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  • Il caso Mattel: i giocattoli come specchio della società moderna

    Giocattoli e realtà; Mattel nel corso degli anni è riuscita ad associare due mondi cosi lontani, quello degli adulti e quello dei più piccoli.

    24 Settembre 2019

    Giocattoli e Epoche. Bambole e digital. Queste parole a fianco posso sembrare ossimori, ma in realtà sono strettamente correlate tra loro. Il mondo si evolve, cambiano i pensieri e cambia anche il modo di giocare. Scegliamo oggi i far interagire i più piccoli con il mondo degli adulti attraverso il gioco e degli stimoli che desideriamo fornire per contribuire alla loro crescita. Anche il modo di percepire il gioco è dunque cambiato; da bambini infatti l’obiettivo principale era quello di sviluppare la fantasia, ma con il tempo è mutato anche questo approccio. L’industria del giocattolo sta mutando di conseguenza; i brand stessi è necessario che non siano più associabili a un determinato genere, ma che ogni bimbo sia libero di scegliere il giocattolo più adatto alle sue attitudini. Ciò che determina il successo o meno di un gioco è come esso si rapporta con la realtà. Mattel e la strategia che ha adottato sono l’esempio perfetto per descrivere il cambio di strategia nel mondo dei giocattoli. LEGGI ANCHE: Anche Rosa Parks diventa una bambola delle Inspiring Women di Barbie

    In principio fu Barbie

    Il caso Mattel: i giocattoli come specchio della società moderna Icona dagli anni ’60 ad oggi, è la testimonial perfetta di come Mattel ha saputo reagire alle tendenze e a cambiare l’idea comune della bambola più famosa al mondo.
    “Quando creiamo un prodotto e un messaggio che riflettono ciò che sta accadendo nel mondo, il brand ha davvero la possibilità di mantenere una presenza solida e crescere” Richard Dickson, President/COO, Mattel
    Il cambiamento di Barbie è iniziato dalla percezione della bambola stessa; all’interno di una società sempre più portata a comunicare ai bambini che la bellezza interiore è più importante di quella esteriore, la bambola faceva fatica a trovare ancora mercato. Mattel è riuscita a passare da un concetto di bellezza “vuota”, a proporre un modello di bambola che invece riflettesse esattamente la diversità dei suoi piccoli consumatori: diverse corporature, differenti culture, comunicando che la bellezza è un concetto eterogeneo. La chiave del successo è stato adattare Barbie alla società odierna, facendola diventare un simbolo positivo di cambiamento.

    Mattel e il Mondo Digitale

    Storytelling e Content stanno pacificamente invadendo anche il mondo dei giocattoli. Dato l’aumento di dispositivi mobili nell’uso quotidiano, anche il mondo dei giochi fisici sta pensando a come espandere i nuovi orizzonti. Diverse App esistono già, ma quello che Mattel sta cercando di fare è di creare oggetti che abbiamo uno storytelling più ricco. Si pensa a giochi digital ma anche film, tutto ciò che potrebbe trasformare il brand in un content hub. LEGGI ANCHE:  Come funziona il linguaggio metaforico nello storytelling per richiamare risposte emozionali L’obiettivo, ambizioso, permetterebbe anche di espandere il mercato al mondo degli adulti; collegando infatti i giochi anche al mondo cinematografico, Mattel potrebbe diventare un brand top of mind anche per i consumatori di tutte le età, rispondendo ad esigenze differenti, pur conservando intatto il suo DNA. Il fattore nostalgia al giorno d’oggi è un messaggio molto forte, soprattutto per le generazioni che hanno visto l’evolversi di icone, e che crescendo hanno conservato il loro fascino. Puntando sul vintage, o heritage, e creando qualcosa di nuovo potrebbe essere una nuova, interessante opportunità ancora poco esplorata, se non dal mondo di nicchia dei collezionisti.