Il 21° Secolo detta le regole per la trasmissione delle notizie al pubblico. L’approccio alla distribuzione delle informazioni sta cambiando: i giornali tradizionali stanno fallendo nell’attività di informare, chiarire ed educare rendendo così le notizie delle semplici commodity.
Una nuova generazione di innovatori sta creando i nuovi giornali del 21° Secolo, dei documenti che si contraddistinguono per la detenzione di micro nicchie di pubblico al quale offrono una profonda conoscenza di temi specifici quali sanità, politica, moda etc…
Si è passati da un’informazione che dettava le notizie, ad un’informazione nella quale si instaura un dialogo con il lettore che può partecipare alla co-creazione della notizia con la quale evolve in tempo reale senza che vi siano filtri come nel caso delle testate giornalistiche governate da monopoli informativi che alimentano margini massicci.
In questo modo il lettore diventa partecipe di un mondo che lo spinge a pensare e a ragionare in una modalità nuova dove cambiano i medium per la fruizione del messaggio (blog, podcast) e, i metodi di trasmissione dell’informazione tradizionali, passano di moda.
Alcuni degli esempi più eclatanti di questo cambiamento sono rappresentati da blog come “Talking points memo”, che offre il più intrepido giornalismo d’inchiesta in America, “Perez Hilton”, che tratta i gossip delle star Hollywoodiane, “Business Insider”, che si propone di analizzare in profondità notizie specifiche e infine “The Huffington Post” che si contraddistingue per essere sempre alla ricerca di nuove idee, concetti e storie da condividere.
Tutti siti di informazione i cui accessi che superano di gran lunga quelli delle pagine web di affermati quotidiani che trattano gli stessi argomenti.
Come tacere poi di Wikileaks, il sito che rivelando scottanti segreti militari è diventato il protagonista della più grande inchiesta scoop dell'anno?
Casi simili non mancano anche in italia. Un esempio su tutti: Geekissimo, il blog sulla tecnologia molto più visitato dei siti delle riviste high tech presenti in edicola.
I vantaggi dei nuovi media in rete sono molteplici. Innanzitutto una più netta segmentazione delle tematiche. Inolte lo sfruttamento di economie di scala favorisce la trasmissione di maggiori contenuti per i lettori e lo smaltimento dei costi di produzione e distribuzione per i publisher.
Infine la creazione di un nuovo ecosistema nel quale i nuovi utenti interagiscono all’interno di nuovi contesti creando nuovi contenuti e nuovi valori. I lettori si sentono parte di quello che leggono, percependo questi siti come più vicini rispetto ad un giornale o una rivista.
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