Parcheggiatore ubriaco in Brasile: è solo una candid [VIDEO]

Magnifico guerriglia marketing in due locali brasiliani realizzato dall’agenzia Olgyvi. Cosa fareste se un parcheggiatore palesemente ubriaco dovesse parcheggiare la vostra auto?gliela affidereste? probabilmente no, ed è questo il messaggio che vuole trasmettere questa campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcool “Non lasciare mai che un guidatore ubriaco prenda la tua auto. Nemmeno se quel guidatore sei tu”. Più chiaro di così?!

Trovato qui.

Windows o Mac: che identità hai? [INFOGRAFICA]

Pc o Mac? Bel dilemma, anche se per molti magari la risposta sarà facile. Ma in cosa si differenziano le persone che usano il Pc da quelle che usano il Mac?

A parte le vendite nel quarto trimestre del 2010 (90% Pc contro 10% Mac), sapevate che i Pc-user preferiscono il Pinot Grigio mentre i Mac-user il Chianti? E che il 69% dei primi preferirebbe guidare una Harley mentre il 52% dei secondi sceglierebbe una Vespa?

Queste ed altre curiosità sui due mondi da sempre “in conflitto” nella seguente infografica:

The stars on Facebook, il video dedicato agli stereotipi [VIRAL VIDEO]

Quante volte, da quando abbiamo un profilo Facebook e lo usiamo con regolarità, abbiamo criticato e commentato le azioni abituali di amici e parenti, sempre pronti a mettere un like dappertutto o a farsi foto ovunque essi siano?

Prima di etichettarci come paranoici, pensiamo che non siamo stati gli unici ad accorgerci delle abitudini altrui: anche le aziende sono sensibili a quello che succede sul popolare social network! Continua a leggere

Send button e nuove funzioni dei gruppi di Facebook!

Niente gita fuori porta per il team di Facebook. Ieri infatti ha introdotto delle novità interessanti che riguardano i nuovi gruppi e la possibilità di introdurre il Send button all’interno di un sito.

Il Send button

Con il button Like è possibile condividere un link esterno direttamente sul proprio profilo di Facebook. Adesso grazie al button Send possiamo condividere il link in privato, inviandolo quindi all’inbox di Facebook o all’email di un nostro amico o ancora ad un gruppo di amici, come potete vedere nell’immagine sottostante. Niente male, vero?

Per aggiungere il send button, già adottato tra 50 importanti siti, guarda le istruzioni nel blog dei developers di Facebook.

Le nuove funzioni nei gruppi

I nuovi gruppi, introdotti lo scorso ottobre, ci sono piaciuti parecchio. Tant’è vero che in soli 6 mesi ne sono nati più di 50 milioni. Ecco perché il team di Facebook ha pensato di aggiungere nuove funzioni:

Questions, grazie al quale è possibile fare dei piccoli sondaggi all’interno del gruppo anche semplicemente per mettersi d’accordo sul club in cui andare (per maggiori informazioni su Questions, leggi: “La sfida a Quora: Facebook lancia la nuova versione di Questions” e “Facebook Questions da oggi è anche in Italia“)

Album, non più solo singole foto. Adesso è possibile condividere nel gruppo anche interi album.

Gli amministratori possono approvare i nuovi membri del gruppo.

– Nelle prossime settimane sarà reso noto come fare l’upgrade dei vecchi gruppi.

– Il Send button come scrivevo sopra permette di condividere link esterni con il gruppo.

– Dulcis in fundo, la mia novità preferita: la ricerca all’interno del gruppo. Così non impazzirò più a cercare un vecchio post.

Non avete ancora creato un gruppo? In questo video il team di Facebook vi incoraggia a farlo:

Festival delle Città Impresa 2011 – "Far Viaggiare le Idee" [EVENTO]

Come viaggiano le idee? Prendono autobus, metropolitane e treni o mettono “semplicemente le ali”? Il Festival delle Città Impresa -“Far Viaggiare Le Idee”, in scena dal 27 Aprile al 1° Maggio, esplorerà le diverse modalità di viaggio delle idee e si articolerà in un insieme di iniziative, incontri e riflessioni di carattere economico, culturale e artistico, su una pluralità di questioni connesse al tema della mobilità persone, merci e naturalmente di idee.

Il festival, alla terza edizione, nasce con l’intento di creare un laboratorio di sperimentazione che stabilisca relazioni tra mondi possibili e realtà rispondendo concretamente alla necessità di costruire concretamente un assetto metropolitano innovativo e policentrico. L’obiettivo strategico è realizzare e dare solidità, attraverso la candidatura di Venezia con il Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019, a quella rete che vede già il coinvolgimento organizzativo di ben 300 soggetti istituzionali, associativi e di impresa che ha portato al successo del Festival delle Città Impresa nelle passate edizioni.

Da Trento a Trieste, dunque, in una calda settimana primaverile, grandi ospiti nazionali ed internazionali , (come il fondatore di Twitter, Jack Dorsey, e il direttore dell’Economist, John Micklethwait, tanto per citarne alcuni) si confronteranno sui concreti progetti di sviluppo imprenditoriale e culturale dei diversi “quartieri-impresa” coinvolti.

Un Festival che promuove, attraverso l’elemento culturale, le città e le imprese, valorizzando la ricchezza della produzione culturale in ogni ambito della vita economica e sociale e che offre nel contempo una riflessione sullo sviluppo futuro di questa area del Paese.
Il programma completo è consultabile qui e se il NordEst è “fisicamente distante”, “Telecomincontra” permetterà la diffusione in streaming su tutto il territorio nazionale dei video più significativi del Festival.

L’appuntamento per l’apertura del Festival è fissato per il 26 Aprile 2011 alle ore 17.00 a Trento

Gli eventi sono aperti a tutti sino ad esaurimento posti, ma è possibile garantirsi l’ingresso, compilando il form corrispondente all’iniziativa a cui si intende partecipare.

Google Video chiude: download disponibile fino al 13 maggio!

Venerdì scorso gli utenti di Google Video hanno ricevuto una mail particolare, al contempo addio e avvertimento: tutti coloro che hanno caricato clip sulla piattaforma hanno tempo fino al 13 maggio per scaricarli, prima della chiusura della sezione e della perdita dei file. E’ così che Google chiude la sua sezione dei video per lasciare tutto il lavoro a Youtube, acquistato già nel 2006. Il 29 aprile il sito Google Video non sarà più visibile, mentre la funzione di download sarà ancora disponibile per un paio di settimane per consentire agli utenti di recuperare i lavori qualora non fossero stati salvati prima. Forse molti di questi utenti sposteranno semplicemente i loro video su Youtube che sarebbe la scelta più ovvia e scontata: oggi il social network conta quasi 150 milioni di utenti che caricano circa 35 ore di video al minuto. Resta chiaro che i 2 milioni di clip di Google Video non potevano reggere il confronto per molto tempo (in realtà non si poteva caricare file già dal maggio 2009)… e che l’azienda preferisca recuperare spazio dai server per migliorare altre prestazioni. La domanda è logica: Youtube è davvero l’unica alternativa sul mercato? Che dire di Vimeo? Senza contare che anche SlideShare da alcuni mesi ha implementato la sua sezione. E voi che ne pensate?

Su Mashable recuperiamo il testo originale della mail inviata venerdì agli utenti di Google Video:

From: “Google Video”
Date: Apr 15, 2011 9:56 PM
Subject: Google Video Hosted Content To Be Removed After May 13

Dear Google Video User,

Later this month, hosted video content on Google Video will no longer be available for playback. Google Video stopped taking uploads in May 2009 and now we’re removing the remaining hosted content. We’ve always maintained that the strength of Google Video is its ability to let people search videos from across the web, regardless of where those videos are hosted. And this move will enable us to focus on developing these technologies further to the benefit of searchers worldwide.

On April 29, 2011, videos that have been uploaded to Google Video will no longer be available for playback. We’ve added a Download button to the video status page, so you can download any video content you want to save. If you don’t want to download your content, you don’t need to do anything. (The Download feature will be disabled after May 13, 2011.)

We encourage you to move to your content to YouTube if you haven’t done so already. YouTube offers many video hosting options including the ability to share your videos privately or in an unlisted manner. To learn more go here.
Here’s how to download your videos:

1. Go to the Video Status page.
2. To download a video to your computer, click the Download Video link located on the right side of each of your videos in the Actions column.

Once a video has been downloaded, “Already Downloaded” will appear next to the Download Video link.

If you have many videos on Google Video, you may need to use the paging controls located on the bottom right of the page to access them all.
Please note: This download option will be available through May 13, 2011.
Thank you for being a Google Video user.

Sincerely,
The Google Video Team

Subvertising e parodia della marca negli Honest Logos di Viktor Hertz.

Viktor Hertz, fotografo freelance e graphic designer con la passione per il cinema, la musica e i video divertenti di YouTube, ha avuto un’idea geniale: ha rivisitato i loghi di alcuni importanti brand creando la loro versione “onesta”, almeno secondo la sua personale interpretazione 🙂

Il risultato è una gustosa serie di parodie che sta già facendo il giro del web, un esempio iconico di subvertising in cui la mano del designer crea un’opera a metà tra il puro divertimento e la creazione di uno spazio critico, quasi un invito alla riflessione sui valori rappresentati da brand ormai sempre più presenti nella nostra vi(s)ta quotidiana.
Have fun! 😉

E voi che ne pensate?

Se volete vedere gli altri interessanti lavori di Viktor Hertz, qui in basso trovate i link.

Meal Snap: La migliore App U.S. per controllare il contenuto calorico del cibo

Gli orari sregolati di una vita piena di impegni, sempre di corsa tra lavoro, università e passioni da rincorrere, quasi sempre vuol dire mangiar fuori, prestando sempre meno attenzione a mantenere una linea fisica accettabile. Noi di Ninja Marketing abbiamo pensato che parlare di questa app fosse non solo tremendamente interessante, ma anche doverosamente giusto.

Meal Snap promette di far parlare di se grazie alla possibilità di fornire il contenuto calorico di ciò che stiamo mangiando soltanto scattando una foto!

Tutto quello che bisogna fare è infatti mettere nell’obiettivo del vostro iPhone il pranzo, aggiungere una descrizione sommaria, un commento, qualsiasi cosa vi venga in mente, e lasciare che il sistema lavori per fornire l’output nutrizionale. Ed il gioco è fatto!

Potete ovviamente tenere traccia dei progressi nel tempo del apporto giornaliero di calorie che prevede la vostra dieta. Progressi condivisibili ovviamente su Facebook, Twitter e Foursquare.
In rete allora, si è scatenata una vera bagarre per scoprire come funzioni in realtà quest’app. Infatti l’aggettivo che più comunemente si trova nelle reviews associato a Meal Snap è magic.
Meal Snap è stata creata dall’azienda leader nello sviluppo di soluzioni software per il settore health & fitness, sia su web che su mobile, Daily Burn. L’azienda americana ci ha davvero tenuto a mantenere il riserbo sul suo funzionamento. Spiegato molto sommariamente dal suo ceo Andy Smith – “The database can quickly help identity the food, how many calories there are, proteins, fat, carbs, vitamins, whatever you may want to know. Users can then choose to share what they’ve eaten on Twitter or FourSquare, leading to social accountability”.
Sostanzialmente ogni volta che un utente invia una foto, l’app la confronta con un database di circa 500,000 cibi. Quando trova un riscontro, restituisce un alert che presenta un range entro il quale il contenuto calorico di ciò che si sta mangiando dovrebbe attestarsi. Detta così sembra poca roba, invece testando l’app (oggi ancora solo per il mercato americano) si nota che la capacità di riconoscere i cibi è strabiliante. Così come il calcolo delle calorie. Una delle recensioni più interessanti trovate in rete, è quella fatta da Mike Hsu che riporta una serie di prove molto molto interessanti.

Si parte infatti con il bacon grigliato. Semplice da riconoscere, nessun problema. Funziona!
Si passa poi all’anguria, anche qui nessun problema. Ma Mike inizia a porsi delle domande interessanti – Se inserisco un pezzo di melone nella vodka, sarà capace lo stesso di calcolare le calorie? Ecco un muffin. Facile vero? Sbagliato. Come ha fatto a capire che non si tratta di un semplice muffin al mirtillo ma un muffin di mirtillo e crusca?

Ovviamente, Mark ha approfondito la cosa. Ad esempio, testando cose che non sono propriamente cibo, come quelle che vedete in foto. Risultato? Per ognuna di esse è stato “was not food”.
Tirando le somme, bisogna riconoscere che questa app è molto interessante. Anche perché la Daily Burn era già uscita in precedenza con un’app simile (omonima tra l’altro), che non aveva sfondato in quanto si basava sulla necessità di dover fotografare il codice a barre del prodotto che si stava per mangiare. Ovviamente, la cosa è macchinosa e non sempre eseguibile, mentre con Meal Snap l’approccio è stato totalmente rivoluzionato, puntando sulla fruibilità e la velocità di risposta.
Ad occhio possiamo dire che Meal Snap è un’app destinata a far parlare di sé, sia perché viene sempre data molta importanza alla linea al giorno d’oggi, per questioni di salute o per semplice benessere fisico, e poi perché… si avvicina il tempo della prova costume!!!

Ecco dove trovare l’app:

Meal Snap - Calorie Counting Magic

Nyan Cat il gattino volante [VIRAL VIDEO]

Non riuscirete a togliergli gli occhi di dosso, stiamo parlando del gatto ipnotico Nyan Cat.
Un gattino che vola nello spazio come una cometa!C’era sfuggita ma l’abbiamo riacciuffato, un micetto canterino che è diventato un video virale di grande successo.Con una fan page su Facebook, un canale su Twitter il gattino di LOL-COMICS! sta diventando un vero tormentone con la sua schiera di seguaci affezionatissimi!

I giochi di società sbarcano sull'Iphone con la nuova startup ChallengeIn

I giochi di società sbarcano sull'Iphone con la nuova startup ChallengeInOggi vi parlo di ChallengeIn, una freschissima startup che si presenta come il gioco di società dell’era della geolocalizzazione. Per dirla in poche parole è il punto di incontro tra i classici giochi da tavola con cui molti di noi sono cresciuti e i nuovi trend nell’ambito dei social network e le tecnologie mobili.

Il team di ChallengeIn

ChallengeIn nasce dall’idea e dall’intraprendenza di due giovani startupper torinesi, Claudio Carnino e Nicoletta Donadio. Li ho conosciuti personalmente qualche mese fa e devo ammettere che ciò che li caratterizza è la velocità con cui riescono a mettere in piedi le loro idee e la determinazione con cui le portano avanti. Un esempio è HiNii, la loro prima startup, che tra l’altro è stata la base per lo sviluppo di questa nuova applicazione. Un altro esempio è CocktailStartup, un’associazione non convenzionale che cerca di aggregare giovani interessati al mondo startup o che semplicemente hanno bisogno di qualcuno con cui confrontarsi per dare vita alle proprie idee imprenditoriali.

Il team di ChallengeInClaudio è lo sviluppatore, ma in realtà ha anche una buona capacità nel creare relazioni e fare network con persone che potrebbero in qualche modo aiutare lo sviluppo dei suoi progetti. Vederlo in azione è uno spettacolo, non se ne lascia scappare uno; se tra i lettori c’è qualche investitore stia certo che prima o poi gli capiterà di ascoltare uno dei suoi elevator pitch :). Nicoletta invece, confounder di HiNii e ChallengeIn, ha una buona predisposizione per la grafica, è precisa, attenta ai dettagli e con i piedi per terra. Insomma insieme sono dei veri ninja!

La mission e la vision di ChallengeIn

Solitamente il successo di una startup è decretato principalmente dalla capacità di rispondere ad un bisogno o un desiderio espresso da un grande numero di utenti. In questo caso si tratta della cosa più semplice e naturale che esista: divertirsi con gli amici. La vision di ChallengeIn è diventare in poco tempo la versione moderna dei tradizionali giochi da tavola. Un progetto innovativo, ma allo stesso tempo una scommessa coraggiosa in quanto è basata sull’idea che il dispositivo mobile (che solitamente viene utilizzato individualmente) possa diventare un mezzo attraverso il quale socializzare con i propri amici.

Logo ChallengeInSull’onda di 4Square e tutti i suoi fratelli, anche ChallengeIn punta tutto sulla possibilità degli utenti di diventare RE (ovvero conquistarsi un ruolo di prestigio) dei posti che frequentano. La meccanica di gioco di base è molto simile a 4Square, anche se in questo caso per raggiungere l’obiettivo è necessario trascorrere del tempo con i propri amici giocando ai classici giochi da tavolo oppure sfidarsi con penitenze o battute divertenti. Per incentivare l’utilizzo di questa applicazione i vincitori, oltre a raggiungere lo status di RE del locale, potranno collezionare in futuro una serie di sconti e promozioni.

Le strategie di promozione e di raccolta feedback

Per evitare di fare una semplice recensione della startup ho provato a indagare sulle tecniche utilizzate sia per promuovere l’applicazione e acquisire nuovi utenti sia per raccogliere feedback. A proposito di quest’ultimo aspetto Claudio ci racconta che per monitorare la soddisfazione degli utenti utilizza Appfigures, uno strumento (a mio parere molto utile) che permette di avere statistiche dettagliate sull’applicazione che si crea e che traduce in italiano i commenti e le segnalazioni provenienti da tutti i paesi del mondo.

Screenshot AppFiguresE’ stata inoltre organizzata una serata in un pub, la “ChallengeIn Night“, durante la quale gli utenti potevano provare in anteprima l’applicazione con il fine di analizzare i limiti e i problemi sollevati dagli utenti. Claudio ci racconta che solo grazie a questo sono riusciti a raccogliere feedback su diversi aspetti: i tipi di giochi da tavola da implementare, l’usabilità e la procedura di registrazione. A quanto pare la versione uscita qualche giorno fa sembra essere molto migliorata.

Per quanto riguarda la promozione per il momento la maggior parte degli accessi proviene dalle recensioni fatte sull’applicazione. Per esempio un brevissimo articolo su StartupLift ha generato in pochi giorni più di 400 condivisioni su Facebook. Un altro esempio è quello di KillerStartups, sito frequentato da early adopters di prodotti innovativi in cui si cerca di rispondere alla domanda: “questa startup sarà una nuova killer application?“.

Claudio inoltre ci anticipa che stanno cercando di attivare delle collaborazioni con diversi forum interessati a contribuire alla crescita di ChallengeIn. Giustamente ci ricorda che un’operazione del genere non deve essere solo finalizzata a portare vantaggio alla startup, altrimenti il messaggio potrebbe essere recepito come spam. L’approccio giusto, secondo il founder di ChallengeIn, è interagire direttamente con i moderatori dei forum prospettandogli la possibilità di ottenere in cambio qualcosa (non necessariamente qualcosa di materiale), creando di fatto una win-win situation. D’altra parte se il messaggio viene lanciato dal moderatore di un forum, sarà non solo più efficace, ma gli utenti probabilmente reagiranno meglio.

I risultati ottenuti in circa tre settimane da quanto l’app è stata resta pubblica?! Circa 800 iscrizioni ad oggi e una traction del 20-30% ogni settimana. Non male no?

Quali sorprese di riserva il futuro di ChallengeIn?

Ecco le novità principali in programma per il futuro:

1. giocando si vinceranno coupon per ottenere promozioni e sconti nei locali;
2. come anticipato poco fa Challenge In sta lavorando sulla collaborazione con amministratori di forum e blogger. Come potrete vedere scaricando l’applicazione all’inizio di ogni partita bisogna selezionare il pacchetto tematico con cui si vuole giocare. Nella versione gratuita i pacchetti a disposizione sono tre: uno di cultura generale, uno dedicato a tutti i geekboy e geekgirl e infine uno dedicato agli appassionati di videogiochi.

Screenshot MapStore ChallengeInIn particolare grazie alle collaborazioni con il forum Italian Sub Addicted (ITASA) usciranno presto pacchetti tematici riguardanti le nostre serie di tv preferite. Claudio inoltre ci dice che in questo momento sono alla ricerca di collaboratori appassionati e preparati su argomenti molto specifici, dallo sport alla letteratura, dai telefilm ai viaggi con l’obiettivo di creare nuovi pacchetti tematici. In cambio le persone che decideranno di collaborare con ChallengeIn otterranno visibilità e (se verrà approvata da Apple la vendita di contenuti aggiuntivi per Challenge In) una percentuale sui ricavi ottenuti. Insomma fatevi avanti, ChallengeIn vi aspetta.

I due founder di ChallengeIn si aspettano di raggiungere grazie a queste novità, i primi 10.000 utenti. Che dire? In bocca al lupo!

Se invece siete solo curiosi di scoprire di cosa si tratta scaricate gratuitamente l’applicazione dall’AppStore!