La fusione Net-a-porter Yoox, per chi non li conosce, è un pò metaforicamente come stessero per fondere Playstation e Nintendo per gli amanti dei videogiochi.
Si tratta dei più famosi e innovativi precursori del'e-commerce nel mondo della moda e del design di alta gamma. Si parla da diverso tempo di questa fusione, ma non si era mai concretizzato nulla, fino ad oggi.
La storia di Yoox e Net-a-porter
Prima di capire i termini di della fusione tra Net-a-porter e Yoox, vediamo insieme come sono nate, direttamente dalla storia dei loro due fondatori, un italiano e una inglese.
Federico Marchetti, esempio di imprenditoria illuminata italiana, ha fondato Yoox nel 2000, con una visione indubbiamente lungimirante di quelle che sarebbero diventate le nostre abitudini d'acquisto nel terzo millennio.
Yoox è diventato in 15 anni un polo dell'innovazione digitale, con sedi un tutto il modo, quotata in borsa a Milano, fatturato da €524.3 milioni nel 2014.
Partecipata tra gli altri dal patron di Diesel, Renzo Rosso, tramite Red Circle investments, che oltre ad avere quote dell'e-commerce italiano più famoso, investe anche un realtà di startup di dimensioni nettamente inferiori.
Non solo un e-commerce con un proprio brand consolidato, ma opera nella consulenza e realizzazione di alcuni dei più importanti e-commerce al mondo, tra i più storici Marni (dal 2006), Diesel (appunto, dal 2007), per passare alle più recenti acquisizioni come Kartell e Stella McCartney.
Non a caso cito Stella, perchè da anni, e sempre più attivamente tramite una joint venture con il gruppo Kering, che detiene oltre all'omonimo marchio anche Stella McCartney, Alexander McQueen, Sergio Rossi, Bottega Veneta, Balenciaga e Saint Laurent.
Dall'altra parte dell'Europa, per la precisione a Londra, Natalie Massenett si licenzia da una prestigiosa rivista online per fondare un e-commerce dedicato al lusso, Net-a-porter appunto.
Ovviamente le sue colleghe, e soprattutto la sua capa, le danno della pazza, chi mai si metterà a comprare scarpe da 2000 dollari online ? Forse ora stanno rosicando.
Il bello di Net-a-porter, è che non si è fermato alla donna,ha poi infatti lanciato un e-commerce dedicato alla moda maschile chiamato Mr. Porter ed un altro portale The Outnet dedicato alle collezioni delle stagioni precedenti super scontate.
Ma l'ultima trovata di Natalie è stata lanciare Porter, una rivista cartacea, per chiudere il cerchio e ritornare all'origine. Un sistema integrato online e offline, prima editor poi buyer, ora entrambi.
E un fatturato di gruppo che supera addirittura Yoox nel 2014, per ben €753.8 milioni.
Maggiori informazioni sulla fusione contenute nella presentazione agli investitori, disponibili cliccando qui.
Federico Marchetti mette tutti d'accordo
Una particolare coincidenza che Federico Marhetti di Yoox, sia riuscito da un lato a realizzare una joint venture per gli e-commerce del gruppo Kering (Gucci), e dall'altro a fondersi con Net-a-porter, di proprietà del conglomerato Richemont (che tra gli altri detiene Cartier, tanto per fare un nome).
Sono infatti praticamente tre i conglomerati del lusso, tutte francesi, sempre in guerra tra le famiglie proprietarie (Pinault e Arnault soprattutto), e sono Kering (ex PPR), LVMH (acronimo di Louis Vuitton Monet Henessey) e Richemont da cui deriva la notizia della fusione Net-a-porter Yoox.
Ma vediamo nel dettaglio qual è stato l'annuncio della fusione:
Milano, 31 marzo 2015 – YOOX S.p.A. (“YOOX”) (MTA; YOOX), il partner globale di Internet retail per i principali brand della moda, ha sottoscritto con Compagnie Financière Richemont S.A. (“Richemont”), azionista di controllo di The Net-A-Porter Group Limited (“Net-A-Porter”), il principale retailer a livello mondiale di lusso online, un accordo finalizzato alla fusione tra le due società mediante concambio in azioni YOOX. L’operazione darà vita a YOOX Net-A-Porter Group (il “Gruppo”) leader globale indipendente nel luxury fashion e-commerce, con ricavi netti aggregati pari a circa 1,3 miliardi di Euro e un EBITDA Adjusted aggregato di circa 108 milioni di Euro nel 2014.
Fusione Yoox Net-a-porter: i principali benifici dell'operazione
- La fusione unisce due realtà con business fortemente complementari in grado di raggiungere tutti i principali mercati geografici del lusso e le diverse tipologie di clienti
- Una piattaforma ancor più estesa che rafforza ulteriormente le partnership con i brand
- Ulteriori significative opportunità di crescita grazie a competenze e presenza geografica altamente complementari
- Più di 2 milioni di clienti a livello globale con una elevata capacità di spesa e oltre 24 milioni di visitatori unici al mese
- Una maggiore diversificazione del portafoglio di business e un mix geografico più bilanciato
- L’incremento dimensionale del nuovo Gruppo porterà benefici in termini di leva ed efficienza operativa
- Attese sinergie a regime per circa 60 milioni di Euro a partire dal terzo esercizio dal completamento della fusione.
I termini dell'operazione
- Fusione per incorporazione in YOOX di un veicolo di diritto Italiano (“Newco”) che deterrà la totalità del capitale di Net-A-Porter
- Richemont, come unico azionista di Newco, verrà a detenere il 50% del capitale sociale[3] della società risultante dalla fusione
- Al fine di garantire l’indipendenza del nuovo Gruppo:
- I diritti di voto esercitabili da Richemont saranno limitati al 25%
- Richemont non potrà nominare più di 2 membri del Consiglio di Amministrazione su un minimo di 12
- l Consiglio di Amministrazione del Gruppo sarà composto per almeno la metà da amministratori indipendenti
- YOOX continuerà ad essere quotata alla Borsa di Milano, ad avere sede legale in Italia, e al perfezionamento della fusione sarà rinominata YOOX Net-A-Porter Group
- Federico Marchetti, Fondatore e Amministratore Delegato di YOOX Group, sarà Amministratore Delegato di YOOX Net-A-Porter Group
- Natalie Massenet, Fondatrice e Presidente di Net-A-Porter, sarà Presidente di YOOX Net-A-Porter Group con responsabilità definite
- Al completamento della fusione, YOOX Net-A-Porter Group intende promuovere un aumento di capitale fino a un massimo di 200 milioni di Euro per finanziare nuove opportunità di crescita e l’integrazione, anche con il fine di favorire l’ingresso di potenziali investitori strategici e mantenere la massima flessibilità finanziaria
- La fusione è condizionata alle approvazioni delle autorità competenti e all’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti di YOOX; il closing è atteso per settembre 2015.
La dichiarazione di Federico Marchetti
I deus ex machina dell'operazione, visionario innovatore made in Italy, ha dichiarato:
“La fusione tra YOOX e Net-A-Porter darà vita ad un Gruppo leader su scala mondiale destinato a portare un ulteriore cambiamento nella moda online. Nei 15 anni dalla loro fondazione, entrambe le società hanno creato un mercato, trasformato il settore e con la loro fusione si apriranno ulteriori prospettive di crescita. L’unione delle competenze distintive ci permetterà inoltre di rafforzare ancora di più il legame con i marchi del lusso, offrendo loro maggiori opportunità su una piattaforma indipendente, completa e specializzata, che opera a livello globale. Sono molto soddisfatto di poter annunciare che il nuovo Gruppo continuerà ad essere quotato a Milano e ad avere sede in Italia”.
Non ci resta che attendere settembre per la fusione definitiva.
Nell'attesa vi lascio con il link dell'articolo in cui parlavo di licenziamenti famosi, dove tra gli altri, appariva anche il braccio destro di Natalie Messenet, il former CEO di Net-a-porter, che l'ha aiutata a trasformare un e-commerce del lusso in un impero del lusso online. Il licenziamento di Mr. Mark Sebba, rinominato World's Most loved CEO, era stato accolto con un flash mob da parte dei suoi dipendenti.