• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • Come usare Instagram (e spiccare il volo) per il Marketing Turistico

    Il 60% dei viaggiatori presenti con un account sui social media è attivo su Instagram

    19 Dicembre 2018

    Il marketing turistico è in netta trasformazione, soprattutto in Italia. Siamo diventati viaggiatori sempre più informati e consapevoli, attenti alle recensioni e ai consigli che troviamo in rete. Scegliamo luoghi e posti qualificati, con una buona reputazione, in grado di assicurarci il meglio per la nostra vacanza. Ma insieme alle altre, anche tra le applicazioni che non possono mancare in viaggio c’è lei, Instagram, social media indispensabile per i travel addicted. Oggi infatti il 60% dei viaggiatori presenti con un account sui social media è attivo su Instagram e il 48% degli utenti di Instagram utilizza l’app per trovare nuove destinazioni di viaggio e luoghi da esplorare. Sarà anche per questo motivo che Instagram ha recentemente rilasciato una funzionalità che consente di prenotare una vacanza direttamente dalla foto, il tutto in un’unica esperienza. LEGGI ANCHE: Uno studio ci rivela come aumentare l’engagement su Instagram

    Cosa dovrebbero sapere gli operatori turistici

    Mentre Instagram continua ad aggiungere funzionalità, gli operatori turistici dovrebbero sfruttare al meglio le potenzialità che offre il social media; è importante quindi sviluppare un’Instragram strategy evolvendo le strategie di contenuto. Nel 2017 il tema del viaggio ha ottenuto il secondo posto per contenuti pubblicati, e l’hashtag #instatravel continua ad essere il più usato dagli utenti per condividere viaggi e vacanze, con ben 76,4 milioni di post al 16 dicembre 2018. La prenotazione direttamente dal feed, le storie Instagram, la possibilità di fare shopping e le solide opzioni pubblicitarie sono un vero vantaggio per i brand turistici, perché offrono più modi per raggiungere e coinvolgere i viaggiatori. Il potere di Instagram sul processo decisionale rafforza ancora di più la tesi che i consumatori continuano ad apprezzare le immagini e le foto dei luoghi. Ad essere cambiato è soprattutto il modo in cui le persone formano le loro decisioni di acquisto. Chi viaggia – prima di scegliere la tipologia di viaggio, la destinazione e tutta una serie di servizi accessori che fanno più al caso suo – si informa leggendo commenti, post, recensioni anche attraverso la ricerca di hasthag o dei luoghi su Instragram. La figura del Travel Blogger o dell’Influencer nel settore turistico sta diventando sempre più un ruolo chiave, perché in grado di formare opinioni e influenzare le decisioni dei viaggiatori. LEGGI ANCHE: 5 consigli di lettura per scoprire il mondo del marketing turistico

    Gli elementi fondamentali di una content strategy su Instagram

    La strategia editoriale di un brand turistico deve avere come obiettivo quello di incrementare le prenotazioni, aumentando la considerazione e la reputazione del luogo. È quindi importante tener conto di questi tre aspetti:
    1. UGC (User genereted content) – I post Instagram più coinvolgenti si confermano i contenuti generati dagli utenti che vengono ri-pubblicati dall’account del brand. La percentuale di coinvolgimento degli UGC aumenta nel settore turistico, una foto scattata e pubblicata da un utente che riprende un elemento del luogo sarà percepita come più vera e spontanea rispetto a delle immagini che può pubblicare il brand.
    2. Travel blogger – Sono tanti. Tantissimi. È importante saper valutare e instaurare delle relazioni trasparenti con loro. La trasparenza è un valore fondamentale per non finire nell’effetto “spottone”: dichiarare quindi sempre la collaborazione, utilizzando la funzionalità di branded content messa a disposizione da Instagram.
    3. Partership e collaborazioni – Un’azienda che lavora nel turismo è aperta ad un mercato infinito di possibili collaborazioni con partner e brand connessi. Costruire una rete su Instagram di partner che possono collaborare alla strategia editoriale potrebbe essere utile per aumentare le potenzialità di contatto con le persone in viaggio. Ad esempio, l’esempio più semplice è l’albergatore che potrebbe stringere delle collaborazioni editoriali con i ristoranti limitrofi, così da condividere l’audience simile attraverso contenuti editoriali.