Salesforce, azienda leader globale nel CRM, continua a crescere e l’Italia rimane uno dei paesi che fa segnare dei numeri significativi in tutti gli ambiti. Per questo, per meglio servire e consigliare i propri clienti impegnati in un forte processo di trasformazione e accelerazione digitale, ha deciso di darsi una nuova organizzazione.
Nuova organizzazione
La prima linea è caratterizzata da una Leadership al femminile con Vanessa Fortarezza che in qualità di Area VP Enterprise Business Unit segue tutti i clienti dei settori Financial Services, Telco, Energy e Utilities, Automotive, Manufacturing e Travel&Transportation, mentre Eva Maria Mengoli in quanto Area VP Commercial Business Unit segue le aziende di medie dimensioni fiore all’occhiello del tessuto imprenditoriale italiano in molti settori industriali. Alessandro Paglioli è il Senior Regional VP Retail, Pharma, Media e CPG. I tre manager riportano direttamente al nuovo Country Leader Mauro Solimene.
L’altra importante novità riguarda le vendite specializzate. Qui, Maurizio Capobianco in qualità di Area VP Cloud Sales coordina i team di Marketing Cloud guidato da Andrea Buffoni, Commerce Cloud da Gianluca De Cristofaro e Platform e Service Cloud sotto la direzione di Alberto Azerrad.
Nicola Lalla, VP Solution Engineering, estende la sua responsabilità all’area Mediterranean, Middle East & Africa, guidando tutto il team di Solution Engineers a supporto delle vendite.
Salesforce da quest’anno pone inoltre un’attenzione particolare alla Pubblica Amministrazione come segnale dell’urgente necessità di digitalizzare i processi per servire al meglio i cittadini. A riprova di questo impegno è stata affidata a Federico Della Casa la responsabilità di Senior Vice President Sud Europa, Settore Pubblico. In Italia il mercato è invece seguito da Augusto Davico quale Senior Regional VP.
A completare la struttura anche la divisione SMB per i servizi alle piccole e medie imprese con Giovanni Crispino che in quanto Senior Area VP segue Sud Europa, Medio Oriente, Israele e Africa. Marco Marcone Regional VP Alliances & Channel continua a guidare la gestione delle partnership e dei programmi che impattano la Salesforce Economy mentre Silvia Kyselova’, Direttore Marketing coordina le campagne di Awareness e lead generation in modalità integrata.
Mauro D’Addazio, Senior Regional VP ha la responsabilità di guidare i team di progetto del Customer Success Group area critica per il successo dei clienti e per i rinnovi contrattuali.
Resta centrale il ruolo di Paolo Bergamo, Senior Vice President Product Management che in quanto Executive Sponsor dalla California continua a essere un punto di riferimento per i clienti italiani e rappresenta il contatto con l’Headquarter di San Francisco.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/salesforce.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-20 15:12:392021-07-26 11:37:57Salesforce si riorganizza per sostenere al meglio la crescita dell’ecosistema italiano
Oggi, Heineken lancia una nuova campagna globale, “We’ll Meet Again”, che celebra la resilienza e la creatività delle persone nell’ultimo anno e il modo in cui hanno trovato modi creativi per reinventarsi e mantenere vivo lo spirito.
We’ll Meet Again
Disponibile su Youtube, We’ll Meet Again viene lanciata esattamente un anno dopo l’uscita della prima campagna #SocialiseResponsibly di Heineken, “Ode To Close”, la prima di una serie di creatività che hanno mostrato sostegno agli utenti durante la pandemia globale.
La creatività mostra il modo in cui le persone si sono reinventate nel quotidiano durante la chiusura, in qualcosa di inaspettato e divertente: dal vestirsi per fare colpo quando si porta fuori la spazzatura, fino a trasformare una passeggiata con il cane in una festa da ballo. We’ll Meet Again riconosce la forza dei consumatori, che hanno usato la loro creatività per mantenere alto l’umore dopo più di un anno di pandemia e limitazioni associate.
Il film è stato diretto dal pluripremiato regista François Rousselet e girato a Barcellona, in Spagna, secondo i rigidi protocolli COVID-19, rafforzando il bisogno di intraprendenza e ingegnosità che è al centro della campagna.
Bram Westenbrink, Heineken Global Senior Director ha dichiarato:
In Heineken il nostro obiettivo è raccontare storie che siano in sintonia con le persone di tutto il mondo. Quando abbiamo lanciato Ode To Close più di un anno fa, il mondo era bloccato e il nostro messaggio era incentrato sulla sicurezza dei nostri clienti: socializzare responsabilmente. Con We’ll Meet Again, la campagna attinge al sentimento collettivo del momento, mostrando esperienze di vita reale a cui quasi tutti possono relazionarsi, celebrando la resilienza e l’immaginazione con un chiaro messaggio di speranza per il futuro.
Bruno Bertelli, Global CCO, CEO di Publicis Italia, ha dichiarato:
Sebbene il blocco e la riapertura delle città siano stati diversi in ogni paese, ciò che ci ha uniti è il nostro desiderio comune di riconnetterci con le persone attraverso momenti sociali. Con We’ll Meet Again di Heineken, abbiamo realizzato una campagna che celebra l’umanità, sottolineando anche la resilienza, lo spirito positivo e mai arrendevole delle persone in tutto il mondo.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/1_company_rox.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-20 12:49:352021-07-26 11:38:17La nuova campagna di Heineken celebra la nostra creatività durante le chiusure
È trapelata la notizia, secondo fonti attendibili che seguono molto da vicino la vicenda, secondo cui l’app di messaggistica IRL sia in trattative per raccogliere oltre 50 milioni di dollari: un round di finanziamento che le farebbe raggiungere un valore di ben un miliardo di dollari.
Ma da cosa nasce tutto questo interessamento?
Che cos’è l’App IRL?
IRL, acronimo di “In Real Life” è stata fondata da Abraham Shafi e consente agli utenti non solo di chattare tra loro, ma di scegliere un’attività, un’ora e un luogo, e invitare i propri amici ad un determinato evento, per trascorrere delle ore insieme. Insomma, un modo per passare più tempo con i propri amici, ma nel mondo reale. IRL sta letteralmente spopolando tra gli adolescenti negli Stati Uniti.
Il suo finanziamento segue una rinascita di accordi competitivi per le startup di social media, tra cui la piattaforma audio Clubhouse e l’app di condivisione di foto Dispo. Inoltre è stata recentemente contattata da investitori che includono Tiger Global e IVP. Proprio come Clubhouse, IRL sembra in grado di ottenere una valutazione di un miliardo di dollari prima ancora di aver generato entrate. Ma come?
Ci si aspetta che cercherà di fare soldi addebitando commissioni sulle funzionalità a pagamento, piuttosto che vendendo pubblicità. La società è stata valutata l’ultima volta a settembre per un totale di 100 milioni di dollari. Finora ha raccolto 28 milioni di dollari da investitori che includono Goodwater Capital, Floodgate, The Raine Group and Founders Fund.
Lanciata nel 2017 dal CEO Abraham Shafi e Scott Banister, IRL vuole farsi strada e arrivare a competere direttamente con Facebook e co., ma puntando a un pubblico più giovane. L’app è nata come un calendario con funzionalità social, consentendo alle persone di trovare eventi e chattare su quelli d’interesse della propria cerchia di amici. Ovviamente prima che la pandemia scombinasse i piani di tutti e dando priorità, di conseguenza, a eventi virtuali.
La riprogettazione, all’inizio di quest’anno, ha migliorato la messaggistica di gruppo e ha provocato non solo un aumento degli utenti, ma anche l’arrivo di questi nuovi investitori che desiderano sostenere l’azienda, o almeno così affermano le suddette fonti vicino al gruppo. E la risposta di Tiger e IVP? No comment.
Sebbene la strategia di IRL non sia audace come quella di Clubhouse, soprattutto verso gli utenti più famosi, è riuscita ad ampliare la sua base di utenti adolescenti durante la pandemia lavorando con account TikTok, agenzie di talenti e college popolari per promuovere la sua app.
Il servizio consente agli studenti di dozzine di college d’inserire gli indirizzi e-mail forniti dalla scuola per vedere eventi correlati e avviare chat di gruppo con i compagni di classe, anche per lo studio.
Recentemente IRL ha anche testato funzionalità a pagamento con una piccola percentuale di utenti. Secondo le fonti, ha consentito ad un gruppo ristretto della sua audience di addebitare l’accesso a chat di gruppo specifiche, su base una tantum o ricorrente: un modello che potrebbe veder competere l’App con siti di pianificazione di eventi come Eventbrite e Meetup. La startup non ha in programma di aggiungere pubblicità all’app, ma potrebbe guadagnare entrate addebitando commissioni sulle transazioni.
Un po’ di numeri
Apptopia, una società di ricerca, ha rivelato che l’app mobile di IRL è stata scaricata più di 12 milioni di volte. Inoltre, a settembre gli utenti attivi giornalieri erano 2 milioni, registrando più di 10 milioni di utenti mensili. Oltre all’app, dobbiamo tener presente che le persone possono accedere a IRL anche tramite il sito web.
Il nuovo finanziamento probabilmente aiuterebbe IRL a gestire i costi come le bollette di hosting cloud man mano che la sua base utenza cresce e costruire sistemi per contrastare bot e spam, insieme a bullismo e altre potenziali forme di abuso. L’azienda conta attualmente meno di 20 dipendenti.
Il consiglio di amministrazione include Mike Maples, fondatore di Floodgate nonché uno dei primi investitori in Twitter;Mark Pincus, il miliardario fondatore di Zynga, e anche un investitore. Inoltre lo scorso anno IRL ha assunto il partner di Greylock ed ex capo del prodotto di Robinhood, Josh Elman, per valutare il passaggio dando la priorità ai messaggi di gruppo.
L’ultima Cenerentola delle App di messaggistica avrà, quindi, la sua favola a lieto fine? Lo scopriremo molto presto!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/Barbara_1_19Aprile.jpg10801920Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2021-04-19 17:56:262021-04-20 00:29:23L’App social IRL potrebbe presto valere 1 miliardo di dollari
Rendere internet un ambiente inclusivo, stimolante, teso alla condivisione di idee. Parola d’ordine è “essere di ispirazione” per Pinterest, che ha ospitato un’anteprima virtuale esclusiva dedicata alla sua community internazionale di creators e alla stampa specializzata, tra cui anche Ninja Marketing, per annunciare le innovazioni e le strategie per la creazione di un ecosistema di creativi.
Un dialogo dinamico con i propri creators, durante il quale Pinterest ha annunciato il lancio del Creator Fund da 500 mila dollari, la nuova politica sui contenuti con linee guida inserite nel Creator Code, oltre a nuovi strumenti di moderazione, per garantire che la piattaforma continui a essere un “luogo inclusivo, positivo e stimolante”.
“Una piattaforma nuova e notevolmente migliorata che consente ai creators di creare e pubblicare contenuti stimolanti e di creare un pubblico in crescita (i pinners, ovvero gli utenti di Pinterest) tra i quasi mezzo miliardo di persone che utilizzano Pinterest ogni mese negli ultimi 11 anni – esordisce Evan Sharp, co-founder, Chief Design and Creative Officer di Pinterest – Abbiamo lavorato duramente per garantire che Pinterest sia il luogo in cui le persone vanno per trarre ispirazione, la nostra vera stella polare. Pinterest è diventato quasi l’ultimo angolo positivo di Internet, abbiamo investito un enorme sforzo per mantenere la negatività offline”.
Pinterest Creator Code
Il Codice Etico obbligatorio e il cambio di paradigma: da influencer ad inspirator
Per progettare la propria attività in piattaforma, sarà indispensabile aderire al Codice Pinterest Creator, un insieme obbligatorio di linee guida da firmare prima di poter pubblicare contenuti e Story Pin, dove toccando un pulsante che dice “Accetto” per affermazioni che includono “Sii gentile“, “Controlla i miei fatti“, “Sii consapevole dei trigger, “Pratica inclusione” e “Non nuocere “.
“L’intenzione del Pinterest Code è aiutare i nostri creatori a comprendere meglio ciò che abbiamo imparato negli anni: parlare con voce positiva, inclusiva e stimolante che consentirà di costruire una presenza di successo, non solo per influenzare i nostri utenti, ma ispirarli. Le aziende tecnologiche così spesso si comportano in modi che appaiono inumani – spiega Evan Sharp – Pinterest è impegnato a costruire una società tecnologica Human centric, ovvero al centro l’essere umano, per costruire un business al servizio dei nostri utenti e dei nostri azionisti”.
Da tempo la company ha investito anche nel “range tone” con la creazione di strumenti che prevedessero le varie gamme di tonalità della pelle che consentono agli utenti di filtrare e personalizzare l’idea di bellezza.
“Siamo stati tra le prime piattaforme a vietare tutti gli annunci di disinformazione politica o sanitaria, l’incitamento all’odio, al bullismo o all’ autolesionismo, per questo il nuovo codice dei creatori è così importante”, evidenzia Evan Sharp.
Riflettori puntati anche sulla positività come indicatore e principio cardine nella costruzione di un personal branding e di un marchio business con Jonathan Van Ness, personalità televisiva Usa, autore, podcaster e attivista, che ha preso parte alla conferenza in streaming insieme ai creatori e ai vertici Pinterest.
“La nostra priorità è continuare a rendere Pinterest un luogo per i contenuti più ispirazionali, inclusivi e fruibili. Le persone si rivolgono alla nostra piattaforma per scoprire idee, prodotti e servizi da integrare come parte della loro vita quotidiana e i Creator ci aiutano a creare i contenuti che ispirano le persone. Vogliamo garantire che i contenuti su Pinterest siano inclusivi e vogliamo insegnare alle persone a supportare la community sulla piattaforma”, aggiunge Mathilde Jais, Head of Growth for Southern Europe.
Il Fondo per la formazione e il sostegno finanziario destinato ai creator
Per gruppi sottorappresentati nasce il Creator Fund, il sostegno finanziario e di formazione individuale per avere successo su Pinterest.
“Crediamo che chiunque possa ispirare, anche l’hobbista di tutti i giorni con idee ancora scoprire. Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema di creativi che sia veramente incentrato sul premiare e celebrare le persone più stimolanti e le loro idee”, spiega Minnie Bredouw, Creative Director Pinterest.
Un programma ispirato alla cultura dell’inclusività, intesa come fattore chiave della competitività dell’azienda. L’impegno, quindi, a garantire che il 50% dei Creatori con cui Pinterest lavora provenga da gruppi sottorappresentati. Introdotto anche un nuovo modo per rivenditori, inserzionisti e creator di identificarsi, se provenienti da un gruppo sottorappresentato attraverso le vetrine shopping.
Nella prima tranche di finanziamento Pinterest ha collaborato con creators provenienti da diversi background, dal food, ai viaggi, alla fotografia, alla moda, con corsi di consulenza su strategia creativa e un budget dedicato per la creazione di contenuti.
Promuovere un mindset teso all’inclusione e una suite di strumenti a disposizione utilizzando l’App
Stimolare, soprattutto, una mentalità inclusiva tesa alla creazione di una comunità online che supporti e incoraggi persone di ogni estrazione sociale e modelli compassione.
“Abbiamo costruito silenziosamente un’enorme piattaforma per i creator. In definitiva, vogliamo pinners che siano in grado di agire sulle idee, pronte ad agire cercando modi per migliorare la propria quotidianità e che vogliono interagire con i creatori che li ispireranno. Nel mondo frenetico di oggi, le persone hanno bisogno di un posto dove sognare, dove essere ottimiste, per condividere le loro passioni. Cosa abbiamo fatto per rispondere a questa sfida? Di recente abbiamo introdotto una nuova suite di strumenti per i creatori, che li aiuti a metterli in contatto con i pinners attraverso l’App”.
Nuove funzionalità come trying e il tagging che offrono ai creatori l’opportunità di taggare specifici prodotti in stock nei loro pin per favorire la monetizzazione, oltre ai pin delle storie, possibilità di commentare e moderare le conversazioni, all’interno di una piattaforma considerata versatile alle diverse esigenze di espressione, attraverso le differenti bacheche.
In anteprima video anche la nuova campagna per il Codice Creator, definito come “un passo verso uno spazio migliore”. Uno standard innovativo per spingere le persone alla gentilezza.
“Nessun’altra piattaforma di social media sostiene il benessere mentale come Pinterest – affermano i diversi creator presenti all’evento streaming – Quando una piattaforma è in grado di porre dei limiti, allora sai che sei nel posto giusto. Una comunità gentile incoraggia ad essere molto più espressivi per ispirare gli altri. È un privilegio così fantastico e il Codice è una ricetta per il creator di essere se stesso al 100%”.
“Il Codice è una necessità emersa a metà del 2020, un anno segnato da una pandemia e una politica tumultuose, accompagnate da un movimento cardine per i diritti civili – insiste Minnie Bredouw, Creative Director Pinterest – Questo panorama turbolento ha evidenziato la necessità di educazione nella creazione di contenuti. Il codice è una guida che vive all’interno del nostro prodotto inteso a costruire una comunità inclusivo e compassionevole. È inteso per essere proattivo e responsabilizzante piuttosto che reattivo e teso a rimproverare. Supponiamo che la conoscenza sia potere. In un mondo che si muove velocemente, il codice evidenzia le differenze tra espressione e antagonismo. Essere audaci, nell’innescare una conversazione senza essere divisivi”.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/Pinterest.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-04-08 16:45:122021-04-09 10:36:45Il Codice Pinterest e il Creator Fund: da influencer ad inspirator
È Jeff Bezos l’uomo più ricco al mondo. Il fondatore del gigante dell’eCommerce Amazon per il quarto anno consecutivo domina la classifica annuale stilata dalla rivista Forbes con 177 miliardi di dollari, ben 64 miliardi in più dello scorso anno. È salito al secondo posto con 151 miliardi di dollari, grazie all’aumento delle azioni di Tesla e Amazon, Elon Musk. Al gradino più basso del podio, ma primo in Europa, il magnate dei beni di lusso, Bernard Arnault, anche se la sua fortuna di 150 miliardi di dollari è quasi raddoppiata rispetto ai 76 miliardi di un anno fa, a causa di un aumento del valore delle azioni LVMH.
Se la pandemia da Covid 19 ha accresciuto il divario sociale, con milioni di persone sulla soglia della povertà e la ricchezza concentrata nelle mani di determinati settori, dall’eCommerce, alla tecnologia al food, dall’altro lato il 2021 registra una crescita record di nuovi miliardari: in totale 2.755, con l’ingresso nel gotha dei più ricchi al mondo di 660 nuovi miliardari rispetto al 2020, ovvero uno ogni 17 ore.
In Italia la top ten vede in testa Leonardo del Vecchio, fondatore di Luxottica, l’azienda fondata nel 1961, con un patrimonio stimato in 25,8 miliardi di dollari. Nel ranking anche Giorgio Armani, icona indiscussa della moda made in Italy e Silvio Berlusconi.
È l’italiano più ricco, ma anche il più ricco del Belgio (non avendo più residenza in Italia), Giovanni Ferrero di Nutella, Tic Tac e Kinder Egg, che ha registrato un aumento della sua ricchezza da 10,6 miliardi a 35,1 miliardi. Si aggiungono 11 nuovi miliardari, tra cui Marina e Giuliana Caprotti, che hanno preso il controllo della catena di supermercati Esselunga, e Sergio Stevanato dell’azienda di packaging medicale Stevanato Group.
La 35esima “Forbes World’s Billionaires List”, nella quale si registrano 493 new entry. Tra queste anche Kim Kardashian con il suo primo miliardo di dollari.
Qual è il valore della top ten in totale?
Il totale dei patrimoni delle dieci personalità più ricche del pianetaè stimata in a 1.115 miliardi di dollari, due terzi in più dei 686 miliardi dell’anno scorso. Nel 2021 in quattro hanno un patrimonio pari o superiore a 100 miliardi di dollari, nel 2020 solo era solo Jeff Besoz.
“È stato un anno come nessun altro e non stiamo parlando della pandemia – sottolinea Forbes – Ci sono state offerte pubbliche a fuoco rapido, criptovalute in aumento e prezzi delle azioni alle stelle. Il numero di miliardari nella 35a lista annuale di Forbes dei più ricchi del mondo è esploso a 2.755, senza precedenti, con 660 personalità in più. 493 sono nuovi nella lista, di cui 210 provenienti dalla Cina e da Hong Kong. Altri 250 caduti in passato sono tornati ruggendo. Uno sbalorditivo 86% è più ricco”.
Complessivamente, la somma dei patrimoni dei miliardari vale 13,1 trilioni di dollari, rispetto agli 8 trilioni di dollari del 2020 (ben 5trilioni in più). Gli Stati Uniti ne hanno ancora di più, con 724, seguiti dalla Cina (tra cui Hong Kong e Macao) con 698. La metodologia usata da Forbes ha utilizzato come parametro cardine i prezzi delle azioni e dei tassi di cambio dal 5 marzo per calcolare il patrimonio netto.
Al primo posto Jeff Bezos, con un patrimonio di 177 miliardi di dollari, 64 miliardi in più dello scorso anno. A breve, Besoz, che ha fondato Amazon nel 1994 nel suo garage a Seattle, si dimetterà dalla carica di CEO e diventerà presidente esecutivo alla fine del 2021.
Il segreto del suo successo? Sembra essere contenuto nelle sue parole riportate da Forbes:
“Sapevo che se avessi fallito, non mi sarei mai pentito. Sospettavo che sarei sempre stato ossessionato dal rimorso e dalla decisione di non provarci affatto”. (Jeff Besoz)
Segue Elon Musk, fondatore di Tesla, con 151 miliardi. 126,4 miliardi in più rispetto a un anno fa, quando occupava il 31esimo posto e aveva un patrimonio di 24,6 miliardi.
Terzo sul podio Bernard Arnault, proprietario del gruppo del lusso LVMH, con un patrimonio di 150 miliardi di dollari: l’anno scorso erano 76.
Al quarto posto il fondatore di Microsoft Bill Gates con 124 miliardi di dollari (98 miliardi lo scorso anno)
Al quinto l’ideatore di Facebook Mark Zuckerberg con i suoi 97 miliardi, con un 42,3 miliardi in un anno.
L’imprenditore Warren Buffett è in sesta posizione con un patrimonio di 96 miliardi di dollari: l’anno scorso erano 67,5 miliardi.
Settimo Larry Ellison, cofondatore e CTO della Oracle Corporation, che vanta un patrimonio di 93 miliardi di dollari (+34 miliardi in un anno).
Ottavo il co-fondatore di Google Larry Page con 91,5 miliardi di dollari, che ha scalato la classifica dai 50,9 miliardi dello scorso anno.
A seguire l’altro co-fondatore di Google Sergey Brin con 89 miliardi di dollari, contro i 49,1 dello scorso anno.
Chiude la top ten Mukesh Ambani, presidente, amministratore delegato e il maggiore azionista di Reliance Industries Limited (84,5 miliardi di dollari, 36,8 lo scorso anno).
Bernard Arnault
E in Europa?
Se il più ricco d’Europa si conferma, seguito dal magnate spagnolo del fast-fashion Amancio Ortega con 77 milairdi di dollari, è la Germania a dominare la classifica per numero di miliardari, con una ricchezza stimata in 3 trilioni di dollari, al riparo dai danni finanziari causati dalla pandemia di coronavirus.
Sono 628 i miliardari europei classificati da Forbes, rispetto ai 511 dell’anno precedente. Come gruppo, sono 1 trilione di dollari in più rispetto a un anno fa: “Il che suggerisce – scrive Forbes – che per i ricchi, l’anno della pandemia è stato redditizio”.
I miliardari italiani sono 51, compresi i non residenti, (contro 36 nel 2020), con un patrimonio netto totale di 204,5 miliardi rispetto ai 125,6 miliardi nel 2020
Leonardo del Vecchio
La top ten italiana
Il più ricco, fondatore di Luxottica, con 25,8 miliardi di dollari, in 62esima posizione.
Seconda la donna più ricca d’Italia, Massimiliana Landini che, con un patrimonio di 9,1 miliardi di dollari, erede insieme ai figli del gigante della farmaceutica Menarini.
Segue re Giorgio Armani con un patrimonio netto stimato di 7,7 miliardi di dollari.
Quarto in Italia Silvio Berlusconi & Family con 7,6 miliardi di dollari, con imprese nel settore media, editoriale, publishing.
Quinto Giuseppe De’ Longhi con un patrimonio di 5,2 miliardi di dollari.
Sesto posto per Gustavo Denegri, presidente di DiaSorin, con 5,1 miliardi.
Settima ed ottava posizione per Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo Prada e per la moglie, la stilista Miuccia Prada con 4,6 miliardi.
Segue Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari, con 4,2 miliardi di dollari
Ai piedi della top ten italiana Piero Ferrari con 4,1 miliardi di dollari.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/forbes.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-04-07 15:54:482021-04-08 16:58:05Bezos ai vertici del mondo. Ecco chi sono i più ricchi del 2021
L’ascesa irrefrenabile dell’audio non si frena e travolge anche LinkedIn, che annuncia a breve il lancio del beta test di una funzione molto simile a ClubHouse, con lo sviluppo di stanze audio declinate per stimolare le connessioni professionali.
Ancora una volta l’audio, per il suo carattere più intimo, più vicino alle conversazioni reali tra persone, sembra dominare rispetto all’overload dell’immagine visiva, incentivato anche dal lockdown e dall’utilizzo amplificato e diversificato dei digital device.
Dopo l’esplosione del fenomeno Clubhouse e i primi esperimenti di recruiting, con giornate dedicate al job placement o ai career day su Clobhouse, LinkedIn decide di inserirsi nei nuovi trend, ampliando le potenzialità della propria piattaforma, così come altre big tech.
Tutti vogliono ClubHouse: il trend dell’audio travolge i social network
Si pensi agli Spaces di Twitter, una sorta di clonazione di Clubhouse in fase già di lancio, o a Telegram che ha potenziato le chat vocali, mentre Facebook, ByteDance, Spotify e Slack stanno lavorando allo sviluppo di room dedicate all’interazione vocale.
“Stiamo realizzando alcuni test preliminari per creare un’esperienza audio unica collegata all’identità professionale. E stiamo guardando a come possiamo portare l’audio in altre parti di LinkedIn, come eventi e gruppi, per dare ai nostri membri ancora più modi per connettersi alla loro comunità”, spiega la portavoce Linkedin, Suzi Owens a TechCrunch.
LinkedIn e l’audio come integrazione dell’identità professionale
Una rete basata sull’audio nata dall’esigenza degli utenti e dei creativi di Linkedin di disporre di più modi per comunicare sulla piattaforma. Non solo profilo social, ma un’integrazione con l’identità professionale, quindi, mentre gli argomenti di conversazione saranno incentrati su lavoro e carriera.
Creare networking tra i professionisti attraverso le parole, con stanze dedicate che superano il singolo testo, o l’immagine che contraddistingue alcuni social media, in un’estensione naturale in altre aree, come i gruppi.
Svelata anche l’interfaccia grafica utente e il design della funzione LinkedIn, molto somigliante a quella di Clubhouse, con un palco centrale con i moderatori raffigurati da icone tonde, mentre il pubblico sarà nella parte inferiore dello schermo. Si aggiungeranno, però, altri tipi di interazioni, l’icona degli emoji e il messaggio diretto agli utenti partecipanti e all’amministratore della stanza.
Ad ispirare le nuove funzionalità, per rendere l’esperienza utente più coinvolgente e interattiva, ha contribuito la forte crescita di LinkedIn nel 2020, come spiega Suzi Owens: “Circa 740 milioni di utenti hanno usato la piattaforma per scambiarsi conoscenze, portando il numero di connessioni a 4,8 miliardi. Oltre 21 milioni di persone hanno partecipato a eventi su LinkedIn con un aumento delle sessioni del 30%”.
“Coloro che aderiranno alla nostra nuova funzione audio dovranno sentirsi assolutamente al sicuro ed essere produttivi”,
sottolinea Suzi Owens. “I nostri utenti vengono su LinkedIn per avere conversazioni rispettose e costruttive con persone reali e il nostro obiettivo è garantire che abbiano un ambiente sicuro per farlo.”
Una crescita, inoltre, di quasi il 50% nelle conversazioni su LinkedIn favorita dalla nuova modalità “Creator”, con storie, condivisioni video LinkedIn Live e post sulla piattaforma, oltre alla newsletter.
L’integrazione di modalità Audio e Creator: audio, storie, video live e newsletter per i professionisti
“Unire audio e ‘Creator’ può portare a risultati positivi per l’app e per la professionalità degli utenti”, insiste l’azienda, soprattutto in prospettiva dell’evolversi futuro dello scenario del mondo del lavoro.
Un’analisi di LinkedIn evidenzia che, nel corso degli ultimi mesi, oltre il 60% dei suoi iscritti lavora da remoto, contro l’8% del pre Covid, convinti che oltre il 50% delle persone continuerà in modalità smartworking anche in futuro, senza rientrare negli uffici.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/04/linkedin-1.jpg10801920Barbara Landihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBarbara Landi2021-04-01 17:02:102021-04-02 09:51:33LinkedIn crea la sua ClubHouse: a breve le stanze audio
Vodafone lancia il suo nuovo posizionamento di brand che mette al centro l’interazione tra la tecnologia e le persone per il progresso della società. Questo weekend Vodafone presenterà il suo nuovo claim – “Together We Can” – con un piano di comunicazione che si svilupperà lungo tutto l’anno, a testimonianza della profonda convinzione di Vodafone che l’unione fra tecnologia e società può costruire un futuro migliore.
Together We Can
Il nuovo posizionamento del brand di Vodafone è ispirato da un’indagine condotta sui consumatori che ha rimarcato quanto la tecnologia stia profondamente trasformando la vita delle persone: non ha più soltanto un impatto sugli individui ma gioca un ruolo significativo in tutta la società, facendo la differenza anche su temi come la sostenibilità e lo sviluppo sociale.
Per esempio, nel corso dell’ultimo anno la sostenibilità ha assunto un peso sempre più importante nelle scelte dei consumatori e nella loro fiducia nei brand: è un elemento chiave per circa otto persone su dieci. Nei prossimi mesi, il messaggio di Vodafone “Together We Can” sarà tradotto in azioni concrete grazie all’espansione delle reti ad alta velocità per una migliore connettività per le persone e le comunità, all’impiego delle tecnologie di comunicazione per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e sostenendo l’istruzione, la salute e il benessere, con l’obiettivo di creare una società più inclusiva e sostenibile.
La campagna Together We Can sarà lanciata in Italia il 4 aprile con La ragazza inarrestabile, uno spot televisivo che ha per protagonista una ragazza che pone domande sul mondo che la circonda e sul ruolo che la tecnologia può giocare nel curare le malattie, nel combattere il cambiamento climatico e nel contrastare il digital divide.
La campagna si concentrerà sul ruolo di Vodafone nel contribuire a dare una risposta a queste domande grazie all’espansione del 5G, della Giga Network e della connettività nelle zone più remote del mondo, fino al contributo dell’app di Vodafone DreamLab nella battaglia contro il cancro e contro il Covid-19.
La rinnovata identità verrà sottolineata dallo speechmark, l’iconico logo di Vodafone, e dall’inconfondibile rosso. Il nuovo posizionamento sarà introdotto in 30 Paesi: oltre all’Italia, sono inclusi Germania, Spagna, Regno Unito, Romania, Grecia, Irlanda, Ungheria, Albania, Olanda (attraverso Vodafone-Ziggo), Portogallo, Repubblica Ceca, Turchia, Australia, Sud Africa, Ghana, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Lesotho e Mozambico.
Anche i Paesi dove Vodafone è presente con accordi di partnership, inclusi Qatar e Nuova Zelanda, daranno il via al nuovo posizionamento. La creatività della campagna “Together We Can” è stata realizzata dall’agenzia New Commercial Arts con sede a Londra, e lo spot televisivo è stato diretto da Tom Green, autore di serie TV pluripremiate nel Regno Unito come Misfits e Blackout. La pianificazione media è curata da Carat.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/03/vodafone.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-04-01 11:15:482021-07-26 11:47:11"Together We Can": il nuovo posizionamento di brand di Vodafone
United Colors of Benetton arriva su TikTok con la challenge #BeUnited, un innoall’inclusione, alla voglia di divertirsi e sentirsi parte di una collettività, cercando di abbattere le distanze sociali e culturali che caratterizzano questo particolare momento storico.
#BeUnited è l’hashtag da seguire per partecipare alla campagna ideata da The Story Lab, l’advertainment agency di dentsu italia, che ha lavorato al fianco del team di TikTok alla creazione di un soundtrack originale e allo sviluppo di un Brand Effect dedicato: un filtro interattivo e colorato che attraverso una serie di icone in movimento insegna i passi della coreografia.
Gli step da seguire sono suggeriti, ma la realizzazione è assolutamente libera: tutti sono invitati a partecipare con le loro “mosse” migliori. Il concept alla base del progetto è infatti l’inclusione: muoversi insieme, uniti dallo stesso ritmo, circondati dal colore e seguendo gli stessi passi. Tutti uguali e tutti diversi.
Nata con l’obiettivo di raccontare la nuova collezioneSpring Summer 2021 di Benetton, la campagna #BeUnited ha coinvolto nella sua fase di lancio 8 TikTok stars: Yusuf Pansieri, Martina Socrate, Muriel, Valentina Vernia, Alessandro Bedetti, Jingherly, Leonardo Barili e Tasnim Ali. Otto ragazzi e ragazze celebri per la loro unicità che per primi hanno interpretato #BeUnited in maniera personale, invitando i propri followers a unirsi alla danza.
Dopo appena tre giorni dal lancio della challenge su TikTok, la campagna ha già superato le 115 milioni di visualizzazioni sulla pagina dedicata.
La pianificazione è a cura di Simple Agency.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/03/BeUnited.jpg10801920Company Newshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngCompany News2021-03-31 17:18:292021-07-26 12:25:30The Story Lab firma la campagna #BeUnited di Benetton su TikTok
Quinto appuntamento con i Webinar PRO targati Ninja: tutti gli insight, trucchi, trend, dietro le quinte sui temi caldi del momento, condivisi con voi.
Abbiamo parlato di diversi argomenti in questi cicli di Webinar PRO, spaziando tra Trend, Podcast, Blockchain e AR\VR. Questa volta luci puntate sul vasto mondo degli eSport, i videogiochi competitivi professionistici, e lo facciamo con un grande esperto della materia, da oltre 15 anni lavora nel campo del gaming: Pier Luigi Parnofiello, CEO e Founder di PG eSports.
Non perderti i punti salienti dell’intervista:
Cosa sono gli eSports: min 06,30
Differenza tra sport e eSports: min 11,10
Le figure professionali del gaming: min 16,15
Differenza del mercato tra Europa e Italia: min 22,00
Crescita esponenziale nel 2020 a causa del COVID-19: min 32,30
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/03/ANTEPRIMA-min-1.png10801920Rossella Pisaturohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngRossella Pisaturo2021-03-30 16:12:392021-07-08 16:18:00Capire gli eSports: mercato milionario e opportunità per i brand
Dicono che i soldi non fanno la felicità, ma purtroppo anche quelli servono soprattutto in periodi difficili come questi che stiamo vivendo.
Fateci caso, quante volte la parola “soldi” diventa la protagonista principale di tante conversazioni? Magari stiamo chiacchierando con familiari o amici dei nostri sogni e progetti, ci soffermiamo sul nostro lavoro o su quello che vorremmo fare e poi si finisce a discutere di soldi e della loro importanza. Tutto questo sembra svilire qualsiasi discorso.
I soldi non sono mica tutto, ma è importante parlarne, nel modo giusto e senza esserne ossessionati, anche con i propri figli.
Sembrerà una cosa azzardata, soprattutto affrontare l’argomento con i più piccoli, ma educare i propri bambini e ragazzi al valore dei soldi fin dalla più tenera età li aiuterà a essere futuri consumatori consapevoli. Ma vediamo come affrontare quest’ostico argomento nel migliore dei modi.
Il valore dei soldi: come spiegarlo ai più piccoli
Evitare certe conversazioni rimandandole a data da destinarsi non protegge di certo i più piccoli, anzi. Parlare apertamente di soldi, del loro valore e spiegando che non sono l’unica cosa che conta nella vita, è importante.
Ci sono persone che valutano gli altri in base al lavoro che svolgono e al volume del portafoglio perdendosi in congetture e pregiudizi, ecco perché una delle prime cose che dovremmo chiarire ai nostri figli è che il valore dei soldi non equivale al valore delle persone. Per alcuni potrebbe sembrare una cosa scontata, ma per altri non lo è per niente.
Come facciamo a spiegare nel modo corretto il valore dei soldi ai bambini e ai ragazzi? Ecco 5 consigli da tenere a mente per affrontare l’argomento in modo consapevole e sereno.
5 consigli per spiegare il valore dei soldi ai propri figli
Parlare apertamente di soldi, senza tabù, del loro valore e soprattutto spiegare ai propri figli che monete e banconote non sono frutti che crescono su un albero, ma che bisogna guadagnarli svolgendo un lavoro che poi sarà retribuito. Ma tutto questo non deve restare pura teoria, è importante che siano loro a sperimentare il tutto in prima persona, ma come?
Affidar ai propri figli delle piccole faccende in casa
Se vogliamo insegnare il valore dei soldi ai più piccoli, dobbiamo far capire loro come è possibile guadagnarli. Una buona idea potrebbe essere quella di affidar a ragazzi e ragazze dei lavori da svolgere in casa. Sistemare il letto la mattina prima d’iniziare la giornata, portare a spasso il cane, tener ordinata e pulita la propria camera, ma anche aiutare i genitori in semplici faccende, come cucinare o sistemare il garage.
Alla fine della settimana, o del mese, premiarli con una paghetta, insegnando in questo modo che per essere premiati devono dimostrare il loro impegno ogni giorno. Un’altra idea potrebbe essere quella di premiarli anche per i buoni vuoti a scuola.
Imparare a risparmiare sin da piccoli
Un altro aspetto da non sottovalutare è quello di spiegare ai propri figli la differenza tra desideri e necessità. Con la paghetta che riceveranno non dovranno soddisfare solo piccoli capricci, come è normale alla loro età, ma dovranno imparare a risparmiare, mettendo dei soldi da parte per raggiungere un gruzzoletto e poter spendere con parsimonia il resto.
Sarà molto utile per loro capire che con quei soldi potranno acquistare qualcosa di utile e piacevole, come libri e fumetti, ma se vorranno qualcosa di più costoso dovranno imparare ad aspettare mettendo da parte i propri risparmi. Dobbiamo insegnar ai nostri figli a ragionare per obiettivi e non lasciarli acquistare in modo impulsivo spinti anche dalle mode del momento.
Tener traccia delle loro spese
Concedere denaro ai propri figli però non significa che non possiamo controllarli, ovviamente senza star col fiato sul collo, ma guidandoli e consigliandoli nella scelta delle proprie spese.
Ci sono alcuni brand che hanno capito l’importanza di affrontare questo argomento e stanno cercando di supportare i genitori con la gestione dei conti dei propri figli attraverso servizi mirati e facili da usare. Tra questi c’è l’offerta di Enel X Pay, il conto online con carta Mastercard e IBAN italiano con cui effettuare pagamenti online e nei negozi fisici, scambiare denaro con gli amici e gestire in tempo reale le spese, tutto da un’unica App.
Le funzionalità incluse da questo servizio sono tante, tra cui l’Opzione Family, il piano pensato per le famiglie e i più giovani. Questa consiste nella possibilità per i genitori di aprire e attivare il primo conto ai figli, in età compresa dagli 11 ai 17 anni, con carta Mastercard e App dedicati a loro. Con l’Opzione Family la gestione economica della famiglia diventa semplice e senza intoppi. È possibile visualizzare il saldo e le spese dei figli, accreditare loro la paghetta digitale, inviargli denaro in qualsiasi momento ed educarli al valore delle cose.
Non un semplice conto, ma l’occasione di mostrare loro il reale valore dei soldi e come gestirli.
Alfabetizzazione finanziaria: parlare di soldi senza filtri
Abbiamo detto che è importante parlare di soldi con i nostri figli, ma soprattutto è necessario parlarne senza filtri. I ragazzi e le ragazze devono da subito capire come si affrontano le spese, dagli acquisti di prima necessità, al pagamento delle bollette. È fondamentale includerli in tutte le decisioni che riguardano il nucleo familiare, mostrando loro concretamente come ci si approccia ai soldi. Per esempio, vogliamo organizzare una vacanza estiva? Parliamone con i nostri figli, condividendo anche i costi che comportano il viaggio e il pernottamento.
Imparando a gestire queste situazioni fin da bambini, in futuro non avranno tante difficoltà ad approcciarsi ai soldi e alla gestione delle spese perché saranno stati istruiti precedentemente.
Dare il buon esempio
Ultimo punto ma certamente non per importanza, dobbiamo dare sempre il buon esempio. Non possiamo pretendere che i nostri figli siano assennati risparmiatori se noi siamo i primi spendaccioni. Tutte le regole e le informazioni che tanto ci prodighiamo a ripetere devono essere rispettate in primis da noi.
Se vogliamo che la società che verrà sia migliore di quella attuale, ogni cosa deve essere insegnata in tenera età, ma non come una semplice e passiva abitudine, ma in modo consapevole.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2021/03/Rox_30Marz.jpg10801920Mariagrazia Repolahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMariagrazia Repola2021-03-30 12:21:122021-07-26 13:14:11Perché è importante insegnare ai propri figli il valore dei soldi
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