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  • Da Mattel a LEGO, l’inclusività si insegna attraverso i giocattoli

    Abbattere gli stereotipi sulle disabilità e sulle diversità è la nuova mission di tanti brand per bambini

    10 Marzo 2020

    • Il cambiamento della percezione delle diversità parte dai più piccoli si plasma attraverso il gioco
    • Le aziende di giocattoli sperimentano con successo nuovi modelli e nuove bambole capaci di raccontare ogni singola storia attraverso le diversità. Si impara che la normalità non è la perfezione ma il riflesso di se stessi
      Negli ultimi tempi il concetto di inclusività è sempre più presente nel panorama dei giochi. L’inclusività è un argomento più volte discusso e affrontato nelle pubblicità, nella moda e ampiamente in ambito di consapevolezza sociale. Brand e aziende stanno pian piano contribuendo a cambiare la percezione nei confronti della diversità di genere, sociale e in particolare della disabilità. Ora più che mai è dovere dei brand ampliare la rappresentazione dei propri prodotti: rappresentazione di quel pubblico che fino ad oggi non è stato ascoltato abbastanza. L’esigenza attuale di questo “sottogruppo” è che da consumatore necessita, come tutti, di riflettere la propria immagine nei marchi e nei loro prodotti acquistati. Un maggiore senso di appartenenza che può creare un collegamento ancora più stretto con i valori e con l’etica dei brand. E così le maggiori aziende di giocattoli iniziano a diffondere un messaggio di inclusività, rivolgendo la loro attenzione alle diversità dei più piccoli perchè, soprattutto i bambini, devono sentirsi parte integrante della comunità.

    Barbie: la realtà è la vera bellezza

    Mattel già dal 2016, attraverso l’iconica Barbie, aveva lanciato un messaggio di positività per combattere le diseguaglianze di genere: con “Puoi essere ciò che vuoi” spronava le giovani donne a seguire i propri sogni. Recentemente il brand di giocattoli ha annunciato al mercato l’uscita di nuove bambole che rappresentano persone vere, comuni, con i loro problemi congeniti o sviluppati. A fine 2019 sono stati creati diversi modelli di Barbie: con la vitiligine (una malattia della pelle che porta alla depigmentazione), senza capelli, sulla sedia a rotelle e con una gamba protesica. inclusività-mattel-barbie- ninjamarketing LEGGI ANCHE7 giocattoli (e oggetti) che hanno fatto la storia del design per bambini Mattel ha voluto rappresentare con questa collezione una “visione multidimensionale di bellezza e moda“. Finita l’epoca delle Barbie alte, magre e perfette, il brand ha aggiunto ai suoi valori anche quello dell’inclusività, riconoscendo appunto che le sue potenziali acquirenti non debbano rispecchiare la perfezione ma al contrario la propria realtà. Essere se stesse in una personale dimensione rappresentativa, dal colore della pelle, al tipo di fisicità, alle condizioni di salute fino alla scelta della carriera. Mattel promuove il singolo riflesso, normalizzato e integrato nella società attraverso una bambola che assume sembianze diverse. mattel- barbie- ninjamarketing

    Creatable World: inclusività di genere

    Sempre Mattel promuove l’impatto positivo dell’inclusività creando una nuova bambola, priva di genere, libera da ogni etichetta in cui il gioco è dunque aperto a tutti i bambini. Creatable World è venduto in diversi kit in cui le bambole, dai diversi tipi di pelle possono essere composte a proprio piacimento attraverso vari tipi di abbigliamento e capigliature. La scelta regala la libertà di creare personaggi personalizzati, senza suggerimenti al momento dell’acquisto. mattel- creatable word- ninjamarketing LEGGI ANCHE: La nuova linea di bambole gender neutral di Mattel fa discutere i social

    American Girl: l’inclusività attraverso ogni personale storia

    Un’altra selezione di bambole dedicate alla bellezza originale. American Girl funge da finestra della realtà rispecchiando i caratteri e la vita di ciascuna bambina, ovunque nel mondo. Questa collezione infatti offre una varietà di bambole dalle caratteristiche fisiognomiche che promuovono le diverse culture. Colore, forma degli occhi, dei capelli e caratteristiche del viso, accessori e soprattutto storie: ogni giocattolo è legato alla propria individualità che racconta cultura e origini, non solo come autoaffermazione di sè ma anche per diffondere la conoscenza di Paesi diversi. giocattoli-american girl- ninjamarketing Ma Mattel ha ancora nuove proposte riguardo l’inclusività: diverse bambole con disabilità fisiche, complete di accessori. Joss Kendrick della linea American Girl è stata premiata come “l’American girl dell’anno 2020“. Joss è una bambola-bambina non udente di 10 anni amante del surf che indossa un apparecchio acustico. Le sue amiche sono McKenna, con disturbi dell’apprendimento e Gabriela, affetta da balbuzie. bambola- american girl-ninjamarketing La volontà da parte del brand è stata ancora una volta quella di far rientrare nella normalità qualsiasi tipo di disabilità, come quella di indossare un apparecchio acustico. Avere un giocattolo che rispecchi la propria immagine, la propria normalità, sta convincendo sempre più i genitori e la società che finalmente si possa abbattere attraverso il gioco, qualsiasi tipo di stereotipo. Le storie personali di queste bambole intendono incoraggiare le bambine ad affrontare le sfide personali nella vita reale, anche grazie alla condivisione delle proprie capacità con i coetanei e gli adulti. Il sito web di American Girl, infatti, oltre che presentare le diverse bambole, invita tutte le bambine con disabilità, a realizzare se stesse e ad affrontare il proprio problema suggerendo sotto forma di gioco varie attività di sviluppo.

    LEGO Braille Brick: abbattere i muri nel gioco

    LEGO per venire incontro alle esigenze di bambini e adulti con problemi di vista, ha da qualche mese incluso nelle sue istruzioni anche quelle audio e Braille. Per ora sono disponibili per quattro set di costruzioni ma il brand ha intenzione di ampliare la nuova lettura per tutti i suoi set e in varie lingue. In questo caso LEGO ha dato ampiamente ascolto alle esigenze di una fetta di mercato, piccola ma consistente. L’iconico brand di mattoncini aveva già creato qualche anno fa, in un’ottica di inclusione, personaggi con disabilità e relativi accessori. Oggi, le costruzioni Braille LEGO di sicuro contribuiranno ad aumentare il livello di apprendimento del Braille. I pezzi saranno infatti stampati con lo stesso numero di rilievi utilizzati per le singole lettere e numeri dell’alfabeto dedicato. Questa nuova modalità è un’opportunità non solo di gioco ma anche di sviluppo di competenze. Per rapportarsi in modo costruttivo con la normalità e con un futuro uguale per tutti. LEGGI ANCHE: Il caso Mattel: i giocattoli come specchio della società moderna lego braille bricks- ninjamarketing

    Lottie Dolls: ispirazione dal reale

    Per questo brand di giocattoli indipendente irlandese l’attenzione è posta totalmente sull’inclusività e sull’abbattimento degli stereotipi. Le sue piccole bambole sono vendute in oltre 30 Paesi di tutto il mondo. Lottie Dolls celebra l’infanzia in tutta la sua diversità e promuove lo sviluppo e la sensibilità dei bambini attraverso i suoi prodotti. Il messaggio è quello di seguire i propri sogni, indipendentemente da genere, capacità, etnia o interessi. Tra la linea di bambole spicca Hayden, ispirata a un bambino autistico amante dello spazio e che oltre indossare la tuta spaziale, ha un cane, schede di comunicazione, cuffie e occhiali da sole (per sopperire alla problematica sensoriale che alcuni bambini affetti da autismo riscontrano). Insieme a Hyden troviamo Sinéad, una bambolina affetta da nanismo e ispirata a Sinéad Burke, redattrice di British Vogue. Ogni modello è creato con sembianze infantili e non adulte. Ogni bambola è accompagnata dalla sua storia ricca di particolari, dai suoi desideri e dalla sua quotidianità. Un’amica per esprimersi e paragonarsi con gli altri bambini. inclusività-lottie dolls- ninjamarketing

    Wonder Crew: connessione emotiva e gentilezza

    Wonder Crew ha invece ideato una linea di bambole per bambini. Create nel 2015 da una psicoterapeuta del Massachusetts, Laurel Wider, puntano all’annullamento degli stereotipi di genere, incoraggiando i bambini ad esprimere empatia, gentilezza e connessione emotiva attraverso il gioco, soprattutto in questi anni dove bullismo e violenza dilagano anche tra i più piccoli. inclusività- giocattoli wonder crew- ninjamarketing LEGGI ANCHE: Verso la libertà di genere: Vogue dedica la sua copertina ai Muxe

    Microsoft Xbox: la tecnologia a favore dell’inclusività

    Due anni fa Microsoft, in un grande progetto di inclusività di gioco, ha introdotto un nuovo controller progettato per adattare al massimo l’Xbox con le disabilità dei giovani giocatori. Xbox Adaptive Controller, studiato per personalizzare il controllo in base ad ogni diversa capacità fisica, comprende diversi accessori specializzati. In questo modo i genitori avranno un’ampia scelta per la soluzione migliore di gioco rispetto allo sviluppo e agli obiettivi dei ragazzi. Per offrire un’efficiente esperienza di gioco, Microsoft è in partnership con RAM Mounts per creare soluzioni di montaggio in grado di utilizzare il controller direttamente sul corpo o su una sedia a rotelle. inclusività- xbox- ninjamarketing

    Verso un mondo più inclusivo

    Abbiamo visto che grandi aziende hanno rivoluzionato i loro giocattoli, creando una risposta ad un mercato non di massa. I loro nuovi prodotti riflettono le necessità di quella parte di società che non deve più rimanere emarginata o esclusa dalla quotidianità comune a tutti. Questa apertura è un grande passo a favore dell’inclusività e dell’appartenenza alle comunità, per quanto diverse. Un valido incoraggiamento all’empatia, contro le diversità di genere, di capacità fisiche o di apprendimento. Perché la consapevolezza del diverso diventa normalità in un contesto conosciuto, approvato e vissuto insieme, soprattutto grazie al gioco.