Non poteva fare entrata più trionfale Elon Musk: alla guida del nuovo truck Semi, il CEO di Tesla ha aperto così l'evento al quartier generale della casa automobilistica a Hawthorne, in California.
L'entrata alla Over The Top forse è stata un po' esagerata, ma del resto Tesla prospetta di spaccare il mercato dei trasporti sbaragliando i concorrenti con una soluzione che non vuole essere solo innovativa, ma che promette soprattutto prestazioni migliori e costi di gestione più bassi rispetto ai truck a diesel.
E il nuovo tir elettrico è solo metà delle novità di Tesla: la vera protagonista della serata, quella che ha fatto girar la testa al pubblico dell'evento, è arrivata vestita di rosso e sculettando. Stiamo parlando della seconda generazioni dell'auto sportiva elettrica di Tesla, Roadster che per un attimo ha fatto dimenticare a tutti le notizie più recenti dei problemi di produzione della casa automobilistica californiana. Ma lasciamo il gioiellino rosso alla fine e procediamo per ordine.
Semi, il tir elettrico di Tesla è BAMF
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Per un attimo avete pensato che BAMF fosse qualche strana caratteristica tecnica? Sbagliato! BAMF è l'acronimo di "Bad Ass Mother F *** er" e per la cronaca è il termine con cui Elon Musk ha definito i suoi nuovi tir elettrici: non c'è trasmissione, nessuna frizione, nessun motore di grandi dimensioni, eppure il CEO di Tesla scommette sulle prestazioni da capogiro di Semi.
E non solo: Musk ha anche affermato che il vetro del camion è "a prova di esplosione termonucleare" e che gli interni della cabina di guida sono pensati per il tempo medio che un camionista vi trascorre dentro, circa 10-14 ore al giorno (e forse di più se dorme nel truck): non c'è al momento la zona sul retro dei sedili dove solitamente i camionisti riposano tra un trasporto e l'altro. Un'altra novità è che il volante non si trova a destra o a sinistra, bensì in centro.
Da vicino, Tesla Semi è gigantesco, grazie anche alla carenatura aerodinamica apposta in cima. A differenza dei camion standard in cui i serbatoi del carburante sono chiaramente visibili su ciascun lato, la fonte di energia del camion Semi Tesla non è immediatamente evidente. La batteria è integrata nel telaio del camion e nascosta dietro una cornice rigida. Questo, secondo Tesla, fornisce protezione alle batterie e sicurezza aggiuntiva dell'auto.
In produzione nel 2019, avrà il sistema Autopilot che mantiene una determinata velocità, rallenta nel traffico e assicura di restare nella propria corsia. L'autoarticolato è prenotabile con un anticipo di 5 mila dollari, ma il prezzo finale non è stato ancora reso noto.
Una megaricarica
Per i nuovi truck, Tesla ha pensato a un nuovo tipo di stazione di ricarica, Megachargers, che saranno più potenti delle Supercharger che la casa automobilistica già offre per le sue auto. Le unità di ricarica saranno distribuite in tutto il mondo per supportare il lavoro dei camionisti che guideranno i tir elettrici.
I nuovi Megacharger saranno alimentati ad energia solare: Musk sostiene che i camionisti saranno in grado di caricare in poco tempo, mentre ad esempio scaricano il loro carico o si prendono una pausa di 30 minuti lungo la strada. Le Megacharger offriranno loro abbastanza energia per guidare fino a circa 400 miglia. Non è chiaro dove o quando inizieremo a vedere queste nuove stazioni spuntare, o quanto costerà usarle, ma Musk ha dichiarato che la produzione del primo Semi sarà nel 2019, dunque presumibilmente tra due anni le Megacharger saranno già disposte in giro per il mondo.
A testare per primo i nuovi camion elettrici Tesla sarà il numero uno della grande distribuzione americana, Wal-Mart, che a proposito ha dichiarato: "Abbiamo una lunga tradizione nel testare nuove tecnologie, siamo contenti di essere fra i primi a testare i nuovi veicoli Tesla".
Roadster, un mostro rosso
Ammonta a 200mila dollari, invece, il listino di partenza della nuova auto sportiva a quattro posti. Roadster 2 è l'aggiornamento superpotenziato della Roadster presentata nel 2008. Va da zero a circa 100 kmh in 1,9 secondi e ha un'autonomia di mille chilometri dalla presa elettrica.
Tesla l'ha definita "l'unica supercar in grado di offrire prestazioni da record e spazio per quattro passeggeri": il tetto è in vetro leggero e rimovibile nel bagagliaio, per offrire ai passeggeri un'esperienza di guida decappottabile. Insomma, un auto elettrica per non passare inosservato e per la quale bisognerà aspettare il 2020, sebbene sia prenotabile da subito con un anticipo di 45mila dollari.
E dopo un tir a prova di atomica e una supercar elettrica, quanto dovremo aspettare per una vera KITT senziente? Elon, pensaci tu!