Su Ninja Marketing ne abbiamo parlato diffusamente: dal 30 marzo tutte le brand page di Facebook verranno migrate nella nuova release, la famigerata Timeline o "Diario".
Un cambio non da poco, se pensiamo a come verrà stravolto il modo di interfacciarsi degli utenti ai contenuti pubblicati su di esse.
Sintetizzando, una rivoluzione che trasformerà quelle che fino a ieri erano le bacheche in vere e proprie linee del tempo: da quello che si legge in rete, un cambio non particolarmente apprezzato dall'utenza: perché?
Vediamo le differenze, prendendo ad esempio una brand page "old style" e una già migrata alla versione Timeline:
Come si può osservare la pagina cambia in maniera sostanziale. Se dal lato pratico abbiamo un procedimento di pubblicazione della pagina sostanzialmente uguale (con l'aggiunta della scelta dell'header, che il nostro Luigi Ferrara ha spiegato come personalizzare nel post Facebook Timeline: come personalizzare la copertina [TUTORIAL]) dal lato gestionale cambia il modo di rapportarsi con il contenuto.
La Timeline, così come avviene nei profili personali, a prima vista non privilegia i post solamente testuali: immagini e preview di video o contenuti esterni sembrano essere più visibili allo user.
Vediamo a questo proposito una "panoramica" della pagina di Sisley, già passata alla Timeline:
La visualizzazione della brand page "vecchio modello" permetteva di avere ben chiaro il flusso di comunicazione perché incolonnato su un'unica porzione della pagina, organizzata unicamente partendo dall'ordine cronologico di pubblicazione e condivisione dei post: con lo spostamento delle Tab sotto l'header e l'eliminazione delle Landing Tab (le immagini visualizzate anche agli user non affiliati alla brand page) si capisce che l'intento di questo sviluppo è mettere al centro della comunicazione il contenuto.
Per operare quindi al meglio e sfruttare al massimo Facebook è necessario usare gli strumenti che la Timeline offre agli admin creando una gerarchia d'importanza, lavorando molto sul concetto di "storia" che si vuole raccontare attraverso l'azione di social media marketing: Milestone, Starred Post e Pinned Post sono alcuni di questi.
Per Milestone si intende i momenti importanti nella vita di un'azienda, ad esempio la fondazione o il cambio della sede, e andando in una direzione meno istituzionale, i vincitori di un concorso a premi o il lancio di un prodotto particolarmente importante nella strategia aziendale.
I Starred Post sono i contenuti in evidenza: il loro spazio raddoppia rispetto alle notizie non in evidenza coprendo così tutta la larghezza della pagina. Possono essere annunci del lancio di un'iniziativa, o anche quelle risorse a cui dare particolare rilevanza per la propria bellezza, come una foto o un contributo prezioso.
I Pinned Post sono contenuti mostrati sempre all'inizio della pagina. Rimangono nella porzione superiore della brand page per 7 giorni oppure se vengono scalzati da un altro contenuto (si può pubblicare solo un Pinned Post alla volta): di questo genere possono essere ad esempio i contenuti pubblicati dagli user che possono essere considerati preziosi e interessanti.
Partendo da questi spunti, si possono realizzare veri e propri concept dotati di senso che invoglino i propri fan a interagire: sospinti da una sorta di trama che si sviluppa mano a mano che le pubblicazioni e le condivisioni si accumulano, gli utenti possono essere indirizzati verso contenuti considerati più importanti e che si vuole mantenere in evidenza nel tempo.
A monte, ci sembra interessante sottolineare come l'utilizzo di tecniche di storytelling possano essere molto utili nell'immaginare una strategia, considerando appunto come Facebook stia tentando di diventare sempre più una mappatura della vita di ogni utente. Per un brand la Timeline può senza dubbio essere un punto a favore se verranno messi in luce gli aspetti più emozionali della comunicazione, cercando di sfruttare in maniera più definita e strategica i contributi degli utenti che offriranno un arricchimento alla community.
In questo ampio aiuto possono darlo le app, alle quali viene dato molto spazio nella nuova release e su cui non ci siamo soffermati in questo post.
Certo è che il primo passo per lavorare bene su Facebook con questa nuova modalità sia immaginare la comunicazione come un lungo racconto, che non trovi limiti di tempo ma che sia organico nel suo insieme e che sappia sfruttare anche ciò che è stato fatto prima (il recupero dei contenuti condivisi nella vecchia release era molto complesso: con la Timeline questo problema viene annullato con la categorizzazione anno per anno, posizionata in alto a destra di fianco alla copertina). Citiamo solo alcuni esempi da un bel post di Paolo Ratto: Citroen Italia, NyTimes e Barack Obama.
Si prospetta insomma una piccola rivoluzione per le aziende che usano Facebook: siete pronti a coglierla?