Strano test quello condotto da Facebook. Secondo quanto riporta Marketing Land, nei giorni scorsi alcuni utenti hanno ricevuto un invito a compilare un questionario sulla loro esperienza sul social network direttamente dalla piattaforma. Fin qui tutto normale, se non fosse che alcune domande vertevano sull'orientamento politico. Facebook ha poi chiesto scusa agli utenti "eletti", spiegando che si trattava di un test andato 'storto'.
Già, è andata proprio così. Tutto è iniziato con questo messaggio...
... per poi continuare in questo modo.
Già dalla prima schermata si intuisce che qualcosa non torna. Perché Facebook vorrebbe indagare sulle abitudini di un utente legate a quanto spesso legge siti di quotidiani, giornali e quant'altro?
Il questionario passava poi a domande sull'etnia, sul livello di studi e sul suo reddito annuo, per arrivare alla fine al vero obiettivo: l'orientamento politico sulle presidenziali americane e le intenzioni di voto.
Il questionario proseguiva poi sulla politica estera in Iraq, politica interna e anche sugli orientamenti religiosi dei candidati alle presidenziali.
Ora, che senso ha invitare gli utenti a un questionario per la customer satisfation per poi trasformarlo ben presto in uno sulla politica? Nessuna domanda sulla timeline, sulle fan page, sulle sponsored stories. Spazio invece a tutt'altro.
Facebook ha poi precisato:
"Per un breve periodo di tempo, un questionario incompleto è stato reso visibile a una piccola percentuale di utenti".
L'errore ci potrebbe anche stare, ma è andata davvero così? Sembra fin troppo strano che Facebook inoltri un questionario così profondo sulle intenzioni di voto proprio a ridosso delle presidenziali...