C'era una volta il forum, da sempre meta del confronto tecnico-specialistico su internet. Finita l'età dell'oro, con l'avvento dell'era della condivisione e del real-time, oggi i forum soccombono a una user experience non più al passo coi tempi, poco coinvolgente e minata da un'intrinseca rigidità. Non sono più protagonisti, hanno perso lo smalto e sopravvivono perlopiù come knowledge base di prodotti specifici, dove solo i più coraggiosi osano avventurarsi tra decine di thread abbandonati.
Ma allora dove convergono le comunità digitali per risolvere i propri dubbi? Negli ultimi tempi sembra stia godendo di particolare fortuna il genere Q&A (question & answer), ramo in cui tutti i maggiori players della internet industry si sono lanciati con avidità: Google con l'acquisizione di Aardvark, Facebook con il prodotto Questions, Linkedin con Linkedin Answers, Yahoo con YahooAnswers (un precursore a tutti gli effetti), Ask.com, e infine quella che si è imposta come la star indiscussa dell'ultimo periodo: Quora.
Tutte queste soluzioni tuttavia, pur alla luce di punti di vista tra loro differenti, propongono un approccio fondamentalmente conservativo.
La startup di cui parliamo oggi al contrario, prova ad introdurre ingredienti nuovi nella ricetta; si chiama TuoGuru, ed è una creatura di Giuliano Ambrosio. Attualmente in beta con circa 1000 utenti registrati, ha un focus su design, programmazione, seo & marketing, CMS e social media e si definisce "Il primo marketplace italiano del know-how".
Ed è proprio "marketplace" la parola chiave per TuoGuru: il fattore differenziante della piattaforma è infatti il tentativo di rinnovare l'impianto classico del Q&A con un meccanismo di reward basato sulla gratificazione economica e su semplici meccaniche ludiche come il raggiungimento di obiettivi misurati su una leaderboard.
Ma vediamo il funzionamento del sito: dopo la registrazione l'utente ha la possibilità di porre domande o dare risposte; nel primo caso, dopo aver acquistato i crediti necessari (5 crediti per una domanda) si pubblica il quesito e ci si impegna a retribuire con un budget impostato a piacere la risposta migliore tra quelle proposte dalla community; per aiutare nella scelta, ogni utente TuoGuru potrà votare la risposta che riterrà più meritevole di aggiudicarsi il budget.
Nel secondo caso invece, l'utente cerca tra le domande aperte quelle a cui può fornire una risposta, e partecipa offrendo il suo know-how. Se sarà scelto e premiato, riscuoterà il montepremi messo in palio dall'utente che ha posto la domanda.
Il tasso di attività ed efficienza di coloro che scrivono risposte genera una classifica che incita tutti gli esperti a un po' di sana competizione.
La formula Tuoguru è particolarmente azzeccata perché introducendo il motivatore economico tutti sono incitati a mantenere attivo il funzionamento della community e come diretta conseguenza si riduce drasticamente la percentuale di domande che rimangono inevase; inoltre, se dopo 10 giorni non si è ancora trovata risposta al quesito posto, saranno gli stessi amministratori del sito a valutare se rimuovere la domanda o intervenire in prima persona.
Mixando conoscenza crowdsourced e gratificazione economica, Tuoguru si afferma oggi come uno degli esperimenti più interessanti nel suo genere, e pone di fatto le basi per quella che potrebbe essere la nuova generazione del Q&A online.