Sotto tag Studente di Personas

rai cinema metaverso the nemesis

Anche Rai Cinema è entrata nel Metaverso su The Nemesis

Rai Cinema è stata tra le prime media company ad investire nell’universo virtuale e ora fa il suo ingresso nel Metaverso, proseguendo in quella direzione di ricerca e sperimentazione iniziata nel 2019 con il lancio di una App VR tutta italiana.

L’obiettivo è quello di mettere in contatto il cinema con nuovi spettatori, stare al passo con le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica per cercare di incontrare i gusti del pubblico più giovane ed ampliare l’esperienza cinematografica in tutte le sue forme.

rai cinema metaverso

Lo spazio di Rai Cinema su The Nemesis

Il progetto è stato possibile grazie all’accordo con The Nemesis, la piattaforma online italiana di intrattenimento 3D che ospita il primo Metaverso di Rai Cinema.

Un ambiente totalmente gratuito e accessibile da pc o da smartphone senza necessità di registrazione dove gli utenti potranno immergersi in uno spazio completamente dedicato al cinema nel Metaverso, vedere gratuitamente contenuti cinematografici, vivere eventi in streaming e interagire con poster e oggetti iconici del cinema per un’esperienza esclusiva e coinvolgente ed esplorare, attraverso il proprio avatar, l’isola dedicata.

LEGGI ANCHE: Creator Economy e Decentralizzazione come base per la costruzione del Metaverso

Anche Diabolik nel Metaverso

rai cinema metaverso diabolik

Nel Metaverso di Rai Cinema, spazio anche per il Museo Nazionale del Cinema di Torino con la possibilità di visitare la Mostra 3D ispirata al film Diabolik dei Manetti bros.

Il re del terrore sarà protagonista anche di una challenge che vedrà i giocatori sfidarsi per vincere l’accesso alla visione di uno special cut inedito, realizzato durante la lavorazione del primo capitolo del film, e la skin di Diabolik.

Questo progetto è stato reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione con la casa editrice Astorina.

In occasione dell’incontro di presentazione il 23 maggio alle 15.00 c’è stata una speciale pre-apertura del Metaverso per giornalisti e ospiti e dalla mezzanotte è partita la sfida dei giocatori per aggiudicarsi il primo NFT di Rai Cinema.

Successivamente verranno programmati contenuti esclusivi all’interno di un vero e proprio Auditorium virtuale, in primis la serie Tools of trade sui mestieri del cinema, una produzione Cannizzo con Rai Cinema.

La serie, proposta in tagli brevi e riformattata ad hoc sul canale TikTok di Rai Cinema, ha avuto un enorme successo tra i più giovani con oltre 1.000.000 di visualizzazioni in pochi mesi.

digital marketing

5 Free Webinar per trovare la tua strada nel Digital Marketing

Chi lavora o vuole lavorare nel Digital Marketing da un lato ha l’esigenza di specializzare il più possibile le proprie competenze per rendersi indispensabile per le aziende, dall’altro ha la necessità di acquisire competenze trasversali per progettare strategie digitali a 360 gradi.

Questo concetto è spiegato bene con la metafora “T-Shape”: la barra verticale della lettera T indica le skill relative al campo specifico; la barra orizzontale, invece, rappresenta l’abilità a lavorare e ad applicare le proprie competenze anche su discipline diverse da quella in cui si è esperti. Avere competenze a forma di T ci aiuta a lavorare meglio con gli altri, ad ampliare i progetti e ad essere un punto di riferimento per tutto il team.

Ma, prima ancora, è fondamentale quando bisogna compiere una scelta per il proprio futuro e occorre avere più strumenti possibili a disposizione per non sbagliare.

LEGGI ANCHE: T-shaped: perché il mondo ha bisogno di persone con competenze “T”

Webinar gratuiti per orientarsi nel digital marketing

Il digitale offre una miriade di opportunità e sbocchi professionali se si possiedono le giuste competenze e la consapevolezza della strada che si sta percorrendo. Dai social media al copywriting, passando dall’eCommerce, ci sono infinite possibilità per chi ha un’attitudine digital e una predisposizione a questo settore.

Ma come fare a capire qual è il percorso giusto?

Per rispondere a questa domanda, Ninja ha programmato un ciclo di webinar gratuiti, per lasciarsi ispirare dalle esperienze e dalle storie di chi ha raggiunto i propri obiettivi sul campo.

Il ciclo di eventi live è dedicato a studenti universitari, neolaureati, consulenti, manager, freelance, e a tutti colori che hanno voglia di intraprendere una carriera nel digital marketing o di farla evolvere.

<< Registrati gratis al ciclo di Live Event “Così ho capito che il Digital era la mia vocazione” >>

Il primo live webinar si terrà martedì 24 maggio alle 13:00: 3 Ninja che hanno trovato la loro strada nell’industria digitale racconteranno le loro storie:

martedì 24 maggio ore 13:00

Così ho capito che il Digital era la mia vocazione

Domenico Romano, CEO Fandango Club Creators

Evelina Saltalamacchia, Consulente Digital Marketing e Social Media Manager

Mario Di Girolamo, Business & Growth ZERO

Conduce Mirko Pallera

Gli eventi continueranno nei martedì successivi fino al 21 giugno:

martedì 31 maggio ore 13:00

Chi è il Social Media Manager e perché è il lavoro più bello del mondo

Gaia Spizzichino – Founder di Normalize Normal Homes

Sara Macchi – Social Media Manager Freelance

Emanuela Falco – Formatrice & Social Media Manager

Conduce Mirko Pallera

 

martedì 7 giugno ore 13:00

Chi è il Digital Strategist e perché è il lavoro più bello del mondo

 

martedì 14 giugno ore 13:00

Chi è l’eCommerce Manager e perché è il lavoro più bello del mondo

 

martedì 21 giugno ore 13:00

Chi è il Copywriter e perché è il lavoro più bello del mondo

 

Non perdere gli appuntamenti per lasciarti ispirare da professionisti e case study e trovare le chiavi di ricerca giuste per riconoscere la tua vera vocazione nel Digital e qual è per te il lavoro più bello del mondo.

<< Registrati gratis al ciclo di Live Event “Così ho capito che il Digital era la mia vocazione” >>

Come Back Brighter colori-brillanti-su-stampa-trittico-come-back-brighter-Ninja-Marketing

Un’esplosione di colore: scopri la campagna degli studenti NABA presentata al Print4All

Il colore è un aspetto essenziale per chi si occupa di grafica, design e stampa. In comunicazione, assume grande rilevanza quando si tratta di intercettare percezioni ed emozioni.

Dal punto di vista tecnico, nella progettazione grafica, gli errori con il colore possono costare caro: da forte leva emotiva (e decisionale) per chi li guarda, possono trasformare una campagna geniale in qualcosa di effimero e inconsistente.

Per questo, una prova di stampa del progetto che permetta di mostrare come appariranno realmente i colori quando escono dalla macchina è uno step essenziale. Da questo test è possibile rilevare i problemi di colore in anticipo ed evitare che ore di sviluppo e progettazione vadano in fumo.

La maggior parte dei problemi di colore che i professionisti della comunicazione visiva devono affrontare derivano proprio da minuscoli errori commessi nel flusso di lavoro; per fortuna, schermi e stampanti professionali oggi sono decisamente in grado di coordinarsi per una corretta realizzazione finale di una stampa materiale.

<< Punta su nuove tecnologie di stampa professionale per la tua campagna di successo >>

La campagna realizzata dagli studenti del NABA, Nuova Accademia di Belle Arti

Perché questa premessa su uno dei principali ostacoli che incontra chi deve realizzare concretamente un progetto grafica? Perché 10 studenti NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti, hanno potuto toccare con mano l’importanza della prova di stampa, comprendere quali sono i processi che devono essere gestiti quando si crea una campagna di comunicazione integrata tra digitale e stampa e come fare per raggiungere un risultato strepitoso.

Grazie a due partner di enorme esperienza tecnica e professionale come Canon e Acer, ha preso vitaCome Back Brighter”, una vera e propria esperienza formativa che si è ufficialmente conclusa al Print4All di Milano la scorsa settimana.

Stampa offset e digitale, soluzioni software per la stampa online, studio dei flussi di lavoro su stampa, applicazioni per la gestione delle comunicazioni stampate offline/online, tecnologie di finitura e definizione del colore, sono elementi che gli studenti hanno potuto vedere da vicino, toccare con mano e apprendere in maniera concreta.

Argomenti su cui si sono confrontati e sui quali hanno prodotto un messaggio incentrato sul ritorno al desiderio di vivere con energia riuscendo a irradiare nuove emozioni rappresentate egregiamente con i colori brillanti delle stampe presentate al Print4All.

canon print4all

Il palcoscenico del Print4All

Print4All è la vetrina dell’innovazione tecnologica dedicata al settore della stampa e del converting, che quest’anno si è svolta dal 3 al 6 maggio a Fiera Milano. Un settore interessato da un profondo cambiamento e in continua trasformazione.

Il format proposto da Print4All ha unito innovazione tecnologica, business networking e formazione professionale offrendo alle aziende del mercato l’opportunità eccezionale di presentare progetti dall’alto valore formativo, proprio come “Come Back Brighter” sostenuto da Canon, Acer e NABA, nuova Accademia di Belle Arti.

Un incubatore di idee, un laboratorio per progetti professionali che prendono forma e vita grazie allo studio e alla passione di tutti i player del mercato della comunicazione: dalle scuole di comunicazione, agli studenti e i produttori di tecnologia per il digitale e la stampa.

Perché l’evento fieristico è così importante per il settore? La presenza dei player più rilevanti, l’interazione tra stakeholder della tipografia e professionalità del mondo della comunicazione, persone appassionate per lo studio e la formazione nella stampa, lo dimostrano.

Print4All è un’occasione di cultura specializzata, di incontro e confronto tra produttori e utenti, per scoprire, sperimentare e raccontare idee e progetti. Ma, soprattutto, è un momento per andare oltre la propria comfort zone e guardare l’evoluzione del mercato con occhi nuovi: tornare a essere ancora più luminosi.

Il progetto formativo Come Back Brighter

Proprio in occasione di questo importante appuntamento, Canon ha presentato ufficialmente, insieme ad ACER, la nuova campagna di comunicazione integrata tra stampa e digital realizzata da un team di 10 studenti di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

«È sempre bello vedere che grandi aziende hanno uno sguardo rivolto verso i giovani creativi e ci permettono di collaborare ed imparare gli uni dagli altri» ha chiosato Lorenzo, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto, in buona compagnia con Greta che, sulla stessa linea d’onda, ci ha raccontato: «Il progetto “Come Back Brighter” ci ha permesso di tornare finalmente a relazionarci con le aziende e a lavorare insieme dopo un lungo periodo di pandemia».

colori-brillanti-su-stampa-trittico-come-back-brighter-Ninja-Marketing

Una campagna che rappresenta molto più di un semplice evento formativo dall’alto livello professionale. La campagna “Come Back Brighter” è stata scelta perché capace di interpretare più fedelmente il concept del ritorno allo splendore. Un evento capace di generare interesse ed entusiasmo per il debutto dello stand Canon al Print4All.

E il risultato esplosivo è stato reso possibile grazie alla nuova gamma di plotter grafici imagePROGRAF GP. Una tecnologia di stampa per il grande formato con inchiostro fluorescente a pigmenti ad acqua.

Una tecnica che consente di ottenere stampe di altissima qualità dal forte impatto visivo, soprattutto su colori brillanti come il rosa fluorescente.

I primi ad essere stati colpiti positivamente sono i ragazzi che hanno dato forma alle loro idee, egregiamente coadiuvati dai docenti NABA.

Vittoria Annoè, Greta Cazzanelli, Lorenzo Costantini e Davide Occhicone sono i 4 giovani creativi che, interpretando il concept fornito da Canon, hanno dato vita ad un progetto di comunicazione visiva in grado di rappresentare un invito a tornare – ancora più luminosi – a condividere momenti insieme.

«Questa esperienza è stata per noi una bellissima occasione per poter lavorare con aziende che si interessano a coinvolgere giovani designer; permettendoci di esprimere la nostra creatività e di conoscere al meglio il mondo della professionalità», ha dichiarato entusiasta Vittoria.

Anche Davide condivide a fondo le premesse dell’iniziativa: «Il concept “Come Back Together” rispecchia perfettamente il momento che stiamo vivendo: poter ritornare a lavorare insieme in vista di un futuro più luminoso. Collaborare con queste aziende è stata un’ottima esperienza per poter crescere ed apprendere».

Il progetto portato avanti da Canon, Acer e NABA ha mostrato a tutti i presenti al Print4All la differenza di stampa realizzata con i nuovi plotter: colori raggianti che trasmettono vivacità ed emozione.

Colori brillanti per rappresentare l’energia del ritrovarsi

Seguendo questa direttrice cardinale, la campagna si snoda attraverso un trittico di stampe che ha come soggetto due o più mani che insieme creano forme e movimenti.

Si toccano e si ritrovano per rappresentare in modo figurato le emozioni che si provano quando si riscopre l’energia e la gioia del sentirsi nuovamente vicini in maniera indistinta: dall’amore all’amicizia, fino allo spirito di collaborazione.

colori-brillanti-su-stampa-canon-naba-come-back-brighter-Ninja-Marketing

A fare da sfondo, i colori luminosi e fluorescenti che esprimono la vivacità del momento. Colori certamente in grado di risaltare sugli schermi dei computer della gamma di Laptop ConceptD di Acer, ma anche di scatenare forti sensazioni grazie alla riproduzione fedele su carta raggiunta dalla nuova tecnologia Canon.

Giocare, stringersi le mani e riabbracciare amici e persone importanti. Un messaggio rivolto al ritorno alla tanto attesa normalità dopo un lungo periodo di pandemia. Riprodotto attraverso la luminosità dei colori cangianti scelti per un progetto di comunicazione che dimostra quanto sia importante non solo progettare in digitale, ma saper riprodurre efficacemente in formato stampa.

<< Scopri i dettagli tecnici che trasformano una semplice stampa in un capolavoro >>

giffoni for kids - ragazzi seduti su una panchina che usano la tecnologia

Al via la call per startup e progetti dedicati a bambini e ragazzi

Al via la call ad evidenza pubblica di Giffoni For Kids, il programma di Giffoni Innovation Hub per l’accelerazione di startup, spin-off e giovani talenti.

Finanziato con l’avviso pubblico “Misure di rafforzamento dell’Ecosistema innovativo della Regione Campania (Por Campania FSE 2014- 2020 – ASSE III obiettivo specifico 14)”, il progetto è realizzato in partnership con Iniziativa Cube e con il Dipartimento di Scienze Aziendali – Management & Innovation Systems dell’Università degli studi di Salerno.

giffoni for kids - ragazzi presenti all'iniziativa

Il programma di Giffoni For Kids

Giffoni For Kids nasce dalla spinta propulsiva di Giffoni che, da oltre 50 anni, rappresenta il punto di riferimento internazionale del mondo dei ragazzi.

Il lancio della prima call di Giffoni for Kids – spiega Luca Tesauro, Founder & CEO di Innovation Hubè un altro tassello importante che Giffoni inserisce nell’ambito delle attività dell’ecosistema innovativo della nostra regione. La Campania è già da anni una tra le più attive e in crescita nell’ambito dei progetti di creazione di nuove imprese innovative”.

L’iniziativa prevede lo sviluppo di prodotti e servizi rivolti al mercato Kids & Teens di tutto il mondo, e nasce con l’obiettivo di supportare idee in grado di generare un impatto positivo sulla società e sulla vita delle nuove generazioni.

L’offerta di Giffoni Innovation Hub per Giffoni for Kids comprende, tra le altre cose, un percorso della durata di tre mesi, con attività di brand, product & service acceleration, pianificazione strategica e go to market strategy, in cui verranno fornite skills, know-how e strumenti agli startupper per sviluppare il loro progetto al meglio.

È un progetto innovativo nel suo concept che ha già grandi aziende nella sua compagine allargata ed è declinato secondo l’ottica dell’open innovation” ha dichiarato la scorsa settimana durante la presentazione ufficiale all’Innovation Village di Napoli l’assessore regionale all’Innovazione, ricerca e startup Valeria Fascione.

Concluso il percorso di accelerazione, ai migliori, verrà offerta la partecipazione ad eventi dedicati, come ad esempio, lo Startupitalia Open Summit.

giffoni for kids - visori 3d

Come partecipare

La call è rivolta a tutte le startup già costituite, ma anche a business idea che con la loro proposta negli ambiti Media, Education, Edutainment, Environment, Health, Design, Communication, Energy, Smart Communities, Games, Food e Fashion, puntino a realizzare un prodotto o un servizio che abbia un impatto positivo per bambini e adolescenti.

LEGGI ANCHE: Startup Weekend Caserta: una maratona di 54 ore per sviluppare un’idea

Le fasi attuative del programma prevedono la realizzazione di azioni finalizzate alla scoperta ed emersione del talento imprenditoriale; l’implementazione di un percorso di affiancamento qualificato di business; il coinvolgimento di partner industriali e stakeholders; l’attrazione di capitali; la promozione di percorsi e missioni internazionali per favorire il networking e la business growth e il coinvolgimento dei media specializzati per garantire un elevato impatto mediatico all’intera operazione e alle singole iniziative attivate.

Per presentare la propria idea imprenditoriale o la propria startup in ambito Kids & Teens, c’è tempo fino al 20 giugno.

KPI cosa sono immagine 02

KPI: cosa sono e come usarli al meglio nel Digital Marketing

I Key Performance Indicator sono metriche significative che indicano il successo nel raggiungimento di un tuo obiettivo, personale o professionale che sia. Il monitoraggio dei KPI ti aiuta a capire a diversi livelli se la tua attuale strategia sta funzionando.

Cosa sono i KPI nel marketing?

I KPI non sono “solo” metriche. Facendo un esempio di digital marketing, se il tuo obiettivo strategico è convertire gli utenti in clienti paganti, utilizzerai il tasso di conversione come KPI, mentre impressioni e clic possono essere considerati come semplici metriche.

La selezione dei KPI giusti consente ai manager di prendere decisioni aziendali intelligenti e informate sui passaggi successivi, ma non solo.

LEGGI ANCHE: 5 strumenti per massimizzare l’approccio Customer Centric dei brand

Perché sono importanti

Perché dedicare del tempo a determinare i KPI per la tua attività? Ecco 4 ottime ragioni.

Definire il successo

Molto probabilmente hai bene in mente quali siano gli obiettivi di digital marketing per il prossimo trimestre o il prossimo anno. Ecco, il processo di identificazione e misurazione dei KPI ti porta ad andare oltre e guardare quali azioni e comportamenti specifici guideranno te, il tuo team o la tua azienda verso tali obiettivi.

Ad esempio, se il tuo obiettivo è aumentare del 20% i lead acquisiti, dovrai identificare con il tuo team quali fattori intervengono su questo valore e stabilire alcuni passaggi specifici e attuabili per raggiungere questo risultato.

Anche a seconda dei canali digitali utilizzati, esistono molti modi per migliorare la lead generation, ma concentrarsi sui KPI della tua azienda può aiutarti a sviluppare una road map unica verosimile e su misura.

Ciò che viene misurato viene gestito

Sebbene ci siano molti fattori che determinano il successo di un team, è difficile sapere quali fattori sono i più critici a meno che non vengano monitorati.

Se non stai guardando qualcosa, non puoi sapere se migliora o peggiora: un’affermazione mai troppo banale, soprattutto nella frenetica vita di agenzia dove spesso l’operatività fagocita monitoraggio e reportistica, precludendo le possibilità di crescita. Determinare i fattori trainanti delle campagne digital (SEO, social, adv, DEM…) e monitorare i loro progressi contribuirà a mantenere il focus sul percorso tracciato.

Incoraggiare la responsabilità utilizzando i KPI

I numeri non mentono! È facile rispondere alle domande relative all’aggiornamento dello stato quando i KPI sono chiari e rilevanti, non limitati da parametri di riferimento irrilevanti come le ore di lavoro o il numero di e-mail inviate al giorno. I KPI consentono ai membri del team di assumersi la responsabilità del proprio tempo sul lavoro e di assicurarsi di allineare gli sforzi con gli obiettivi.

Inoltre, ritenere i membri del team responsabili del miglioramento dei KPI sotto il loro controllo fornisce a loro (e agli head) un metro per misurare le loro prestazioni. Non solo: in questo modo ognuno ha un modo per quantificare il modo in cui ha contribuito, mentre i responsabili possono vedere quali dipendenti stanno contribuendo maggiormente al raggiungimento degli obiettivi.

Fare squadra

I KPI di un team digital non devono necessariamente essere i classici indicatori di performance: ROI, CAC, CMPo, CTR, CPC, open rate,… Invece, possono concentrarsi sull’efficienza operativa dei singoli dipartimenti dell’agenzia/azienda, dando un risultato ponderato di come l’output di tali parti influisca sull’insieme.

Sviluppare e monitorare dei KPI dipartimentali significa evidenziare come i dipartimenti lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi globali o, se più granulari, come contribuiscono le persone all’interno di ciascun team. Indirizzare tutti verso gli stessi obiettivi, presentandoli in modo chiaro e condiviso, fornirà unità di intenti e motivazione.

KPI cosa sono

Come scegliere i KPI giusti

Quindi, quali KPI di digital marketing dovresti monitorare? Esiste un numero apparentemente infinito di KPI e può essere facile cadere nella tentazione di tracciare molti elementi secondari senza imparare nulla. Prima di tutto, non è mai troppo banale ricordare che alcuni fattori da misurare, altri no.

Come misurare i KPI

  • KPI che coinvolgono tutta l’organizzazione, cioè metriche quantificabili in linea con gli obiettivi dell’agenzia/azienda. Questi saranno spesso vendite, lead, o più in generale conversioni. Di contro, un KPI potrebbe anche prevedere la verticalizzazione su uno specifico ambito.
  • KPI che riguardano un singolo canale di comunicazione devono essere riconducibili esclusivamente a quell’ambito e non vanno valutati in relazione ad altri, pensando al loro valore in quanto metriche trasversali (es. CTR).
  • Leading indicator. Come nell’economia, anche nel digital marketing monitorare un indicatore “anticipatore” serve per cercare di capire trend di prossima realizzazione. Ad esempio, potresti misurare quante persone hanno trascorso più di 2 minuti sul tuo sito anche se non hanno compilato il modulo di contatto. Questi dati possono mostrare che il tuo tempo e i tuoi sforzi stanno iniziando ad avere un impatto anche se non hanno ancora avuto risultati significativi.

Cosa non misurare

  • Eventi su cui non puoi intervenire. Se non puoi cambiarlo, non ha senso che sia un KPI.
  • Metriche di vanità. Tutti hanno avuto (hanno) qual cliente o quel quadro direttivo che vuole essere in cima a Google per una parola chiave che non fornisce traffico e conversioni.

Domande da porsi

Per identificare i KPI significativi è utile porsi alcune domande.

  • Qual è il tuo risultato desiderato?
  • Perché questo risultato è importante?
  • È correlato a un obiettivo aziendale specifico?
  • Come misurerai i progressi?
  • A quali altri fattori potrebbe riferirsi questa misura?
  • Come puoi influenzare il risultato?
  • Chi è responsabile del risultato?
  • Come saprai di aver raggiunto il tuo risultato?
  • Con quale frequenza esaminerai i progressi verso il risultato?

Come misurare i KPI: sii S.M.A.R.T.

George T. Doran, nel 1981, ha scritto un articolo intitolato:  “C’è un modo SMART per scrivere gli obiettivi e gli obiettivi del management”.

Negli anni, l’approccio SMART ha subito trovato ampia diffusione e applicazione, soprattutto in ambito gestionale, ed è il perfetto metro di giudizio per i tuoi KPI di digital marketing. Ogni Index deve quindi essere: Specifico, Misurabile, rAggiungibile (achiveable), Rilevante, Temporalmente limitato. In altre parole:

  • Il tuo obiettivo è specifico?
  • Riesci a misurare i progressi verso il tuo obiettivo?
  • L’obiettivo è realisticamente raggiungibile?
  • Quanto è rilevante l’obiettivo per la tua organizzazione?
  • Quali sono i tempi per raggiungere questo obiettivo?

Rispondere a queste cinque domande aiuta a fare chiarezza non solo in fase decisionale, ma anche in quella di condivisione. Non dovresti mai presumere che i tuoi collaboratori vedano i KPI nello stesso modo in cui li vedi tu.

Ad esempio, “raddoppiare le conversioni” lascia spazio a una molteplicità di interpretazioni, fugate invece dalla formulazione più SMART: “Ho bisogno che tu raggiunga un aumento del 100% delle conversioni qualificate su base annua entro la fine del terzo trimestre”.

LEGGI ANCHE: Digital Strategy: cosa serve per far letteralmente esplodere il Brand

Come misurarli: 7 errori da evitare

1. Non metterli in relazione

Una cosa da tenere a mente con i KPI è che non contano tutti, e questo è particolarmente vero con le metriche tradizionali nel mondo digitale.

Ad esempio, le statistiche sul traffico del sito in un giorno in cui si verifica uno specifico evento di marketing, hanno senso solo se messe in relazione alle conversioni di quel giorno rispetto ad altri giorni, ad esempio, sarebbe un modo per applicare questi numeri per informare direttamente la strategia per la tua prossima campagna

Inizia con solo alcune metriche chiave che sai essere forti indicatori dello stato di salute della tua attività, quindi scopri se disponi o meno di uno strumento di analisi per gestire le metriche o se devi calcolarle da solo. Assicurati di concentrarti sui clienti e sul business, non sul “traffico” del sito Web di per sé.

2. Poca chiarezza nella suddivisione tra i canali

I diversi canali, come pubblicità, SEO e social media, sono stati attivati per soddisfare scopi diversi. Non genereranno tutti direttamente entrate o avranno lo stesso obiettivo principale, quindi i loro KPI primari sono diversi. Inoltre, è qui che vengono testate le tue capacità decisionali poiché dovrai allocare KPI specifici a canali specifici e assicurarti di scegliere correttamente in modo da trarne il massimo.

3. Trascurare il processo per i risultati

Spesso le aziende dimenticano lo scopo principale del tracciamento dei KPI concentrandosi sul processo piuttosto che sul risultato stesso.

Viceversa, i KPI sono metriche che mostrano il successo della tua azienda nel raggiungere gli obiettivi strategici. Pertanto, è fondamentale che ti aiutino a mantenerti motivato e a concentrarti sul raggiungimento degli obiettivi strategici definiti. Più specifico imposti questo obiettivo e il relativo KPI, più efficace sarà il tuo team nel raggiungerlo.

Tracciando i KPI che non sono focalizzati su risultati concreti, rischi di avere prestazioni scadenti.

4. Fermarsi alle vanity metric

Le metriche di vanità sono quelle che misurano le attività piuttosto che i risultati. Puntano sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Ad esempio, misurare il numero di Mi piace o clic su un post sui social media può essere una parte molto utile dei tuoi KPI, ma senza contesto, questi numeri non significano nulla per la gestione.

I tuoi KPI dovrebbero comunicare l’impatto delle tue attività di marketing in un modo che la direzione possa facilmente comprendere. È facile per gli esperti di marketing comprendere e misurare metriche flessibili come tassi di apertura, impressioni e clic da un canale di marketing.

Ma la direzione comprende metriche difficili come entrate, previsioni di vendita e profitti/perdite. È necessario misurare e spiegare in che modo i dati influiscono sulle metriche hard.

In che modo le classifiche di ricerca organica si allineano con gli obiettivi aziendali?

Inoltre, aiuta a tradurre il gergo di marketing in termini familiari ai decision maker.

5. Stabilire KPI che dipendono fortemente da fattori esterni

La recente pandemia ci ha ricordato quanto possa essere imprevedibile e inaspettato l’ambiente esterno. Infatti, i fattori esterni hanno una grande influenza sulle condizioni in cui opera l’azienda. Dal momento che non possiamo controllare questi fattori esterni, non possiamo fare affidamento solo su quei KPI che dipendono estremamente da essi.

Il monitoraggio dei KPI che dipendono completamente da circostanze esterne rende la tua strategia più debole.

Quindi, assicurati che nel tuo set di KPI disponga di KPI in grado di misurare le tue prestazioni indipendentemente da fattori esterni.

6. Come usare i KPI per premiare e punire

Se i KPI di digital marketing diventano la base per impostare una retribuzione a cottimo soffocano la spinta alla crescita e all’innovazione. La necessità di misurare non deve trasformarsi in un’ossessione di controllo eccessivamente granulare e quindi inutile.

Viceversa, la cultura del lavoro si è evoluta per generare motivazione, affinità e crescita professionale dei talenti per alimentare l’evoluzione del business. Questo è particolarmente vero nel digital marketing, dove è fondamentale seguire i trend di settore e avvalersi degli strumenti più avanzati.

7. Creare report senza agire

Un altro problema forse sorprendente sui KPI è che le aziende spesso non agiscono su nessuno dei problemi che trovano. Ciò è spesso dovuto all’essere troppo occupati o alla mancanza di risorse.

Ma è uno spreco incredibile stabilire un processo per tenere traccia dei risultati, ottenere informazioni, ma ignorare o dimenticare i risultati. Le metriche diventano fini a sé stesse, un esercizio di stile, una serie di report ben fatti che si fermano all’analisi delle prestazioni senza indicare la via per un miglioramento.

La risposta a questo è di ridimensionare i tuoi KPI in modo da avere un set gestibile di report che supportano le tue attività principali.

cosa sono i Key Performance Indicator

19 esempi di KPI di digital marketing, divisi per canali

KPI di digital marketing

Customer Lifetime Value (CLV): il valore della vita di un cliente è la quantità di entrate che un cliente tipico genera nel tempo. Potrebbe trattarsi di giorni, settimane, mesi o anni, a seconda del tasso di conservazione tipico e delle offerte di prodotti o servizi di back-end.

Costo di acquisizione del cliente: il costo di acquisizione è quanto devi spendere per ottenere un nuovo cliente. Ciò potrebbe includere pubblicità, chiamate o visite di vendita e qualsiasi altra cosa che entri nel processo di prospezione e conversione.

Ritorno sull’investimento (ROI): il ROI è una funzione dei due KPI precedenti. Ti dice quanto profitto generi quando confronti il ​​costo di acquisizione dei clienti con le entrate generate.

Tasso di conversione: il tasso di conversione è la percentuale di visitatori che si trasforma in lead e i lead in clienti. Questo è un KPI di marketing generale, ma può essere applicato anche a qualsiasi altra categoria se desideri monitorare ciascun canale separatamente.

KPI dei social media

Mi piace, commenti e condivisioni: sono tutti indicatori di coinvolgimento, che equivale a tassi di conversione più elevati, una crescita del pubblico più stabile e relazioni più solide nel tempo.

Nuove impressioni: questo KPI dei social media dimostra la copertura, che dovresti mirare ad aumentare nel tempo attraverso annunci a pagamento, un migliore coinvolgimento e più follower.

Numero di follow rispetto al numero di unfollow: idealmente avrai più follower che non follower, ma questo KPI mostra se i tuoi contenuti sono rivolti o meno al pubblico corretto ed è abbastanza interessante da mantenere la loro attenzione.

KPI della Search Engine Optimization

Posizione degli annunci nelle pagine dei risultati (SERP): quanto si posiziona in alto il tuo sito Web nei risultati di ricerca per le keyword più significative? Il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di essere in prima pagina su Google (o altri motori di ricerca) in modo che più persone trovino e facciano clic sul tuo sito web.

Traffico organico:  alti tassi di traffico organico significano che più persone trovano i tuoi prodotti e servizi semplicemente cercando domande o parole correlate, il che indica che la tua strategia SEO sta funzionando.

Click Through Rate (CTR) dei link: la frequenza con cui le persone fanno clic su annunci di ricerca a pagamento o pagine Web che appaiono organicamente nei risultati di ricerca indica l’efficacia dei copy. Stai puntando sulle leve giuste? Risulti interessante per il tuo pubblico? Rispondi in modo pertinente alle loro domande (query di ricerca)?

KPI Pay Per Click

Tasso di clic (CTR): come per la SEO, anche per gli annunci a pagamento la percentuale di persone che vedono il tuo annuncio nei motori di ricerca e fanno clic su di esso indica l’efficacia del copy o di contenuti visuali.

Tasso di conversione delle vendite: questo numero mostra se l’offerta promessa nell’annuncio è ancora rilevante per il pubblico a cui viene mostrato l’annuncio e se è sufficientemente in linea con le loro aspettative da convincerli ad acquistare.

Costo per acquisizione (CPA): l’importo che paghi per ogni nuovo cliente che hai ottenuto tramite un annuncio a pagamento mostra esattamente dove sta andando il tuo budget e se vale la pena re-investire o meno la tua campagna.

KPI dell’email marketing

Numero di e-mail consegnate / aperte / a cui si è risposto: queste informazioni indicano agli esperti di marketing se i loro messaggi stanno arrivando alle caselle di posta. Dimostrano anche se l’oggetto è sufficientemente persuasivo e se la campagna promuove un ulteriore coinvolgimento.

Percentuali di clic sui link e sui pulsanti CTA: mostrano l’efficacia delle tue offerte o inviti all’azione.

Azioni social e forward: la condivisione è una forma di coinvolgimento di alto valore che mette i tuoi post di fronte a più persone, il che è ottimo per aumentare le impressioni ed espandere il tuo pubblico.

KPI del marketing dei contenuti

Visite uniche: documentano il volume di traffico nel tempo, utile per vendere prodotti e servizi. Tuttavia, alcune visite uniche potrebbero provenire da bot, motivo per cui è fondamentale monitorare contemporaneamente anche il coinvolgimento e le conversioni.

Tempo medio a pagina: il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare il tempo medio sulla pagina perché probabilmente porterà a un migliore tasso di conversione delle vendite. Inoltre mostra che i tuoi contenuti sono rilevanti per il tuo pubblico.

Percentuali di clic sui pulsanti: la maggior parte dei link e dei pulsanti dei siti Web sono legati alle vendite o all’acquisizione di dati importanti come le newsletter via e-mail. Avere un alto tasso di successo significa che le tue offerte e il tuo pubblico sono allineati.

Come tracciare i KPI

Potresti pensare che c’è un tool perfetto per misurare ogni KPI legato al digital marketing, e probabilmente è vero. Anzi, per alcuni canali ci sono più opzioni valide, mentre altri strumenti permettono di mettere in relazione dati provenienti da fonti eterogenee. Quello che nessun tool potrà fare, invece, è interpretare i dati in ragione dei KPI e degli obiettivi aziendali.

Con questa premessa, vediamo ora quali sono i tool più utili.

Software di Customer Relationship Management. Il tuo CRM tiene traccia di tutti i punti di contatto con i partner, quindi assicurati di utilizzare un CRM che copra l’intera attività, non solo la comunicazione con i clienti. Classifica le interazioni in base a gruppi come lead, opportunità, clienti paganti, MQL, SQL, per consentire confronti che informeranno le future decisioni di marketing e ti aiuteranno a definire meglio i tuoi KPI di marketing.

Google Analytics. Lo strumento di monitoraggio più utilizzato al mondo, Google Analytics, è gratuito e fornisce una visione chiara di tutte le principali metriche da un’unica dashboard. Prevede inoltre diverse forme di reportistica, oltre a essere predisposto ad essere collegato con Google Data Studio per offrire una personalizzazione ancora maggiore. EXTRA: la filosofia alla base dell’ultima versione, GA4, è uno specchio di come la raccolta dei dati si configuri sempre più non come una raccolta di informazioni sugli utenti, ma sui comportamenti (interazioni).

Facebook Insights. Con Insights della pagina Facebook, puoi vedere come sta andando la tua pagina aziendale e impostare i tuoi KPI di marketing per ottimizzare i risultati di Facebook. Scopri quante persone vedono i tuoi post, con quali post le persone interagiscono di più, il rendimento di ogni post, quali azioni vengono intraprese sulla tua pagina e altro ancora.

Youtube Analytics. La piattaforma offre uno strumento molto curato per fare luce sui principali KPI di marketing dei video, inclusi tempo di visualizzazione, sorgenti di traffico, dati demografici del pubblico, posizioni di riproduzione e altre metriche di coinvolgimento, il tutto in tempo reale.

Strumenti di email marketing.  MailChimp, SendinBlue, HubSpot, MailerLite, e altri servizi ugualmente validi forniscono ottimi servizi di email marketing, facendo anche luce sul rendimento delle tue campagne di email marketing attraverso i tuoi KPI di marketing predefiniti. Quando scegli il tuo, il consiglio è di verificare quanto lo strumento è generalista o specializzato in una nicchia, come e-commerce, PMI, lead generation,… Due elementi spesso cruciali sono la facilità di creazione delle automation e le possibilità di gamification (anche con estensioni ad hoc).

Strumenti di social media marketing. È necessario utilizzare strumenti per misurare i dati di marketing da ciascuno dei tuoi canali social. Anche se molte piattaforme forniscono toll di analisi interni, puoi usare strumenti in grado di misurare le menzioni del tuo marchio, misurare il coinvolgimento del pubblico e il traffico proveniente da ciascuna piattaforma di social media, creare report di marketing e offrire dashboard di analisi incrociate. Alcuni esempi sono: SproutSocial, HubSpot, BuzzSumo, HootSuite.

Strumenti di content marketing. Il ROI del marketing dei contenuti è notoriamente difficile da misurare. Un buon marketer di contenuti utilizza una varietà di SEO, CRO e strumenti di distribuzione dei contenuti per misurare quali contenuti hanno generato lead e quali devono essere migliorati. Strumenti come Ahrefs e Semrush misurano la quantità di link in entrata e mostrano le tue classifiche di ricerca. Strumenti come Google Analytics possono aiutarti a misurare le frequenze di rimbalzo, il traffico da ciascun canale e l’esperienza utente complessiva sul tuo sito. Google Search Console è un altro ottimo strumento per aiutarti a ottimizzare le prestazioni del tuo sito e dei tuoi contenuti.

Strumenti pubblicitari. Ogni marketer digitale ha bisogno degli strumenti giusti per misurare il traffico proveniente dagli annunci. Questi potrebbero includere strumenti di reporting come Google Data Studio che aggrega tutti i dati da ciascun canale di marketing (annunci di Google, annunci di Facebook, Amazon Advertising, banner pubblicitari, ecc.). Hai bisogno di uno strumento solido che analizzi tutte le tue campagne, le scomponga in base all’URL della campagna, aiuti a misurare i tuoi test AB e aiuti a implementare le modifiche per migliorare il tuo ROI.

cosa sono i KPI

Come farne uno strumento di crescita

I KPI di digital marketing indicano una rotta da seguire, ma perché essa abbia significato nel tempo e sia un veicolo di crescita, è necessario procedere con metodo, per guidare effettivamente l’organizzazione verso degli obiettivi chiari e condivisi senza deviazioni.

Ecco 3 aspetti essenziali per rendere i KPI degli strumenti di crescita.

Gerarchia

Inizia decidendo cosa devi monitorare. Assicurati che i tuoi KPI riflettano la tua strategia aziendale e misurino i progressi della tua azienda verso gli obiettivi strategici.

Per il monitoraggio dei progressi, di solito vengono scelti KPI che assumono la forma di somme, percentuali, rapporti e medie.

Naturalmente, questa non è una regola universale, ma questo approccio aiuta ad andare sul sicuro ed evitare le cosiddette metriche di vanità quando le aziende gestiscono numeri di grande crescita anche se non ci sono reali progressi dietro di essi.

È importante che i KPI siano frutto di un confronto, una visione comune tra tutti gli stakeholder, ma che una sola persona sia il referente per il raggiungimento dell’obiettivo e abbia l’autorità per effettuare interventi correttivi.

Azioni e risultati

Sai come cambiano i dati nel tempo, ma sai cosa guida il cambiamento? Allineando le attività con i risultati, non solo misuri lo stato di salute della tua organizzazione, ma puoi prevedere quali passaggi portano ai risultati giusti. Inoltre, puoi identificare quali attività intraprendi “perché abbiamo sempre fatto così”.

Queste attività non determinano risultati e dovrebbero essere eliminate al più presto.

La combinazione della comprensione dell’impatto sui risultati e della riduzione dell’inefficienza può portare la tua organizzazione a un livello superiore.

Reportistica e comunicazione

Un argomento già toccato, ma da ribadire in ottica growth-driven. Trascurare di aggiornare il proprio team e farlo in modo superficiale vanifica i traguardi raggiunti. Implementare un sistema di monitoraggio dei KPI è un’operazione trasversale.

Una dashboard di KPI progettata in modo improprio, con informazioni incomplete, fuorvianti o non significative porta i dipendenti a vedere i momenti di confronto come tempo sprecato. Durante una riunione, il team dovrebbe comprendere a colpo d’occhio la metrica chiave di ogni tabella e grafico.

Alla fine del brief, ciascuno dovrebbe avere ben chiaro l’andamento dei KPI e quale è il proprio focus per il periodo successivo.

Come formarsi e rimanere aggiornati

I Key Performance Index sono per loro natura strettamente legati agli ambiti di applicazione. Nell’ambito di digital marketing questi spaziano dalla Strategia a contesti più specifici come Content Marketing, Ecommerce, Performance Marketing, Social Media Marketing, Digital e Search Engine Marketing.

Per ciascuno di questi è possibile intraprendere un percorso di crescita dedicato, imparando a identificare e raggiungere i KPI più significativi per visualizzare l’efficacia di una strategia.

progetto Come Back Brighter Canon

Libero sfogo alla creatività: un progetto formativo per tornare a brillare

Been down, but I’ve come back brighter”.

“Mi sono sentito giù, ma sono tornato più luminoso”.

Inizia così un brano dei Reef, rock band britannica che descrive la difficoltà e la fatica che si provano quando ci si trova di fronte a un “cigno nero”. Un evento inaspettato che ci lascia spiazzati e lottiamo con tutte le nostre forze per ristabilire un equilibrio perduto. Per tornare più forti di prima.

Inutile dire quanto sia stato incisivo il lockdown nella vita reale e nella percezione di tutti noi. La nostra quotidianità è stata letteralmente stravolta e siamo ancora oggi alla ricerca di qualcosa che ci trasmetta una nuova energia.

canon - studenti felici - Come Back Brighter

Un percorso formativo per tornare più luminosi

Proprio per dissolvere l’alone di inerzia e insicurezza degli ultimi due anni, Canon e Acer in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti – hanno voluto lanciare l’iniziativa Come Back Brighter.

Un progetto formativo di eccellenza e dall’alto significato metaforico riservato a 10 fortunati studenti NABA.

Obiettivo del percorso? Suddivisi in 4 gruppi di lavoro, gli studenti hanno sviluppato un progetto di campagna grafica integrata (tra digitale e stampa) dedicata proprio al ritorno al colore brillante che ispira rinascita e vitalità.

Il tutto supportati dalle attività di mentoring e consulenza tecnologica di un top player nel mercato della fotografia, dei video e della stampa come Canon.

<< Scopri come puntare sul colore per rendere più luminosa la tua campagna di grafica integrata >>

Più brillantezza alle immagini con Canon

Canon ha così scelto di presentare la nuova gamma di plotter grafici imagePROGRAF GPcollegando la brillantezza e l’alto impatto visivo dei colori sulla stampa a grande formato con la necessità di tornare a vivere un presente radioso, luminoso, quello di cui tutti noi abbiamo bisogno, in sinergia con Acer, che mette a disposizione dei processi di stampa la sua gamma di Laptop per il design grafico ConceptD, la nuova serie di dispositivi che consente ai professionisti del settore e agli artisti di esprimere il proprio talento grazie all’alto livello di fedeltà cromatica e alla vividezza delle immagini.

Quale miglior cura se non quella dei colori per tornare a brillare?

Il potere terapeutico dei colori, insieme al dinamismo e l’intraprendenza delle nuove generazioni, sono i due elementi al centro della campagna comunicativa Come Back Brighter.

Un richiamo alla rinascita delle immagini dopo anni di restrizioni, chiusure e distanziamenti. Dopo il lungo periodo di buio dettato dalla pandemia abbiamo tutti bisogno di energia, luce e vivacità.

L’idea del progetto è assolutamente in linea con gli umori del nostro tempo: ritrovare l’equilibrio perso da un paio d’anni lasciandoci stupire e incantare da forme, linee, parole e immagini esaltate da una nuova tecnologia di stampa del colore.

Ecco che nel progetto Come Back Brighter si fondono innovazione tecnologica, studio del mestiere e indagine culturale.

Gli step del progetto Canon e Acer

Molto più di una campagna di comunicazione.

Un programma educativo pensato per i giovani creativi di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti che è ormai un punto di riferimento quando si parla di comunicazione grafica e design.

Una volta realizzata la proposta grafica, gli studenti hanno potuto assistere all’intero workflow di stampa professionale dei loro progetti presso il Canon Experience Center di Cernusco sul Naviglio.

In questo modo per loro è diventato ancora più evidente l’impatto cromatico e visivo della resa dei plotter grafici imagePROGRAF GP.

Uno dei progetti è stato selezionato e viene presentato ufficialmente al Print4All 2022, il grande evento fieristico dedicato al settore della stampa, del converting e del packaging che si svolge a Milano dal 3 al 6 maggio.

canon - studenti universitari - Come Back Brighter

Digitale e stampa insieme per una campagna di successo

Perché Canon e Acer hanno scelto di lanciare un progetto di formazione accademica per far luce (in questo caso in senso anche letterale) sulla nuova resa cromatica della stampa?

Le aziende sono convinte che la capacità di restituire precisamente i colori e i dettagli dell’immagine così come è stata concepita e la qualità di un’immagine stampata facciano la differenza in termini di comunicazione ed engagement della persona, e il progetto Come Back Brighter ne è la prova tangibile.

Un’immagine digitale non potrà mai infondere la stessa fiducia, autorevolezza e creatività di una stampa di qualità ad alta definizione (e con una resa dei colori eccellente).

Ecco perché Canon continua a investire nel miglioramento delle tecnologie dedicate alla stampa e alla realizzazione di progetti grafici.

Ma non è una lotta all’ultimo sangue tra reale e digitale. Il progetto Come Back Brighter vuole dimostrare, a partire dall’ambiente accademico e dai giovani, che esiste un flusso di lavoro attraverso il quale digitale e materiale possono convivere.

E fare meglio di quanto si possa credere.

Come Back Brighter oltre che riportare luce e brillantezza sostiene metodi di integrazione sempre più stretta tra creazione digitale e fisica.

Collocare la stampa in un corretto sistema di media mix è la via per migliorare l’esperienza del consumatore e incrementare i risultati commerciali.

La stampa, gli stakeholder e gli strumenti impiegati per la realizzazione di progetti di comunicazione visiva, devono far sentire la propria voce.

Nel momento in cui i brand saranno in grado di calcolare l’impatto positivo generato dalla qualità di stampa saranno definitivamente convinti che il digitale può raggiungere vaste platee, ma è la stampa a colpire le persone nell’intimo. E conquistarle.

Guardare al futuro con una nuova luce sul passato

È vero, consumatori e brand tendono a considerare la stampa come uno strumento superato. Numerose ricerche continuano ad affermare che gli investimenti di marketing si spostano sempre più verso sistemi di comunicazione digitale.

Immagini, video, ora persino gli incontri si spostano dai luoghi reali al metaverso.

Una tendenza che prosegue nonostante il calo di attenzione da parte di persone e utenti sempre più sopraffatti e stremati dal sovraccarico di informazioni online.

Se è vero che anche le generazioni meno avvezze al digitale si sono fatte conquistare dalla velocità, l’immediatezza e la tracciabilità delle azioni di marketing online, non si può negare che la stampa continua a vincere sul digitale in termini di impatto emozionale e visivo. 

<< Dai un’occhiata alla nuova gamma di plotter grafici imagePROGRAF GP >>

digital project manager

Vuoi lavorare con i Ninja? Cerchiamo un Junior Project Manager!

Ninja Academy, la scuola che sta rivoluzionando l’alta formazione professionale rendendola accessibile e democratica, vuole ampliare il team: apriamo una posizione di tirocinio curriculare come Project Manager Junior per la unit Product & Corporate Training. 

La risorsa, supervisionata dal Project Manager e dall’Head of Corporate Training, apprenderà a gestire e assistere la progettazione dei corsi di formazione erogati nelle aziende e in modalità eLearning. 

Cerchiamo persone motivate, con la passione per il marketing digitale e per la formazione. Lavorare coi Ninja è un vero e proprio stile di vita, perché è un’azienda che investe nei tuoi obiettivi personali e professionali: avrai strumenti per costruire il tuo personal brand e lavorerai al centro della formazione digitale in Italia.

Questo lavoro fa per te se:

  • ti piace il mondo della formazione online e vuoi toccare con mano questo settore 
  • sei in grado di gestire diversi progetti in contemporanea, impostando e rispettando deadline
  • stai cercando una nuova opportunità professionale e vorresti fare carriera in una realtà dinamica e stimolante 
  • vuoi immergerti in una community unica di docenti, professionisti, imprenditori e manager motivati a scambiare conoscenza ed esperienze

Apprenderai a e ti occuperai di:

  • organizzare e gestire le diverse fasi di un progetto formativo consumer o aziendale in area Digital Marketing, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze del cliente B2B e/o B2C
  • lavorare quotidianamente con referenti interni ed esterni per costruire i progetti formativi 
  • interfacciarti con docenti ed esperti di digital marketing italiani per definire i calendari didattici ed essere il punto di riferimento per ogni aspetto operativo
  • utilizzare tool di creazione quiz e test, analizzare i learning analytics e i questionari di feedback 
  • seguire i live webinar della formazione come Virtual Tutor

Il tirocinio curriculare potrà essere svolto in Remoto, presso la sede di Ninja Marketing oppure in modalità ibrida. Sarà considerata come plus la disponibilità a lavorare a Salerno o a Milano.

Obiettivi formativi

– Apprendere le basi del Project Management della Formazione 

– Apprendere come relazionarsi con stakeholder a vari livelli di un’organizzazione 

– Apprendere le basi del Digital Marketing 

– Apprendere come gestire eventi formativi digitali

 

Competenze da acquisire

– Project Management 

– Progettazione Didattica 

– Relationship Management 

– Data Analysis  

– Comunicazione e Coordinamento

Si richiede:

  • Buone capacità di project management 
  • Buona conoscenza ed utilizzo dei principali strumenti di lavoro da remoto (Google Drive, Slack, etc.)
  • Skill di coordinamento 

Come inviare la candidatura? Clicca qui e compila il form selezionando Junior Project Manager.
In alternativa, invia la tua candidatura a:  con oggetto: “Junior PM 2022”

webinar CEPAS - Upskilling e reskilling certificare le competenze

Upskilling e reskilling: l’importanza di certificare le competenze per migliorare la propria vita professionale

Reskilling e upskilling sono due modi simili (ma diversi) di riqualificare una forza lavoro. Entrambi forniscono ai datori di lavoro l’opportunità di aiutare i dipendenti a crescere all’interno delle loro organizzazioni, mantenendo una forza lavoro stabile nel mondo professionale oggi in continuo cambiamento.

Reskilling e Upskilling cosa sono

La riqualificazione (reskilling) prevede la formazione dei dipendenti in nuove competenze in grado di posizionarli nuovamente in azienda, magari su settori laterali che, nel tempo, hanno raggiunto un’importanza via via crescente.

LEGGI ANCHE: Grandi Dimissioni: come far innamorare di nuovo le persone delle aziende

Il miglioramento delle competenze (upskilling) implica invece l’obiettivo di concentrarsi sulle competenze già normalmente richieste per migliorarle e ampliarle, in modo che il lavoratore possa salire di livello all’interno della struttura aziendale o ricevere maggiori benefit grazie al raggiungimento di risultati migliori.

Entrambi sono più importanti che mai per garantire la sostenibilità della forza lavoro: la capacità di aggiornare e riqualificare il personale permetterà alle organizzazioni di rimanere competitive e, allo stesso tempo, di fornire opportunità preziose ai collaboratori desiderosi di rimettersi in gioco e migliorare la propria vita professionale.

<< Scopri come certificare le tue competenze con Ninja>>

Le opportunità di carriera trattengono i talenti

Una ricerca del MIT Sloan Management Review ha identificato i principali step a breve termine che consentono alle aziende di trattenere i talenti al loro interno.

Upskilling e reskilling CEPAS competenze

I numeri legati al fenomeno comunemente identificato come Great Resignation non mentono: secondo un recente rapporto del CENSIS,  in Italia l’82,3% dei lavoratori (l’86,0% tra i giovani, l’88,8% tra gli operai) si dice insoddisfatto della propria occupazione e ritiene di meritare di più.

In quest’ottica, attivare programmi e strategie che permettano ai lavoratori di raggiungere un maggior equilibrio tra vita e lavoro e garantire la crescita all’interno dell’organizzazione è essenziale per evitare la fuga dei top player del team.

LEGGI ANCHE: Lasciare il lavoro è virale: la Gen Z festeggia il licenziamento sui social

Acquisire (e certificare) le nuove competenze digitali

Le opportunità di aggiornarsi e migliorare le proprie skill acquisendo competenze trasversali non mancano; tuttavia, seguire un corso di formazione non significa automaticamente migliorare le proprie conoscenze, così come ottenere un attestato non si traduce necessariamente nella qualifica di professionista della materia.

Per colmare questo divario, noi Ninja abbiamo capito quanto fosse necessario dialogare con chi del riconoscimento delle competenze ne ha fatto una missione.

cepas certificare le competenze

Ci siamo confrontati con CEPAS, Istituto di Certificazione delle Competenze e della Formazione, nato nel 1994 proprio con l’obiettivo di valorizzare le attività professionali con la massima garanzia di competenza ed esperienza, e oggi costola del prestigioso Ente di certificazione internazionale Bureau Veritas, che dal 1828 è leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione.

Abbiamo partecipato attivamente a un tavolo di lavoro per costruire qualcosa che non era mai stato realizzato prima d’ora: il primo schema di certificazione delle competenze delle professioni digitali.

Abbiamo lavorato con un Organismo di Certificazione del Personale per dare al tuo percorso di studi un titolo riconosciuto in tutto il mondo. CEPAS infatti, oltre che parte del gruppo internazionale Bureau Veritas, è Full Member di IPC – International Personnel Certification Association.

Lo Schema approvato prevede la certificazione di 6 profili professionali, suddivisi in senior o junior in base al profilo del candidato, in Digital Marketing, Social Media Marketing ed eCommerce.

Per inquadrarli abbiamo definito i 3 pilastri delle competenze:

  • FORMAZIONE – Acquisire le giuste nozioni da poi mettere in pratica è il punto di partenza per padroneggiare una materia
  • ESPERIENZA – Un Corso non è sufficiente a determinare l’idoneità a una professione: ad abilitare a un ruolo è anche anche l’esperienza sul campo
  • AGGIORNAMENTO – Un settore in continua evoluzione come il Digitale non può prescindere dall’aggiornamento continuo

Un webinar gratuito per saperne di più

webinar cepas nuovi profili di certificazione

Se hai seguito almeno un Master o un Executive Master Ninja Academy, oppure vuoi scoprire se possiedi i requisiti per la qualifica di Specialist o Manager e come prepararti per ottenerla, o ancora cerchi un percorso di formazione che abbia come valore aggiunto la certificazione delle competenze per emergere nel mercato nazionale e internazionale, puoi seguire il webinar gratuito CEPAS “Digital Marketing, Social Media Marketing ed eCommerce: profili certificati”, online giovedì 12 maggio dalle 14.55.

Il Programma

14.50 Login dei partecipanti
15.00 Chi siamo e cosa significa certificare le competenze
15.10 Introduzione ai profili operanti in ambito: Digital Marketing, Social Media Marketing, E-Commerce
15.25 Quale il processo di certificazione?
15.40 La rilevanza e i benefici di certificare le competenze
15.50 Domande e risposte
16:00 Logout dei partecipanti

I relatori

Rossella Laface, Sales & Innovation Manager – CEPAS
Luca Caracciolo, Direttore – Smart Form Srl
Andrea Preite, CEO – Rixalto Group SA
Mirko Pallera, CEO – Ninja Marketing Srl

<< Scopri come valutare le tue competenze e ottenere la certificazione CEPAS>>

aumentare i follower su Instagram - idee e consigli

Come avere tanti follower su Instagram e come farli aumentare nel 2023

Crescere su Instagram, un social network con più di un miliardo di utenti attivi, non è semplice quando non si conoscono i metodi da adoperare in una strategia che punti a poter aumentare i follower su Instagram in modo costante.

Il social network fotografico per eccellenza ripone nelle fotografie, protagoniste dei contenuti pubblicati sul social network, una grande importanza, tuttavia non è solo su queste che bisogna riservare un certo impegno. Infatti parità di importanza è riservata ai metodi utilizzati legati alla pubblicazione e alla comunicazione che si avvia sul proprio feed e al rapporto che si instaura con la propria community.

Cosa fare per aumentare follower su Instagram nel 2023

Per raggiungere l’obiettivo di aumentare follower su Instagram è bene sapere cosa fare e cosa evitare, ma in particolar modo è fondamentale avere chiara in mente una strategia da seguire consona ai propri obiettivi.

Solo dopo la costruzione di una strategia chiara è infatti possibile, mettendo in pratica determinate azioni, mirare ad aumentare follower Instagram.

Per creare una strategia adatta è quindi essenziale partire dal conoscere quali sono i propri obiettivi, che possono essere legati a:

  • la vendita di un prodotto o di un servizio
  • la costruzione di una brand identity

In base agli obiettivi, sarà possibile quindi scegliere le azioni migliori da compiere per rendere i propri contenuti adatti allo scopo e per aumentare i propri follower.

Tra le diverse azioni che possono portare ad una crescita del profilo e quindi ad aumentare follower Instagram (o in caso contrario, ad ostacolare la crescita) ne abbiamo selezionate 15.

I trucchi e gli errori da evitare per aumentare i follower su Instagram

Sono diverse le tattiche e i “trucchi da usare” per crescere su Instagram. Iniziando da una strategia ed un piano editoriale in linea con gli obiettivi designati è possibile intraprendere diverse azioni in grado di aumentare l’engagement dei post, la visibilità del profilo e in ultimo i follower.

Ogni azione infatti può determinare l’ottenimento di una maggiore visibilità e quindi la crescita del numero dei follower se alla base si costruisce un profilo ottimizzato in grado di far scegliere all’utente di divenire follower.

Allo stesso modo però, è fondamentale conoscere alcuni errori da evitare assolutamente se si punta a far crescere la propria base follower.

In questo articolo abbiamo creato una guida con 15 utili idee da cui prendere spunto per puntare a crescere su Instagram.

come far crescere la tua fanbase su Instagram

Creare un piano editoriale

Un piano editoriale è alla base di ogni strategia di crescita, poiché permette una precisa  pianificazione dei contenuti da pubblicare, indispensabile per creare post adeguati agli obiettivi prefissati e per organizzare tempi e modalità di pubblicazione.

Per la realizzazione del piano editoriale è necessario decidere:

  • chi sono le proprie buyer personas
  • il tipo di contenuti da pubblicare
  • i giorni in cui pubblicarli
  • gli orari migliori in cui pubblicare

Una volta compreso quali siano le proprie buyer personas, ovvero il target a cui facciamo riferimento diventerà semplice decidere quale sia il tipo di contenuto migliore da pubblicare scegliendo tra:

  1. Contenuti di valore: ovvero contenuti che si pongono come soluzione ad un problema o a una necessità
  2. Contenuti motivazionali attraverso cui si offre una motivazione per la quale scegliere il proprio prodotto o servizio rispetto a quello della concorrenza 
  3. Contenuti “how to” con cui mostrare come viene fatta una determinata cosa
  4. Contenuti ispirazionali come ad esempio i racconti di storie di successo 

Alla base del piano editoriale però è essenziale che ci sia sempre una chiara proposta di valore, fondamentale per convertire i visitatori del profilo in nuovi follower.  

Chiarito questo, nella realizzazione del piano editoriale è necessario decidere:

  • i contenuti da pubblicare
  • i giorni in cui pubblicarli
  • gli orari migliori in cui pubblicare

Una volta compiute queste azioni, attraverso il piano editoriale sarà più facile poter essere costanti nella pubblicazione, fattore essenziale per un profilo che punti alla crescita.

Pubblicare nei momenti migliori, ovvero quando la maggior parte dei propri follower è online, rappresenta un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione. Solo così ci si accerterà di mostrare il proprio contenuto al maggior numero di persone possibile puntando quindi ad ottenere un engagement rate più alto.

Per scegliere quali sono i momenti migliori è consigliabile fare riferimento ai momenti in cui i propri follower sono online anziché scegliere orari generalizzati, facendo riferimento ai dati di insight visionabili dal proprio profilo.

LEGGI ANCHE: Instagram Marketing: 16+1 consigli per raggiungere il tuo pubblico

Ispirarsi ai contenuti più popolari su Instagram

Specialmente nel caso in cui ci si trova a corto di idee per il piano editoriale, prendere spunto dal tipo di contenuti o argomenti popolari sulla piattaforma è un ottimo modo per crescere su Instagram e farlo è semplice. Basterà infatti fare una ricerca anche attraverso hashtag tematici per individuare gli utenti più popolari rispetto agli argomenti affini al nostro settore.

In questo modo, sarà possibile vedere quali tra i post pubblicati hanno riscosso maggiore successo e seguire il trend, sempre però differenziando il contenuto e mantenendolo in linea con la propria identità e stile comunicativo.

Pubblicare contenuti di valore e in modo costante per aumentare i follower su Instagram

Le persone sono quotidianamente sommerse di contenuti su Instagram, quindi per spiccare tra i tanti post visibili è necessario realizzare contenuti che siano interessanti e legati a temi attuali oltre che sempre pertinenti al nostro settore di riferimento e quindi realizzati in base al nostro target.

Un profilo che condivide contenuti informativi utili e le novità di settore infatti, attirerà di più l’attenzione e susciterà certamente maggiore interesse negli utenti, rispetto ad uno che pubblica contenuti riciclati, non interessanti o attuali e soprattutto in modo sporadico senza una costanza nel tempo.

La costanza di pubblicazione è un elemento molto importante affinché il proprio profilo possa essere visto come punto di riferimento da seguire per informarsi ed aggiornarsi ed uno dei fattori chiave attraverso cui puntare a crescere su Instagram.

Usare tutte le tipologie di contenuto

Instagram mette a disposizione diverse modalità di pubblicazione tra cui:

  • post
  • reel
  • video
  • guide

Sfruttare tutte le diverse tipologie di contenuti pubblicabili attraverso queste diverse tipologie di condivisione rappresenta un buon modo di sfruttare al massimo le funzionalità di Instagram e la possibilità di crescere.

Per aumentare follower Instagram nel 2023 ci sono però alcune tipologie di contenuti da prediligere, visto gli ottimi risultati che stanno apportando a molti profili in termini di crescita.

Tra questi troviamo specialmente:

  • i caroselli
  • i reel

Reel e caroselli infatti stanno ottenendo risultati sempre più positivi rappresentando un’ottima occasione per ottenere visibilità e suscitare maggiore interesse.

Con i reel in particolar modo, è infatti possibile aumentare la probabilità di vedere il proprio video sulla pagina esplora. Una probabilità che cresce rispetto ai post statici.

Nel caso si scelga di realizzare un reel, “un trucco” da seguire per accrescerne la visibilità è quello di utilizzare come sottofondo musicale una canzone che sia  presente tra quelle più popolari.

Il carosello invece, risulta un formato molto utile e comodo per la creazione di post informativi ed anche molto apprezzato dagli utenti che sono spesso così più invogliati anche a salvare il contenuto.

Aumentare i follower su Instagram: usare gli hashtag e farlo nel modo corretto

Gli hashtag rappresentano un ottimo strumento utile ad aumentare follower Instagram, ma soltanto se vengono usati nel modo corretto.

L’utilità degli hashtag infatti è quella di etichettare i contenuti, è quindi essenziale utilizzare gli hashtag più adatti rispetto al contenuto pubblicato e al settore di riferimento.

Nella scelta degli hashtag è quindi importante valutare due elementi:

  • la settorialità
  • la popolarità

Un hashtag settoriale, in linea quindi con il nostro settore, è utile per far trovare il nostro post da persone in target, ovvero interessate agli argomenti da noi trattati. Sarebbe inutile infatti utilizzare un hashtag solo perché popolare se questo non si lega alla nostra tipologia di contenuti.

Ma come far spiccare il nostro post rispetto ai tanti post pubblicati che hanno usato lo stesso hashtag?

Per fare ciò è necessario fare una scelta di hashtag con numeri diversi, ovvero è consigliabile scegliere non solo quelli più utilizzati ma anche quelli che seppur sono settoriali hanno un minor numero di post collegati.

In questo modo, il nostro post avrà una maggior probabilità di essere notato poiché collocato insieme ad un numero minore di contenuti tra cui l’utente si trova a dover scegliere.

Per trovare gli hashtag migliori da usare è possibile usare la stessa barra di ricerca di Instagram, che mostra la popolarità degli hashtag oppure diversi tool esterni tra cui:

Un altro trucco interessante per la scelta degli hashtag è inoltre quello di utilizzare anche gli hashtag utilizzati dai propri competitor.

Una volta trovati e selezionati si ha la possibilità di inserirli in diversi modi:

  • nelle didascalie dei post se si vogliono rendere ben visibili
  • come primo commento al post creato per renderli meno invasivi
  • nelle storie
  • nella biografia del profilo

Infine oltre agli hashtag tematici è possibile scegliere di usare anche quelli brandizzati se si vuole creare un collegamento tra tutti i post creati.

A prova dell’importanza degli hashtag su Instagram nella grafica sottostante è possibile vedere i dati esaminati da Later su oltre 18 milioni di post di feed di Instagram, in cui è possibile vedere come nei post che contengono hashtag il tasso di copertura aumenta dell’11% (dal 24% al 35%) man mano che il numero di hashtag cresce da uno a 30. 

infografica hashtag su instagram - aumentare i follower su Instagram - idee e consigli

Fonte immagine: Later

Come aumentare i follower su Instagram: creare un feed armonico

Rendere il proprio feed il più armonico e interessante possibile è una tattica di brand awareness da tenere in grande considerazione.

Un feed di qualità e con uno stile coerente con la propria identità, è infatti fondamentale per attrarre gli utenti e affascinarli a tal punto da decidere di seguire il profilo.

Per farlo è necessario fare una scelta grafica precisa scegliendo come disporre i contenuti e quale palette di colori usare nella costruzione dei post.

Per farlo ci sono tanti tool a disposizione, ma uno dei più noti ed utilizzati,, grazie alla semplicità di utilizzo è Canva che permette di realizzare tutti i tipi di formati e tipologie di contenuto utilizzabili su Instagram come post, storie e caroselli.

Usa la User Generated Content per crescere su Instagram

Sfruttando i contenuti generati dagli altri utenti è possibile avere più contenuti da condividere e aumentare la propria notorietà, invogliando gli utenti a seguirci.

Il tipo di contenuti utili in questo caso, sono ad esempio le testimonianze delle altre persone oppure la risposta degli utenti alle domande che poniamo e a cui li invitiamo a rispondere, incoraggiandoli ad usare nei loro contenuti un hashtag brandizzato.

Collegare gli account social per ottenere follower su Instagram

Collegare Facebook al tuo profilo Instagram può essere un buon modo per aumentare follower, perché permette ai post pubblicati su Instagram di essere automaticamente condivisi anche su Facebook.

Così facendo, la visibilità dei post sarà maggiore e crescerà quindi la possibilità di essere seguito anche dagli utenti che avranno visto il contenuto del proprio profilo Instagram attraverso Facebook.

Per farlo basterà cliccare sulla voce Account collegati visibile sotto la dicitura Impostazioni e procedere al collegamento.

Interagire con gli account dello stesso settore

L’interazione su Instagram è un aspetto molto importante, infatti è sempre consigliabile lasciare dei commenti nei post degli altri profili.

Questo metodo aumenterà la possibilità di essere notati e seguiti da altri utenti, purché però i commenti lasciati siano interessanti e di valore per chi li legge e non siano solo spam.

Infatti se i commenti non offrono nessun valore sarà difficile incuriosire e invogliare gli utenti che li leggeranno a visitare il nostro profilo ed eventualmente a seguirci.

Usa le dirette live

Le dirette live sono un altro ottimo modo per crescere su Instagram e possono essere fatte singolarmente o con più utenti in contemporanea. Se fatte con altri utenti offrono la possibilità di essere visti, e magari seguiti, dal bacino di utenti che seguono gli altri profili con cui si sta facendo la live.

All’avvio di una live, gli utenti che seguono il profilo di chi la organizza riceveranno una notifica grazie a cui aumenterà la possibilità di essere visti da un maggior numero di utenti.

L’importante quando si realizza una diretta live però, è che questa sia interessante e coinvolgente e affinché questo sia possibile è bene scegliere con cura gli argomenti da trattare, per questo, prima di programmarla, è consigliabile indagare attraverso domande o sondaggi proponibili nelle storie, chiedendo ai propri follower quali siano gli argomenti di maggiore interesse su cui preferirebbero che venisse fatta la diretta.

Avviare collaborazioni

Avviare collaborazioni tra profili similari o in qualche modo legati nell’ambito del settore di riferimento oppure con marchi, è un altro ottimo modo per aumentare follower Instagram perché permette di attingere a un nuovo pool di potenziali follower facendosi conoscere dalle persone che seguono i profili con cui avverrà la collaborazione.

Un modo per collaborare con altri profili sono ad esempio proprio le live di cui abbiamo appena parlato, che se fatte tra profili legati da argomenti similari e quindi con una base follower simile risultano essere un ottimo modo per acquisire nuovi follower provenienti dagli altri profili.

Quando si sceglie di avviare una collaborazione con influencer è bene sapere che ci sono diverse categorie di influencer, differenti non solo per il settore ma anche  per il numero di follower che hanno. Le diverse tipologie sono: 

  • i Nano influencer, profili seguiti da un minimo di 1.000 ad un massimo di 10.000 seguaci
  • i Micro influencer, profili seguiti da un minimo di 1.000 ad un massimo di  100.000 utenti
  • i Macro influencer, profili seguiti da un minimo di 100 ad un massimo di   500 mila follower

Generalmente, gli influencer Nano e Micro nello specifico, hanno tassi di coinvolgimento più elevati rispetto agli influencer Macro ed un tariffario inferiore per i post sponsorizzati. Elementi questi, fondamentali da conoscere nel momento in cui ci si trova a scegliere l’influencer con cui collaborare per aumentare i follower Instagram.

consigli pratici per Instagram

Fare giveaway per aumentare la fanbase su Instagram

Un altro ottimo modo per crescere velocemente su Instagram sono anche i giveaway, attraverso cui vengono fatti dei regali a seguito di richieste specifiche fatte agli utenti che vengono invitati a compiere determinate azioni che possono essere:

  • taggare un amico nei commenti
  • condividere su Instagram Stories taggando il proprio profilo
  • seguire il tuo account
  • lasciare un like al post
  • scrivere un commento

Una volta compiute queste azioni l’utente ha la possibilità di ricevere qualcosa, ma solo viene estratto. I contest e i giveaway sono strettamente regolati da precise indicazioni sulla piattaforma e dalla legge, per cui informati al meglio prima di attivarne uno.

Punta alla pagina Esplora

Finire nella pagina esplora di Instagram è un obiettivo da includere nella propria strategia, poiché un contenuto che compare in questa pagina può godere di molta visibilità in più.

I contenuti visibili in questa pagina però vengono selezionati dagli algoritmi di Instagram sulla base di un requisito fondamentale, ovvero l’interesse dimostrato dall’utente nella navigazione e l’interazione.

Per questo motivo è fondamentale creare contenuti di valore che suscitano interesse, così da ricevere maggiori interazioni come like, commenti e salvataggi ed aumentare la probabilità di essere visualizzati nella pagina esplora.

Follow/unfollow per aumentare i follower su Instagram

Questa strategia si concretizza attraverso l’azione di seguire determinati profili per poi rimuoverli, un’azione questa, che viene fatta al fine di attirare l’attenzione di precisi profili che probabilmente ricambieranno l’azione seguendoci successivamente.

La probabilità che questo avvenga però è ovviamente più alta se i profili che abbiamo scelto di seguire sono un pubblico potenzialmente interessato al nostro tipo di contenuti.

Compiere questa azione tuttavia può includere il rischio di un blocco dell’account ed è quindi altamente sconsigliata, perciò, se si decide di compierla è bene tenere presente alcune regole fondamentali, quali:

  • selezionare profili in linea con il nostro settore per aumentare la probabilità di essere seguiti
  • scegliere profili che hanno un numero di utenti seguiti non troppo alto affinché i nostri post siano visibili più facilmente
  • non rimuovere troppo velocemente il follow ai profili che non hanno ancora ricambiato
  • non seguire e non rimuovere troppi utenti in tempi troppo brevi

Non comprare i follower per crescere su Instagram

Acquistare follower rappresenta, tra tutte, la peggiore azione da fare se si intende crescere su Instagram. Infatti una  crescita troppo repentina di follower e l’accesso al profilo da piattaforme esterne e non riconosciute da Instagram potrebbe portare a una penalizzazione da parte di Instagram e di certo non avrebbe come risultato la creazione di una community o l’acquisizione di follower in target.

Utilizzando questi metodi infatti, i follower acquisiti sono account spesso inattivi oppure provenienti da altri Paesi e totalmente fuori dal target di riferimento, quindi inutili ai fini di un engagement necessario per una crescita su Instagram.

Le migliori risorse per essere costantemente aggiornati

Chi utilizza Instagram sa bene come capiti spesso che il social network decida di fare dei cambiamenti, eliminando, aggiungendo o modificando determinate funzionalità a cui ci si era ormai abituati.

Un esempio sono gli swipe up recentemente sostituiti dall’inserimento del link che da poco tempo a questa parte possono essere utilizzati anche per i profili al di sotto dei 10.000 follower o il cambiamento di visibilità per i post, da ora visibili in ordine cronologico.

Spesso queste novità portano con sé delle nuove opportunità di crescita consentendo di utilizzare nuove funzionalità oppure di procedere diversamente nell’uso della piattaforma per incorrere in benefici o evitare penalizzazioni da parte degli algoritmi di Instagram.

Appare dunque chiaro come essere costantemente e prontamente aggiornati sulle novità che Instagram propone in maniera frequente sia fondamentale.

Per poterlo essere è quindi necessario informarsi costantemente attraverso i blog di settore e grazie a quelle fonti che possono essere prese come riferimenti certi in termini di affidabilità.

In questo caso, relativamente a Instagram quindi, nessuno è più affidabile di Adam Mosseri, Head of Instagram, come fonte autorevole da cui apprendere in modo celere tutte le novità inerenti al social network fotografico.

Mosseri infatti nei suoi vari canali social, tra cui il suo profilo Instagram, pubblica costantemente notizie relative alle novità di Instagram, annunciando nuove funzionalità o le modifiche in atto rispetto alle funzioni già attive utili per rispondere prontamente con nuove azioni strategiche tali da sfruttarne al massimo i benefici. 

Oltre a blog di settore e persone autorevoli, inoltre, è possibile informarsi ed aggiornarsi attraverso strumenti come Google Trends, Ubersuggest o Answerthepublic che permettono di conoscere velocemente quali sono i trend più popolari rispetto ad un settore specifico e quali sono gli interessi manifestati dagli utenti attraverso la loro ricerca.

Questi dati possono così trasformarsi in utili risorse a cui ispirarsi per la costruzione di contenuti in grado di far crescere il tuo profilo Instagram.

Conclusioni su come aumentare i follower su Instagram

Se vuoi aumentare follower Instagram è quindi importante avere bene in mente i propri obiettivi, sulla base di questi creare una strategia ad hoc e infine conoscere le azioni da fare (ma anche da evitare) per ottenere una crescita su questa piattaforma che sia costante e che permetta nel contempo la costruzione di una community, senza la quale non è possibile né pensare di aumentare il proprio numero di follower nel tempo, né creare un seguito fidelizzato.

ecommerce - pinterest

eCommerce: l’ispirazione è al centro del processo d’acquisto

L’eCommerce ha continuato a crescere in maniera significativa durante tutto il 2021. La pandemia globale ha incoraggiato i consumatori a utilizzare più frequentemente i canali online in tutte le fasi del percorso di acquisto, dal pre al post-vendita, e i brand hanno investito nell’innovazione digitale per soddisfare l’aumento della domanda online supportando il cambiamento delle esigenze dei consumatori.

Le nuove buyer personas

Una recente ricerca di Forrester Consulting commissionata da Microsoft ha messo in luce la nascita di nuove buyer personas, profili ancora “sconosciuti” a brand e aziende la cui creazione è stata alimentata dall’emergenza pandemica e dal riassestamento post-pandemico.

microsoft forrester workday consumers 01

In particolare, il sondaggio evidenza la comparsa dei Workday Consumer, persone che hanno notevolmente aumentato il tempo trascorso davanti al pc rispetto all’era pre-pandemica e che si ritrovano ad aver fuso completamente la propria vita professionale con quella al di fuori del lavoro.

Questa nuova tipologia di consumatore utilizza gli strumenti normalmente deputati al lavoro anche per occuparsi delle attività quotidiane e, naturalmente, per ricerca e acquisto di prodotti e servizi su piattaforme di eCommerce e Social Media.

microsoft forrester workday consumers 02

Il nuovo tipo di approccio si riflette anche sul momento della ricerca e dell’acquisto, che vede la luce all’interno della giornata lavorativa ed è considerato dai lavoratori come l’equivalente della “pausa caffè” in ufficio con i colleghi. Durante questi break, l’ispirazione assume un ruolo essenziale in grado di condizionare le scelte delle persone.

Un ritratto interessante delle abitudini di consumo dei clienti è rappresentato dal numero di utenti che interagiscono con gli spazi commerciali su Pinterest, che è cresciuto di oltre il 200% nell’ultimo anno.

LEGGI ANCHE: Come il Social Commerce guiderà la ripresa dei consumi degli italiani

Ma cosa rende lo shopping su Pinterest diverso da altre piattaforme e dai classici eCommerce? Ciò che fa la differenza tra lo shopping e l’acquisto di tipo transazionale è l’ispirazione che le piattaforme sono in grado di suscitare in chi naviga.

Lo shopping può iniziare da qualsiasi input: un trend, un’immagine, un colore o anche solo uno stile e la possibilità di trovare immediatamente idee acquistabili può decretare il successo di un prodotto. Le persone si rivolgono a Pinterest per fare acquisti e cercare idee e prodotti di brand e rivenditori quando sono aperti a scoprire nuove ispirazioni e pianificare momenti della vita.

ispirazione pinterest ecommerce

Il potere dell’ispirazione nel Social Commerce

Pinterest ha recentemente pubblicato una nuova ricerca sul potere dell’ispirazione che dimostra che le persone ispirate hanno maggiori probabilità di compiere un’azione. I dati mostrano che: Pinterest ispira i propri utenti più di qualsiasi altra piattaforma digitale con nuove idee (92%) e che gli utenti lo percepiscono come uno spazio positivo (82%) spingendo gli acquirenti a spendere il doppio rispetto alle altre piattaforme. ogni mese.

Negli ultimi due anni il mondo è cambiato: dal lavoro, allo stile di vita, alle necessità e a dove e come rispondere a queste ultime. Per capire meglio come le persone in tutto il mondo utilizzano Pinterest per prendere decisioni su comportamenti e acquisti nella vita reale, Pinterest ha condotto uno studio globale condotto su un campione di 9.000 adulti, di cui 2.000 statunitensi, per identificare l’impatto del “ritorno dell’ispirazione” (“Return on Inspiration”).

Quasi la metà degli intervistati (oltre il 40%) afferma che un luogo online dedicato all’ispirazione è più importante che mai. L’indagine esamina anche il valore di ispirazione delle piattaforme digitali e il confronto con una varietà di tipi di media, tra cui riviste e TV. Tra tutti, Pinterest conquista il primo posto.

Il sondaggio rivela inoltre:

  • Il 92% degli intervistati afferma che Pinterest offre loro nuove idee.
  • L’82% degli intervistati afferma che Pinterest ispira sentimenti positivi.
  • L’87% degli intervistati afferma che Pinterest mostra loro qualcosa che vorrebbe sperimentare, comprare o possedere nella propria vita.

Sapere che l’ispirazione funge da scintilla per l’azione fornisce nuove informazioni su come le aziende e gli inserzionisti possono utilizzare il potenziale unico della piattaforma.

Questi dati sono molto particolarmente rilevanti anche per gli inserzionisti, che possono concentrarsi sul miglioramento dell’efficienza degli annunci e sulla semplicità delle soluzioni pubblicitarie, portando le persone dall’ispirazione alla realizzazione in un ambiente positivo e sicuro per i brand che, secondo la ricerca, è più stimolante rispetto ai media tradizionali come TV e riviste.