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Non abbiamo bisogno di dirci quanto questi ultimi mesi abbiano cambiato profondamente ogni aspetto delle nostre vite. Dal quotidiano al mondo professionale, il virus e il lockdown hanno stravolto qualsiasi cosa e il mondo dei social media non poteva di certo rimanere a guardare.
È così che anche il mondo virtuale ora sente l'esigenza di mutuare e ogni utente deve necessariamente adeguarsi puntando a delle piccole accortezze fondamentali per stare al passo con i tempi.
Se la quotidianità, come dicevamo prima, è stata stravolta, allora anche la descrizione sui social della pagina o del profilo devono essere aggiornate.
Facciamo un esempio: sulla pagina Twitter di Best Buy sembra non essere cambiato nulla per l'azienda. Eppure oggi effettua solo il ritiro della merce.
Tutte le sedi di Best Buy negli Stati Uniti effettuano solo un servizio ma nella bio non è affatto specificato. Si tratta però di un'informazione importante che occorre subito fornire, eventualmente anche nei post messi in primo piano.
Incertezze, dubbi, perplessità: il mondo social dà tanti segnali di cambiamento e noi abbiamo il dovere di ascoltarli. La comunicazione online è decisamente aumentata negli ultimi mesi e quante cose sono ancora cambiate? Come si comporta il consumatore online? Quali sono le sue attitudini e cosa comunica?
Studiare quello che l'utente vuole dirci è la seconda azione da svolgere.
Less is more: basta con i contenuti pubblicati solo per il gusto di farlo. Basta. Puntiamo alla qualità anziché alla quantità e facciamoci una domanda, ovvero: "il mondo ha veramente bisogno di questo contenuto?".
Se la risposta è sì allora proseguiamo con una serie di domande: chi leggerà questo post? Che tipo di contenuto sto veicolando? Vuole mirare ad educare, informare o intrattene?
Qual è il cambiamento che si otterà con quel contenuto? Un'azione o un'ipotesi di pensiero? A tal proposito, curioso è il lavoro dell'americana Cardinal Spirits, situata a Bloomington in Indiana.
Si tratta di una piccola distilleria che ogni giorno pubblica sul canale Instagram ciò di cui ha bisogno per supportare le vendite. In soldoni, identificano l'obiettivo del giorno e quando lo raggiungono, lo rendono noto ai follower.
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Sappiamo perfettamente che ciò che spinge i social e il web sono le persone: i network, la rete, le community sono alla base di qualsiasi relazione.
Quindi, anche se si pensa che la prerogativa sia quella di spingere l'azienda, non bisogna dimenticare che ognuna è composta da una moltitudine di persone: ecco, è il momento giusto per farlo.
Ora è il tempo di comunicare attraverso le persone, il vero valore aggiunto di ogni realtà.
Il Getty Museum ha svolto un lavoro simile: sono sempre le persone in primo piano, questa volta i fan, e infatti hanno chiesto loro di immedesimarsi in uno dei loro quadri preferiti.
Non è tutto estremamente fantastico?
Ritornando al valore delle persone, dell'estrema fiducia che viene riposta in esse e nelle loro opinioni sui social, non bisogna dimenticare che l'influencer marketing non è morto. Cambiato sì, ma non affatto morto.
Un recente studio ha dimostrato un aumento del 75% dei click sui post di Instagram con #ad incluso tra gli hastag principali.
Quindi: mai dimenticare che un influencer (micro o top che sia) è un buon "strumento" di marketing.
Si è parlato tanto di distanziamento sociale tanto che ciò ha cambiato la nostra percezione su tanti aspetti. Occorre stare molto attenti a quelli che sono i contenuti veicolati oggi, quello che essi comunicano: se una foto è stata scattata in tempi non sospetti, siamo sicuri che sia adatta anche al contesto attuale?
Schwinn Bikes ha cambiato il suo piano editoriale fin da subito, adeguandosi a quelle che erano le circostanze: se prima due persone camminavano tranquillamente sul ponte, dopo poco l'immagine raffigurava un uomo in solitaria.
Il mondo dei social cambia rapidamente e negli ultimi mesi vi è stata un'accelerata notevole. L'uso dei social è infatti aumentato sebbene siano cambiate le abitudini della maggior parte delle persone. Fino a poco fa nessun pendolare e nessuna palestra. Ora, sono cambiati anche gli approcci.
Se prima del coronavirus, nel settore social/finanziario, si poteva pubblicare alle dieci di mattina, ora l'orario prediletto sembrano essere le dieci sì, ma di sera. Il ritmo attuale è: cenare e collegarsi sui social per vedere le novità. Sarà vero? Basta sperimentare!
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I dati di SocialBakers dimostrano che il costo per clic e il CPM per gli annunci social stanno diminuendo, poiché sempre più inserzionisti interrompono le loro campagne. Allo stesso modo, anche le percentuali di clic complessive per gli annunci social stanno diminuendo, il che significa che anche gli annunci meno costosi potrebbero non funzionare.
Il suggerimento che vi diamo è quello di ricalcolare le spese in base ai dati. Se tutto è cambiato perche questo dovrebbe essere uguale?
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È un mondo difficile, cantava qualcuno, e bisogna assecondare i tempi del cliente: se ora la capacità di spesa è ridotta allora occorre costruire di più sul desiderio.
David Weekley Homes ha aiutto i clienti a creare "liste dei desideri" durante la quarantena con le loro serie di tendenze domestiche, per regione. Questo riguarda le tendenze della cucina, ecc. nelle nuove case di Austin.
Se ci sono ancora un report o un bel video da pubblicare è il momento giusto per farlo, anche se sono datati, ma riportano informazioni attuali, specialmente se hanno avuto successo in precedenza.
Decostruire, riconfezionare e ripubblicare è tutto quello da fare.
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In un periodo particolare come questo, occorre invertire le priorità: è un momento in cui occorre mostrare la propria presenza ed aiutare. Sì, ma se non si vende come si fa ad andare avanti?
I clienti non dimenticheranno queste accortezze e staranno attenti in un futuro prossimo a premiare chi si è dimostrato disponibile.
Non esiste la formula perfetta per una strategia di successo, quello che conta è avere delle basi su cui testare. Conoscere l'ambito d'azione, il proprio target, il customer journey è la base su cui costruire contenuti e piani idonei.