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  • Su Instagram c’è qualcuno che riscrive le favole per combattere gli stereotipi di genere

    Nikita Gill, autrice di racconti e poesie, ha scritto un libro in cui rivoluziona la narrativa trasmessa dalle favole, con tutti i suoi stereotipi e le sue dinamiche di genere

    25 Ottobre 2018

    Se pensiamo alle favole che si raccontano ai bambini, spesso queste narrano storie di bellissime principesse e vero amore, o di coraggio e gesta di incredibili eroi. Ricordi, ad esempio, Biancaneve? Una ragazza bellissima invidiata da una matrigna che si rivela essere una cattiva strega, che le dà la caccia e le fa mangiare una mela avvelenata, facendola cadere in uno stato di morte apparente, da cui viene salvata solo dal bacio del suo principe azzurro. O, ancora, Hansel e Gretel? I figli di un povero taglialegna vengono abbandonati nel bosco per volere della matrigna perché non ci sono abbastanza risorse per tutta la famiglia, nonostante i loro tentativi di tornare a casa. Dopo aver vagato nella foresta e trovato una casa di marzapane in cui abitava una vecchia signora, vengono ingannati da quest’ultima e imprigionati. Gretel riesce a spingere la vecchietta in un forno e la chiude dentro, rubandole le ricchezze insieme al fratello e riuscendo a tornare dal padre. Probabilmente, ascoltate con le orecchie di un bambino, queste favole sono fantastiche e possono insegnare molti valori fondamentali, di cui i protagonisti si fanno portatori. Tuttavia, se le si legge attraverso la lente dell’età adulta, si potrebbe dissentire dalle morali e dalle sfaccettature che si celano dietro le loro trame. Ed è proprio questo, quello che ha fatto Nikita Gill nel suo nuovo libro, Fierce Fairytales: Poems & Stories to Stir your Soul. Nikita è una Instagram poet e scrittrice che ha voluto riesaminare le favole con cui la maggior parte dei bambini è cresciuta, smantellando dinamiche di genere e stereotipi che, a suo avviso, caratterizzano molte delle storie raccontate dalle fiabe più famose. LEGGI ANCHE: Sono Apple, Disney e YouTube i brand più amati dai Millennial Biancaneve - Favole - Nikita Gill

    Le favole e i valori di parità, inclusione e autenticità

    È innegabile: se si pensa alle favole che abbiamo ascoltato quando stavamo crescendo e si guarda sotto la superficie di storie stupende con eroi coraggiosi e donzelle salvate dal vero amore, si vedranno molti stereotipi di genere, lezioni morali a volte criticabili e una visione del mondo decisamente in bianco e nero, priva di sfumature. È riflettendo su questi concetti che Nikita Gill ha voluto lavorare su alcune tipologie di storie, spinta da due classici come Biancaneve e La bella addormentata. In entrambi i casi, abbiamo due principesse bellissime cadute in un sonno perenne salvate da un fantomatico bacio di vero amore. “Pensandoci mi sono detta, ‘Cosa?’ Non mi sembra giusto. Non hanno minimamente dato il loro consenso a questo!” ha detto Nikita Gill a un’intervista a Mashable. “Non è una storia che voglio leggere ai miei bambini così com’è. Queste storie sono piene di messaggi piuttosto dannosi”. Ecco perché la scrittrice non vuole accettare questo tipo di narrativa. E non è l’unica a pensarla in questo modo. Di recente, la celebre attrice Keira Knightley ha dichiarato che preferisce far vedere a sua figlia di tre anni Oceania e Frozen rispetto a Cenerentola e a La Sirenetta, considerando queste ultime piene di stereotipi di genere. Ad ogni modo, Gill ha voluto rivoluzionare la narrativa tradizionale, cambiarne le storie e raccontare di persone coraggiose alle loro condizioni, oneste sui loro problemi, e vulnerabili proprio come ciascuno di noi. Nelle favole raccontate da Gill e raccolte nel suo libro ognuno è la propria matrigna cattiva: la bella addormentata è sveglia e la madre di Cenerentola la spinge a farsi forza contro chi la critica e abusa di lei. Vuole che Campanellino possa arrabbiarsi e che Hercules sia autorizzato a essere sensibile e a piangere. La morale che lega tutto questo? Devi essere autentico con te stesso. Secondo la scrittrice inglese, si deve insegnare a bambini e ragazzi a rispettare sé stessi e a prendersi le responsabilità per le proprie scelte e decisioni. Raccontando la storia di una ragazza bellissima in balia di altre persone e di un ragazzo costretto a risvegliarla con un bacio, il risultato non è così immediato. Moltissime favole che raccontiamo ancora oggi sono antichissime, e molte persone prendono esempio dalle loro morali. Alcuni degli stereotipi che troviamo in queste storie, però, sono validi ancora oggi. Per questo, secondo Gill, dobbiamo fare molta attenzione alla narrativa a cui esponiamo i nostri bambini, poiché giocano un ruolo fondamentale sulla loro visione del mondo, su chi “elogiare” e chi “disprezzare”.
    Nikita Gill
    Fonte: Fashion Magazine

    Come stanno cambiando i modelli di riferimento

    Le ragazze di oggi “hanno bisogno di modelli di riferimento che mostrano che le donne possono anche avere dei difetti e che non devono essere per forza perfette”. Le parole di Nikita Gill possono portare a tematiche e riflessioni molto importanti. Per criticare le donne nelle favole che non sono mai in controllo delle loro vite o del proprio destino, Gill ha parlato anche dell’idea della perfezione fisica e morale delle donne, attraverso una delle composizioni del suo libro, Hunger: The Darkest Fairy Tale (La fame: la favola più oscura). Questa ci porta a pensare al mondo attuale, quello dei social, di Instagram, dove si può guadagnare molto denaro e ottenere successo, ma anche farsi contagiare da problemi molto gravi, come il desiderio spasmodico di apparire, ad esempio. La scrittrice inglese ha voluto far riflettere anche su queste tematiche per provare la veridicità di un punto cruciale sui valori e sulle norme che la vita ci insegna. Solo se puoi ripensare a cosa ti è stato raccontato nelle favole, puoi riesaminare i messaggi che il mondo reale ti manda. Quindi, se una favola trasmette che l’idea di essere magre è l’unica forma di bellezza, una delle vie per rincorrere questa bellezza è la fame. Di conseguenza, è normale, scorrendo un feed di Instagram, vedere molte persone di giovane età rincorrere questi valori che però potrebbero non essere sempre quelli corretti. LEGGI ANCHE: Le 100 persone più creative al mondo nel 2017, secondo Fast Company instagram Un bellissimo modo per raccontarsi, esprimere i propri pensieri e mostrare la propria visione del mondo, oltre che uno strumento di marketing senza precedenti, diventa anche uno scenario pieno di cattivi insegnamenti, al di là delle favole. E i problemi possono anche riguardare l’universo maschile. “Gli uomini non sono sempre forti e imperturbabili”, afferma Nikita Gill. I personaggi sono spesso super-mascolinizzati, ma “le persone non sono perfette, e soffrono, inevitabilmente”. Ecco che l’eroe non deve per forza essere coraggioso, ma può anche essere una persona sensibile, volenterosa di esprimere i propri sentimenti. Gli uomini non devono obbligatoriamente essere dei principi azzurri, o salvare delle vite, o essere costantemente coraggiosi in tutte le situazioni, per trasmettere dei valori.
    Nikita Gill, rivalutando e riscrivendo queste favole, ha mostrato come guardare in modo diverso ciò che il mondo ci offre, sperando di ispirare le persone a riconsiderare le proprie storie, mandando il messaggio di non essere passivi lungo il proprio cammino, ma sempre pronti al confronto e al cambiamento. Il cammino di Gill, che oltre a rivoluzionare le favole scrive le sue poesie utilizzando il suo profilo Instagram per raccoglierle, per ora ci fa rivalutare molte tematiche e argomenti affrontati da racconti che hanno caratterizzato la nostra infanzia, motivandoci a reinventarci e a riflettere su quali sono i valori che vogliamo inseguire e vogliamo trasmettere alle altre persone.