Arriva la "Computer Couture" e anche i circuiti riciclati diventano fashion!

Dite la verità: quante volte scherzando tra amici avete preso in giro il classico ragazzo aggiornatissimo e all’avanguardia in tecnologia, ma assolutamente negato nel vestirsi con eleganza? Il tipo che a furia di passare il tempo in mezzo a quegli strani circuiti riassemblati si è portato anni luce lontano da ogni forma di buon gusto estetico?

Beh da oggi le cose cambiano! Proprio dai “nerd” arriva il nuovo prototipo di eleganza e di rispetto per l’ambiente che conquisterà sicuramente la moda dei prossimi anni.

Siamo andati a curiosare per voi in mezzo ai circuiti più contorti e – tra vecchi fili di metallo multicolore e  schede madri ormai inutilizzabili – abbiamo scoperto che c’è già chi della “computer couture” ha fatto il suo marchio distintivo.

Si tratta di Etsy che, con i suoi gioielli fatti a mano e ricavati da vecchie componenti elettroniche che ormai non servono più,  si prepara a conquistare il mercato del fashion e del design.

La nuova linea di monili si chiama “Geekery Jewelry” ed è un tripudio di delicati anelli, di splendidi laccetti, di orecchini glamour e di bracciali dall’eleganza techno più raffinata.

E non finisce qui perché – sbirciando nel sito – abbiamo scoperto anche una fantastica linea di oggetti di design, ottenuti da circuiti ormai inutilizzabili che rinascono a nuova vita per conquistare le case più hi-tech!

Ecco per voi alcuni degli oggetti più belli!

Allora, siete ancora convinti che “geek” non possa far rima con “fashion“?

Il Business è Donna [EVENTO]

Il Business è DonnaIl femminismo è morto. La parità è raggiunta. La questione “quote rosa“ è stata lungamente quotata e ri-quota. Eppure l’Italia continua trascinarsi dietro l’antica questione femminile!
Ancora molto c’è da fare per affermare il ruolo delle donne nella nostra società e nell’economia.
Nonostante le statistiche parlino di donne maggiormente brillanti dei colleghi maschi in termini di riuscita nel mondo accademico, infatti, difficilmente questo risultato trova pratici riflessi nel mondo del lavoro.
La maggior parte delle donne alla guida di aziende, infatti, spesso occupa la sala dei bottoni esclusivamente per “fortunati natali” o per assenza di fratelli maschi, che nell’immaginario collettivo equivalgono a “uomini di potere” sicuramente più capaci di guidare l’azienda di papà.

E non di sola leadership aziendale si discute.

L’Italia, nella speciale classifica dei principali Paesi Ocse, si conferma fanalino di coda per l’occupazione femminile: nel nostro Paese lavora meno di una donna su due (46,4%), mentre nella civile Norvegia l’occupazione femminile sfiora l’80%.
Solo la Turchia, con il 24% delle donne impiegate, se la passa peggio di noi.

I numeri sembrano, dunque, dar ragione a chi sostiene che esiste davvero ancora una pensante discriminazione che penalizza le donne italiane.
Seppure in questi ultimi tempi si sia assistito alla nomina di due signore di eccellenza ai vertici del mondo del lavoro, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, e Susanna Camusso, Segretaria Generale di CGIL, la presenza di sole due donne alla guida di organi che hanno un qualche peso politico significativo, non sembra essere ancora sufficiente.

Chiedendo soccorso alla solita statistica è possibile dimostrare, infatti, che il problema è reale e non affligge solo i nostri confini. La discriminazione influisce negativamente sul 70% della popolazione femminile mondiale, che vive sotto qualsiasi parametro minimo di sussistenza, spesso insieme ai propri bambini e bambine. Storie di analfabetismo, di povertà, di fuga dai conflitti armati, tutte al femminile.

Non solo di scarsa rappresentanza di genere all’interno delle istituzioni si tratta, dunque, ma di elementi reali che agiscono e logorano la quotidianità della popolazione femminile: sono sottopagate rispetto agli uomini, hanno più difficoltà a trovare lavoro, in molti casi non hanno ancora alcun potere decisionale, come dire che vivono all’ombra dell’uomo.

Quali sono le difficoltà che incontrano le donne che vogliono avere un ruolo importante nel business?
Quali sono le discriminazioni di genere in atto e come bisogna reagire?
Come si può far fronte all’ostruzionismo sistematico a cui la società sottopone le donne “ambiziose”?

A questi e ad altri interrogativi cercheranno di trovare una risposta le donne che si incontreranno a Napoli
l’8 Marzo prossimo:

• Sabrina Mossenta – Responsabile della filiale italiana di Viadeo, giornalista con Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa all’Università IULM di Milano, esperta di Comunicazione e Social Media, ricopre il ruolo di Partnerships Manager Italia presso il Business Social NetworkChartered Institute of Public Relations di Londra e Socia Fondatrice di Grand Hotel Parker’s di Napoli;

• Francesca Sassoli – Giornalista radiotelevisiva di AGR, agenzia radio-televisiva prima del Gruppo Sole 24 Ore e poi di RCS Mediagroup. Autrice di due guide per il consumo critico per Morellini Editore (““250 consigli bio per la salute”) al momento sta conducendo in prima persona un’inchiesta sull’e-commerce in Italia: vive solo acquistando prodotti e servizi sul Web. Racconta la sua esperienza su radio e tv del circuito CNR Media e sul suo blog Mirandola Comunicazione;

• Valeria Raia – Professore di Pediatria presso l’Università Federico II di Napoli. E’ Responsabile del Centro Regionale Fibrosi Cistica della Campania;

• Concetta Ricchizzi – CFO di GESAC dal 2000, dove ha sviluppato il suo percorso di carriera nell’area Finance. Chief Financial Officer dall’ottobre 2006 coordina le aree di amministrazione e bilancio, tesoreria e controllo di gestione, procurement e payroll. Dottore commercialista e revisore dei conti. In precedenza ha maturato una significativa esperienza in un’importante società di revisione (PWC), ha effettuato pratica presso un prestigioso studio professionale ed ha collaborato presso l’istituto di Economia Aziendale dell’Università Federico II di Napoli.

A moderare, un uomo: Antonio Savarese, giornalista esperto di nuove tecnologie, IT Governance ed open source che scrive articoli sull’evoluzione del business digitale (www.antoniosavarese.it) ed è responsabile, per la rivista Datamanager, della rubrica “CIO EVolution” e della rubrica “Mondo Open”.

L’appuntamento è per l’8 Marzo 2011 alle ore 16.30 presso la Sala Conferenze c/o Sede del Denaro, p.zza dei Martiri 58, Napoli.

Un modo per onorare la “festa della donna” attraverso la ricerca collettiva di un nuovo modo di percepire la presenza femminile nel mondo del lavoro, strizzando l’occhio a ciò che sostiene Antonella Picchio, consulente sulle questioni di genere per diverse istituzioni pubbliche, «il problema delle donne non è la loro debolezza, ma quella degli uomini».

Fragilità di cui come sempre si devono far carico le donne.

Fedex? Always first! Prima e Meglio dei Competitori

Efficace, brillante, e di effetto la campagna di Fedex pensata da Thomas Ilum e Zoe Vogelius studenti della Miami Ad School di Amburgo. La pubblicità mostra un camioncino per le consegne Fedex con impressa la foto di un altro camioncino giallo e rosso, colori che identificano i concorrenti DHL. L’impressione è proprio quella di un camion targato DHL che cerca di raggiungere e superare quello della Fedex, ma non sembra farcela perché come dice la tagline della Federal Express: Always first.

Fedex è riuscita a dire con una sola immagine: “siamo migliori e più veloci della concorrenza”.

Non è la prima volta che la Fedex ricorre agli stratagemmi dell’illusione ottica… Vi eravate mai accorti che nel logo la E maiuscola e la x minuscola attaccate formano una freccia che punta verso destra… ? Il che suggerisce ancor di più l’idea di movimento e quindi la rapidità nelle consegne.

Youtube alla conquista di Xbox 360, PS3 e Wii [LAVORO]

Se siete alla ricerca di un lavoro e lasciare l’Italia alla volta di San Bruno – California (giusto per dire un nome a caso) non vi spiace, questo è il vostro giorno fortunato: sappiate che Youtube cerca un ingegnere per metterlo a lavoro su quello che si annuncia il nuovo business dell’intrattenimento.

Pare infatti che la nuova figura sarà incaricata di lavorare alla realizzazione della prossima generazione di game-console-based-TV experience partendo proprio dai contenuti video di Youtube.

Che il colosso dei video a marchio Google, corteggiasse le console è cosa nota. Una speciale versione del sito – Youtube XL – permette già agli utenti di Sony PS3 e Nintendo Wii di visualizzarne i video attraverso i rispettivi browser dedicati. Si tratta di capire se siamo di fronte al lancio di una console del tutto nuova o semplicemente allo sviluppo di un applicativo che permetta all’attuale generazione di console (o alla prossima) di fregiarsi di un proprio widget Youtube già integrato per espandere i propri canali di distribuzione approdando su console.

Stando all’annuncio potrebbe inoltre essere possibile una qualche opzione di monetizzazione se non proprio un classico pay-per-view per la fruizione dei contenuti.

Stando a Gamasutra.com, la mossa è sicuramente strategica perché viene proprio a ridosso della vertiginosa crescita di Netflix che nel 2010 ha visto crescere i propri sottoscrittori di ben 7.7 milioni di “unità”. Lo stesso Netflix attribuisce questo strabiliante risultato proprio alla presenza su console:  ad ottobre solo su Wii si contavano 3 milioni di nuovi iscritti.

Sul carro dei servizi in sottoscrizione di streaming TV e film è salita da qualche tempo anche HULU che, dopo essere approdata su PS3 (disponibile solo agli utenti con accunt PSN Plus) pianifica un ingresso in pompa magna su Xbox 360.

Non ci resta che aspettare qualche news più certa. Appena le mie console mostreranno qualche strano segnale, vi farò sapere 😉

Qui il link alla posizione aperta su Google.

Happy birthday Steve!

Oggi è il compleanno di un uomo che, soprattutto per la sua semplicità e le sue idee, ha cambiato la vita di molti di noi. Il 24 febbraio del 1955 nasceva Steve Jobs, un mito ed un esempio per molte generazioni di persone.

In questi giorni si susseguono notizie e rumor sul suo stato di salute, vista la sua coincidente assenza dalle “scene”. Inutile continuare a parlare e lanciarsi in previsioni senza senso. Anzi, vi mostriamo la foto dell’incontro avuto con il Presidente Obama ed altre 11 personalità del mondo web/tech la settimana scorsa.

Noi di Ninja Marketing gli auguriamo “Happy Birthday“, sperando di ritrovarlo presto pieno di energia e con nuove innovazioni a 360°, come suo stile.

Vi riproponiamo il suo discorso a Stanford ai neolaureati, con il famoso “Stay hungry, stay foolish“.

Grazie a Federico, che sulla nostra pagina Facebook ci segnala il sito dedicato per fare gli auguri a Steve: http://www.happybirthdaystevejobs.com/

Auguri Steve!

Good Food: Mobile Experience all’insegna della buona forchetta.

Dopo la mobile experience di PastApp e i cacciatori di Food Reporter ritorniamo a tavola nella direzione della nostra cucina.

Good Food Finder

Lurpak, celeberrimo brand di burro danese, ha recentemente lanciato in Inghilterra la nuova applicazione gratuita Good Food Finder che concilia CRM, social media e geolocalizzazione, il tutto al fine di raccogliere preziose “raccomandazioni” degli utenti nel campo dell’home cooking.

Inizialmente pensato come piattaforma web 2.0, recentemente il progetto è stato esteso al campo degli iDevice con il lancio di “Good Food Finder”: applicazione che, grazie al sistema di geolocalizzazione del proprio dispositivo mobile, permette di rintracciare o segnalare in tempo reale negozi che si situano nelle proprie vicinanze in cui è possibile reperire ingredienti utili ai fini della cucina domestica all’insegna di genuinità, freschezza e tipicità locale.

In questo modo, Lurpak è riuscito consolidare il posizionamento basato sulla qualità e a conseguire un indubbio vantaggio in termini di customer retention e CRM.

Ecco l’app (da scaricare avendo un account iTunes  Uk)

Lurpak - The Good Food Finder

Eyes2ears ci mette la voce: le prime audioriviste italiane [STARTUP HUNTING]

Perennemente legati all’iPod nella vita da pendolare? Amante della corsa all’aria aperta? Occhi stanchi dal troppo studio? Driver in una città troppo e sempre trafficata? A volte anche la lettura della propria rivista preferita può essere costellata da difficoltà più o meno evidenti.

Parte da qui l’idea di Eyes2ears, start up italiana che dedica la propria voce a tutti noi, e magari a chi è meno fortunato, con problematiche fisiche come la cecità o la dislessia non gli consentono di godersi la lettura.

In un mondo fatto di comunicazione si fa spazio a piccoli passi, ma già con una importantissima collaborazione lavorativa, questa start up, che vede impegnati nella lettura attori ed attrici, in una alternanza chiara e piacevole di voci, con una personalizzazione che si discosta dalla classica audiorivista.

L’mp3 sarà poi ascoltabile o eventualmente scaricabile dal sito della rivista, o su iTunes e Feed RSS, a discrezione della rivista che ne farà richiesta. Il servizio prevede, inoltre, la composizione di apposite musiche di sottofondo.

A questi attori si affiancano dei collaboratori una tantum, degli ospiti. Tra questi, l’illustre Dario Fo ha partecipato al progetto e ha letto con la passione che lo contraddistingue un testo personale: “La detenzione di Liu Xiabo mi indigna”. L’evento era degno di nota, ovvero la vittoria del nobel per la pace dell’attivista cinese Liu Xiabo, e sul sito di Wired, che gli aveva proposto la lettura di “Internet è il regalo di Dio alla Cina” (testo di Xiabo) è possibile ascoltare sia il Nobel italiano che il testo interpretato dai Eyes2ears.

La rivista diretta da Riccardo Luna è stata infatti la prima a credere e a utilizzare questo servizio. Sul sito è possibile ascoltare alcuni articoli, che vengono caricati mensilmente.

I costi? 150 euro per 21-30 cartelle, ma i preventivi tendono ad essere personalizzati. Ad alcuni servizi, se si sottrae il beneficio, essi diventano davvero irrisori.

Quindi orecchie aperte, sorrisi spianati e intelletto sveglio. Perché c’è chi legge le riviste per te, e lo fa con passione.

UPDATE: Quando la pubblicità viene dal Web: il caso delle confezioni Mulino Bianco su FriendFeed

Quando la pubblicità viene dal Web: il caso delle confezioni Mulino Bianco su Friend FeedCreatività collettiva e buzz: il mix perfetto per un’eccellente campagna gratuita sul Web. E’ quello che è successo ultimamente a Mulino Bianco, che grazie al curioso packaging dei suoi biscotti, è stata oggetto di una campagna virale del tutto inaspettata, ma soprattutto, partita dal basso.

È iniziato tutto per caso, ma ben presto formare parole con le confezioni Mulino Bianco è diventato un vero e proprio passatempo condiviso su FriendFeed, dove molte persone hanno pubblicato foto scattate al supermercato dopo aver riposizionato le confezioni dei biscotti.

Quando la pubblicità viene dal Web: il caso delle confezioni Mulino Bianco su Friend Feed

Credits: Zeno Tomiolo

Ma non è finita. Luciano Blini, sapendo intercettare la novità, ha creato un’applicazione web, che permette a tutti di comporre la propria scritta, anche senza avere sotto mano i prodotti o doversi recare al supermercato più vicino. Tante le conversazioni on line in merito, tra cui tante proposte, come quella di aggiungere nuove lettere per rendere il gioco ancora più divertente. Oppure consigli su come non farsi beccare dai commessi, o gallerie di esilaranti fotomontaggi.

Quando la pubblicità viene dal Web: il caso delle confezioni Mulino Bianco su Friend Feed

Il potere del Web! Siete già andati a giocare con le letterine?! 😉

Update 25/02/2011:

Oggi anche la nostra ninja Irene D’Agati (aka Misaki) si è divertita al supermercato 😀

Update 26/02/2011 di Silvia Carbone:

Il meme dell’#acronimulino ha contagiato anche il nostro Mirko Pallera (aka Kiko Hattori Hanzo). Ecco cosa combina di sabato mattina al supermercato 😀

Chi mi scrive supercalifragilistichespiralidoso? 😀

Il Giurì impone una rivisitazione dello spot sul nucleare [UPDATE]

ANSA: “L’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria aveva dichiarato che la pubblicita’ del Forum Nucleare Italiano non e’ conforme agli articoli 2 e 46 del Codice di Autodisciplina della comunicazione e ne ha ordinato pertanto la cessazione, perche’ si tratta di una pubblicita’ ingannevole.

“Non comunica al telespettatore gli obiettivi sociali che l’associazione inserzionista intende raggiungere”. E’ questa la motivazione con cui il Giuri’ dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha bocciato la pubblicità del Forum nucleare.

Va convertita la posizione dello spot da dispotica a interattiva, coinvolgendo davvero il cittadino su un tema che lo riguarda, e non poco. La nuova versione sarà inserita presto sul sito internet www.forumnucleare.it.

C’è chi richiama l’attenzione ai colori delle pedine, al tono delle affermazioni delle due parti e chi obietta il significato dell’ultima posizione sostenuta… Un occhio critico assai attento e preciso che si concentra sugli aspetti della percezione cosciente e delle tecniche di persuasione. Equilibrio o non equilibrio delle posizioni? A voi il dilemma.

UPDATE 25/02: Ecco il nuovo spot!

Parole forti: 10 citazioni di startuppers e grandi imprenditori [Inspiration]

A metà strada tra azione e visione, sogno utopico e dura pratica quotidiana, gli startupper guardano il mondo con occhi diversi. È questo, insieme al bagaglio di esperienze che viene dal lavoro incessante sulla trasformazione della propria idea in impresa, che li rende personalità uniche e inimitabili, vere icone dei nostri tempi.

In questo articolo proporremo un grazioso saccheggio del blog Startup Quote, una risorsa davvero impareggiabile nel collezionare aforismi a tema startup. Startup Quote accosta Foursquare e Ford, il venture capital e Walt Disney, in una successione serrata di citazioni che compongono una vera e propria epica dell’impresa, con i suoi eroi e i suoi paladini.

Selezioneremo per voi 10 citazioni, le tradurremo e commenteremo, per offrirvi una metaforica colonna sonora fatta di parole ispiratrici, lampi di genio, brillanti esercizi dialettici. Sperando che ne possiate eleggere una o più d’una a vostro motto, e che vi possa guidare nel fare qualcosa di grande.

Pragmatismo Made in Usa

Partiamo con due esempi sintetici ed efficaci che bene esprimono l’attitudine americana al “fare”, bene e subito.

“Any time is a good time to start a company.”

Ron Conway, Angel Investor

Trad: Per fondare un’azienda, ogni momento è un buon momento.
A parlare è Ron Conway, popolare angel investor americano con più di 15 anni di investimenti di successo alle spalle.

“The way to get started is to quit talking and begin doing.”

Walt Disney

Trad: La strada giusta per mettersi in attività è smettere di parlare e cominciare a fare.
Questa volta si tratta di Walt Disney. Sapete, quello dei cartoni animati 🙂

Sul valore delle idee e la loro condivisione

Ogni wannabe startupper sa quanto sia determinante la validazione della propria idea iniziale, un processo senz’altro doloroso ma necessario per rafforzare le proprie intuizioni e conferirgli solidità. Molto spesso però, accade che il timore di esporre la propria pensata e la paura di vedersela sottratta abbiano il sopravvento, stroncando sul nascere un momento così essenziale. A questo fenomeno va posto rimedio, perché sempre più idee vedano la luce generando valore per sé stessi e per il sistema startup. Ecco i pensieri sull’argomento di alcuni startupper di successo:

“Tell anyone and everyone your idea without fear they’re going to steal it.”

Aaron Patzer, Founder, Mint

Trad: Racconta a tutti la tua idea, senza alcun timore che possano sottrartela.
Da Aaron Patzer, fondatore di Mint.com

“The entrepreneurs that really make it are the ones that start with an idea but are ready to change it at a moment’s notice.”

Jeremy Stoppelman, Co-Founder, Yelp

Trad: Gli imprenditori che hanno vero successo sono quelli che partono con un’idea ma sono pronti a cambiarla con il minimo preavviso.
Da Jeremy Stoppelman, co-fondatore di Yelp.

Sul valore del fallimento

Le startup sono un po’ come degli organismi in continua evoluzione, calati in un mondo dove la concorrenza è feroce e l’innovazione è una delle risorse primarie per affrontare la selezione naturale. Ma per arrivare a un risultato realmente innovativo è necessario assumersi tutti i rischi della sperimentazione, che a sua volta comporta un più o meno alto tasso di fallimento. Quest’ultimo non va temuto come segno di sconfitta, ma al contrario va prontamente metabolizzato, per ricavarne un nuovo insegnamento utile a ricominciare.

“An essential aspect of creativity is not being afraid to fail.”

Edwin Land, Creator, Polaroid

Trad: Uno degli aspetti fondamentali della creatività è il non aver paura di sbagliare.
Dal geniale Edwin Land, padre di Polaroid.

“If everything you do works, then you’re not taking many risks and probably aren’t innovating either.”

Paul Buchheit, Y Combinator partner

Trad: Se tutto ciò che fai funziona senza problemi, significa che non ti stai assumendo molti rischi e quindi, probabilmente, non stai facendo nulla di innovativo.
Da Paul Buchheit, cofondatore di FriendFeed, ideatore di Gmail, socio di Y Combinator.

Il lungo e arduo percorso dello startupper

La strada dello startupper è lunga e impervia, ed è fondamentale non scoraggiarsi tenendosi sempre ancorati ai propri obiettivi.

“Just be prepared for a long and often uncertain journey. The good stuff doesn’t come easy.”

Tim Westergren, Founder, Pandora

Trad: Sii preparato per un viaggio lungo e dai tratti spesso incerti. I buoni risultati non si ottengono facilmente.
Da Tim Westergren, fondatore di Pandora.

“Success is very much the intersection of luck and hard work.”

Dustin Moskovitz, co-founder, Facebook

Trad: Spesso il successo nasce dove s’incontrano fortuna e duro lavoro
Da Dustin Moskovitz, co-fondatore di Facebook.

Sull’efficacia nel presentarsi e nel posizionarsi sul mercato.

Per finire, un consiglio sul come presentarsi agli investitori, e un contributo filosofico sul product design.

“For the most effective pitch, focus 80% on the problem, 20% on the solution.”

Dave McClure, Founder, 500 startups

Per fare una presentazione davvero efficace, concentrati per l’80% sul problema e per il 20% sulla soluzione.
Da Dave McClure, fondatore di 500Startups

“It’s very easy to be different, but very difficult to be better.”

Jonathan Ive, SVP Apple

E’ molto facile essere diversi, ma molto più difficile essere i migliori.
Da Jonathan Ive, Senior Vice President di Apple, più noto come ideatore del design di iPod e iPhone.

E’ tutto per questa prima rassegna. Ci auguriamo che tra queste parole così dense di insegnamenti abbiate trovato il vostro personale motivo ispiratore.
Ma forse fate già affidamento su delle massime che guidano le vostre azioni; parlatecene nei commenti!