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  • Il futuro del digital marketing è nella Ricerca Vocale?

    Il 20% delle ricerche da mobile su Google oggi sono vocali e si prevede che entro il 2020 la voice search coinvolgerà circa il 50% degli utenti!

    5 Aprile 2017

    L’esperienza digitale diventerà sempre di più una dipendenza. Con l’ascesa dell’Intelligenza Artificiale (AI) e l’ottimizzazione delle interfacce di conversazione per gli utenti, saremo sempre più in grado di interagire con un bot attraverso smartphone, assistenti virtuali personali e sistemi di intrattenimento nelle nostre case ed automobili. Entro il 2020, si stima che ogni persona avrà più conversazioni con i bot che con il partner ed effettuerà il 30% delle sessioni di navigazione web senza schermo attraverso la voice search. Sono dati impressionati, vero? Eppure sono realistici! Voice-Search-So-Hot-Right-Now_574 LEGGI ANCHE: Arriva il NinjaBot, il chatbot per restare sempre aggiornati con Ninja Marketing La Voice Search è tra i principali trend del 2017 e si basa sul riconoscimento vocale e sulla capacità di un motore di ricerca di tradurre il linguaggio naturale in una richiesta di un utente. Stando ai dati Gartner, molti adolescenti già utilizzano la ricerca vocale nel quotidiano e le nuove tecnologie audio-centric, come AirPods di Apple, Home page di Google ed Echo di Amazon, si basano sulle interazioni “voice first”. Cercare un’informazione attraverso la propria voce è effettivamente molto diverso dal digitare la stessa richiesta: le interazioni vocali semplificano, velocizzano ed estendono l’esperienza web a molteplici attività. Dalla geolocalizzazione alla ricerca di percorsi (25% del totale nel 2015), dalla telefonata ad un contatto all’elaborazione di un messaggio, tutto diventa più veloce!

    Assistenti Vocali per una User Experience appagante

    Gli assistenti vocali come Siri (iOS), di Google Now (Android) o Cortana (Windows Phone), puntano sempre di più a migliorare la conoscenza delle persone, del loro contesto e dei loro problemi. Secondo una ricerca MindMeld condotta nel 2015 su 1.800 adulti utilizzatori di smartphone, il 60% del campione aveva già utilizzato gli assistenti per le ricerche vocali durante l’anno e il 40% negli ultimi 6 mesi. Siri era risultato essere l’assistente più utilizzato, con una percentuale del 40% contro il 26% di Google Now. Google-voice-serach-infographic-e1444039312547-1024x567
    “THE MOBILE VOICE STUDY”, NORTHSTAR RESEARCH, 2014
    La stessa Apple ha dichiarato che più di un miliardo di query a settimana sono lanciate tramite Siri. Nel corso del 2016 il CEO di Google Sundar Pichai ha avvalorato il trend sostenendo che il 20% delle query inviate da dispositivi mobili fossero ricerche vocali. E c’è chi, come comScore, prevede che nel 2020 il 50% delle ricerche sarà effettuato con la voice search. Il futuro del digital marketing sembra essere nella ricerca vocale!

    La Voice Search sta cambiando il Digital Marketing?

    Google Voice Search e tecnologie simili “imparano” a riconoscere i comandi vocali e parole chiave attraverso ciò che è noto come l’elaborazione del linguaggio naturale. Ciò significa che, nel corso del tempo, Google impara non solo le caratteristiche uniche della nostra voce e il modo di parlare, ma anche il nostro comportamento, interessi di navigazione e altre informazioni personali. Google è in costante fase di “apprendimento” sui consumatori, analizzando le abitudini di navigazione, le preferenze commerciali e altri comportamenti in linea. Questo è ciò che gli permette di restituire risultati di ricerca pertinenti e personalizzati a partire dalle ricerche vocali. Nel rapporto del 2016 sulle tendenze di Internet di Mary Meeker, si afferma che l’uso di Google Voice per la ricerca è aumentato di 35 volte dal 2008, con un input vocale che è 4 volte più veloce della battitura su tastiera. Le abitudini di ricerca stanno cambiando e sarà necessario adeguare i propri strumenti di comunicazione all’evoluzione digitale osservando i trend settoriali. Occorrerà produrre contenuti su misura, rispondendo all’interrogazione dei motori di ricerca con query legate a ricerche predittive e basate su toni “conversazionali” come esplicano i 5 tips di seguito riportati: 1. Lunghezza Query: non usare più parole chiave secche, ma long tail esplicative. Cambia notevolmente il modo in cui ci relazioniamo con i motori di ricerca, instaurando un “dialogo con la macchina”. Tutti i grandi del settore IT stanno investendo in strumenti di Intelligenza Artificiale, capaci di capire e decifrare con un tasso di errore del solo 8%. In aumento le Long Tail: le ricerche si avvicinano al linguaggio naturale, le query diventano più lunghe e diversificate. 2, Question-words: sempre più ricerche iniziano per “cosa, come, chi, quando, quanto”. Le persone sono particolarmente inclini a utilizzare la ricerca vocale per porre domande che in genere iniziano con “Come”, “cosa”, “dove”, “quando”, “perché,” e “Chi”. Dati che potrebbero fornire indicazioni sull’intenzione di ricerca ed sulla propensione dell’utente alla conversione.   3) Ricerca Predittiva: si pensa agli intenti e alle azioni in risposta a ricerche vocali I progressi della AI e machine learning stanno cambiando lo scenario: i più grandi motori di ricerca hanno affrontato negli ultimi cinque anni la sfida di interpretare l’intenzione di un utente in base alle loro ricerche. Inoltre con il lancio dell’Assistente Google nel 2016, Google ha dimostrato chiaramente di volerci fornire le informazioni che ci occorrono ancor prima che iniziamo a cercarle. 4) Effetti sul locale, fatti trovare pronto! Secondo Moz, la ricerca vocale mobile per attività locali è 3 volte più efficace. Quindi, chi possiede un’attività locale, deve assicurarsi di includere informazioni pertinenti nelle schede descrittive, ottimizzando la presenza con dettagli esaustivi. 5) Risposte più veloci per azioni più rapide! Ottimizzare le cosiddette “instant answer” rappresenta un vantaggio: bisogna pensare sempre che, quando una persona cerca qualcosa su internet che riguarda un prodotto, non cerca di acquistare ma vuole prima avere una risposta che gli porti valore. Gli utenti puntano all’immediatezza perché vivono in un mondo frenetico e non possono perdere troppo tempo. L’obiettivo della ricerca vocale si sposterà sempre di più nei prossimi anni dalla “voice recognition alla voice understanding”. Il futuro del marketing digitale è continuamente plasmato da importanti evoluzioni tecnologiche: l’Intelligenza Artificiale (AI), il machine learning e l’elaborazione del linguaggio naturale stanno reinventando l’esperienze di consumo. La rivoluzione è in atto e ne facciamo tutti parte! 😉