Facebook Developer: le ultime novità dal blog degli sviluppatori

Tramite l’ormai famosissimo Developer Blog, il team di programmatori di Facebook ha annunciato ulteriori novità a disposizione di utenti e sviluppatori molto interessanti:

Iscrizione ai commenti

Da oggi è possibile ricevere gli aggiornamenti relativi ad un particolare commento presente nel Box di Facebook collegato al nostro blog. La nuova funzione ci consente di iscriverci ad ogni singolo commento d’interesse inserito nel Social Plugin, scegliendo quindi come e quando seguire una particolare discussione. Ovviamente, è possibile cliccare in ogni momento il tasto “unsubscribe” per interrompere la ricezione degli aggiornamenti.


Like Story Feedback

E’ stata introdotta la “Like Story Feedback”, un vero e proprio elettrocardiogramma che monitora i “like” e i commenti del sito web al quale sono collegati i Social Plugin di Facebook. Quest’intervento si colloca nella politica di ampliamento degli strumenti di monitoraggio messi a disposizione degli utilizzatori dei Social Plugin di Facebook, da tempo condotta dagli sviluppatori di Palo Alto.

Maggior controllo delle attività del “Send Button”

Introdotto da meno di un mese, il “Send Button” è un Social Plugin ancora poco utilizzato, ma sul quale evidentemente gli sviluppatori di Facebook puntano molto. Infatti la sua crescita e la cura che gli viene riservata non hanno soluzione di continuità, esattamente come accaduto nell’ultimo anno per suo fratello maggiore, il “Like Button”. Adesso, grazie alle Graph Api (clicca qui se vuoi saperne di più), sarà possibile “interrogare” il proprio “Send Button” per verificarne l’effettivo gradimento da parte degli utenti nel sito nel quale è integrato.

Operation Developer Love

Le attività legate ai Social Plugin appena viste dimostrano la chiara intenzione, da parte dei vertici di Palo Alto, di riscrivere quelli che sono gli schemi con i quali noi oggi intendiamo la “rete”: non più una fitta ragnatela di pagine, ma una serie di connessioni tra persone, news, foto e contenuti di ogni genere. Il tutto, in una bella tonalità di blu.

Per raggiungere quest’ambizioso obiettivo è necessario, però, che gli sviluppatori possano utilizzare pienamente e con profonda consapevolezza tutti gli strumenti che hanno a disposizione. In quest’ottica, l’Operation Developer Love è un vero e proprio credo, che accompagna ad un’intensa attività di ricerca una certosina attività di documentazione, testing ed analisi, in un’ottica molto chiara: la totale integrazione di ogni contenuto web verso l’esperienza “Social” di Facebook (infatti, è proprio nell’Operation Developer Love che si colloca, ad esempio, la nuova funzione del “Like Button” come strumento di condivisione).

In questo clima tanto ambizioso, non stupisce la voglia da parte di Zuckerberg di “accentrare” attorno al suo prodotto non più solo la semplice esperienza “Sociale”, ma l’intera esperienza web. Da qui, ad esempio, l’introduzione degli “iframe” come nuova tecnologia di sviluppo delle Fan Page, oppure la necessità di autenticare il proprio account per creare nuove applicazioni (e di conseguenza le nuove Pagine Fan). Autenticazione che passa attraverso una sola strada: l’inserimento del numero di cellulare e dei dati della carta di credito, casualmente gli stessi dati indispensabili per gestire gli ormai famosi Facebook Deals.

Il tutto, si può ipotizzare, è una strategia per far convergere due aspetti che, seppure oggi ancora diversi e divisi, sembrano quasi destinati ad unirsi: social network e acquisti on-line. Appare quasi scontato che dovranno fondersi, dando vita ad un “Social Commerce” molto redditizio per chi saprà capirlo, ma soprattutto realizzarlo senza “invadere” l’utente e i suoi tempi, muovendosi in silenzio verso questa direzione. Quello che sembra proprio stia facendo Facebook in questi mesi di grande fermento.

Detto, fatto!

GTD è l’acronimo di “Getting Things Done”, il programma di David Allen. Il metodo con cui l’esperto di produttività personale insegna in questa guida a organizzare e gestire le giornate. L’autore dimostra che è possibile affrontare tutti gli impegni senza ansia. Il punto di partenza è semplice: la produttività è direttamente proporzionale alla capacità di sapersi rilassare, perché solo con una mente sgombra i pensieri possono essere sistematici e la creatività può generare risultati.

Autore: David Allen, D. Fasic (Traduttore), A. Mazza (Traduttore)
Brossura: 270 pagine
Editore: Sperling & Kupfer (16 maggio 2006)
Collana: Target
Lingua: Italiano
ISBN-10: 882004109X
ISBN-13: 978-8820041090
Peso di spedizione: 259 g

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Dati sull'utilizzo di Internet: la ricerca Audiweb [REPORT]

Audiweb ha pubblicato i risultati della Ricerca di Base sulla diffusione dell’online in Italia e i dati di audience del mese di marzo 2011.
Il report trimestrale è basato su 10.000 interviste a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni.

Rispetto a marzo dello scorso anno, l’incremento percentuale delle famiglie con accesso da almeno un device è pari a +10,8%, mentre quello da pc di proprietà risulta essere pari a +11,7%.
Analizzando più in dettaglio il profilo sociodemografico degli utenti attivi nel giorno medio, emerge che il 51,6% possiede un diploma superiore o tecnico e il 18,7% è laureato.

Il profilo professionale di chi dichiara di avere un accesso a internet da almeno uno dei luoghi considerati, attraverso pc o
mobile, risulta abbastanza elevato, considerando che i più alti livelli di concentrazione sono tra gli imprenditori e liberi professionisti (97,8%), tra i dirigenti, quadri e docenti universitari (97,4%) e tra gli impiegati e gli insegnanti (93,8%).

Tra i non occupati, internet è soprattutto tra gli studenti universitari (99% dei casi), gli studenti di scuole medie e superiori (89,5%) e coloro che sono in cerca di prima occupazione (80,1%).

Il 12,6% di coloro che possiedono un telefono cellulare utilizzato in modo esclusivo dichiara di usarlo per navigare su Internet. Tra le attività principali: 9,4% navigare su internet, 5% inviare ricevere email, 4,9% consultare motori di ricerca e 4,6% accedere ai social network.

Più ridotte le quote legate ad altre attività come scaricare e utilizzare applicazioni, consultare itinerari/mappe, consultare il
meteo, scaricare musica da uno store/portale. Incide di più la quota di coloro che usano il telefono cellulare per attività più tradizionali (37,5%). In particolare quasi il 24% delle attività è rappresentato da inviare/ricevere mms e il 19,3% ricevere sms/mms con informazioni pubblicitarie.

Qui il comunicato stampa della pubblicazione. Per il download del report basta iscriversi al sito Audiweb.

Adotta un Ninja e mandalo a Cannes!

È stato reso noto da pochi giorni il programma della 58° edizione del Cannes Lions International Festival of Creativity e cogliamo l’occasione per lanciare una proposta a metà tra esperimento social e fund raising giornalistico:

Se sei una agenzia, una società di marketing o una azienda e vuoi avere visibilità su Ninja Marketing,

Adotta il nostro corrispondente da Cannes! Ogni giorno il post dedicato al meglio del Festival sarà realizzato in collaborazione con la tua impresa (scrivi ad info[@]ninjamarketing.it se vuoi saperne di più).

Intanto, delle oltre 55 sessioni incluse nel programma dei seminari di quest’anno, vi segnaliamo quelli che sono gli incontri da non perdere di quest’edizione:

19 Giugno

Fleishman-Hillard L’agenzia internazionale di pubbliche relazioni terrà un seminario sul Social Mobile Marketing. Durante la sessione si parlerà dell’enorme diffusione degli smartphone nei mercati attuali ma in particolare si discuterà del come integrare al meglio il mobile all’interno del proprio mix di comunicazione, della propria social media strategy e nella gestione della reputazione del brand.

20 Giugno

E’ la volta di Malcolm Gladwell, giornalista e sociologo canadese (tra i personaggi più influenti del 2005 secondo Time), che insieme alla Kraft Foods esplorerà il paradosso che si nasconde dietro l’innovazione. Si affronteranno diverse questioni quali: Qual è il collegamento tra la cultura organizzativa e la sua abilità di innovare?Esistono strutture o tipi di organizzazione più adatti all’innovazione?

21 Giugno

ore 9,30: L’ AgênciaClick Isobar & Fiat (Brazil) apriranno la giornata con un seminario in cui si discuterà della prima vera automobile realizzata in crowd-sourcing: la Fiat Mio.

ore 10,30: LIPG Women’s Leadership Network (WLN) terrà un seminario sul ruolo marginale delle donne nel settore dei media e in generale del marketing. Protagonista assoluta sarà l’imprenditrice nonché presentatrice americana Marta Stewart che mostrerà a tutti cosa si può imparare da una donna che ha sfidato e innovato l’industria creativa negli anni.

ore 12,30: Impredibile appuntamento con il seminario di 45 minuti dei creatori di TED che esplorerà i temi del complicato rapporto tra online e offline, i social network nelle nostre vite e lo storytelling.

ore 13,30: YouTube insieme a Craig Davis (Chief Creative Officer Publicis Mojo e fondatore della piattaforma social Brandkarma, che permette agli utenti di segnalare pro e contro dei propri brand) esploreranno il ruolo che le nuove piattaforme online possono assegnare agli utenti nei processi di creazione di nuove idee. E come queste idee possano trasformarsi in partnership tra le aziende e gli utenti.

Per mostrare ciò YouTube ha anche avviato l’iniziativa “Good Work: A challenge To Creatives” che permette a chiunque di sviluppare campagne di sensibilizzazione (postando video di una durata di massimo 1 minuto) basate su una serie di brief di varie organizzazioni no profit disponibili sul canale dell’iniziativa.

ore 17,30Amanda Groty, Global Strategy Director della Hill & Knowlton’s, modererà il seminario con Peter Vesterbacka della ROVIO MOBILE sullo straordinario successo di Angry Birds e sui piani futuri dell’azienda. Sarà inoltre possibile fare domande e intervenire con Twitter usando #HKCannes e seguendo @HillandKnowlton.

22 Giugno

David Alberts della MOFILM, l’azienda che offre agli aspiranti registi la possibilità di presentare il loro lavoro a grandi marchi pubblicitari, incontrerà l’attore Jesse Eisenberg, interprete di Mark Zuckerberg nel film “The Social Network”.

23 Giugno

Imperdibile il New Directors’ Showcase di Saatchi & Saatchi. L’appuntamento raccoglie i lavori dei nuovi talenti (della regia), selezionati tra le varie agenzie in giro per il mondo. Lo scorso anno lo showcase si concluse con l’apparizione (in ologramma) dello storico direttore creativo della Saatchi Paul Arden, scomparso nel 2008.

Questi gli appuntamenti e gli ospiti  più importanti della 58°esima edizione del festival, ma inoltre ci saranno seminari di: VEVO, Facebook, Crispin Porter + Bogusky, Nestlé, Publicis Groupe, Goviral, Foursquare, The Huffington Post, Time Warner, Coca Cola, LEGO, Leo Burnett e tanti altri.

Bad Avenue e Sunset Boulevard: cosa succede tra i Mad Men italiani

Se proprio devo dirla tutta, rispetto a Donald Draper il mio giudizio sulla pubblicità italiana in generale, su una parte dei creativi ma, soprattutto, sulla stragrande maggioranza dei managerazzi, è molto più duro di come la vede lui. Pertanto non lo biasimo quando sostiene:

  • che i creativi italiani si sono fatti abbindolare dai biscazzieri dei bilanci
  • che la Awardite ha eroso la nostra già difficile socialità
  • che di fronte ai licenziamenti in massa abbiamo al massimo agito (e non reagito) individualmente
  • che per il grand guignol degli stagisti ci siamo limitati a fare i portoghesi

Però…

Stracciare questo succulento menu di storture non rientra negli obiettivi di un Club. Le finalità dell’ADCI sono sostanzialmente, e storicamente, snob. Quando nel lontano 1985 una quarantina di colleghi che tifavano per i lontani/vicini idoli Bill, Leo, Charlie, Helmut, Jacques… si sono detti: “Perché non ci proviamo pure noi?

Così era scoccata l’ora legale della nostra réclame. Tutti mettevano avanti i loro pennarelli e tastiere di almeno dieci anni. Erano tempi caotici e fortunosi. I danée, gli sghei, i verdoni, le lire, erano milioni e milioni, come le stelle del salame Negroni.

Finalmente i giri e rigiri dei maledetti jingle con le rime venivano spazzati via dal sound dei vari Van Halen, Prodigy e Midge Ure. Per girare gli spot, non si andava più solo all’Idroscalo o a Cinecittà, ma anche a Pinewood, in Islanda o a Capetown. Gran parte dei direttori creativi si spostavano con la Harley o in sontuose biemmevù – o non si spostavano affatto perché i clienti amavano farsi coccolare nelle nostre sale meeting sempre più a misura Duomo.

Di ragionare su cosa sarebbe potuto succedere entro due, cinque o dieci anni, non faceva parte del nostro sistema operativo. Figurarsi se ci pensavano i sindacalisti, gli economisti, i risorsumanisti, i gazzettari trade… e tantomeno i nostri amministratori delegati.

Delegati da cosa e da chi? Non certamente da chi si faceva il mazzo fino a sera tardi o durante i weekend. Dietro le targhe meneghine o pomposamente worldwide, i cottimisti della creatività contavano sempre meno. Per testimoniare qual è stato il peso minimosca sempre più mini della nostra creatività, basta citare p.e. l’infinita marcialonga tra la mitica CPV fino all’attuale DraftFCB, con decine e decine di restyling della maggioranza e delle business card.

Ma questo plot non è andato in scena solo nel teatrino della comunicazione a.k.a. AssoComunicazione. La miopia non ce l’hanno in leasing solo gli ipovedenti e i pubblicitari. Il mix tra apatia e presunzione ha funzionato a manetta anche tra i grandi magazzini e i bottegai, tra i montatori e gli speaker, tra gli esercenti del cinema e gli ordini religiosi. Quella commedia all’italiana è andata in scena anche nei partiti, nelle banche, nel Vaticano, e persino nel campionato più brullo del mondo.

E noi…

…anziché cercare le vie dei canti nel deserto della banalità e del conformismo, siamo semplicemente diventati lo specchio delle brame di chi ai piani alti tirava solo a campa’.

Ogni anno le nostre premiazioni assomigliavano sempre di più alle convention nelle terme o ai festival dell’Unità, dove, tra striscioni, bicchierozzi, dibattiti, stuzzichini e piadine si discuteva (si fa per dire) sempre e solo sul condizionale, sull’imperfetto, sul passato remoto dei paroloni de’ noantri.

Le nostre giurie scimmiottavano spesso i trial movie americani dove l’accusa e la difesa di una campagna fanno di tutto (e anche di più) per portare la giuria dove ti porta il quorum. Le parole ai giurati alla Henry Fonda diventavano sempre più timide e rare. Era più facile che in quelle aule si sentissero dei secchi e insistenti “Mi oppongo!”

Ma era un rituale che faceva ancora parte di un incruento loop tra amici-nemici per la pelle. Quei tranquilli weekend di sorprese ed emozioni allo Studio 117 o in Accademia di Comunicazione, non erano ancora diventati le spaventose Cinque Giornate di Milano che poi avrebbero definitivamente reso irrespirabile l’aria fritta che è circolata tra noi.

Sarebbe strano se le mascalzonate dei comitati d’affari che siedono nelle istituzioni, nelle redazioni, nelle curie, nelle finanziarie e nei sottoscala delle holding internazionali che ordiscono la nostra stoltezza e sordità, non ricadessero anche su ciò che, anche tra i creativi, una volta veniva chiamato qualità, etica, stile.

A furia di leggere, sentire, vedere il trash politico e culturale che ogni giorno si abbatte sui cittadini alla tv, nelle aule, negli stadi, nei bar e nei consigli d’amministrazione, non mi sorprende che pure noi siamo diventati ciò che siamo: addetti interdetti, fornitori sfiduciati, impauriti e, in larga parte, schifosamente vigliacchi.

Ciò che è stato detto, scritto e pubblicato contro Alex Brunori, è semplicemente criminale. Roba da insetticida razzista marchiato Calderoli. Quando su Mad Avenue quel “loro” Niccolò Copernico aveva deciso di dedicare tante ore (sue personali, oppure dell’agenzia in cui lavora, fa lo stesso), per mettere in bella il suo livore e tanta meschinità, non ci credevo. Perché non si sia firmato Fabrizio Corona o Roberto Lassini, non lo sa neppure lui. Donald Draper, che ovviamente sa benissimo chi sia costui, dovrebbe dirgli che Copernico non è stato un trequartista dei Lupi, del Padova e della Spal, ma un astronomo polacco che aveva insegnato a Roma, a Padova appunto e a Ferrara. Che quel genio avesse raddrizzato per sempre la malafede geocentrica della Chiesa (e dei randagi che ululano in incognito in quel blog), è un fatto che andrebbe raccontato anche agli ultrà che continuano a masturbarsi, col passamontagna abbassato, in tutte le curve sud.

Il clima che regna in quel (in parte, ahimé, anche nostro) giro, mi fa pensare che a D.D. e ai suoi tifosi, non importi assolutamente nulla se le cosacce stanno come stanno. Come Bruno Vespa, il Diddì non è un cretino. Anzi. Lui sa benissimo che a furia di esaltare a getto continuo le frustrazioni che si annidano nelle nostre case (leggi: agenzie), il suo share si riprende tutte le volte, che è una bruttezza.

Secondo me, Mad Avenue poteva diventare un luogo d’incontro positivo. Invece, ora il gestore ha annunciato che anche il cattofondamentalista Pagano è entrato nel suo dreamteam. E così, il cerchiobottismo si chiude. Non a doppia, ma a tripla mandata. Come conviene a chi il tridente d’attacco contro tutto e tutti lo confonde con la S.S. Trinità.

Amen.

Till
co-moderatore ADCI-list

I migliori giochi per iPhone, iPad ed Android: Dungeon Hunter 2 Action RPG

 

Il Videogioco “Dungeon Hunter 2” è un’app gaming di grande successo (dell’importante casa sviluppatrice francese Gameloft) attualmente disponibile sia per iPhone e iPad che per smartphone Android.  Appartiene allo specifico genere Action RPG / Hack’n Slash (giochi di ruolo basati su combattimenti in tempo reale) nella tipica ambientazione medievale dal carattere fantasy.

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Disponibile su App Store nella versione 1.0.0 da 540 MB per iPhone e iPod touch (pubblicato il 9 dicembre 2010) ed in versione HD 1.0.0 per iPad da 467 MB (pubblicato il 16 dicembre 2010). Tutt’oggi acquistabili a 5.49 euro.

Questo videogame è caratterizzato da una specifica modalità multiplayer cooperativa, fino a 4 giocatori in contemporanea. Usufruibile sia su rete wireless locale via bluetooth, oppure online tramite Wi-Fi su “Gameloft LIVE” e su “Game Center” (il gaming social network di Apple per le partite multi giocatore).

Centinaia le missioni che si presenteranno ai nostri “Cacciatori”. L’ambientazione dispone di ben 33 aree diverse da esplorare, con un mondo 5 volte più grande del 1° capitolo “Dungeon Hunter”, rispettivamente su App Store nella versione 1.6.1 da 227 MB per iPhone e iPod touch (pubblicato il 13 marzo 2010) ed in versione HD 1.0.5 per iPad da 211 MB (pubblicato l’1 aprile 2010). Tutt’oggi acquistabili a 3.99 euro.

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Ma ritorniamo sul 2° capitolo.
Quest’ultimo presenterà dei nemici più forti e missioni ancora più impegnative. Si potranno combinare le abilità di tutti i membri della squadra per diventare ancora più letali. Le partite co-op verranno salvate automaticamente, e i progressi non andranno persi quando si passerà alla modalità giocatore singolo.

3 le classi di personaggi interpretabili: Guerriero, Ladro e Mago. Ognuna personalizzabile con 2 distinte specializzazioni: Crociato e Berserker per il Guerriero; Carnefice e Arciere per il Ladro; Illusionista e Stregone per il Mago. Per un totale di 72 abilità da imparare e fino a 100 livelli da raggiungere. Saranno 400 gli oggetti da raccogliere, incluse armi corpo a corpo e a distanza, armi doppie e armi singole o armi a due mani che modificheranno l’aspetto e le abilità del proprio personaggio. Con 11 feroci boss da sconfiggere a fine esplorazione dei diversi dungeon. E con 3 livelli di difficoltà appena si sarà completato il gioco.

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Le vicende storiche della trama si snodano 25 anni dopo gli eventi di “Dungeon Hunter I”, Gothicus ha di nuovo bisogno di un salvatore.  Riportiamo di seguito un estratto dalle Cronache di Gothicus:

Tu sei il figlio dell’immortale Re di Gothicus e legittimo erede al trono. Tuo fratello, Edward, ti ha esiliato e ha gettato il regno in una nuova era di terrore dopo una guerra di successione che l’ha visto vincitore. La salvezza del tuo regno grava ancora una volta su di te: Gothicus è minacciata dal ritorno della Regina Oscura e, come predetto dagli dei, dal potere stesso degli Immortali.

Durante i viaggi e le esplorazioni del proprio personaggio giocante per il mondo di Gothicus si incroceranno molteplici creature. Alcune disposte ad aiutarci, come le Fate (creature magiche di natura elementare: la fata dell’aria, dell’acqua, della terra, del fuoco e del fulmine); altre creature invece saranno aggressive e malvagie, i cosiddetti “Mostri” (come i demoni della terra, i draghi della sabbia, i mastini del nord, le lucertole della palude e i coboldi sciamani).

Trama a parte, Gameloft ha pensato bene (alla luce del successo crescente riscontrato sui device di casa Apple) di sviluppare e immettere sul mercato, nello scorso mese di aprile, anche la versione per gli smartphone Android di questo apprezzato 2° capitolo. Acquistabile su Gameloft Market a 3.99 euro.

In definitiva, un gioco dal taglio grafico molto curato (pienamente in 3D), e da un comparto sonoro rappresentato ai massimi livelli grazie alle sue musiche davvero evocative.

La longevità è superiore alla media dei videogames, sviluppato ad hoc per una mobile experience fuori dal comune. Mentre  il gameplay risulta essere la nota stonata per l’eccessiva ripetitività delle azioni di gioco intraprese durante i combattimenti del proprio personaggio.

Consigliamo di provarlo, non ne rimarrete certo delusi se siete amanti del genere fantasy RPG d’azione.

Qui di seguito potete scaricare, cliccando sulle immagini, le diverse versioni di questa mobile app gaming:


Android

 

 

 

 

 

 

 

 

McDonald's, dal billboard personalizzato al virale di Piccadilly Circus

La campagna adv di McDonald’s, pensata da Leo Burnett per Piccadilly Circus, passa dall’out of home al virale. Semplice l’idea, essenziale  il design: le persone possono interagire con le immagini del maxi poster LED e condividere la foto sui social network o nel canale flickr dedicato.

Tante le immagini che per 40 secondi son passate sul pannello: una torta con delle candeline, un palloncino con scritto ‘ciao mamma’, un ombrello, un mazzo di fiori, un palloncino a forma di cuore, un cappello in tipico stile english, fumo che esce dalle orecchie, un bel paio di copriorecchie e tanti altri anche a seconda della stagione o delle festività. Non poteva infine mancare una nuvoletta animata che sogna un hamburger a due piani.

Sicuramente una bella idea per far comunicazione ma non solo: anche un modo simpatico per interagire con le persone e invogliarle a cercare il McDonald’s più vicino (e se ci siete stati sapete bene che non è difficile da trovare nelle vicinanze).

Oltre al canale flickr troviamo anche una pagina del sito dedicata al progetto e un canale youtube. Molti i commenti e le visualizzazioni per una campagna che ha fatto parlar di sé.

Trovato (qui)

Dirt Devil, l'aspirapolvere indemoniato [VIRAL VIDEO]

Una casa buia, un’anziana coppia spaventata, un esorcista, rumori sinistri, urla e…una donna che si muove convulsamente attaccata al soffitto! Sembra davvero il copione del famoso film di Friedkin, ma questa volta il finale è ben diverso: non c’è nessun demone a tormentare il corpo di un’innocente donna, bensì…un aspirapolvere davvero potente!

Uno spot davvero divertente di Dirt Devil, magari non proprio originale, ma l’effetto sorpresa è assicurato e assolutamente efficace!

13 brand dalla Green Economy alla Blue Innovation

L’agenzia di comunicazione e branding p&b communication, in collaborazione con Panorama Economy, ha pubblicato Brand 2011: 13 case history di altrettante aziende impegnate nel promuovere pratiche eco-compatibili.

Lo studio comprende grandi marchi internazionali come Ben & Jerry’s, BMW Mini, Philips affiancati a piccoli e grandi orgogli italiani, come Aran Cucine, Barilla,Coca-Cola HBC Italia, Costa Crociere, Gruppo Polo Le Ville Plus, Gruppo Sanpellegrino, IMQ, SANYpet, Simply Market, Telecom Italia.

Nella sua quarta edizione e in collaborazione con WWF e l’Università Roma Tre in qualità di partner scientifici, Green Brand presenta il concetto di Blue Innovation:

La locuzione “Blue innovation” è stata coniata da Bob Isherwood, ex Creative Director per Saatchi & Saatchi Worldwide, che ha presentato al Sustainable Brands International (SBI) il suo pensiero traducendo l’onere della responsabilità ambientale in un “oceano blu di nuove opportunità” in cui fare della sostenibilità un concetto “irresistibile” per gli individui.

La “Blue Economy” è un nuovo modello di business volto ad ispirare gli imprenditori verso un’evoluzione green, compatibile però con il contenimento dei costi e la attuale congiuntura economica. Insomma, green sì ma rimanendo competitivi sul mercato.

Lo studio è uscito in edicola il 12 maggio con Panorama Economy ma è disposizione di tutti gli imprenditori e agli studiosi del settore in formato pdf e in formato ebook.

E’ arrivato il momento del Live Performers Meeting 2011! [EVENTO]

Avete segnato in calendario i giorni che vanno dal 19 al 22 maggio e ora non vi ricordate proprio il perché? Ok…. vi rinfreschiamo la memoria.

LPM, Live Performers Meeting, vi avevamo invitato a diventarne protagonisti. Va meglio? Iniziate a ricordare?

Ancora no?E se diciamo che il LPM è da ormai 8 anni uno stimolante incontro tra vj e visual artists provenienti da tutto il mondo, il piu grande evento dedicato a video, new media e tecnologie digitali a livello internazionale?
Vi dice qualcosa?

Bene allora ci siamo.
Per quattro giorni Roma sarà il teatro della sperimentazione artistica e nelle 3 sale del Nuovo Cinema Aquila le immagini, i suoni e le performance trascineranno il pubblico al centro di un’esperienza artistica sperimentale e unica.

Artisti dai backgrounds estremamente diversi provenienti da tutto il mondo si esibiranno a rotazione, dando la loro personale interpretazione di una delle sette tematiche che caratterizzano questa edizione: Re-encode, Videntity, Cinematic Derives, Sensible Data, 3D-stereoscopic, Urban Art Media Drifts e Video Mapping.

Ma non solo. Oltre a vj set e performance, il LPM ospiterà anche quest’anno workshop assolutamente da non perdere, tenuti da docenti di fama internazionale: da Arduino a Kinect, da Quartz fino al mapping 3d.
Ma l’arte non rimarrà chiusa nelle stanze del Nuovo Cinema Aquila….il LPM, infatti, invaderà le strade della capitale con videoincursioni, azioni di mapping ed installazioni audiovisive
sparse in diversi punti del Pigneto.

Tutto chiaro?

E allora ora che abbiamo chiarito perché avevate segnato questi 4 giorni sul calendario, non vi resta organizzarvi per prendere parte alla video revolution più accattivante dell’anno. Per maggiori info comunque cliccate qui