Grazie Betty: perchè il sole sorge, anche quando piove

“Brutti, belli, grassi, in ognuno di noi c’è qualcosa di bello, di speciale. Dobbiamo diventare ciò che siamo”. Grazie Betty e Tanti Auguri da Ninja Marketing.

I 5 trend del Web Design per il 2012

Siete curiosi di sbirciare in anteprima le novità e le tendenze nel web design per il 2012? Sulla base delle previsioni dei siti più accreditati, vediamo quali sono i 5 trend più interessanti che troveremo in giro per il web l’anno prossimo:

Design dinamico

Sempre più utenti si collegano da dispositivi diversi dal computer: smartphone, tablet e netbook sono ormai molto diffusi. Il Responsive Design (RD), che permette di cambiare la disposizione ed il numero degli elementi a seconda delle dimensioni dello schermo, si candida a diventare il nuovo standard per il Web:

Un esempio pratico? Guarda il sito css-tricks.com di Chris Coyier da vari dispositivi: tablet, smartphone, pc, o semplicemente allarga e restringi la finestra del browser. Fantastico, vero?

Grande è bello

Immagini a tutto schermo, icone più ampie e scritte a caratteri cubitali certamente rimangono più impresse nella mente del visitatore, e saranno sempre più utilizzate:

La tendenza al gigantismo non risparmia neppure i footer, che diventeranno sempre più protagonisti della struttura del sito:

Keep it simple

La semplicità paga. “Via il superfluo, mantieni solo le informazioni necessarie” sembra essere il nuovo, minimalistico, motto dei web designer:

Anche i siti strutturati in un unica pagina, in cui sono concentrate tutte le info di rilievo, stanno sempre di più prendendo piede:

Infografiche

Saranno sempre più usate, per rendere accattivanti anche i dati più noiosi,  e rendere le statistiche più ostiche comprensibili anche al vostro nipotino. Ma la vera novità sono i siti che si ispirano allo stile e agli elementi tipici delle infografiche:

 

La perfezione del cerchio

Google+ sarà anche stato un mezzo flop, ma l’idea di usare i cerchi  era accattivante e di tendenza. Molti grafici li stanno infatti utilizzando come elementi chiave dei siti web:

Del resto anche lo street artist Banksy afferma che la maggior parte delle cose risultano migliori se racchiuse in un cerchio:

 

 

 

Il caso Laundry, laboratorio creativo italiano

A raccontarvela così sembrerebbe una semplice lavanderia e invece dietro c’è un mondo.

Leggendo l’articolo avrete la sensazione di leggere una storia fatta di giovani neolaureati, creativi ma senza spazi, stanchi di soccombere al “sistema” e con troppa voglia di fare, infatti è così.

Si chiama Laundry ed è partita da 40 jeans Levi’s, il capitale praticamente, e ho la possibilità di parlarvene perchè è stata l’università Bicocca di Milano a portarmeli sotto al naso e non mi pareva giusto tenermi l’entusiasmo di un’idea tanto simpatica tutta per me.

Chi sono?

Il ragazzo Cortese, vestito da commercialista con la fissa del web(fuori il primo).

Fra, il ragazzo biondo masterizzato nei migliori bar Milanesi(l’altro) e

Cristiano(il restante), l’intellettuale vintage che non ve le manda a dire in fatto di gusti musicali.

Cosa hanno combinato?

Hanno mantenuto quella vecchia lavanderia in via Vigevano 20 a Milano, con ZERO costi d’affitto, lasciandone inalterata la funzione commerciale ma arricchendola di circostanze ed eventi che oggi fanno di Laundry un punto d’incontro e un brand unico e pensato.

Le cose sono cambiate da quando i tre giovani fondatori ci hanno messo sù gli occhi; via la muffa, via i vetri spaccati, via la polvere e via quella cassa anni ’70. Fatto salvo le lavatrici, tutto è cambiato e il patto è questo; gestire il negozio, mettere tutto a nuovo ma non pagare 1€ di affitto

Si, perchè Laundry continua ad essere una lavanderia ma non è solo quello. E’ anche un negozio figo in cui mentre provi un capo vintage qualcuno si centrifuga le sue belle lenzuola da studente.

Nel 2010 gli italiani hanno buttato via una mole di abiti pari a 18.000 km di stoffa (praticamente il doppio della distanza che intercorre tra Milano e Tokyo) e uno tra i principali valori alla base di Laundry è il RIUSO, quindi avete perfettamente capito di cosa sto parlando.

Ma Laundry non è solo roba, è anche Poter e Saper fare. Ecco perchè ogni capo viene sapientemente valorizzato da giovani in gamba, che nel riusare materiali orfani hanno la possibilità di esprimere la loro creatività e il loro talento. Tutto torna e la roba  prende vita.

Ogni prodotto Laundry è un pezzo unico fatto di stoffe abbandonate a cui viene rifatto il trucco.

Cosa sono i lavaggi visivi?

Succede ogni primo sabato del mese, il primo osservatorio artistico in una lavanderia a gettoni. Ogni mese viene messa a disposizione l’intera lavanderia per permettere ad artisti di ogni genere l’esposizione del loro talento.

Il supporto offerto è organizzativo, materiale e di tutti i canali di comunicazione utilizzati.

Cosa sono i lavaggi musicali?

Cade la terza domenica di ogni mese ed è un osservatorio su tutte le realtà musicali “zittite” nel mercato attuale. Ogni martedì dalle 19.00 alle 22.00 gruppi indipendenti, musicisti e cantanti possono esprimersi in lavanderia.

Chi è il tipico cliente Laundry?

E’ un giovane creativo, attento all’ecosostenibilità e originale .

Non possiamo parlare di target vero e proprio, non ci sono categorie per Laundry, solo idee buone che dalla mente passano ai fatti e ai prodotti. Laundry è un pensiero materializzato.

Quindi?

Se credete che non esista una lavanderia funzionante in cui potete acquistare abiti originali e unici, a prezzi bassi, a cui  si associano serate divertenti fatte di incontri piacevoli e buona musica. Allora ci vediamo in lavanderia, via Vigevano 20 per la precisione!

I migliori mobile spot del 2011

Mancano pochi giorni all’arrivo del 2012 e ognuno di noi sta scaldando le orecchie preparandosi ai botti di fine anno. Tuttavia, come vuole la tradizione, si ripensa all’anno appena trascorso e si cominciano a fare anche i primi bilanci. Ecco perché noi di Ninja Marketing siamo andati indietro nel tempo alla ricerca dei migliori spot del 2011 sul tema del mobile e telefonia, ripercorrendo tutti i video messi in onda sia in Italia che nel resto del mondo, incluso Internet.

Questa è la nostra classifica personale che, prendendo spunto dal concorso di bellezza tradizionale, incorona  il “Mister mobile Spot 2011” ma premia anche altre pubblicità del mondo mobile con diverse “fasce di consolazione”.

Voi non dovete far altro che sedervi comodamente sulle vostre poltrone e gustarvi la nostra selezione …perché anche la pubblicità è spettacolo!

Mister simpatia

Avere uno smartphone è anche condivisione con i propri cari e con i nuovi modelli è ancora più semplice grazie alla possibilità di fare la videochiamata. La casa coreana Samsung ci mostra con questo video  qunto sia bello condividere i momenti della propria giornata con i propri amici o addirittura lanciarsi in sfide a colpi dibeatbox! A loro la fascia per lo spot più simpatico…

Mister tecnologia

Lunedì 28 novembre 2011 Nokia ha presentato il suo Lumia 800 a Londra con l’aiuto di un Deejay, di una avanzatissima tecnologia 4D, luci  e… della Millbank Tower! Straordinario il risultato ottenuto, descritto nei dettagli in questo nostro articolo.

Mister effetti speciali

Ecco come le persone possono usare uno smartphone per divertirsi con una “real version” di uno dei giochi più conosciuti nel panorama smartphone: Angry Birds! Per approfondimenti leggete questo nostro articolo.

Mister Fantasia

Questo spot , di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, venne realizzato da T-Mobile, la famosa compagnia telefonica inglese, a seguito delle nozze di William e Kate. Ecco la loro fantasiosa rivistazione del celebre matrimonio…

Mister eleganza

Per il lancio del Galaxy S II in Francia,  Samsung ha portato JayFunk, il  fenomeno di Internet del Finger Tutting, da Los Angeles a Parigi per donarci una coreografia incredibile e affascinante, per non dire elegante. Approfondite la notizia leggendo il nostro articolo.

Mister Italia nel mondo

Cosa c’è di più italiano nel mondo di…Cristoforo Colombo? La serie della TIM per celebrare i 150 anni d’Italia ci è sembrata originale quanto simpatica, ecco perché abbiamo voluto premiarla in questa nostra classifica.

Mister creatività

Ritroviamo un’altra pubblicità italiana nella nostra classifica. Si tratta di quella di Vodafone. Creativa e d’impatto la scelta di associare alla sua campagna “Le cose belle si fanno in due” l’immagine di un bambino scalmanato. Ottima scelta!

Mister “fair-play”

La Motorola ha presentato questo spot al superbowl di quest’anno: nel video si vede un ragazzo normale che, circondato solamente da persone apatiche con cuffie iPod alle orecchie , va alla ricerca di una ragazza, anch’essa tristemente omologata alla massa di “iPhoniani”, e riuscirà a farla sorridere grazie al suo tablet Xoom (di cui vi abbiamo parlato in questo articolo). Chiaro anche il riferimento al romanzo 1984 di Orwell: più fair-play di questo…

Mister mobile spot 2011

Ed eccoci arrivati alla ciliegina sulla torta. Abbiamo scelto questo spot del Xperia Play (presentato in occasione del superbowl e da noi descritto in questo articolo) perchè unisce humor, fantasia e un’ ottima regia: quanto basta per ottenere un successo.

Outsider: Mister emozione

Questo spot è molto vecchio e non rientra nelle categorie elencate ma la redazione mobile di Ninja Marketing vuole fare un tributo anche a uno degli uomini più geniali del nostro tempo, fondatore della Apple e ideatore fra le tante cose degli iPhone, scomparso proprio quest’anno: Steve Jobs.

Voi invece cosa ne pensate? A chi avreste dato la fascia di Mister mobile spot 2011?

Facebook Page: in futuro potrebbero distribuire Coupon!

La nuova funzionalità sarà introdotta nei prossimi mesi e permetterà di scaricare coupon tramite un nuovo tasto chiamato “Get Coupon”

Le 30 migliori applicazioni gratis per Android Tablet e Smartphone

 

Indecisi su quale sarà la prima app da installare per il vostro nuovo Android? Abbiamo raccolto le 30 migliori app gratuite per i vostri robottini, non perdetele!

 

Le 30 migliori app gratuite per Android

 

Questo Natale milioni di nuovi Android hanno preso vita ma come tutti gli amanti del robottino verde sapranno, il passo successivo è scegliere le app giuste. Se non volete perdervi nell’altissimo numero di app presenti sul market non vi resta che seguire la nostra guida sulle migliori app gratuite che il vostro Android potrebbe desiderare.

Abbiamo diviso il post in categorie che trovate elencate qui sotto, basterà poi un semplice clic sull’immagine dell’app per essere portati direttamente al Market nella pagina di download.

Ne avete altre da suggerire? Avete trovato app migliori di queste? Fatecelo sapere lasciandoci un commento!

→ PS: ecco cosa fare se volete promuovere una app

 

Categorie

Per scorrere velocemente alla categoria di interesse cliccate sul nome in grassetto

 

– Produttività: le app per lavorare e gestire la propria vita quotidiana

Comunicazioni: Portate al massimo le possibilità di usare lo smartphone per comunicare

Social: tutte le app per accedere da ovunque ai vostri social network preferiti

Cucina: Ricette e strumenti, Android si fa anche cuoco

Informazioni: Per rimanere sempre aggiornati

Utility: tutte le funzioni aggiuntive che non possono mancare sul vostro smartphone

Giochi: i migliori passatempo

 

Produttività

Questa selezione di app farà del vostro device uno strumento irrinunciabile per il lavoro. Gettate l’agenda, non ne avete più bisogno.

 

Evernote

evernote

Prendere appunti sul vostro smartphone non è mai stato così semplice. Con pochi tocchi potrete creare i  vostri appunti, anche attraverso la scrittura vocale che verranno poi caricati sul vostro spazio web fornito da  Evernote. Potrete richiamare da ogni computer i vostri appunti e condividerli assieme a foto e ogni altro allegato.

 

Jorte

Jorte

Nessuno dei vostri impegni vi sfuggirà grazie a Jorte che gestirà il vostro calendario con moltissime opzioni. Massima personalizzazione per gestire l’app secondo i vostri gusti. Widget e possibilità di ricerca per gli eventi passati fanno di Jorte un’ottima scelta per tenere sotto controllo i vostri eventi.

 Google Drive

google drive 

Google Drive è la suite completa per la gestione e la condivisione dei documenti. Una volta appreso il funzionamento non potrete più farne a meno. Al momento supporta la visualizzazione di tutti i tipi di file e la modifica di documenti e fogli di calcolo.

  

Dropbox

drop box

In alternativa o assieme a Google docs, dropbox consente l‘accesso rapido e condivisibile con i documenti che metterete nelle cartelle dedicate. Comodo anche per trasferire velocemente file di dimensioni ridotte dallo smartphone al pc e vice-versa.


Teamviewer

teamviewer

Servirà una connessione wireless per ottenere il massimo da quest’app che consente di controllare da remoto un pc sul quale è stato installato teamviewer. Il programma si integra perfettamente con lo smartphone, permettendo di usare tutte le funzioni del vostro personal computer. Comodo quando è necessario lasciare il pc a lavorare e non ci si trova in casa.

  

 

 

Comunicazioni

Fra le applicazioni che aiutano a comunicare abbiamo estratto le tre migliori, ma ancora una volta vi chiediamo di segnalarci le vostre preferite che qui non trovate!

 imo

imo

IMO è un’app con la stessa funzione di ebuddy ma senza i suoi difetti, tra i quali logiche di advertising sempre più invasive e blocchi dell’app troppo frequenti per essere accettabili. IMO è il suo degno successore, godetevi il video introduttivo e se non l’avete ancora fatto, scaricatelo!

 

Skype

skype

Indispensabile sul vostro Android, l’app di skype offre tutte le funzioni del client normale, ottimizzate per lo smartphone. Attenzione ai vostri contratti se usate il 3g perché gli operatori pongono diverse condizioni sul VOIP: prima di effettuare chiamate verificate le condizioni!

Whatsapp

whatsapp

Questa piccola applicazione vi permetterà di mandare attraverso wi-fi o 3g messaggi istantanei agli utenti che avrete aggiunto. Così snella quest’app è un’ottima alternativa agli sms, ma offre anche la possibilità di mandare sms classici a prezzi vantaggiosi.

 

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Social

Una selezione di app indispensabili per essere sempre connessi attraverso il vostro smartphone su tutti i social network.

Twitter

twitter

Da installare assolutamente, si integra con il device per consentirvi tweet velocissimi. Inserite le credenziali e siete pronti per cinguettare i vostri pensieri o leggere quelli degli altri attraverso il comodo widget da posizionare sulla schermata principale.

 Facebook

facebook

L’app ufficiale del più famoso social network  non presenta più quasi differenze con la release per iOS. Ci sono ancora funzioni migliorabili per Android ma l’app (è scontato ormai dirlo)  è sicuramente più comoda che navigare il sito mobile, soprattutto su device non di fascia alta.

Google +

google+

Se usate google + non può mancare quest’app. Condividere post e foto con le vostre cerchie non è mai stato così facile, pochi tocchi e avrete tutto a disposizione. Il widget è ancora più funzionale, una comoda barra che consente di postare istantaneamente status o prendere dati dalla memoria del device.

 

Foursquare

Foursquare

Non ha bisogno di presentazioni, l’app vi permetterà di fare l’ormai classico check – in nei vostri luoghi preferiti con tutte le possibilità ce offre questo social network.

 

Linkedin

linkedin

A completare la sezione social, ecco l’app di linkedin per Android, molto comoda per tenere sotto controllo il proprio network professionale.

Cucina

Nessuno può negare il fascino del vecchio ricettario della nonna, ma non sempre è a disposizione. Lo smartphone ci viene in aiuto: ci potremo mettere in tasca centinaia di ricette per non essere mai colti impreparati in cucina. Ne abbiamo selezionate due fra le tante.

 

Ricettario Tascabile

 Ricettario tascabile

Tante ricette rapide e semplici (o meno semplici) per avere sempre il giusto piatto per ogni occasione. Pochi tocchi e potrete mettervi a lavorare in cucina.

iPasta

ipasta

 

Ne abbiamo parlato diverse volte e la consigliamo anche qui. Barilla ci offre ricette, consigli e molti strumenti utili per cucinare come il famoso dosa spaghetti. Un ottimo caso di brand app che promuove il marchio offrendo un vero valore all’utente. Ne avevamo parlato qui approfonditamente.

 

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Informazioni

Chi possiede uno smartphone d’ora in poi saprà sempre dove trovare tutte le informazioni nazionali e non. Inseriamo solo Pulse, la più completa e innovativa, ma si accettano suggerimenti!

 

Pulse

pulse

 L’app vi mette a disposizione un mosaico in cui verranno raccolte tutte le news delle vostre fonti preferite. Diventata ormai un classico è fra le migliori per mantenersi informati grazie al mix perfetto di praticità e funzionalità che offre, consentendovi di inserire tutti i feed rss che vorrete seguire fino anche al vostro account di Facebook, dandovi rapido accesso a tutti gli aggiornamenti del social network.

Utility

Abbiamo selezionato per voi alcune app per che doneranno al vostro device diverse funzioni aggiuntive. La scelta è stata limitata a pochi nomi, ma una volta provati non potrete più farne a meno.

 

Orario treni

orario treni

Tutta Italiana, quest’app nella versione gratuita vi permette di tenere sotto controllo  gli orari dei treni, visualizzandone anche eventuali ritardi. Pochi tocchi e potrete progettare il vostro viaggio senza dover usare nient’altro se non Orario Treni., anche per l’acquisto online del biglietto stesso. La versione a pagamento presente anche diverse opzioni aggiuntive, tra le quali un ottima selezione di widget. Orario Treni è nella sua semplicità così completa da essere un must per chi viaggia spesso in treno.

i-nigma

i-nigma

Semplice e snello come deve essere un lettore di Qr- code (e codici a barre), basterà inquadrare il codice per essere immediatamente rimandati al sito a cui fa riferimento. L’app offre anche diverse funzioni aggiuntive, come la cronologia, i propri preferiti e la possibilità di condividere i codici scannerizzati.

Sound Hound

soundhound

Se spesso vi ritrovate a non sapere quale sia il titolo della canzone che avete sentito poco prima, soundhound fa decisamente per voi. Fategli “ascoltare” una parte del brano in questione e vi saprà dare tutte le informazioni a riguardo, compresa la possibilità di acquistare l’mp3 a pochi centesimi.   

Kies Air

Sopratutto se avete uno dei modelli samsung non ne potrete più fare a meno. Consente di connettere lo smartphone a un pc a patto che condividano la stessa connessione wi-fi, permettendovi così di accedere a tutto il contenuto del vostro device. Con pochi tocchi potrete modificare, aggiungere o cambiare foto, messaggi, musica e tutto quello che è presente all’interno dello smartphone.

Perchè consigliato sopratutto ai possessori di un modello Samsung? Perchè vi permette di non passare per il lentissimo Samsung Kies versione desktop, se non quando sarete costretti a utilizzarlo per aggiornare il sistema operativo. Un bel risparmio di tempo.

 

Adobe Reader

Adobe reader

Per leggere i PDF troverete molto comoda la classica app di Adobe, molto snella terrà traccia anche dei file usati di recente o scaricati per consentire un accesso più veloce. L’app offre anche diversi strumenti per la lettura e una semplice gestione del testo.

   

ComingSoon

Con l’app di Coming Soon, non solo avrete accesso ai trailer in HD di tutte le nuove uscite assieme a molto materiale aggiuntivo, ma anche a orari e sale cinematografiche in cui verrà proiettato il film che vorrete vedere.

Giochi

Sul treno, sull’autobus e dovunque abbiate qualche minuto di tempo, vi attendono centinaia di giochi gratuiti per Android. Noi abbiamo selezionato quelli che ci hanno divertito di più, manca qualcosa che vi è piaciuto?

Angry Birds

 

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Ecco a voi l’onnipotente Angry Birds in tutto il suo splendore. Siete pronti a schiacciare gli odiati maialini verdi? Gameplay semplicemente divertente, grafica pulita e nuovi livelli pubblicati regolarmente. Cosa aspettate a scaricarlo? Non dimenticate anche la versione Season e Angry Birds Rio, fantastici come l’originale.

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Chess

chess

L’intramontabile “gioco dei re” è presente in moltissime versioni sull’android market. Noi abbiamo scelto Chess, tanto completo quanto popolare. La caratteristica interessante di quest’app è proprio l’intelligenza artificiale che riesce a soddisfare sia i principianti che gli scacchisti più esperti. Se invece siete dei campioni, beh non c’è app che tenga 😉

Tank Hero

Tank hero

Un simpatico puzzle game che ci metterà alla guida di un piccolo carro armato. Per vincere dovremo riuscire a eliminare tutti i nemici del livello, potendo così accedere a quelli di grado più elevato e a tanti nuovi potenziamenti. Una grafica 3d molto piacevole e un gameplay frenetico fin dal primo livello fanno di Tank Hero uno dei giochi gratuiti per Android da provare assolutamente.

    

Robo Defense (lite)

robo defense

 Uno dei più famosi tower defense per Android. Ambientazione futuristica, un mucchio di potenziamenti e orde di nemici tutti diversi da abbattere. Oltrepassando i livelli potrete potenziare sempre di più il vostro armamento, per raggiungere tutti gli obiettivi che il gioco vi propone. Nella versione full (a pagamento) sono presenti anche diverse mappe aggiuntive. Sul Market è disponibile anche la versione HD qui

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Ninjump

Ninjump

 

Un gioco tra i più semplici ma e appassionanti dell’ Android market. L’obiettivo è far salire il vostro ninja il più in alto possibile, evitando tutti gli ostacoli e accumulando potenti power – up che vi faranno volare sempre più in alto. La sfida si farà ancora più dura quando andrete a confrontarvi con i tantissimi altri utenti online.

 

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Pew Pew

pew pew

 

Ispirato da un grande classico del calibro di “Geometry wars” questo gioco riprende lo stesso stile in quattro modalità che metteranno alla prova anche i giocatori di vecchia data. A completare il quadro troviamo medaglie, classifica online e nuove “navi” sbloccabili man mano che si avanza con  i punteggi. In alcuni punti è veramente difficile sopravvivere alla cattiveria delle forme geometriche che attenteranno alla vostra vita, ma vale la pena fare almeno un giro di prova!

 

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Androidify

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Non si tratta di un vero e proprio gioco ma non potevamo fare a meno di segnalare quest’app. Grazie a Androidify, potrete personalizzare in mille modi il robottino verde, vestendolo e modificandolo fisicamente, per creare il vostro personale Android. Una volta creato potrete condividerlo o salvarlo sul vostro device.

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Ninja Fruit

Ninja Fruit

Un altro passatempo a cui non riuscirete più a rinunciare. Verranno lanciati diversi frutti in aria, voi prima che cadano dovrete tagliarli a metà. Sembra facile? Non proprio, provare per credere.

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Le startup usano al meglio i social media? [HOW TO]

Dalla mia esperienza personale, ho imparato che spesso le startup non hanno piena consapevolezza del potere della social media communication e che i team cercano di coprire l’area marketing un po’ alla buona, improvvisando tattiche di sharing che credono furbe, trovandosi poi in situazioni imbarazzanti.

Se assumiamo che i social media non hanno regole definitive -e, dal mio punto di vista, non ne devono avere- come facciamo a regolarci per un loro uso ottimale in base agli obiettivi della nostra azienda?

A partire da oggi, ogni giovedì fino a 12 gennaio, proveremo a sciogliere alcuni nodi che riguardano le strategie della comunicazione di una startup e, per la costruzione di una bella discussione a tema, è più che benvenuta ogni critica, ogni domanda e ogni nuova idea.

L’immagine di ritorno sviluppata dai social network: regole generali per una scelta ottimale della nostra allocazione

Entrare nel mercato target, nella prospettiva dell’area Marketing, significa conquistare i suoi attori, quindi i clienti possibili, i partner con cui collaborare e gli eventi che riguardano il proprio settore, con lo scopo di aprirsi ad iniziative e a contatti utili.

In che modo i social media ci aiutano a farlo? Creando un rapporto diretto con la community. Infatti, realizzando la condizione ideale per immergerci nel mercato che abbiamo individuato, ci dà la possibilità di osservarlo, comprenderlo e riportare in azienda tutte le problematiche tipiche rilevate, dalla percezione del brand alle informazioni utili per lo sviluppo del prodotto e della sua comunicazione ad hoc. Non da ultimo, ci aiuta a ripensare e modellare il nostro business model.

Quali mezzi possiamo utilizzare per farlo? Abbiamo a disposizione sia i canali tradizionali di web marketing sia i social media.

1. In questo, e nel post del 5 gennaio, ci occuperemo dell’importanza dell’uso consapevole dei canali di comunicazione social, iniziando da Facebook e Twitter
2. Ci interesseremo alle politiche di comunicazione attraverso i diversi social network, più le applicazioni integrabili, guardando alla logica di Foursquare o Instagram
3. Nel post finale, quello del 12 gennaio, tratteremo brevemente dei canali tradizionali di webmarketing, dai blog alle email istituzionali

Tralascerò del tutto le strategie marketing in senso stretto, quindi non entrerò nel merito, per esempio, del legame gaming tra i check-in e il rilascio dei badge, virtuali o reali, utilizzati come contest promozionali da alcune aziende.

Invece, vi aggiornerò sicuramente di alcune esperienze come questa presa nell’ esempio, con i dati più recenti sull’utilizzo delle app o della loro percezione da parte dell’utente.


Iniziamo il discorso col dire semplicemente che ogni social network andrebbe scelto in base all’utilizzo effettivo che ne dobbiamo fare.

La domanda da farsi quindi, prima di registrarci ovunque, è: a cosa mi serve? Io non sono d’accordo sul fatto che, già solo iscriversi dappertutto, crea una possibilità, per la nostra azienda, di farsi conoscere: la dispersione nel web è talmente alta che è preferibile indirizzare il tempo e gli sforzi su pochi canali piuttosto che avere mille account non curati. Inoltre non bisogna trascurare le informazioni che rilasciamo che, come capita in alcuni casi, dimentichiamo del tutto di monitorare, poiché è questa la prima causa del danno che provochiamo alla nostra immagine.

Si vedano quelle pagine lasciate a se stesse, riempite con insulti o critiche sterili a cui nessuno dà mai feedback o, peggio, quegli account dispersi su Google che pure, alla fine, riaffiorano con una semplice ricerca, per scoprire amaramente che l’azienda è completamente latitante. Di contro, un brand ossessionante che tenta di richiamare in ogni modo e in ogni dove la nostra attenzione, non solo ottiene l’effetto contrario, ma dimostra ugualmente di non aver capito tanto bene come funziona l’arte della comunicazione.

Come fa il Cmo a scegliere in che modi e in che tempi presentare il nostro business online? Ecco una mappa veloce per la scrematura iniziale.

Quindi saper scegliere i nostri social media in base allo scopo che dobbiamo raggiungere diventa, da un lato il nostro bigliettino da visita, dall’altro un trampolino di lancio quando siamo effettivamente pronti.

Cosa vuol dire essere pronti? Vuol dire che la comunicazione e lo sviluppo del prodotto devono andare di pari passo, perciò anticipare troppo tempo prima qualcosa che si vedrà accadere sì e no dopo mesi, diventa un’arma autodistruttiva.

L’ideale sarebbe iniziare a creare aspettativa non più di un mese prima dall’ingresso nel mercato del prodotto. Ovviamente i casi sono tanti e diversi, ma in generale sarà buona abitudine stare attenti a non fare capriole spettacolari con le parole per poi cadere nella vasca… vuota!

Ma, se è vero che i social media sono perennemente in evoluzione, prima di andare avanti, vediamo come lo stato delle cose si sia trasformato negli ultimi 12 mesi:

Il progetto della startup presentato su Facebook e Twitter

Iniziare a comunicare a nome della startup attraverso Facebook e Twitter è la prima cosa che viene in mente di fare a tutti i team. L’obiettivo è di creare la nostra community e relazionarci, dentro e fuori da essa, con il mercato target.
Per farlo adeguatamente, dovremmo prima riflettere sulla definzione del brand che vogliamo dare e soprattutto dei valori che, attraverso il brand, vogliamo trasmettere. Quindi iscriviamoci, dando importanza anche alle parole che useremo per descriverci, per dare una netiquette ai gruppi, mettendo al centro delle nostre affermazioni la problematicità dell’utente che vorremmo ci seguisse.

Infatti la rivoluzione social insegna proprio che la direzione intrapresa dal 2.0 permette all’utente di sfruttare quello che ormai non è più considerato spazio virtuale, ma spazio reale aumentato.

Ecco perché le aziende devono stare attente a cercare le migliori soluzioni di interazione nei piccoli luoghi che abitiamo, da cui comunicare globalmente contenuti e condivisioni. Ciò significa che su queste piattaforme ci occuperemo, in maniera diversa, di trasmissione di comportamenti e non più dell’acquisto di merci. Quindi non ci comporteremo come per vendere tappeti e abbonamenti o cercare iscrizioni al nostro circolo, ma proporremo la nostra identità, perché se c’è una sola vera regola valida nei social media è quella dei significati sociali, cioè del perché esserci, come farci trovare e cosa condividere nelle reti, in concreta rintracciabilità online e offline.

Grazie alla strategia webmarketing decisa, quindi, si deduce quali canali di comunicazione siano più adatti al nostro caso e in che modo gestirli.

Come si prende questa decisione? Semplice. Analizzando il legame che esiste tra la nostra presenza reale sul mercato –offline- e le attività di promozione –online- dell’azienza, con lo scopo di acquisire nuovi visitatori nella propria famiglia di utenti.

Non sono d’accordo sul fatto che l’utente vada fidelizzato, quindi smantello completamente questa strategia: è il cliente di un prodotto fisico che un tempo veniva fidelizzato, ma, oggi, con i social media l’utente vive un’esperienza che, se trova utile o piacevole, trasmette automaticamente agli altri, ma l’azienda non lo induce, a tranello, a pattuire un legame con sé.

Pensiamo al fatto che per molte startup raggiungere 10mila utenti venga considerato un traguardo difficile: non è vero! Basta che sappiamo arrivare a 100 utenti che, da soli, vadano ad influenzare con il nostro messaggio altri 100 dei loro amici, e abbiamo ottenuto la nostra prima massa critica. Cosa accomunerà noi e loro? Tutto ciò che fa parte dell’esperienza sociale affine. La regola generale che dovrebbe perciò sempre valere è dettata semplicemente dal buon senso.

E allora, cosa fare praticamente

Alla domanda “qual è il miglior modo di promuovere le proprie attività su Facebook?” rispondo partendo da un errore comune che ho notato.

Non è caso raro che un’azienda o un’organizzazione, anziché registrare un account pubblico come la Fanpage di Facebook, registri un account personale, che oltre ad essere un’ azione contraria al regolamento -che prevede la registrazione di profili legati solo ed esclusivamente a persone realmente esistenti- lo impegnano per andare a chiedere le amicizie a destra e a manca, tra parenti, amici e sconosciuti, fino a farsi segnalare come spam e farsi bloccare, o rimuovere, l’account.

Oppure, per fare un altro esempio, capita altrettanto di frequente che un’azienda inizi a parlare con i suoi followers di Twitter del suo prodotto mesi e mesi prima del lancio sul mercato, manovra tutt’altro che redditizia e che porta, alla lunga, all’abbandono alle conversazioni da parte degli utenti e ad una cattiva prima impressione online.

Ricordandoci perciò che c’è differenza tra un profilo e una fanpage e che il profilo non è MAI utilizzato da un’azienda seria, mentre la fanpage esiste proprio per l’ufficializzazione delle attività dell’azienda, decideremo di usare una Fanpage adeguata alle nostre esigenze, seguendo la guida della community di Facebook.

Potremmo inoltre, come fanno in tanti, scegliere di utilizzare i gruppi di discussione, per tutto ciò che non riguarda le attività specificatamente dedicate al marketing tramite pagina pubblica. Cambieranno registri comunicativi, scelta delle immagini e persone direttamente convolte nella comunicazione.

Per quanto riguarda nello specifico Twitter, su cosa e come utilizzare i palinsesti di intrattenimento individuati dal marketing conversazionale che si può implementare proprio grazie al suo account, soprattutto se integrato con altre applicazioni, vedremo di delineare nel post del 5 gennaio le politiche di comunicazione tramite social media.

Riguardo l’atteggiamento da mantenere, ripeto, è inutile scervellarsi sulla fidelizzazione dell’utente: è un falso mito. Nell’era social, l’utente fa parte della nostra rete di contatti, in cui noi non siamo sopra di lui, ma al suo pari. Non riuscire a coinvolgerlo con le nostre attività, generando troppa aspettativa, porta al calo di interesse e all’abbandono dalle nostre pagine social.

A tal proposito, teniamo sempre in mente che attraverso social media 1 utente su 7 accede ai contenuti attraverso le bacheche di Facebook. La La maggior parte delle ricerche a tema su un argomento, invece, avvengono tramite hashtag su Twitter. Occorre perciò che ci facciamo trovare facilmente.

I modi di evitare eco e solitudine nei social network saranno argomento di giovedì prossimo.

Adesso però tocca a voi! Se volete contribuire ai prossimi post, basta che raccontiate quali sono gli errori e le soluzioni, commessi dalla vostra startup, sul piano comunicazione. Il resto lo faremo insieme. 🙂

Tethering Wi-Fi, converti il tuo smartphone in un router [HOW TO]

Il Tethering consiste nel trasformare uno smartphone in un router, per offrire una connessione internet ad altri dispositivi, quali telefoni, tablet, computer o simili, che abbiano la wi-fi attiva e si trovino nelle vicinanze. Ad oggi, tutti i maggiori sistemi operativi offrono questo tipo di tecnologia: da Android a iOS, da Blackberry a Symbian.

Spesso, però, questa funzione rimane inutilizzata, abbandonata negli “angoli bui” dei nostri smartphone.

Ma entriamo di più nel dettaglio e vediamo come funziona.

Cosa fare per attivarlo

alcune_accortezze_tecniche

Per mutare il vostro telefono in hotspot basterà avviare l’applicazione Tethering (il nome dell’app cambia da smartphone a smartphone), selezionando la relativa icona nel menù.

A questo punto, vi sarà chiesto di configurare la rete con nome e password di sicurezza (procedura che andrà eseguita una sola volta). Il processo di installazione richiede un paio di minuti. Al termine, il telefono sarà pronto per essere utilizzato come router.

Alcune accortezze “tecniche”

La velocità di connessione, invece, dipenderà da diverse variabili: il tipo di rete internet a cui ci si collega, la distanza dalla torre di trasmissione di rete più vicina, il livello di congestione del web in quel momento, etc. In base al modello, il telefono cellulare può fornire connessione ad un massimo di 8 dispositivi in contemporanea. Generalmente, il segnale wi-fi del telefono ha un raggio di circa 100 metri, perciò più ci si allontana dall’hotspot, più sarà bassa la potenza del segnale.

I costi

costiFin qui, tutto molto interessante. Non trovate?

Ebbene, bisogna precisare che questa (utilissima) funzione non sembra essere trattata con grande chiarezza dalle compagnie telefoniche italiane. Navigando un po’ sul web, infatti, trovare costi e modalità di attivazione del Tethering diventa un’ardua impresa: in alcune pagine compaiono presunti listini prezzi, in altre cambiano radicalmente; alcuni blog dichiarano che taluna o talaltra compagnia telefonica di punto in bianco ha deciso di troncare la fornitura del servizio Tethering, altri post invece smentiscono totalmente; infine, sui siti ufficiali dei gestori non si trova nessuna rilevante notizia a riguardo.

Alternative gratuite

Per fortuna, esistono delle alternative totalmente free: app gratuite come MyWi per iPhone, Android WiFi Tether per Android o JoikuSpot Light Hotspot WiFi per i sistemi Symbian permettono di attivare il Tethering senza alcun costo, a scapito però delle garanzie di sicurezza che le compagnie telefoniche (forse) garantiscono.

Tethering o non Tethering?

Se da una parte c’è la fumosa questione economica, dall’altra va considerata la comodità di non dover impazzire per trovare un hotspot wi-fi pubblico a tutti i costi. E non solo: basti pensare che, grazie al Tethering, non è necessario nessun tipo di accessorio esterno. Accessori che spesso vengono dimenticati a casa o che, nel peggiore dei casi, sono scarichi perché abbiamo dimenticato di ricaricarli prima di uscire.

 

Di seguito, due semplici guide per attivare il Tethering su iPhone e Android

apple_iphone iPhone

1. Il software

Prima di tutto, accertatevi che il vostro melafonino abbia installata l’ultima versione di iOS. Per farlo, collegatelo ad iTunes e cliccate sul pulsante “Verifica aggiornamenti”.

2. Attivazione del Tethering

Nel menù Impostazioni dell’iPhone, andate su Generale > Rete. Settate la voce “Internet Tethering” su ON.

3. Navigazione sul web

Una volta impostato su ON, una barra blu appare sulla parte alta dello schermo del vostro iPhone, con la scritta “Internet Tethering”. Ovviamente, con questa funzione attiva, potete effettuare e ricevere chiamate, oltre ad inviare e ricevere SMS regolarmente.

 

android Android

1. Occhio alla batteria

Per prima cosa andate su Impostazioni Wireless e reti > Tethering / hotspot portatile. Attivate la spunta, quindi un messaggio vi avviserà che in questa modalità la batteria potrebbe consumarsi più velocemente, a meno che non lo si colleghi alla rete elettrica.

2. Alcuni dati

A questo punto vi sarà chiesto di inserire il nome del dispositivo sulla rete, la password di sicurezza (facoltativa e modificabile in un secondo momento) e il timeout di inutilizzo della funzione.

3. Attivazione del Tethering

Una volta inseriti questi dati, il vostro dispositivo Android sarà pronto per condividere la connessione con altri dispositivi.

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