Hot Wheels crea un enorme loop su un cavalcavia

Dopo i due ambient realizzati in Messico, Hot Wheels ritorna con le sue particolari installazioni, che mirano a trasformare le strade di tutti i giorni in piste per automobiline. 

Questa volta ci troviamo in un’autostrada della  Colombia, dove un cavalcavia sembra avvitarsi su se stesso formando un enorme anello, il classico loop, forma che ben ricorderanno tutti coloro che sono stati appassionati di questo gioco.

L’idea è di Ogilvy&Mather. Che ne dite? Effetto assicurato!

Webby Awards, parte lo speciale di Ninja Marketing dedicato agli oscar del web!

Definiti dal New York Times come “Il più alto riconoscimento della Rete“, se ci seguite da un po’, avrete sicuramente capito di cosa sto parlando: i Webby Awards! Giunti alla 15° edizione rappresentano l’eccellenza della Rete, dai Website, all’Interactive Advertising, passando per l’Online Film & Video fino ad arrivare al Mobile & Apps.

Sempre di altissimo livello la giuria dello IADAS (che presenta la manifestazione), composta da nomi del calibro di David Bowie, Arianna Huffington, Harvey Weinstein, Dennis Crowley, Martha Stewart, Vinton Cerf, Biz Stone, Bob Greenberg e i nostri maestri Ninja Mirko Pallera e Alex Giordano.

Le nomination e il voto popolare

Dal 12 e fino al 28 Aprile sarà il popolo della rete a votare i vincitori, indicando le proprie preferenze (tra i cinque nominati di ogni categoria) nella sezione People’s Voice.

I vincitori saranno annunciati il 3 Maggio, mentre la premiazione avverrà nel corso della cerimonia di gala che si terrà a New York City il 13 giugno. Come ogni anno i vincitori riceveranno il trofeo pronunciando il discorso di ringraziamento di cinque parole che ha reso celebre i Webby Awards.

Lo Speciale Webby Awards su Ninja Marketing:

Nel frattempo su Ninja Marketing ci gusteremo una raccolta delle campagne più suggestive tra tutte quelle che hanno partecipato a questa 15° edizione dei Webby Awards.

Questo articolo sarà costantemente aggiornato con tutte le pubblicazioni realtive allo Speciale Webby Awards. Il mio consiglio è quindi quello di salvarlo nei preferiti e ogni tanto controllare che non ci siano aggiornamenti. 😎

Buona lettura, Guerrieri!

Facciamo vincere l’Italia ai Webby Awards, votate il sito della Vespa!

M&M’s e Find Red: la caccia al tesoro diventa virale.

Stockholm Gay Pride: la campagna “How Hetero” diventa social

Love in Action, un film d’amore in crowdsourcing per Lacta

Sony Ericsson e i prodotti testati da modelle, surfisti, neonati, palestrati e rocker

Web e social media al servizio della lirica: Emotion Planner

Ferrorama: il cammino per Santiago de Compostela con un trenino live sui social media

Human Jukebox Playlist: il CEO ingoia uno stereo, il web sceglie cosa fargli “suonare”!

Lenovo e l’uovo misterioso!

Le applicazioni educative per iPhone finaliste ai Webbys

La campagna Budweiser per i mondiali di calcio

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Organi di vetro: la nuova campagna di Toyota per la sicurezza [VIDEO]

Sicurezza. E’ il tema al quale è legato il nuovo spot di Toyota, che dopo le polemiche degli ultimi mesi sull’affidabilità dei suoi modelli, vuole rassicurare il pubblico sulla massima dedizione con la quale affronta la questione.
Forse l’idea degli organi di vetro è un pò rischiosa, ma certamente suggestiva!

Migrazione da profilo a pagina: pro e contro

Il tool per la migrazione da profilo a pagina ha creato parecchi problemi, che in parte ci avete documentato. E’ per questa ragione che ho deciso di scrivere un altro post per chiarire alcune cose.

E’ stato un week-end difficile per il team di Facebook. Hanno disattivato il tool per la migrazione e poi l’hanno riattivato di nuovo. In Italia dovrebbe risultare ancora disattivato ma c’è da aspettarsi che tra oggi e domani sarà attivato di nuovo.

In primis vorrei dire che utilizzare Facebook a livello business non è esattamente una passeggiata come per il resto. Trasformare il profilo in una pagina è un passo importante ed è un processo, come tutti i processi di migrazione di Facebook (pensate alla nuova inbox, ai nuovi profili, alle nuove pagine), IRREVERSIBILE .

In questo caso, il processo di migrazione provoca degli enormi cambiamenti, che consistono proprio nella differenza tra profilo e pagina. Ho letto commenti di persone che sembrava credessero che fosse una specie di update del profilo. Non è assolutamente così.

Quindi veniamo alla regola n. 1: capire cos’è una pagina di Facebook.

Regola n. 2: capire cosa comporterà esattamente la migrazione da profilo a pagina.

Facebook è stata chiara, secondo me, sul fatto che manterrete solo gli amici che diverranno automaticamente “liker”(o se preferite, per dirlo alla vecchia maniera, fan) della pagina, la foto del profilo, la mail e la password per accedere.

Bene. E che ne sarà del resto? Il resto sarà perduto.

Avete dubbi? Leggete le domande frequenti (non ancora disponibili in italiano).

Avete ulteriori dubbi? Bene, allora non procedete.

In questo post di Mashable, la blogger ha riassunto quali sono stati i suoi problemi. Quelli che, a mio avviso, sono più gravi e inaspettati riguardano lo username (che non conservate ma del resto Facebook non l’aveva detto) e la creazione di un nuovo profilo (poiché Facebook, per evitare la creazione di account fake, ha limitato il numero di amici a cui chiedere l’amicizia… non vi so dire il numero esatto perché ormai ho perso il conto).

Un valoroso ingegnere di Facebook ha sistemato il problema della blogger di Mashable ma non c’è da aspettarsi che possa succedere (non facilmente comunque) agli altri comuni mortali. Quindi evitate esperimenti!

Il mio bicchiere mezzo pieno

Al contrario della blogger di Mashable e di altri come lei, la mia esperienza con il processo migrazione è stata perfetta.

Non si è trattato di quella del mio profilo, a cui tengo molto, bensì quella di un cliente, un personaggio pubblico che aveva erroneamente creato un profilo invece di una pagina.
Lo username non era ancora registrato, quindi nessun problema su quel fronte.
Gli amici sono diventati “fan”. La mia cliente, al contrario di quello che dicono alcuni blog, può accedere e usare la sua pagina e interagire con i fan che le scrivono in bacheca.
Insomma: tutto liscio.

La morale della favola, secondo me? Se l’unica cosa che vi interessa è che i vostri amici divengano “fan”, fatelo. Altrimenti lasciate perdere.

La strategia di usare più siti per piattaforme mobile secondo Facebook [TREND]

Diversificare o concentrare? Questo è l’eterno problema che affligge da sempre le grandi imprese. La prima soluzione, come risaputo, può aiutare a ridurre il grado di rischio d’insuccesso, la seconda invece, nasconde spesso pericoli assai maggiori ma anche solitamente rendimenti più elevati.

Questo è grossomodo il dilemma che, secondo quanto riportato da Mashable, il colosso Facebook si è trovato ad affrontare riguardo alle sue piattaforme mobile.
Sembrerebbe, infatti, che la famosa azienda Californiana stia rilasciando un imponente aggiornamento della sua interfaccia mobile, accorpando in una sola piattaforma tutte le sue piattaforme web-mobile.
Doveroso ricordare che attualmente Facebook opera attraverso due siti web-mobile: il primo è touch.facebook.com, studiato appositamente per gli smartphone di “ultima generazione” dotati di touchscreen, il secondo è invece m.facebook.com adattato per telefoni “meno evoluti”, anche non necessariamente dotati di interfaccia touch.
Facebook, come prevedibile, ha confessato che mantenere molteplici siti web-mobile ha soffocato la sua nota abilità ad innovare, obbligando la compagnia a sviluppare in parallelo i codici sorgenti delle diverse piattaforme.
Iniziando da oggi, Facebook unificherà la sua presenza su m.facebook.com, così come afferma Lee Byron in un annuncio ufficiale, non ci saranno più sostanziali differenze tra m.facebook.com and touch.facebook.com, verrà infatti offerta la versione più adatta in base al proprio device.

Per dimensionare la portata del fenomeno, basti pensare che, come ha annunciato lo stesso Facebook, più di 250 milioni di persone, mensilmente, utilizzano attivamente Facebook attraverso i propri dispositivi mobili.

Erick Tseng, capo della divisione mobile di Facebook, dice che questo cambiamento non dovrebbe solo fornire un’interfaccia per l’utente più coerente tra i differenti dispositivi mobili, ma sarà più facile per tale azienda innovare con nuove funzioni poiché tutte le piattaforme web-mobile d’ora in poi condivideranno la stessa base di codice.
Gli utenti potrebbero, infatti, notare diverse modifiche all’interfaccia mobile, secondo il dispositivo utilizzato per accedere a Facebook. Alcune interfacce appariranno relativamente immutate, mentre nelle altre si potranno costatare notevoli differenze.
Il nuovo sistema è abbastanza intuitivo da sapere quando offrire un’esperienza touchscreen completa con HTML5 e CSS3, e quando invece personalizzarla per i telefoni adattati al touch screen, per i dispositivi senza tastiere, sistemi operativi mobile con bug rilevanti. Il nuovo sito è reso possibile da un nuovo quadro d’interfaccia per l’utente che utilizza XHP (Estensione del php che incorpora XML), Javelin (struttura leggera di FacebookJavascript) e WURFL (un open source database dispositivo mobile).

E voi, siete d’accordo con questa mossa strategica?

Fate twittare la vostra scrivania!

Twimal: l’animaletto che vi legge i tweet

La fantasia dei giapponesi in campo di gadget è sempre stata sconfinata… quella per i nomi dei gadget un po’ meno, anche questo, Twimal, è la fusione dei termini Twitter e Animal.

Altro non è che un simpatico animaletto da scrivania, dal tipico design da cartone animato giapponese, che potete collegare al vostro computer tramite USB. Appena arriva un tweet, lui lo leggerà per voi con una vocina caratteristica, e potete anche configurarlo in modo da selezionare i tweet da leggere (solo i vostri, solo le risposte, solo quelli di una lista, solo quelli di un particolare utente e così via).

Ancora più bello è il fatto che potete collegarne al vostro pc fino a due, un maschio ed una femmina, che leggeranno ovviamente con due voci diverse. Per adesso purtroppo sembra che leggano solo il giapponese, ma almeno il prezzo è contenuto (31 dollari americani).

Questa invece era un pesce d’aprile… peccato

E’ stato diffuso venerdì questo annuncio che presentava una penna fantastica: tramite una serie di accelerometri riusciva a capire quello che stavate scrivendo a mano e trasformarlo in un tweet, che poi sarebbe stato inviato direttamente con il vostro account!

“La possibilità di esprimere fisicamente qualcosa per iscritto invece di limitarsi a postarlo rende molto più tattile l’esperienza del tweet  e quindi più divertente. Era una cosa veramente necessaria.” Io l’avrei anche ordinata, ma purtroppo non esiste… peccato davvero!

Gli antenati dei video più virali della storia del Web [VIDEO]

Pochi giorni fa la nostra Sakura Jo ha pubblicato un interessantissimo post sui video più virali della storia di Youtube. Video che hanno fatto il giro del mondo e sono dagli schermi di milioni di persone. Ebbene, proprio Youtube ha pensato di mostrarci da dove proviene l’Arancia più antipatica del Web, o da chi il gatto pianista ha ereditato il suo amore per la musica. Pesce d’aprile, ma la coincidenza per noi ninja è da segnalare.
Godetevi dunque i cinque video più virali del 1911… E buona visione!

"Reality slow": le uve Planeta maturano sul web

Bisogna essere sempre connessi, sempre veloci, sempre in contatto con il cliente. Si possono coniugare queste affermazioni con il vivere slow e con l’importanza che ha la lentezza nel mondo della natura? Planeta, azienda vitivinicola siciliana è convinta di si e ci riesce grazie al nuovo progetto “Il tempo di Planeta”  a firma Mosaicoon.

L’idea è semplice ma innovativa allo stesso tempo: una reflex puntata sulla tenuta Ulmo dell’azienda fotografa, ogni 3 ore, le viti, giorno dopo giorno. La macchina invia tramite connessione wireless la foto al sito di Planeta, dove viene pubblicata, senza ritocchi o manipolazioni. Giorno per giorno, ogni tre ore. Si può scegliere anche di ripercorrere l’annata, sfogliando l’album virtuale presente sul sito. Una specie di “slow reality” dove i protagonisti sono i tralicci e i grappoli d’uva.

Lʼidea è quella di regalare all’utente una vera e propria web experience, che lo renda partecipe dellʼintero processo produttivo, mostrandogli i movimenti della natura legati alla nascita e allʼevoluzione del vino nel loro contesto originale e dando, del mondo del vino, unʼimmagine diversa. E un concetto di sito “vetrina” il più lontano possibile dalle implicazioni negative che questa definizione generalmente comporta.

Un’idea interessante per chi è in cerca di un vino e scopre un mondo “slow made” e 2.0 allo stesso tempo.

Foursquare + HTML5 = Foursquare Playground 3D

Utilizzate Foursquare?  Benissimo, allora dovete assolutamente provare Foursquare Playground.
L’applicazione consente in tempo reale di visualizzare una mappa 3D dei luoghi in cui siete stati o in cui si trovano i vostri amici. In pratica, appena effettuato il login, ci si ritrova catapultati in una città in stile SimCity, ma si tratta della tua città (o dell’indirizzo che inserisci nella barra di search).

Si possono consultare le informazioni delle venues e cliccando su un determinato luogo, ingrandendosi, avremo le informazioni dettagliate sulla venue. Potremo vedere addirittura l’avatar delle persone che si trovano nella venue:

Fin qui sembrerebbe il solito giochino da geek.
La questione  interessante è che si tratta di un esperimento di HTML5 ideato da Microsoft (in collaborazione con Foursquare e Vectorform) per il lancio di IE9 durante lo scorso SXSW:

Foursquare Playground attualmente supporta Safari, Internet Explorer e Chrome.

Una batteria da 1800 volt..gusto arancia! [VIDEO]

2500 arance ed elettrodi in rame e zinco per illuminare un pannello luminoso posizionato al centro di Place des Abbesses a Parigi. Questo il progetto, che ci riporta alla mente gli esperimenti di fisica che si facevano a scuola, portato a termine dall’associazione Tropicana in collaborazione con il DDB di Parigi. Un enorme muro di arance che funziona come una batteria da 1800 alimentata dagli acidi della frutta. Il messaggio? “Energie Naturelle”: per non sottovalutare l’energia nascosta nelle arance!
Trovato qui