Getty images porta i Ninja a Cannes e supporta i Young Lions

Si riconferma Getty Images sponsor del concorso Young Lions, organizzato in occasione dell’International Festival of Creativity di Cannes (19-25 giugno)

Lo scopo? Stimolare i giovani team creativi più talentuosi al mondo a produrre una campagna vincente correndo contro il tempo.
Si terranno cinque concorsi rispettivamente suddivisi nelle categorie Print, Cyber, Film, Media e Young Marketers: ciascun team concorrente riceve da un cliente non-profit un brief per creare ed eseguire una campagna entro 24 ore (48 ore per la categoria Film): i partecipanti lavorano così sotto un’intensa pressione e senza un attimo di pausa.

Il concorso è aperto ai pubblicitari professionisti sotto i 28 anni di età e i team concorrenti, composti da un art director e un copywriter, o da due marketer nel caso della categoria Young Marketer, si qualificano attraverso una procedura di pre-selezione che determina in ciascun Paese i vincitori che avranno diritto a partecipare ai Cannes Lions.

Andrew Saunders, Vice President Creative Content di Getty Images, ha dichiarato:

“L’appuntamento con i Cannes Lions 2011 rappresenta un momento particolarmente atteso per Getty Images. In questi anni di Giovani Leoni ce ne sono stati molti e non sono mai mancati lavori che ci hanno sorpreso e che ci hanno ispirato. Vedere alcuni dei giovani creativi migliori al mondo utilizzare i contenuti di Getty Images per
produrre lavori così innovativi è davvero entusiasmante, e non vediamo l’ora di scoprire ciò che questi talenti riusciranno a produrre quest’anno a Cannes”.

Ma le novità non finiscono qui: vi ricordate l’appello Adotta un Ninja? Ebbene, Getty Images ha risposto e non posso che spiegarvi meglio quello che succederà…

Tra gli anfratti dell’evento si sguinzaglieranno Mirko Pallera aka Kiko Hattori Hanzo ed Adele Savarese  aka Aiko: in diretta sul campo per aggiornarvi in tempo reale su tutti gli avvenimenti più interessanti ed entusiasmanti dalla patria dell’advertising. Report speciali e live tweeting, quindi stay tuned! 😉

Streaming su Facebook: TF1 lancia la Social VOD


TF1 Vision, la filiale pay-per-view del canale generalista francese TF1 – primo canale televisiviso in Francia – ha lanciato martedì 7 giugno un nuovo servizio di streaming VOD via Facebook.

Il servizio, soprannominato Social VOD permette di visionare un programma al prezzo di noleggio di 4 euro e di offrire la visione in regalo ad un amico, nonché di invitare amici e conoscenti a fare lo stesso e a discutere del programma direttamente all’interno dei social network. TF1 cerca in questo modo di comprimere l’esperienza di visione e l’esperienza sociale in un unico spazio virtuale, un salotto ospitato da Facebook.

Per il momento questo servizio è allo stadio di sperimentazione ed è disponibile solamente un programma, lo spettacolo dell’attrice Florence Floresti, la cui fanpage ha piu di 1.3 millioni di fans. Il servizio è stato lanciato simultanemente in Francia, Svizzera, Belgio, Lussemburgo e Canada, per sfruttare al meglio le possibilità della distribuzione digitale in tutto il mercato francofono.

Resta da vedere come questa iniziativa evolverà. Se da una parte si tratta di una delle prime esperienze europee di Social Streaming firmato da un grande gruppo televisivo dopo il lancio di simili offerte negli US da parte di Warner Bros, dall’altra parte, perché questo progetto sfrutti tutto il suo potenziale, si dovrà arricchire il catalogo dell’offerta e potenziare l’applicazione Facebook, al di là del semplice commento del video su Facebook e dello sharing di pagine rilevanti.

Doggelganger: adotta il cane che più ti assomiglia

Gioca sulle assonanze sonore Doggelganger – Human to Canin Pairing Software, il software che ci permette di trovare il nostro doppelgänger canino.

L’idea nasce in Nuova Zelanda, ed è la nuova, intelligente campagna promossa da Pedigree per sensibilizzare le persone al problema dei cani abbandonati. Si tratta di una applicazione web, sviluppata da NEC Technology, di matching “umano-canino”, che utilizza la tecnologia di riconoscimento facciale per scansionare il nostro volto e abbinarlo al cane che ci assomiglia di più e che potrebbe essere quello giusto da adottare.

L’utilizzo del sito è molto semplice. Si carica una foto del proprio viso (o la si scatta una tramite webcam) e la si posiziona nello schema proposto. Una volta cliccato su start, il software comincia a comparare i nostri tratti somatici con un database di razze canine (limitato alla Nuova Zelanda). Il risultato è decisamente divertente.

Ma oltre che divertente, l’iniziativa è quanto mai lodevole: Doggelganger affianca infatti il Pedigree Adoption Drive, il programma con cui Pedigree raccoglie fondi per trovare una casa ai cani abbandonati. E ora che si va incontro alle vacanze, il tema merita senza dubbio una attenzione particolare.

Le reazioni a Nyan, il gattino del web [VIRAL VIDEO]

Ricordate Nyan, il simpatico gattino viaggiatore del web? Ne abbiamo parlato in “Nyan Cat il gattino volante” qualche settimana fa!
Voi come avete reagito all’ipnotico gattino canterino che attraversa tutto il web? Personalmente ho cominciato a canticchiare la canzoncina in ufficio, contagiando tutti i miei colleghi..
In questo episodio di Kids React, il canale video che trasmette le reazione dei più piccini ai video più virali della rete, alcuni bambini guardano il video del gattino Nyan. Le reazioni? Divertimento, qualche sguardo perplesso, qualcuno scoppia in una risata esilarante e qualcun’altro si innamora perdutamente di questa pallina di pelo carina e soffice (w la fantasia dei bambini che riescono a vivere veramente quello che vedono in uno schermo!). Le domande che però si sono posti quasi tutti i bambini sono state: “Quale è il senso di questo gattino?” “Perchè è stato realizzato questo video? Quale scopo aveva?”.

Possiamo confrontare le reazioni dei più piccoli, con quelle degli adulti. In questo video, una collaboratrice del blog canadese VitaminWater ha raccolto le reazioni di alcuni vip canadesi al video di Nyan. Gli intervistati sono note celebrità del panorama musicale, televisivo e sportivo in Canada. Le reazioni sono decisamente diverse: stupore, divertimento ma soprattutto interesse per la musichetta che accompagna il viaggio del micetto. Addirittura qualcuno è stato talmente affascinato dalla melodia da pensare di poterci rappare sopra o rivedere in chiave Freestyle.

Insomma, i due video parlano: il gattino Nyan e il suo arcobaleno hanno conquistato gli adulti più che i bambini , che sono sfuggiti all’effetto ipnotico di Nyan e sono riusciti a chiedersi: “ma dove sta andando il gatto Nyan???!!!”.

Qualcosa si muove sul tema gare-agenzie? AssoComunicazione risponde a Bad Avenue

Peter Grosser, il vice presidente di AssoComunicazione, risponde a Bad Avenue: aguzzate gli occhi miei cari che qualcosa si sta muovendo nello scenario delle agenzie creative in Italia.

“Caro D.D.,

Ho letto con interesse la lettera aperta che hai voluto rivolgere a me e Massimo Guastini. Condivido molto di quello che scrivi (salvo l’ingiuria a Masi) anche se non tutto è realizzabile nella maniera da te indicata. Le responsabilità per la pessima situazione del mercato pubblicitario italiano non sono certo di Masi bensì dell’inerzia, dell’individualismo nonché dell’autolesionismo di molte agenzie associate e non.

Il punto su cui concordo maggiormente con te è che senza l’introduzione di politiche sanzionatorie non otterremo mai il rispetto delle regole. L’argomento è delicato poiché si tratta di iniziative a costante rischio di bocciatura da parte dell’Autorità per la concorrenza. Per esempio quanto scrivi alla regola 3 non è realizzabile in quanto il listino Assap fu eliminato proprio perché secondo l’Authority costituiva un cartello.

Tuttavia mi rifiuto di pensare che non si possa fare proprio niente anche in relazione al fatto che il Codice Deontologico di AssoComunicazione, all’articolo 7, recita quanto segue: – La giusta remunerazione è l’elemento fondamentale che assicura la qualità dei servizi offerti e l’indispensabile professionalità. Il compenso è riconosciuto come l’elemento portante che regola i rapporti fra Associate e utenti. L’applicazione del giusto compenso e la difesa della sua integrità costituiscono principi fondamentali da ribadire a salvaguardia delle professionalità del settore-.

La regola 1 (Niente gare non retribuite) che mi suggerisci rappresenterebbe un forte segnale di riscossa per il nostro settore e la condivido a tal punto che l’ho già proposta in una riunione con le maggiori agenzie riscuotendo, come spesso accade, qualche consenso, qualche dissenso e molte scene mute.

In subordine sarei già soddisfatto di poter rendere obbligatoria la compilazione, da parte di agenzia e azienda, della Scheda Gare che aveva prodotti buoni risultati nei primi due anni dalla sua introduzione (2007 e 2008) ma che oggi ha perso la sua efficacia proprio perché applicata in modo discrezionale.

Condivido anche la regola numero 2 (Stagisti remunerati) in quanto AssoComunicazione deve, a mio parere, applicare e saper diffondere alcuni criteri di qualità che la distinguano dalle politiche selvagge spesso in atto nel nostro mercato. Il non sfruttamento degli stagisti è sicuramente un criterio di qualità così come lo è il Progetto di Cassa Integrazione per il nostro settore da te criticato alcuni mesi fa (non si può essere d’accordo su tutto).

Il progetto in questione infatti prevede che un’agenzia in difficoltà, anziché licenziare, possa mantenere a casa alcuni dipendenti con l’80% dello stipendio fino ad un periodo di 2 anni. Se al termine del periodo l’agenzia decide di licenziare non avrà alcun vantaggio poiché dovrà comunque affrontare tutti i costi di un licenziamento in aggiunta a quanto già speso per tenere i dipendenti inoperosi. Il lavoratore per contro in quei due anni potrà decidere se non fare niente prendendo l’80% dello stipendio oppure cercarsi una nuova agenzia.

Sinceramente, da qualsiasi angolazione io guardi il progetto in questione, vedo solo aspetti positivi per i dipendenti e ritengo che le critiche siano spesso frutto di scarsa informazione e/o di preconcetti.

Concludo dicendo che sono senz’altro disponibile ad incontrare Massimo Guastini per discutere su come tentare di invertire la china discendente del nostro settore ma tieni presente che Massimo è più avanti rispetto a me in quanto ha già un suo programma votato dalla maggioranza dei propri associati. Io non ancora.

Cordialmente”.

Peter Michael Grosser

WeBank, la prima banca Italiana 2.0 [CASE STUDY]

Come vi avevamo già anticipato nel post “I casi di successo nell’Enterprise 2.0”, tra le esperienze più interessanti che hanno arricchito il Social Business Forum 2011 c’è stata sicuramente quella di WeBank.

WeBank è una banca 100% online nata alcuni anni fa come brand della Banca Popolare di Milano e diventata poi istituto finanziario tra i più attivi e capaci nel proporre innovazioni del servizio offerto.

Durante la presentazione al Forum Carlo Panella (Banking Commercial Director di WeBank) ha spiegato come l’attività fondamentale dell’azienda sia fare risparmiare tempo ai clienti, che possono comodamente gestire tutte le proprie attività da casa attraverso la rete.

La prospettiva strategica del management, dopo una prima fase di ascolto e analisi dello scenario, è stata allora quella di ricorrere costantemente ai social media per supportare i servizi offerti e coinvolgere attivamente il cliente. Sono nati alcuni progetti molto interessanti, che vale la pena analizzare.

I progetti 2.0 di WeBank: social CRM, Open Innovation, app per iPad

Le prime azioni di WeBank, che potremmo definire “classiche”, hanno riguardato la definizione della presenza aziendale sulle principali piattaforme social: Facebook (1250 fan), Twitter (950 follower) e YouTube (87 iscritti). E’ stato inoltre aperto il blog In Soldoni, che conta circa 1500 visite mensili. Già in questo caso la banca ha saputo pianificare una strategia di social media communication veicolando contenuti adeguati per ciascun canale e, soprattutto, quasi mai commerciali. Attraverso i canali si informano gli utenti interessati sulle normative, si fa formazione in tema di sicurezza online, si sdrammatizza proponendo i backstage delle pubblicità aziendali.

Utilizzando sempre Twitter è poi stato avviato il Twitter Team WeBank, social customer care gestito da un piccolo team di 4 dipendenti appassionati (Gianpaolo, Daniela, Valeria e Monica).

I risultati soddisfacenti delle operazioni hanno incoraggiato ad andare avanti: è stato allora avviato “La Banca che Vorrei”, progetto di innovazione generata dall’utente il cui nome già richiama i risultati attesi dall’iniziativa.

“La Banca che Vorrei” offre la possibilità agli utenti di proporre innovazioni o semplici mancanze che potrebbero aumentare la qualità del servizio offerto e la soddisfazione del cliente. Pochi filtri e largo alle idee dunque: le centinaia di proposte arrivate sembrano dare ragione a chi ha pensato all’iniziativa. Circa il 20% di queste ha poi effettivamente visto la luce, andando ad integrare le innovazioni di WeBank.

Uno degli ultimi progetti nati è stato WePad Project, iniziativa di cui vi avevamo recentemente parlato in un articolo dedicato alle migliori soluzioni di mobile banking. Si tratta di un web reality show ancora in corso, in cui 6 cervelli lontani dalla finanza e vicino al mondo del web (un comunicatore, un creativo, un giornalista, una mamma 2.0, un informatico e una blogger) devono progettare in 6 settimane un’app capace di migliorare e semplificare la vita quotidiana delle persone. La partecipazione è aperta a tutti coloro che lo desiderano, che da casa possono proporre idee e cercare di vincere l’iPad in palio. Alla fine dell’estate il progetto finale sarà sviluppato da WeBank e reso gratuitamente disponibile nell’App Store.

L’obiettivo: creare relazioni x.0

WeBank ci ha veramente sorpreso per la proattività e una voglia di coniugare offerta di servizi e nuove tecnologie difficilmente riscontrabile nelle istituzioni finanziarie. Ma il management aziendale non vuole fermarsi alle iniziative appena descritte.

La volontà è infatti quella descritta dal titolo della presentazione al Social Business Forum: creare relazioni di fiducia x.0, e cioè essere sempre presenti quando si parla di innovazione incentrata sulle persone, sviluppando con clienti e dipendenti una grande, unica intelligenza collettiva.

Complimenti allora a WeBank, nella certezza che sentiremo (e sentirete!) ancora parlare di loro.

Idee in circolo: i media sociali per la promozione della partecipazione e dei territori [EVENTO]

All’indomani di un referendum in cui il ruolo dei nuovi media è stato determinante per la veicolazione delle informazioni circa le modalità di voto, a Bologna venerdì 17 giugno la funzione pubblica dei social media diventa protagonista di un interessante incontro.

Presso la Sala Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa di Bologna in Piazza Nettuno ci si interrogherà su quali sono le reali opportunità che la rete offre allo sviluppo della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e in quale modo essa può colmare le distanze che da sempre dividono politica e cittadini.

L’evento denominato “Idee in circolo: i media sociali per la promozione della partecipazione e dei territori” sarà suddiviso in due momenti. Uno mattutino curato dalla Regione Emilia Romagna, l’altro pomeridiano che vedrà la partecipazione del laboratorio di marketing territoriale e web 2.0 del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale (COMPASS) dell’Università di Bologna.

Nella prima parte dell’evento si partirà dal concorso “Ideamocracy” nato per individuare 5 fattibili nuove applicazioni volte all’ e-democracy, per discutere in una tavola rotonda di partecipazione allargata grazie al web.

Nel pomeriggio TagBolab proseguirà i lavori con due tavole rotonde, dedicate rispettivamente all’incontro delle communities on line dell’Emilia-Romagna e alle possibili collaborazioni con le pubbliche amministrazioni che potrebbero migliorare il rapporto tra istituzioni e territorio.
L’incontro è gratuito…ma si raccomanda di compilare il modulo on line .

Riepilogando
Bologna, Sala Enzo Biagi – Biblioteca Salaborsa di Bologna in Piazza Nettuno, 3
Venerdi 17 Giugno a partire dalle ore 10.30 e fino alle 19.00 (si chiude con l’aperitivo di networking)

Buona circolazione di IDEE!

Lo scherzo dello shampoo infinito [VIRAL VIDEO]

Gli amici! Come potremmo vivere senza? Soprattutto, come potremmo vivere senza quegli amici simpatici che si inventano per noi esilaranti scherzi che ci lasciano senza parole e magari con una leggerissima risata amarognola, come quello di questo video?

Dopo una nuotata in piscina un ragazzo si sta facendo la consueta doccia post-cloro. Si insapona i capelli, inizia a risciacquare ma l’amico da dietro gli versa in testa dell’altro shampoo; e il rituale va avanti per diversi minuti, senza che l’ignara vittima si accorga di nulla: risciacquo shampoo, risciacquo shampoo..

Finché lo scherzo non viene confessato e parte la risata collettiva. Viene da chiedersi: il gioco è finito perché “lo scherzo è bello finché dura poco” o perché il simpatico ideatore ha esaurito lo shampoo nel flacone?!?

Ben vengano gli amici e i loro scherzi innocenti: in fondo è un modo per dedicarci tempo e dimostrarci il loro affetto; e ricordiamoci che i veri amici non ridono mai di noi, ma con noi!

Facebook sta testando una nuova funzione, chiamata "Happening Now Feed", per permettere agli utenti di vedere in tempo reale i like dei loro amici e tutto ciò che essi stanno commentando o condividendo..

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Happening Now: primi test per la funzione in real time di Facebook

Dopo Google, anche per Facebook il real time  sta per divenire realtà.

Anche il più popolare dei social network, infatti, sta testando una nuova funzionalità chiamata “Happening Now Feed”, che permetterebbe agli utenti di vedere in tempo reale i like dei loro amici e tutto ciò che essi stanno commentando o condividendo.

Le informazioni in real time vengono visualizzate in una barra posizionata sulla destra della pagina con i news feed e sostanzialmente le informazioni visibili in questa colonna sarebbero le stesse della pagina principale, riproposte in forma più compatta. In questo modo è possibile per gli utenti cliccare su un aggiornamento per visualizzare per intero un’informazione, senza dover lasciare la home.

Al momento questa funzione è visibile come test su una percentuale molto bassa di utenti, ma è probabile che in tempi non troppo lunghi verrà estesa a un numero sempre maggiore di utenti.

Per il momento gli utenti visualizzano la lista con i prossimi eventi, le pagine suggerite, gli ads e i poke.

Dagli screenshot sembra trasparire una certa somiglianza con Twitter per il limite del numero dei caratteri, anche se non è ancora chiaro se gli aggiornamenti sulla barra laterale permetteranno effettivamente un numero massimo di caratteri.

Indubbiamente con l’entrata a regime di questa nuova funzione, la home page di Facebook, già una sorta di pannello comandi per accedere più agevolmente ai gruppi o alle app con cui interagiamo più spesso, sarà integrata di un nuovo strumento che permetterà di avere sotto controllo in ogni momento ogni “movimento dei propri amici”…per chi ne sentiva la necessità 😉

Noi, L'Aquila: Google al servizio della ricostruzione post terremoto

 

Questa volta Google è dalla parte dei buoni. L’azienda di Mountain View tende la mano agli aquilani e realizza Noi, L’Aquila, la ricostruzione 3D della città, che parte dal suo passato per ispirare il futuro. Proprio grazie alla tecnologia di Google Earth, sul sito del progetto sarà possibile accedere alla mappa virtuale della città, uppare documenti, foto, video e quant’altro, per non dimenticare le bellezze storiche perdute. E per non dimenticare così che il terremoto continua ad esserci, anche se le scosse sono passate.

Oltre ai tag sulla mappa, Google si è inventata un’altra mirabolante applicazioneGoogle SketchUp, il modellatore di edifici in 3D. Fidatevi, questa è la volta buona per far uscire l’architetto che è in voi!

I danni del sisma sono ancora oggi tangibili e i due programmi sono stati concepiti proprio per essere d’aiuto alla ricostruzione cittadina, per ridisegnare tridimensionalmente strade, palazzi e monumenti. Finora gli utenti hanno costruito oltre 600 edifici virtuali, ricostruendo quasi il 50% del centro storico aquilano. Per rendere ancora più concreto il contributo di Noi, L’Aquila, in Piazza Regina Margherita per i prossimi mesi sarà operativa una struttura per accedere alla piattaforma e facilitare il suo utilizzo da parte dei cittadini.

Il progetto Noi, L’Aquila è stato ufficialmente donato da Google al Comune dell’Aquila e all’ANFE, Associazione Nazionale Famiglie Emigrati. La piattaforma, d’altronde, è un pilota non destinato solo all’Italia, ma messo a disposizione per tutte le comunità colpite da catastrofi naturali, tra cui il Giappone.
E a questo punto, dopo aver letto tutto ciò, sarei anche disposto a perdonare Google per aver rubacchiato privacy a mezzo mondo!