Sui Google Glass ormai si è scritto già di tutto: il colosso del web ha saputo creare un hype sensazionale su questo nuovo rivoluzionario progetto.
Tuttavia, nel mondo del design e della fotografia gli interrogativi sulle possibili declinazioni di utilizzo sono rivolti al particolare ambito della street photography.
Idealmente i Google Glass sarebbero perfetti per questo tipo di applicazione, consentendo un rapido e "mimetico" utilizzo in mezzo alla gente, senza dare nell'occhio. Tuttavia anche in questo caso ci sono dei pro e dei contro da valutare.
Occhio alla privacy
Il fatto che con i Glass si possano registrare video e scattare foto "senza permesso" può essere un'opportunità per la qualità e la spontaneità dello scatto, ma anche un problema di privacy. Certo direte voi, la street photography di fatto consiste nel "sorprendere" perfetti estranei in scene di quotidianità assolutamente naturale, ma in questo caso il problema si pone sulla percezione che si ha del mezzo. La mentalità del soggetto dipende moltissimo dal tipo di equipment utilizzato.
I Google Glass danno come opzione la possibilità di "nascondersi" fisicamente, ma tutto questo non è necessario, è paradossalmente meglio far parte della scena, senza creare situazioni imbarazzanti.
Occhiali per non dare nell'occhio
Per la street photography solitamente è necessaria una macchina fotografica piccola, discreta, silenziosa, maneggevole e con un'alta qualità dell'immagine. Dovrebbe essere il punto di partenza per ottenere quello che in gergo tecnico viene chiamato "candid shot", per cui la regola è "mai attirare l'attenzione dei soggetti".
Tuttavia, i Google Glass non assomigliano affatto a una macchina fotografica. Questo può essere un grande vantaggio all'inizio, quando i soggetti coinvolti non hanno ancora l'esatta percezione di cosa stia indossando chi è di fronte a loro. Questo però non deve far dimenticare che un apparecchio così tecnologicamente evoluto possa comunque generare diffidenza.
Cosa ne pensano gli street photographers
Per ottenere un risultato di street photography eccellente, ogni fotografo dovrebbe scattare con ciò con cui si sente più a suo agio e che abbia la qualità desiderata, si tratti di una reflex, uno smartphone o proprio dei Google Glass. Sempre più spesso gli street photographers scelgono di scattare con gli smartphone, che ormai hanno raggiunto dei livelli altissimi nell'immagine per profondità di campo, sensori di apertura, regolazione dei tempi e poi naturalmente possono downloadare tutti i tools e le app di photo editing utili a migliorare ulteriormente il risultato finale. Senza contare la discrezione del dispositivo.
Alcuni street photographers non considerano i Google Glass un vero e proprio strumento, ma al contrario, lo ritengono invadente e dannoso, in quanto danneggia coloro che sono realmente appassionati a questo tipo di disciplina. E anzi, alcuni credono che la loro capacità "mimetica" crei nel soggetto inquadrato curiosità e diffidenza: "Non siamo spie, perché dobbiamo nasconderci (o perlomeno dare quell'impressione)?"
Non tutto è sotto controllo
Inoltre, non ci sono controlli adeguati per scattare una foto, occorre sempre che il fotografo dia un ordine vocale o prema un bottone. I Google Glass hanno un buon potenziale per l'utilizzo nell'ambito della street photography, tuttavia senza il controllo sull'immagine (che si può avere invece con altri dispositivi) potrebbero non dare i risultati sperati.
E voi amici fotografi, provereste i Google Glass in un ambito street?