iPhone da 32 gb
  • Il melafonino non ha certo una resa migliore delle reflex, ma è adatto in ogni situazione. E’ questo che lo rende imbattibile nell’utilizzo. Inoltre, con più di 15000 foto a disposizione in 16 gigabyte, avrete modo di sbizzarrirvi.
  • Esistono oltre 6000 applicazioni per la fotografia su iTunes; non tralasciate l’app per le foto panoramiche o quella per potenziare lo stabilizzatore!

La qualità delle fotocamere professionali è indubbia ed indispensabile, soprattutto in determinate situazioni ma avere a portata di tasca un device per scattare e modificare foto di qualità ovunque ed in qualsiasi momento è un vantaggio incredibile!

E voi per chi tifate? Reflex o iPhone? 😀

Airbnb, il marketplace per le case vacanze tra social e mobile

“Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo”, diceva Lazoi, un filosofo cinese, e in effetti, indifferentemente da quanto sarà distante il luogo che visiteremo, il primo passo, spesso, è proprio quello di cercare un alloggio.

Tanti i modi per farlo e tante le preferenze espresse dai viaggiatori:  c’è chi cerca l’albergo di lusso in centro, chi preferisce un ambiente più familiare, chi cerca ospitalità presso amici e chi, invece, parte all’avventura, ma non solo. Molto spesso, la ricerca di un posto dove stare corre sul web e lo testimoniano siti come Booking.com o il più originale Couchsurfing che, figlio della sharing economy, ha dato vita ad un vero e proprio stile di viaggio.

In questa offerta ampia e diversificata si va ad inserire AirBnb, un marketplace per la ricerca di alloggi “non convenzionali” in tutto il Mondo, nato dalle menti di alcuni giovani studenti che hanno iniziato ad offrire per primi la loro ospitalità nel 2007, offrendo cosi un’esperienza di viaggio del tutto diversa e davvero autentica. Siete curiosi? Vi basti pensare che su AirBnb è possibile prenotare alloggi unici, dal divano ad un’intera isola.

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Facebook studio, la miniera d'oro delle migliori campagne su Facebook

C’è da dire che non manca la fantasia ai ragazzi di Mark Zuckerberg. Con una mossa a dir poco autoreferenziale, il più grande social network del web lancia il primo laboratorio per mettere in mostra la propria creatività in ambito social advertising… su Facebook.

Si chiama Facebook Studio, una vetrina dove ognuno può, è proprio il caso di dirlo, condividere il proprio lavoro. Tutto qui? No, ovvio, perché che studio di advertising sarebbe senza un award?

Poche regole, basate sul gradimento del pubblico che sarà misurato, guarda un po’, attraverso i “like”:

Tutte le campagne eccetto le “new entry” iniziano nella Gallery. Le “new entry” che hanno un alto standard e in più ricevono un considerevole numero di Like sono promosse nello Spotlight. Tutti i lavori nello Spotlight saranno giudicati da un panel, che decide a chi assegnare i premi. In sintesi, un grande lavoro e i like portano allo Spotlight, che porta ad essere giudicati… e ai premi!

(Originale in inglese: All accepted entries begin in the Gallery.
Entries that meet a high standard in addition to receiving a substantial number of Likes are promoted to the Spotlight.
All work in the Spotlight is reviewed by a judging panel, which decides awards.
So to summarize, Great work and Likes lead to the Spotlight, which leads to judging… and awards!)

Per ora nella gallery d’apertura ci sono nomi decisamente importanti del panorama industriale mondiale: BMW, Coca Cola, Ritani e molti altri. Per ogni campagna viene riportata la storia della creatività, l’agenzia che ha sviluppato l’idea creativa, le performance, oltre che gli obiettivi, il target di riferimento e la lingua della stessa campagna.

“Facebook Studio è il luogo per imparare, condividere il tuo lavoro e trovare ispirazione (in inglese: Facebook Studio is a place to learn, share your work, and find inspiration)” recita l’incipit della nota a piè di pagina che racconta cosa sia Facebook Studio: niente da dire, per i creativi di tutto il mondo sarà certamente uno spazio interessante.

Purtroppo, se si sbircia fra le creatività in lingua italiana, non se ne trova per ora neanche una… Chissà che la prima non venga da qualche lettore di Ninja Marketing!

Facebook: H&M lancia la campagna social "I wear, I care" contro l'AIDS

H&M si dmostra sempre più sensibile ai temi sociali. Dopo le numerose collezioni dedicate ai temi dell’ambiente e all’utilizzo di materiali riciclati e naturali, il colosso del low cost vuole sensibilizzare i suoi clienti sul tema dell’AIDS e della sua diffusione. In collaborazione con Designer Against AIDS, il brand vuole informare sui rischi del sesso non protetto attraverso un linguaggio ricco di elementi pop. E che non può prescindere dall’utilizzo dei social network. Parte così su Facebook e Twitter (hashtag: #FashionAgainstAids) la campagna “I wear, I care“.

Come funziona

I fan, infatti, oltre a contribuire al fundraising acquistando gli items della collezione (il 25% degli importi viene devoluto in favore di iniziative contro l’HIV) possono metterci la faccia creando una vera e propria catena umana attraverso l’applicazione Facebook. Scegliete la foto direttamente dal vostro album delle foto profilo, un outfit tra quelli proposti e unitevi alla catena per sensibilizzare i vostri amici sull’utilizzo del condom. L’inziativa partita oggi, 19 aprile, ha raggiunto moltissimi utenti in poche ore.

I testimonial

H&M ha coinvolto anche alcuni artisti nella promozione dell’iniziativa: si tratta di Keri Hilson, Sky Ferreira, Pen Bagdley, Akon, Ginnifer Goodwin, Selma Blair, Nikki Reed, Shiloh Fernandez, Greg Krelenstez, Leigh Lezark e Geordon Nicol, che hanno realizzato il video della campagnae delle brevi clip singole.

Start Green, la comunicazione sostenibile per startup… al verde!

Che le startup nascano al verde è un fatto acquisito, che tuttavia non scalfisce minimamente il tipico entusiasmo di imprenditori pronti a tutto, finanche all’ascetismo.

Tuttavia anche se l’energia positiva che permea ogni startup manda alle stelle il morale e il coinvolgimento, spesso si tende a volare basso quando si prospettano possibili investimenti relativi alla comunicazione.

Ciò è dovuto in parte alla nomea di speculatori assetati di guadagni che le agenzie sembrano non essere in grado di scrollarsi di dosso, in parte a un fenomeno più ampio, si potrebbe quasi dire di portata culturale, che ha visto la metamorfosi del design da atto creativo intriso di prestigio, esclusività e autorialità a mera commodity che rasenta l’automatismo.
Ciò ha portato a notevoli scossoni e smottamenti nel settore, dalla proliferazione di siti di design crowdsourcing all’attuale trend che vede gruppi multidisciplinari di professionisti abbandonare il nido un tempo sicuro dell’agenzia per riunirsi in piccoli commando creativi dall’approccio al mercato decisamente più sostenibile.

In generale comunque sembra che la reazione spontanea del mondo startup di fronte a problematiche inerenti la comunicazione aziendale (lavorare sul brand, dotarlo di un’identità visiva, studiare un sistema d’immagine che ne permei tutte le espressioni) sia una generale ritrosia legata soprattutto al timore del salasso.

Nel variegato cosmo della comunicazione si stanno però facendo strada soluzioni alternative che talvolta applicano formule davvero peculiari: Start Green ne è un esempio, vediamo come funziona.

Start Green è un programma che indice una competizione destinata alle startup; in palio c’è un pacchetto di assistenza completa per l’immagine aziendale e la comunicazione, che si dipana in un persorso triennale.

Dal comunicato stampa:

Start Green premia la migliore proposta con un percorso di tre anni, formato da tre pacchetti annuali di comunicazione, ognuno dei quali contenente un progetto per la realizzazione di materiale di comunicazione ben definito e dettagliato. In questi tre anni verranno realizzati per la migliore start-up in circolazione logo, stationery package, dominio e sito html di presentazione, studio della brochure, company book, catalogo generale e gadget design.

L’iniziativa è accessibile tramite un concorso che premia la migliore startup e il migliore business plan. Attualmente la selezione per il 2011 è in corso fino al primo maggio, è possibile candidarsi qui.

Il modello economico rinuncia al compenso tradizionale in favore di una compartecipazione – in percentuale variabile nel corso dei tre anni – ai ricavi dell’impresa cliente. Cosa interessante è che se la startup non ottiene guadagni, Start Green rinuncia alle sue quote.

Dalle FAQ del sito:

Noi ci guadagniamo solo se realizzate dei ricavi. Se ne avrete, ve ne chiederemo una percentuale.
Se non ricavate nulla, non verremo a chiedervi nulla.

Il tutto è ispirato a sani principi di ecosostenibilità, che a detta degli ideatori saranno rigorosamente applicati alla produzione.

Iniziative come Start Green sono un segnale importante dal mondo del design e della comunicazione, una modalità nuova di porsi nei confronti del mercato delle startup; un vero e proprio incentivo perché queste ultime possano dare la giusta importanza alla propria immagine, strumento più che mai strategico in un ambito in cui l’identità e la distintività sono il primo passo verso il successo di pubblico.

Ci auguriamo di veder fiorire più iniziative come questa, per stringere sempre più il legame che vede il design come braccio destro dell’innovazione.

Nasce Puglia Events, il sistema di comunicazione integrata della Regione Puglia [EVENTO]

Nasce Puglia Events, il sistema di comunicazione integrata della Regione Puglia [EVENTO]A breve verrà presentato Puglia Events, il primo sistema di comunicazione integrata della Regione Puglia. Grazie a questo sistema i cittadini pugliesi potranno essere sempre aggiornati sugli eventi più cool e interessanti in programma. Allo stesso tempo permetterà agli enti locali e a coloro che si occupano di turismo di avere un grande visibilità.

Esistono infatti tre modalità di iscrizione: come organizzatore di eventi, come attività turistica in grado di ospitare altre persone e ai cittadini. L’idea di base è mettere in comunicazione questi tre soggetti che spesso non riescono a comunicare in modo efficiente: il tutto grazie alla Rete!

Si tratta di un progetto davvero interessante per diversi aspetti: in primis perché finalmente verrà data voce e visibilità ai tanti eventi che vengono organizzati nella regione. Inoltre si tratta di un sistema davvero innovativo che integra al 100% quello che è senza dubbio il trend del momento sul web, la geolocalizzazione.

Nel comunicato stampa la giornata viene descritta così:

Nel corso dell’incontro sarà illustrata la strategia di comunicazione e introdotte le caratteristiche del portale pugliaevents.it, un sistema georeferenziato e geolocalizzato nato dalla necessità di fornire soluzioni efficaci e globali al fruitore degli eventi, al viaggiatore e a chi organizza itinerari e manifestazioni.

Logo Puglia EventsAlla conferenza stampa saranno presenti il Presidente della Regione Nichi Vendola, l’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli, e il Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi. Inoltre Puglia Events quest’anno sarà main sponsor del mitico concerto del Primo Maggio di Roma e per voi sarà un’ulteriore occasione per conoscere più da vicino il progetto.

L’appuntamento da non perdere per tutti i curiosi che vogliono sapere di più del progetto Puglia Events è

GIOVEDI’ 21 APRILE ore 11 presso la Sala Giunta della Regione Puglia (Lungomare Nazario Sauro, 33) – Bari

Per chi non riesce ad aspettare fino a giovedì il sito web di Puglia Events è già on line e non manca sicuramente di ambizione. Si presenta infatti con un layout decisamente accattivante e propone un mix di eventi cinematografici, musica, teatro fino ad arrivare ad eventi legati alle tradizioni e l’enogastronomia, insomma cari pugliesi non potrete più dire che nella vostra regione non si organizza mai nulla. 🙂