Le stime iniziali del prezzo per azione di Twitter, dopo la presentazione dell'IPO alla Securities and Exchange Commission con Goldman Sachs, Morgan Stanley e J.P. Morgan come i principali underwriters, si collocavano in una forbice tra i 17 e i 20 dollari per azione.
La cifra era già stata innalzata in un range compreso tra i 23 e i 25 dollari, per poi arrivare fino a 27 dollari in ultima istanza, con l'emissione sul mercato 70 milioni di titoli e prevedendo una opzione per i sottoscrittori di acquistarne altri 10,5 milioni.
Il 70% in più delle stime iniziali
Una valutazione decisamente superiore alla proiezione iniziale, ma gli analisti già stimavano che nel giorno del debutto il prezzo potesse schizzare ben oltre il valore stabilito dell'offerta . Infatti, all'apertura del 7 novembre con la sigla di Twtr, il titolo è balzato subito a 45,1 dollari, quasi il 70% in più delle previsioni iniziali.
Sulla base della non poco problematica esperienza dell'ingresso in borsa di Facebook, il social con l'uccellino ha deciso di quotarsi sul listino azionario del New York Stock Exchange, una borsa basata sul sistema "order-driven" meno settoriale rispetto al Nasdaq,specializzato nella quotazione di titoli tecnologici e informatici, nel quale invece le contrattazioni avvengono in un sistema "quote-driven".
A seguito dell'ingresso nel mondo azionario, a maggio dello scorso anno, Facebook aveva visto il valore del titolo perdere sempre più punti nei giorni e nei mesi successivi alla presentazione della offerta pubblica iniziale, probabilmente a causa di una sovrastima iniziale delle azioni rispetto alla risposta dei mercati, una sproporzione considerevole che ha fatto precipitare il prezzo per azione, rischiando così addirittura un rimborso agli investitori.
Nell'ultimo anno, però, Facebook ha ripagato il rischio degli azionisti, con una crescita del +140% che ha portato il titolo a valori ben superiori a quelli fissati nella quotazione iniziale dell’Ipo.
Twitter punta sulla pubblicità mobile
Ad incoraggiare l'aumento del valore dell'azione in vista della presentazione dell'offerta pubblica iniziale è stata una precisa strategia di Twitter: i guadagni derivano ad oggi principalmente dalla pubblicità, anche se buona parte degli introiti proviene dalle concessioni all'utilizzo dei propri dati per analisi sulle attività degli utenti attraverso i tweet. Circa il 75% degli utenti accede alla piattaforma di Twitter via mobile, quindi l'acquisizione di MoPub poco prima dell'entrata in borsa evidenzia la precisa intenzione di Twitter di puntare al mercato delle pubblicità sul mobile, che genera la maggior parte dei ricavi nel settore.
Con Instagram Twitter fa decollare l'interesse degli investitori
Senza dimenticare che, nell'ottica del lancio dell'offerta, il rilascio dei recenti aggiornamenti da parte del gruppo che prevedono un’unione dei servizi Instagram e Twitter, risulta come un invito deciso agli inserzionisti i quali, incoraggiati dal maggiore spazio concesso alle campagne promozionali attraverso l'utilizzo delle immagini, fanno decollare l'interesse degli investitori ad assicurarsi quote azionarie della società.
Quale può essere la conseguenza dell'ingresso di Twitter nel mondo della finanza? Un aumento smisurato degli spazi pubblicitari, a tutto vantaggio degli inserzionisti e degli azionisti, e a discapito degli utenti e della fruibilità del servizio.