Il nuovo millennio ha dato vita a una serie di termini strettamente legati al boom social/tecnologico e alle dinamiche di vita tipiche del periodo in cui viviamo: per Digital Divide, per esempio, si intende il divario esistente tra chi ha accesso alle tecnologia dell’informazione e chi ne rimane escluso.
Google affronta questo tema e nel farlo mostra e racconta i suoi prodotti, nati per aiutare gli utenti a vivere meglio, che potrebbero rilevarsi un potenziale utile a limare questo gap.
L’idea è di raccontare una storia che parla della vita di tutti i giorni, concentrandosi su talune situazioni per cui si ha un bisogno primario delle tecnologie, degli strumenti di Google, per sentirsi più vicini alle persone a cui si tiene.
Situazioni come la perdita di un genitore e la necessità di un padre e una figlia di farsi forza a vicenda nonostante la distanza. Google mostra ancora di più la sua nuova veste di fruitore indispensabile di servizi a valore aggiunto, con un video dai toni emozionali in cui si ripercorrono tutte le funzionalità del tool Chrome, ormai lontano anni luce da essere un semplice browser.
Non si tratta solo di comunicare, ma di vivere con le tecnologie che ci circondano, crescere con loro. Nell’introdurre il Nexus 7, nuovo tablet di Google, la casa di Montain View ricorda quanto non si debba essere spaventati dai nuovi strumenti che ci circondano, puntando sui caratteri di intuitività e semplicità.
Protagonista del promo è infatti un’adorabile bambina con il sogno di diventare un’astronauta che interagisce con il tablet con una facilità invidiabile a ricordare quanto la tecnologia touch aiuti l’apprendimento e permetta una comprensione immediata. Anche in questo caso Google vuole sottolineare che le innovazioni aiutano a limare le distanze fisiche e di età e inserisce nel video un tè delle cinque tra bimba e nonna in videocall.
Due storie bellissime raccontate da Google che si pone l’obiettivo di ricordare che la possibilità di vedersi nonostante la distanza, la facilità di fruizione delle informazioni e di condivisione delle emozioni sono incentivi all’utilizzo, sono una spinta a distaccarsi dall’approccio spaventato e scettico verso il nuovo, attribuendo alla tecnologia un nuovo ruolo, quello di aggregatore capace di unire e far sentire più vicine le persone.