Si potrebbe definire un Ninja ad Honorem Roberto Esposito, fondatore e anima di DeRev.
Con gli strumenti di Marketing non convenzionale infatti, ha fatto magie: è entrato due volte nel Guinness dei primati per i post più commentati su Facebook, ha portato uno dei più importanti eventi sportivi del mondo sugli schermi di 740.000 utenti e ha scritto un libro facendosi „dare una mano“ da ben 700.000 persone online.
Alla base di queste „magie“ c’è la sua capacità di catalizzare grandi numeri di utenti e di farlo per delle buone cause.
DeRev: una piattaforma per cambiare in meglio
Roberto ha deciso di trasformare questa „magia“ in un progetto reale e concreto: è nato così DeRev, la principale piattaforma italiana di crowdfunding, e non solo.
DeRev mette a disposizione di chi vuole lanciare delle „rivoluzioni“, una gamma completa di strumenti: funding, crowdsourcing, raccolta firme e speaker’s corner. Tutto ciò che serve per sostenere i cambiamenti migliori: infatti solo le idee e i progetti caratterizzati da un’elevata creatività in campo artistico o culturale, un alto tasso di innovazione o una forte propensione al sociale trovano spazio su DeRev.
Dopo aver chiuso una delle più rilevanti operazioni di early stage siglate in Italia, ricevendo un investimento di 1,25 milioni di euro da Vertis Venture e da un gruppo di prestigiosi business angels nel 2012, lo scorso mese Digital Magics, incubatore certificato di startup innovative, ha acquisito una quota di circa il 17,5% di DeRev.
Abbiamo intervistato Roberto che ci ha parlato delle esperienze recenti della startup e dei cambiamenti venturi.
Cosa comporta per DeRev l’entrata di Digital Magics nella società?
Il supporto di un socio importante come Digital Magics incide sia sulla dimensione generale del progetto DeRev che sullo sviluppo di nuovi modelli di applicazione del crowdfunding.
Un esempio è quello del civic crowdfunding che consente alle pubbliche amministrazioni di lanciare campagne di raccolta fondi per finanziare progetti e opere di pubblico interesse, come il restauro di monumenti, la realizzazione di eventi nella propria città, e lo sviluppo di servizi innovativi per il miglioramento della vita cittadina.
Sono stati annunciati due punti chiave su cui si concentrerà l’attività innovativa di DeRev nei prossimi mesi: il pagamento online e il mobile. Puoi darci delle anticipazioni a riguardo?
Fino ad ora le donazioni potevano essere effettuate esclusivamente con circuiti di pagamento online come Paypal e le carte di credito. Oggi siamo invece in grado di sviluppare insieme con le banche una soluzione che consenta agli utenti di inviare il proprio contributo attraverso qualsiasi sistema di pagamento tracciabile.
Lo sviluppo del segmento mobile rientra nella stessa logica, considerando l'incremento costante dell'accesso a Internet da smartphone. Entrambe le innovazioni sono all'insegna di due parole chiave: funzionalità ed usabilità.
Il fatto che le pubbliche amministrazioni abbiano la possibilità di trovare sostegno per i propri progetti su DeRev non pensi possa rappresentare un fallimento del sistema pubblico?
In realtà basta pensare a uno dei primi esempi riconosciuti di crowdfunding per comprendere che la strada è sempre stata praticata. Quando i francesi donarono agli Stati Uniti la Statua della Libertà, il Governo americano non aveva i soldi per provvedere ad un piedistallo. Ci pensò un magnate dell'editoria a indire una raccolta fondi tramite i suoi giornali.
Arrivarono centinaia di migliaia di contributi e..il resto è storia. I cittadini chiedono che i loro soldi siano spesi bene, e col crowdfunding la trasparenza è immediata. E' vera democrazia diretta, vera partecipazione, vera responsabilizzazione. Col civic crowdfunding vincono tutti, non c'è fallimento di alcun tipo.
Cosa ti ha spinto a fare impresa in ambito sociale?
DeRev è stata l'evoluzione naturale del percorso che avevo seguito fino a quel momento, essendo basata sull'idea di incanalare la potenza comunicativa del web e la sua capacità di stimolare e unire le persone che condividono un interesse, un obiettivo o un'esigenza per realizzare le buone idee. Che si tratti di arte, cultura, startup, beneficenza, politica, attivismo, no profit.
Grazie a Roberto Esposito, per averci trasmesso tutta la passione e l’energia per cambiare le cose direttamente, senza restare a guardare, da protagonisti. Oggi la rivoluzione è semplice, basta un click, su DeRev!