Aruba continua ad investire nel cloud e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sul suolo italiano. L'ultima struttura arrivata è il nuovissimo Global Cloud Data Center, un vero e proprio campus tecnologico dove viene, tra le altre cose, ospitato il terzo Data Center italiano della company.
La nuova struttura è stata realizzata alle porte di Milano, per l'esattezza a Ponte San Pietro (BG), in una posizione strategica sia per la vicinanza a tutti i principali Aeroporti sia per le caratteristiche dell'area geografica. In occasione dell'annuncio della pre-apertura di questo DC Campus eco-sostenibile, abbiamo intervistato Stefano Sordi, Chief Marketing Officer di Aruba, un caro amico di Ninja Marketing (ricordi l'intervista legata alla conquista di Aruba del Cloud?).
LEGGI ANCHE: We START you UP: scopriamo il nuovo programma di Aruba dedicato alle Startup
Buongiorno Stefano, bentornato su Ninja Marketing! Il nuovo data center ha un ruolo globale e (quindi) una vocazione di carattere internazionale. Quale sarà l'impatto di questa struttura sulla strategia di Aruba e quali vantaggi avrà per la zona dove è stata realizzata?
Ciao Andrea e buongiorno a tutti gli amici di Ninja Marketing! Il nuovo Global Data Center è centrale nella strategia di Aruba, sia quella italiana - in quanto questo DC potrà offrire servizi di livello enterprise a tutte le aziende del nord Italia (così come alla Pubblica Amministrazione, a operatori IT e PMI, Enti locali, system integrator e Telco) – sia quella internazionale, in quanto sarà strategico per il centro Europa, per tutte le aziende extra-italiane interessate ai servizi cloud. Si tratta del terzo data center italiano del gruppo che va ad affiancarsi ai due di Arezzo e si inserisce nel network di data center europei che Aruba sta continuando a far crescere per servire i principati mercati europei, dalla Francia al Regno Unito, dalla Germania alla Repubblica Ceca. Si tratta di un vero e proprio campus tecnologico di oltre 200.000 mq in cui abbiamo intenzione di sviluppare altri grandi data center, uffici, spazi di co-working e un moderno auditorium, il tutto per consentire ai nostri clienti la più ampia e confortevole evoluzione per il propri business. Siamo stati accolti con entusiasmo dalla comunità locale e questo anche perché abbiamo riqualificato un’area ormai dismessa da tempo alla quale vogliamo dare una prospettiva nuova, moderna e tecnologica.
Parlaci dell'approccio innovativo utilizzato per questa struttura, sia a livello tecnologico che a livello sostenibile. Quale credi che sia l'innovazione più importante messa in campo?
Il Data Center è stato realizzato nel pieno rispetto dei massimi standard di affidabilità e prestazioni e progettato per avere il massimo livello possibile di efficienza energetica, non solo per assicurare qualità e convenienza dei servizi, ma anche per ridurre il più possibile il suo impatto ambientale. Il Global Cloud Data Center è alimentato da energia proveniente dagli impianti idroelettrici e fotovoltaici di proprietà, che sono situati nel campus. Per tutte le esigenze non coperte in autonomia, viene prelevata dalla rete solo energia con origine certificata a livello europeo grazie alla Garanzia di Origine (GO) e quindi generata al 100% da fonti rinnovabili.
Tutti gli impianti, inoltre, sono stati progettati e costruiti per soddisfare ed eccedere i massimi livelli di resilienza previsti dal livello Rating 4 (formerTier4) di ANSI/TIA 942-A. Non a caso, AgID ha scelto lo standard TIA-942, come standard di riferimento all'interno delle Linee Guida del piano che prevede la razionalizzazione delle infrastrutture IT della Pubblica Amministrazione, quindi si tratta di un traguardo molto importante per noi.
La visione di Aruba nel lungo termine sembra intravedere una focalizzazione sul ruolo del Cloud: quali altri investimenti avete in programma? Quali sfide sono all'orizzonte?
Il ruolo del Cloud è sicuramente essenziale per Aruba e per le sfide che ci coinvolgono nel prossimo futuro. Abbiamo seguito con attenzione tutte le normative e, anche in vista dell’entrata in vigore del GDPR nel maggio 2018, abbiamo dato vita insieme ad altre aziende leader del settore cloud ad un Codice di Condotta al quale ci atterremo, con l’obiettivo di uniformare le linee-guida in ambito di privacy, localizzazione e sicurezza dei dati nel cloud, e garantire la loro massima tutela e rispetto.
Con questi intenti è nato il CISPE - Cloud Infrastructure Services Providers in Europe - una coalizione di aziende e provider cloud provenienti da tutta Europa. Ognuno porta la propria esperienza legata al proprio territorio, perché all'interno di CISPE ci sono, oltre chiaramente all'Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Finlandia, Bulgaria, Norvegia, Polonia e Svizzera.
Grazie ancora al CMO di Aruba Stefano Sordi, e in bocca al lupo per le prossime sfide. Un altro grande progetto ed investimento da parte di Aruba nel nostro Paese: certamente, un'opportunità per tutti! #GoNinja