Il tool per la migrazione da profilo a pagina ha creato parecchi problemi, che in parte ci avete documentato. E' per questa ragione che ho deciso di scrivere un altro post per chiarire alcune cose.
E' stato un week-end difficile per il team di Facebook. Hanno disattivato il tool per la migrazione e poi l'hanno riattivato di nuovo. In Italia dovrebbe risultare ancora disattivato ma c'è da aspettarsi che tra oggi e domani sarà attivato di nuovo.
In primis vorrei dire che utilizzare Facebook a livello business non è esattamente una passeggiata come per il resto. Trasformare il profilo in una pagina è un passo importante ed è un processo, come tutti i processi di migrazione di Facebook (pensate alla nuova inbox, ai nuovi profili, alle nuove pagine), IRREVERSIBILE .
In questo caso, il processo di migrazione provoca degli enormi cambiamenti, che consistono proprio nella differenza tra profilo e pagina. Ho letto commenti di persone che sembrava credessero che fosse una specie di update del profilo. Non è assolutamente così.
Quindi veniamo alla regola n. 1: capire cos'è una pagina di Facebook.
Regola n. 2: capire cosa comporterà esattamente la migrazione da profilo a pagina.
Facebook è stata chiara, secondo me, sul fatto che manterrete solo gli amici che diverranno automaticamente "liker"(o se preferite, per dirlo alla vecchia maniera, fan) della pagina, la foto del profilo, la mail e la password per accedere.
Bene. E che ne sarà del resto? Il resto sarà perduto.
Avete dubbi? Leggete le domande frequenti (non ancora disponibili in italiano).
Avete ulteriori dubbi? Bene, allora non procedete.
In questo post di Mashable, la blogger ha riassunto quali sono stati i suoi problemi. Quelli che, a mio avviso, sono più gravi e inaspettati riguardano lo username (che non conservate ma del resto Facebook non l'aveva detto) e la creazione di un nuovo profilo (poiché Facebook, per evitare la creazione di account fake, ha limitato il numero di amici a cui chiedere l'amicizia... non vi so dire il numero esatto perché ormai ho perso il conto).
Un valoroso ingegnere di Facebook ha sistemato il problema della blogger di Mashable ma non c'è da aspettarsi che possa succedere (non facilmente comunque) agli altri comuni mortali. Quindi evitate esperimenti!
Il mio bicchiere mezzo pieno
Al contrario della blogger di Mashable e di altri come lei, la mia esperienza con il processo migrazione è stata perfetta.
Non si è trattato di quella del mio profilo, a cui tengo molto, bensì quella di un cliente, un personaggio pubblico che aveva erroneamente creato un profilo invece di una pagina.
Lo username non era ancora registrato, quindi nessun problema su quel fronte.
Gli amici sono diventati "fan". La mia cliente, al contrario di quello che dicono alcuni blog, può accedere e usare la sua pagina e interagire con i fan che le scrivono in bacheca.
Insomma: tutto liscio.
La morale della favola, secondo me? Se l'unica cosa che vi interessa è che i vostri amici divengano "fan", fatelo. Altrimenti lasciate perdere.