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  • Dove tinge il suo logo d’argento, come i capelli delle over 50

    Una nuova campagna social contro gli stereotipi sulle donne nei luoghi di lavoro

    26 Settembre 2022

    Il brand Dove si muove ancora verso l’inclusività. Questa volta tinge di grigio il suo logo, a favore di un movimento tutto al femminile che Dove Canada ha creato da poco sui social in collaborazione con la sua agenzia di marketing Edelman. Da sempre vicino alle donne, il brand esorta ancora il mondo femminile a combattere gli stereotipi e a rappresentare la propria autenticità come segno della vera bellezza, quella reale. Dove con le sue campagne “The Real Beauty” e “Reverse Selfie” si era già esposta a favore di un’immagine positiva e consapevole, contro la finzione dei ritocchi sui social. dove-the real beauty- campaign

    #KeepTheGrey

    La nuova e improvvisa campagna arriva a sostegno di Lisa LaFlamme, 58enne giornalista canadese da 35 anni alla conduzione dei notiziari di CTV National News e licenziata dal suo incarico per aver scelto di non tingere più i propri capelli e mostrando dunque una capigliatura color argento. Dove Canada con #KeepTheGrey si schiera contro la discriminazione e contro gli atti di sessismo nei confronti delle donne nei luoghi di lavoro. Una società che fa ancora fatica ad accettare le naturali imperfezioni delle donne, accecando il merito, la bravura e la lealtà in favore dell’apparenza e di quegli “obblighi” di bellezza a cui le over devono obbedire. LaFlamme-dove comapign-#keepthegrey LEGGI ANCHE: Marketing inclusivo, perché i brand non possono ignorarlo

    Contro la discriminazione

    Essere una donna over 50 non è sinonimo di anzianità e inadeguatezza verso determinati ruoli. Così il brand si schiera a sostegno di chi sceglie di essere come vuole e di chi, a qualsiasi età, sta imparando ad accettare la propria autentica bellezza. I modelli di bellezza perfetta e sempre eterea proposti dai social non dovrebbero essere il buon esempio da seguire nella vita reale e in quella lavorativa. La bellezza dovrebbe essere un modello personale di espressione e non deve interferire con la propria identità. Né tanto meno lo deve essere l’età. È questo su cui si sta combattendo da diverso tempo e che rimanda alla più generale inclusività. Perché ad oggi esistono ancora conseguenze negative per chi sceglie di proporsi nella sua spontaneità e per chi accresce, seppur in alcuni casi con difficoltà, la propria autostima.

    Dove si tinge di argento

    Come reazione all’accaduto alla giornalista e a sostegno delle libere scelte di ogni donna, il logo del marchio Dove è passato dal color oro a quello argento, esortando le persone a fare lo stesso con le proprie immagini dei profili social per unirsi alla lotta contro l’età sul posto di lavoro. Ma non solo: il brand ha deciso di donare 100mila dollari a Catalyst, organizzazione no-profit globale e fondata da Felice Schwartz, la scrittrice e attivista femminile impegnata nella promozione dell’inclusività femminile nei luoghi di lavoro. La campagna #KeepTheGrey rappresenta una nuova sferzata al tema dell’inclusività e apre nuovi punti di vista al marketing e ai media in generale. Un punto di vista che intende esaltare un ulteriore tipo di bellezza, o di naturalità per meglio dire, che per molto tempo è passato in ombra. “The Real Beauty” si manifesta ovunque e in ognuno: l’autostima è un percorso che non si conclude a 30 anni ma che continua il suo flusso adattandosi ai naturali cambiamenti e passando dalla celebrazione – e non dalla demonizzazione – di un elegante color argento. LEGGI ANCHE: 8 esempi di brand che raccontano l’inclusività