Che le startup nascano al verde è un fatto acquisito, che tuttavia non scalfisce minimamente il tipico entusiasmo di imprenditori pronti a tutto, finanche all'ascetismo.
Tuttavia anche se l'energia positiva che permea ogni startup manda alle stelle il morale e il coinvolgimento, spesso si tende a volare basso quando si prospettano possibili investimenti relativi alla comunicazione.
Ciò è dovuto in parte alla nomea di speculatori assetati di guadagni che le agenzie sembrano non essere in grado di scrollarsi di dosso, in parte a un fenomeno più ampio, si potrebbe quasi dire di portata culturale, che ha visto la metamorfosi del design da atto creativo intriso di prestigio, esclusività e autorialità a mera commodity che rasenta l'automatismo.
Ciò ha portato a notevoli scossoni e smottamenti nel settore, dalla proliferazione di siti di design crowdsourcing all'attuale trend che vede gruppi multidisciplinari di professionisti abbandonare il nido un tempo sicuro dell'agenzia per riunirsi in piccoli commando creativi dall'approccio al mercato decisamente più sostenibile.
In generale comunque sembra che la reazione spontanea del mondo startup di fronte a problematiche inerenti la comunicazione aziendale (lavorare sul brand, dotarlo di un'identità visiva, studiare un sistema d'immagine che ne permei tutte le espressioni) sia una generale ritrosia legata soprattutto al timore del salasso.
Nel variegato cosmo della comunicazione si stanno però facendo strada soluzioni alternative che talvolta applicano formule davvero peculiari: Start Green ne è un esempio, vediamo come funziona.
Start Green è un programma che indice una competizione destinata alle startup; in palio c'è un pacchetto di assistenza completa per l'immagine aziendale e la comunicazione, che si dipana in un persorso triennale.
Dal comunicato stampa:
Start Green premia la migliore proposta con un percorso di tre anni, formato da tre pacchetti annuali di comunicazione, ognuno dei quali contenente un progetto per la realizzazione di materiale di comunicazione ben definito e dettagliato. In questi tre anni verranno realizzati per la migliore start-up in circolazione logo, stationery package, dominio e sito html di presentazione, studio della brochure, company book, catalogo generale e gadget design.
L'iniziativa è accessibile tramite un concorso che premia la migliore startup e il migliore business plan. Attualmente la selezione per il 2011 è in corso fino al primo maggio, è possibile candidarsi qui.
Il modello economico rinuncia al compenso tradizionale in favore di una compartecipazione - in percentuale variabile nel corso dei tre anni - ai ricavi dell'impresa cliente. Cosa interessante è che se la startup non ottiene guadagni, Start Green rinuncia alle sue quote.
Dalle FAQ del sito:
Noi ci guadagniamo solo se realizzate dei ricavi. Se ne avrete, ve ne chiederemo una percentuale.
Se non ricavate nulla, non verremo a chiedervi nulla.
Il tutto è ispirato a sani principi di ecosostenibilità, che a detta degli ideatori saranno rigorosamente applicati alla produzione.
Iniziative come Start Green sono un segnale importante dal mondo del design e della comunicazione, una modalità nuova di porsi nei confronti del mercato delle startup; un vero e proprio incentivo perché queste ultime possano dare la giusta importanza alla propria immagine, strumento più che mai strategico in un ambito in cui l'identità e la distintività sono il primo passo verso il successo di pubblico.
Ci auguriamo di veder fiorire più iniziative come questa, per stringere sempre più il legame che vede il design come braccio destro dell'innovazione.