Se pur di far notizia, sei disposto a gettarti su una folla non certo disposta ad accoglierti fra le sue braccia. Se a costo di fare spettacolo, arrivi sul palco talmente cotto da doverti fermare alla seconda traccia. Se non ne puoi proprio più di inventare cosa fare affinché una major si accorga di te, allora devi assolutamente dare uno sguardo agli strumenti che il fantastico mondo del web offre alle band, emergenti e non, per aumentare la propria visibilità. Più precisamente passeremo in rassegna tre startup che, seppur in maniera differente, aiutano le band a: reperire fondi, implementare campagne social, costruire un sito e più in generale ad aumentare l’interazione con i propri fan (e quindi si spera anche le vendite).
Qui America/1: WHOOZNXT
Whooznxt nasce all’interno del programma d’incubazione Microsoft BizSpark ed ha l’obiettivo di aiutare le band che aderiscono alla piattaforma nella gestione dei propri fan. Il web-tool è stato sviluppato da NXTM, creatura di Jeff Yapp, ex dirigente Mtv, che attualmente cura l’immagine sul web di artisti del calibro di Lenny Kravitz e Justin Timberlake.
Il progetto Whooznxt debutta col botto all’SXSW Festival ed a “farne le spese” per prima è la metalcore band inglese Asking Alexandria che in pochi giorni riesce ad accumulare 90.000 fans. L’iscrizione a Whooznxt è gratuita e fornisce dei tool che permettono alla band: di gestire la propria fanbase, di costruire un sito personalizzato, di sviluppare un e-store e di pubblicare i propri status su tutti i social network. Inoltre Whooznxt è in grado di fornire, tramite la collaborazione con Peoplebrowsr, una serie di analytics sui tuoi fan, compresi: lo storico, i rumors ed infine individua quale tra i tuoi fan ha più appeal (con evidenti vantaggi per l’eventuale apertura di fan club). Ad ogni modo la piattaforma funziona secondo il seguente principio: più il tuo numero di fan è elevato e più è elevata la possibilità di accedere ad un determinato numero di benefit.
Qui America/2: Crowdbands
Anche Crowdbands come Whooznxt nasce sotto l’egida del programma d’incubazione Microsoft Bizspark ma, al contrario della prima, declina il rapporto tra band e fan secondo principi molto differenti. Crowdbands difatti prevede una relazione molto più stringente con i propri fan, i quali, pagando un costo d’iscrizione pari a 25$ all’anno, possono accedere ad una serie incredibile di privilegi. I fan, infatti, sono direttamente coinvolti nei processi decisionali relativi alla gestione della band e possono: influenzare le decisioni relative ai membri della band, scegliere il produttore più gradito e selezionare le tracce da pubblicare. In più a tutti i fan iscritti a Crowdbands viene concessa l’esclusiva privata sugli album da pubblicare e un diritto di prelazione sull’acquisto dei biglietti per i concerti.
Per quanto riguarda il lato band invece non sono previsti costi per l’iscrizione e tendenzialmente viene favorito l’accesso a band senza contratto. Inutile dire quanto un servizio di questo genere possa stravolgere le logiche del fare musica e dirigerle verso nuovi orizzonti nell’ottica della condivisione e della centralità della relazione che si instaura tra band e fan.
Qui Italia: Plingle
Plingle è un’opera dell’Associazione Musica 2.0 e rappresenta a tutti gli effetti il primo social network della musica italiana. Agli utenti viene presentata la possibilità di iscriversi come artista, produttore o fan. I profili previsti rispecchiano chiaramente la dialettica del sistema musica e caratterizzano secondo schemi strutturati la presenza dell’utente sul social network. L’artista carica le sue canzoni e partecipa alle sfide con altri artisti, i fan decidono l’esito delle sfide votando i propri artisti preferiti ed i produttori partecipano finanziando le band emergenti. Il sistema ruota intorno alla logica dei Pling, moneta virtuale che l’artista può utilizzare per costruire una campagna di promozione personalizzata all’interno di Plingle e che può successivamente convertire in euro e servizi per l’ottenimento di prestazioni offline come: la registrazioni di brani e videoclip, la partecipazione ad eventi live ed altre iniziative mirate per il lancio della band. Il sito ha registrato subito buoni numeri ed a sole due settimane dal lancio conta: 50 artisti, 100 fan ed 8500 visite.
A questo punto non hai che l’imbarazzo della scelta. Noi di Ninja Marketing, nel frattempo, cogliamo l'occasione per fare un grosso in bocca al lupo ai ragazzi di Plingle. Stay Tuned!