I social media: fonte di inesauribile piacere e di scazzo verso l'umanità. Per il 2013 vorrei la perenne abolizione di alcuni piccoli grandi fastidi, a volte specifici a volte trasversali, nei social media.
Eccoli in nessun ordine particolare:
Nomi e cognomi storpiati su Facebook
La Peppa, Mario Espo Sito, Gianfr Ros, Fiorenza AndTheMachine. Variante sul tema: i profili di coppia, Minnie e Topolino. Ma perché? Per privacy, per non esser trovati? Non so voi, ma diffido sempre un po' di chi cambia nome e cognome su Facebook.
Le foto dei piatti su Instagram
Grazie, veramente. Non avevo mai visto la carbonara prima d'ora. A meno che non sia venuto La Mantia a casa tua a prepararti la cena post-ufficio, evita.
I finti check-in su Foursquare
E' inutile fare check-in fuori la vetrina di Gucci. Sei appena uscita da Zara carica di buste, lo sappiamo tutti. Anche, e soprattutto, Dennis Crowley.
Il like sui propri status
Ho detto tutto.
Le wanname fashion blogger
Tutto ha un suo metodo. Anche essere fashion blogger. Non aver fretta di mostrare i tuoi outfit, soprattutto se non hanno ancora ritirato le ruspe dal cantiere sotto casa tua. E se proprio devi, evita di renderti ridicola/o.
Insultare VIP e politici su Twitter
Prima di insultare una celebrità su Twitter ed aspettare speranzosi i retweet a mò di pacca sulla spalla, chiedetevi: sono davvero sicuro di mostrare a tutti come impiego realmente il mio tempo?
Keep Calm
Abbiamo già superato di molto la shelf-life di questa immagine. Please stop.
"Social media addicted" nella bio di Twitter
Bel modo di emergere tra la folla!
I poke su Facebook
La forchetta nel brodo digitale.
I brand che si iscrivono come Persone su Facebook
E' ora di reclutare un social media manager. O, per risparmiare, un social media addicted.