Su Ninja Marketing abbiamo spesso detto che per capire il motivo per cui alcuni video diventano virali, bisogna andare oltre la creatività.
Nel libro “Marketing Non-Convenzionale” (Cova, Giordano, Pallera), edito dal Sole 24 Ore, i Ninja Alex Giordano e Mirko Pallera hanno definito il Marketing Virale così:
il marketing virale è finalizzato alla realizzazione prodotti, servizi o comunicazioni commerciali che “abbiano in sé” la propensione a diffondersi spontaneamente fra le persone come virus.
Il marketing virale:
1) Progetta il Viral-DNA del prodotto/servizio/comunicazione
2) Identifica le persone potenzialmente interessate ad esso
3) Lo inserisce nei network sociali di riferimento (seeding)
4) Ne agevola la diffusione incoraggiandone la condivisione
Come sappiamo, la progettazione del Viral-DNA resta l’elemento più importante e imprescindibile per il successo delle strategie di marketing virale: alla base di un fenomeno virale c’è sempre un’emozione: gioia, paura, sorpresa, disgusto.
Tuttavia, un buon VIRAL DNA deve necessariamente trovare terreno fertile per attecchire e diffondersi in maniera contagiosa. In questo senso l’attività di “seeding”, rappresenta una variabile fondamentale del processo di propagazione. Questo perchè, come sappiamo, “Virale è la condivisione sociale delle emozioni”.
Con questa dovuta premessa, gustiamoci quest'infografica [USA Centric]"How Videos Go Viral [INFOGRAPHIC]", realizzata da Brian Sieber dell'agenzia Jun Group e pubblicata su Mashable che sottolinea il ruolo dei Social Media nella condivisione dei video e l'importanza del rendere i contenuti facilmente condivisibili nei Social Network.