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  • 5 mosse Ninja per non soccombere al nuovo algoritmo di Facebook

    Un nuovo algoritmo sta rendendo la vita difficile alle aziende su Facebook, ma forse siamo ancora in tempo ad adottare alcuni piccoli accorgimenti

    12 Febbraio 2018

    Anno nuovo, Facebook nuovo: grandi novità all’orizzonte. Mark Zuckerberg, l’11 gennaio 2018, ha annunciato un notevole cambiamento che riguarderà la sezione notizie. Come possono adattarsi i marchi e le aziende? Te lo spieghiamo noi in 5 mosse da vero Ninja! via GIPHY

    Prequel

    Prima di tutto: conosci il tuo nemico, ovvero “cerchiamo di capire insieme cosa sta succedendo”. Come volere del suo CEO e creatore, Facebook darà sempre più valore alle notizie di parenti e amici deviando l’attenzione su ciò che essi condividono e togliendo visibilità a quanto condiviso, invece, da brand e aziende. In pratica la tendenza principale del noto social sarà quella di spingere gli utenti a trovare meno contenuti pertinenti e più interazioni sociali significative. social_marketing_image2 LEGGI ANCHE: Facebook lancia il nuovo algoritmo. Cosa cambia In realtà, questo è sempre stato l’obiettivo di Zuckerberg, che sta semplicemente riportando la sua creatura sulla dantesca retta via. Ha infatti scritto che “il contenuto pubblico – post di aziende, marchi e media – spiazza i momenti personali che ci portano a connetterci maggiormente tra di noi. Il video e altri contenuti pubblici sono esplosi su Facebook negli ultimi due anni. Dal momento che ci sono più contenuti pubblici che post di amici e parenti, il bilancio di ciò che è contenuto nella sezione notizie si è spostato dalla cosa più importante che Facebook può fare: aiutaci a connetterci l’uno con l’altro”. Passando dal piano teorico a quello pratico, come avverrà questo mutamento? Ce lo spiega Shira Ovide di Bloomberg: “La Compagnia sta riprogrammando i suoi computer per dare priorità ai post in cui le persone si sentono costrette a interagire in modo ricco, scrivendo una lunga risposta a un membro della famiglia in lutto, per esempio, o a qualcuno che sta vivendo una rottura, o ancora la condivisione con gli amici di una strana notizia della TV locale”.

    Cattive notizie per brand e aziende?

    Non si tratta certo di buone notizie per gli “affari”, ma è anche vero che Facebook va in questa direzione da anni e non è detto che sia del tutto negativo. Gli aggiornamenti dell’algoritmo della sezione notizie attualmente in corso, serviranno a eliminare alcuni tipi di contenuti di “scarsa qualità”, liberandoli da etichette come click-bait o engagement-baiting. Facebook_Advertising-Guide-00 Guardando il rovescio della medaglia, è possibile constatare come i contenuti che Zuckerberg vuole eliminare, in realtà, stavano lentamente allontanando le persone da Facebook. Si parla quindi di una miglioria che potrebbe salvare la piattaforma e permettere agli stessi brand di continuare a sfruttarla a proprio vantaggio. Nonostante i cambiamenti di cui abbiamo parlato finora, Facebook rimane una piattaforma pubblicitaria online privilegiata: bisogna solo sapersi evolvere con essa. Quindi, bando alle ciance, passiamo all’elenco di alcune strategie che ogni marchio dovrebbe adottare per rimanere a galla nel mare bianco e blu del nostro Social preferito.

    Su Facebook, nulla è più importante della Community

    Citando ancora una volta Zuckerberg: “Il contenuto pubblico che vedrai maggiormente sarà tenuto allo stesso standard [di quello degli altri utenti, ndr] e questo incoraggerà interazioni più significative tra le persone”. Ormai l’abbiamo ripetuto in tutte le salse: i contenuti più valorizzati saranno quelli in grado di stimolare le interazioni di qualità tra persone, ne consegue che le aziende, per non veder penalizzati i propri post e anzi usare a proprio vantaggio il nuovo algoritmo, dovranno condividere il tipo di materiale che genera conversazioni tra gruppi e colleghi: persone, insomma. 20170926163842-GettyImages-543082622 LEGGI ANCHE: Il nuovo algoritmo Facebook ha ucciso la tua pagina? Prova a usare i gruppi così

    La qualità è più importante della quantità

    Non è difficile percepire il delirio d’onnipotenza che i grandi numeri ci sventolano sotto al naso, sui social. Per un’azienda o un brand questo può essere un pericoloso specchietto per le allodole: dare la caccia ai numeri tende ad allontanare da ciò che le persone dietro quei numeri vogliono vedere realmente: contenuti significativi, pieni di valore. Un esercizio utile a capire è quello di immaginare di tenere una conferenza con un pubblico numeroso. Più gli argomenti dell’oratore saranno interessanti, più le persone saranno stimolate a parlarne tra loro, a fare domande e a interagire.

    Crea più video, sopratutto Live

    Inutile negare il successo dei video su Facebook: regnano incontrastati nell’Olimpo dei contenuti preferiti dagli utenti e, anche per questo, il Social di Zuckerberg dà loro priorità nella sezione notizie. Preferenza nella preferenza: il video live. Come dice Zuckerberg, infatti: “Abbiamo visto le persone interagire molto più sotto ai video live rispetto a quelli normali. Alcune notizie aiutano a iniziare le conversazioni su questioni importanti, ma troppo spesso oggi guardare video, leggere notizie o ottenere un aggiornamento su una pagina è solo un’esperienza passiva”. Video su Instagram_2 Per questo è bene considerarli parte integrante della propria strategia marketing su Facebook. Inoltre, per assecondare l’algoritmo di cui abbiamo parlato finora, è importante pubblicare video regolarmente. Il nuovo algoritmo non ti permetterà di raggiungere grandi numeri di potenziali clienti come prima, per questo assume sempre più valore l’interazione one-to-one. A questo scopo ti sarà estremamente utile una buona conoscenza dell’app Messenger. Per agevolare l’utilizzo di Messenger, a novembre 2016 Facebook ha introdotto annunci Facebook “click-to-Messenger”, che hanno visto il proprio debutto su Instagram a maggio 2017.

    Sponsorizza

    Chiunque abbia un minimo di esperienza nel campo del Marketing, sa quanto sia imprescindibile una buona strategia di sponsorizzazione. L’organico non è granchè d’aiuto nell’aumento dell’Engagement: serve pianificare e spendere. La pubblicità su Facebook può essere estremamente redditizia, soprattutto se coadiuvata da esperienza, selezione di target mirati e un pizzico di propositività.