Gioia e dolore delle giornate di molti, semplici e dannati, complessi e controversi, sempre al centro dei nostri pensieri, ci sono loro: i social network. In una settimana particolare, segnata da tristi avvenimenti, anche Facebook & friends non sono rimasti indietro e hanno contribuito ad arricchire, ora più che mai, questo spazio che pullula di novità social-i.
Questa settimana su Ninja Marketing, è stato dedicato un intero articolo sull’alert per genitori, ovvero un sistema che invia una notifica al profilo della mamma o del papà poco attenti alla privacy del figlio nel momento della condivisione pubblica di una foto. Piccolo dettaglio, ma grande novità, utile per risvegliare la coscienza dei genitori un po’ distratti, considerata la ricerca della Australia’s new Children’s eSafety che ha dimostrato che il materiale in circolo nei siti pedopornografici proviene al 50% dai social.
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Dopo Il terremoto in Nepal e gli eventi di Parigi, Facebook decide di dare voce anche a realtà fuori dai soliti circuiti e dinamiche. L’attivazione del Safety Check, dunque, non è di per sé una novità ma per evitare le accuse discriminatorie Facebook due giorni fa, ha deciso di attivare il servizio anche per tutti gli utenti che si trovano a Yola, in Nigeria. Insomma, Facebook ha finalmente capito che non ci sono tragedie di serie A o di serie B.
Da social a sociale: alzi la mano chi pensa che Facebook non sia attento alle problematiche sociali. Dopo le suddette cause che il team di Mark Zuckerberg sta portando avanti, se ne aggiunge una terza: Donate. Cliccando sulle pagine dedicate alle campagne benefiche, sarà possibile trovare il tasto Donate.
Un modo semplice e veloce per dimostrare solidarietà alle cause che più stanno a cuore. Cosa più importante e che spinge maggiormente al supporto tramite Facebook è che quest’ultima non percepisce guadagni dalle campagne di fundraising. Solidale ed onesto: il social media che piace.
Esperimento francese, ma non è detto che non arrivi anche in Italia. Messenger, la chat di Facebook, infatti si autodistruggerà in 3..2..1. Come il cugino social Snapshat, anche Messenger sta sperimentando le conversazioni che, cliccando su una clessidra, scompariranno entro un’ora dall’invio. Dopo il tentativo fallito di acquistare Snapchat, Facebook, inglobando l’ennesima tecnologia, farà per caso fallire qualcos’altro? Ai post.. l’ardua sentenza.
Ultima news dal mondo Facebook: pace fatta in casa Google, o meglio, nella home di Google. L’accordo, tra i due colossi del web, prevede la comparsa dei contenuti di Facebook fra i risultati delle ricerche di Google, il quale conserverà la sua rilevanza anche in ambito mobile. Che dire, il web non è bello se non è litigarello.
Altri social: Twitter, Instagram, Google Plus
Twitter: dopo il cuoricino, ecco un’altra omologazione al mondo, ormai consolidato e social, delle emoji. La funzione, anch’essa in fase di sperimentazione, permetterà di rispondere ai tweet con uno stato d’animo. Niente di nuovo, ma niente di brutto.
Instagram: Il social delle foto diventa severo. Gli sviluppatori, in un post, hanno dichiarato di aver snellito e tutelato ancora di più la privacy su Instagram. Dopo la violazione delle credenziali di accesso da parte dell’app InstAgent, nei confronti degli utenti, sono state introdotte nuove regole, come l’uso di Instagram Partner Program per aiutare brand e advertisers a gestire il proprio audience
Google Plus: nuovo look e nuove potenzialità, G+ diventa ancor di più mobile-friendly. Contenuti più immediati e più facili da visualizzare. Basterà aggiornare la nuova versione sia per iOS che per Android per rendersi conto di come il social sia ora più che mai vicino agli interessi delle persone. Collection e community, radicalmente semplificate, implementate per renderle ancora più fruibili.
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Dal mondo dei social media, per questa settimana è tutto. Forse.