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  • La nuova linea di bambole gender neutral di Mattel fa discutere i social

    Mattel aiuta i bambini a esprimere sé stessi fin da piccoli; 18 mesi di ricerche prima del lancio

    22 Ottobre 2019

    • Le nuove bambole sono personalizzabili a seconda dei gusti dei bambini.
    • L’obiettivo dei brand è lasciare anche i più piccoli liberi di esprimersi.
    • Tonner Doll Company ha creato la bambola Jazz Jennings, ispirandosi alla ragazza diventata famosa in un episodio di “20/20” di ABC
    ___ Dopo John Lewis e Disney Store tra abolizione dei reparti maschili e femminili e nuove linee gender-neutral in taglie mini è il turno di Mattel. Il brand lancia “Creatable World“, la nuova linea di bambole gender free, abbracciando così le ideologie del movimento Lgbt riguardanti la sessualità inclusiva. Fin da piccoli i bambini possono scegliere di personalizzare le loro bambole con capelli corti o lunghi, indumenti come gonne, pantaloni o entrambi. Niente più etichette “maschio” e “femmina“, “rosa” e “azzurro“, solo “bambini” in senso neutro. Ogni kit costa circa $30 e si può acquistare anche in Italia.

    Le opinioni sul genere stanno cambiando rapidamente e ciò crea nuove opportunità di marketing per diversi settori merceologici come moda, editoria e giocattoli.

    “Creatable World”, la nuova linea di bambole gender free firmata Mattel

    A chi si rivolgono le nuove bambole

    Il nuovo prodotto gender free si rivolge ai bambini di oggi che hanno a che fare con i giocattoli per la prima volta, per lasciarli liberi di sentirsi sé stessi, personalizzando le bambole a seconda dei propri gusti. Disponibili in 6 variati differenti per colore di pelle, indumenti, lunghezze e stile di capelli. Le nuove bambole prendono distanza da Barbie e Ken non solo per la categorizzazione “maschio” e “femmina” ma anche per l’aspetto delle due figure iconiche, le quali rappresentano chiaramente persone adulte.

    “Sono stati progettati specificamente per avere un aspetto giovane e neutrale rispetto al genere”, ha detto Kim Culmone, Vicepresidente Mattel.

    Kit di indumenti, accessori e capelli presenti nella confezione delle bambole “Creatable World”

    Le ricerche prima del lancio

    La ricerca e il design hanno impiegato 18 mesi per sviluppare le bambole e gli accessori. Mattel ha collaborato con medici ed esperti sull’identità di genere e intervistato 250 famiglie in tutto il paese.
    “Abbiamo parlato con i bambini di tutte le identità di genere e abbiamo chiesto loro quali bambole avessero in casa e quali vorrebbero avere”, dice Michelle Chidoni, portavoce di Mattel
    Culmone aggiunge che i più piccoli non volevano sentirsi dire che i maschi dovevano giocare con giochi da maschi e le femmine con quelli pensati per le femmine. I ricercatori hanno intercettato una recente preoccupazione per i giochi di genere da parte di alcuni genitori. LEGGI ANCHE: Anche Rosa Parks diventa una bambola delle Inspiring Women di Barbie

    Le bambole gender fluid già nel 2017

    Nel 2017 Tonner Doll Company ha annunciato la bambola Jazz Jennings, basata sull’omonima ragazza diventata famosa quando, all’età di 6 anni, è apparsa in un episodio di “20/20” della ABC incentrato sui bambini transgender e sulle loro famiglie.

    La bambola Jazz Jennings di Tonner Doll Company

    Nello stesso anno, un’organizzazione no profit canadese che aiuta i bambini transgender e le loro famiglie ha introdotto la bambola Sam, un giocattolo educativo che rappresenta una fase di esplorazione di genere.

    Sam, la bambola transgender che spiega ai bambini la disforia di genere

    Non dimentichiamoci che Mattel, in quel periodo, aveva ideato una Barbie dedicata a David Bowie, la prima bambola androgina per adulti.

    La Barbie di Mattel dedicata a David Bowie
    LEGGI ANCHE: Il caso Mattel: i giocattoli come specchio della società moderna Stiamo vivendo un periodo dove nascono emoji geneder free, assistenti vocali con voce neutra, moda e giocattoli gender fluid. C’è chi preferisce giustificare queste scelte dicendo che si tratta esclusivamente di marketing, chi invece ci crede e vuole partecipare a questi progetti. I commenti sui social riguardanti il nuovo prodotto non sono tutti positivi. Alcune persone ritengono inopportuno presentare questa consapevolezza già ai più piccoli, altre invece pensano sia la scelta migliore per aiutare i bambini a esprimere sé stessi sin dall’inizio.