L'email marketing è da sempre una sfida per i marketer di ogni azienda, soprattutto da quando il 50% delle email viene aperta da dispositivi mobile.
Chiaramente i numeri variano da azienda ad azienda, ma il trend indica che entro la fine del 2014 la percentuale aumenterà notevolmente.
L'infografica, prodotta da YesMail Interactive, che vi mostreremo alla fine dell'articolo, analizza in primo luogo le problematiche che un utente affronta se la nostra email non è progettata per il mobile.
1. Eccessivo scrolling
Il 44% dei consumer lamenta delle difficoltà di lettura per un eccessivo scrolling della pagina.
2. Visualizzazione non corretta
Il 29% lamenta dei problemi di visualizzazione del layout che, molto probabilmente, è incompatibile con le risoluzioni dei nostri telefoni.
3. Troppi contenuti
Il 27% lamenta un'eccessiva quantità di informazioni.
Scalable vs responsive: le principali differenze
Per ovviare a questi problemi esistono due alternative: creare delle "scalable email" oppure scegliere un design "responsive".
Scalabale: in questo caso la nostra email sarà leggibile al 100% e manterrà la sua "cliccabilità" anche se ridotta, sul nostro mobile, grazie a caratteri e bottoni più grandi.
Responsive: le mail responsive invece, ri-adattano i contenuti alle dimensioni del nostro schermo (qualsiasi esso sia) ingrandendo immagini, creando dei menu di navigazione alternativi e più intuitivi, utilizzando caratteri e bottoni ancora più grandi rispetto alle mail scalable, a prova di tap.
Attenzione però, perché ad oggi, non tutti i mobile devices supportano il responsive design. Quindi l'alternativa potrebbe essere quella di creare un layout ibrido per la nostra e-mail, ottimizzato sia per lato desktop che per quello mobile.
In questo modo il layout sarà in grado di essere ridimensionato, oppure di diventare responsive nel caso in cui lo smartphone supporti questa visualizzazione.
I benefit di un responsive design sono chiaramente le dimensioni. Un logo più grande sarà più facilmente cliccabile, stessa cosa accadrà nel caso di contenuti maggiormente leggibili.
Ecco l'infografica: