Sotto tag Studente di Personas

batman su Spotify

Batman arriva su Spotify: Claudio Santamaria darà la voce a Bruce Wayne

Il popolare eroe della DC, Batman, avrà una serie in formato audio anche su Spotify: ieri mattina la piattaforma ha presentato, con un evento di anteprima per la stampa a Milano, la nuova audio serie originale Batman – Un’autopsia. Un’esperienza audio imperdibile e senza precedenti, nata dalla partnership tra la piattaforma, Warner Bros e DC Comics.

batman su spotify

Il debutto del podcast in 9 Paesi

Il podcast, che debutterà simultaneamente in Italia e in altri otto paesi il 3 maggio 2022 in esclusiva su Spotify, è un thriller psicologico che si immerge in profondità nella mente di Bruce Wayne, e i suoi 10 episodi sono costellati di oscuri colpi di scena e supercriminali in pieno stile DC.

L’adattamento italiano della serie è stato curato da Show Reel Agency, parte di Show Reel Media Group.

All’anteprima ha partecipato il cast al completo, con alcuni degli attori che hanno letto degli estratti della sceneggiatura originale. Accanto a Claudio Santamaria, che torna a dar voce a Bruce Wayne, gli ascoltatori troveranno Michele Bravi nei panni di Edward Nygma (L’Enigmista), Dario Bressanini (Alfred), Maria Grazia Cucinotta e Michele La Ginestra (Martha e Thomas Wayne), Beatrice Bruschi (Kell), Edoardo Ferrario (Arnold Flass), Michela Giraud (Vicki Vale), Alice Mangione (Barbara Gordon), Fiore Manni (Renee Montoya), Nicola Pistoia (Dr Hunter), e Saverio Raimondo (Il Mietitore).

Batman su Spotify: la trama del podcast

Nata dal genio creativo del produttore esecutivo David S. Goyer – già sceneggiatore della trilogia di Christopher Nolan dedicata all’uomo pipistrello – l’audio serie inizia con Bruce Wayne, per la prima volta nei panni di un patologo forense che lavora al Gotham City Hospital, intento ad esaminare le vittime del Mietitore, uno spietato e macabro serial killer. 

LEGGI ANCHE: La fotografia di Millennial e Gen Z secondo Spotify: differenze e sovrapposizioni

“Siamo orgogliosi di presentare la prima audio serie originale Spotify, uno show globale che, grazie alla partnership con DC Comics e Warner Bros, porta l’iconico universo di Batman nel mondo dell’audio” commenta Eduardo Alonso, Head of Studios for Southern & Eastern Europe di Spotify. “Oltre ad essere il più grande lancio simultaneo della piattaforma fino ad oggi, Batman – Un’autopsia segna un importante step evolutivo nella produzione Spotify, che con questa audio serie entra appieno nel mondo della narrazione. Gli ascoltatori potranno immergersi completamente nella storia e – anche attraverso le interpretazioni di un cast d’eccezione – vivranno un’esperienza audio memorabile”.

L’audio serie internazionale

Siamo felici di annunciare questa nuova sorpresa, l’arrivo di ‘Batman – Un’autopsia’, lanciata a livello internazionale” ha detto ai nostri microfoni Federica Tremolada, Managing Director di Spotify per il sud e l’est Europa. “Su Spotify abbiamo già più di 3,6 milioni di titoli di podcast, che sono aumentati di più del 400% negli ultimi 2 anni. Questa nuova sorpresa segue un percorso per il quale abbiamo in cantiere tantissime novità”

smart contract

Cos’è e a cosa serve uno Smart Contract

Le blockchain stanno gradualmente modificando il nostro mondo e con esso anche la nostra vita quotidiana. Ciò è dovuto principalmente al livello di sicurezza che forniscono, che non ha confronti con alcuna tecnologia del passato, in grado di abilitare un numero impressionante di nuove tecnologie. L’applicazione più nota alla massa è rappresentata dalle criptovalute, ma assumono particolare e crescente importanza anche gli smart contract, che rappresentano la risposta alla domanda di automazione sicura, affidabile e precisa.

Di cosa si tratta

In molti pensano che gli smart contract nascano come conseguenza delle blockchain, ma non è così: risalgono addirittura agli anni ‘70 come soluzione alla necessità di attivare e disattivare la licenza dei software in base a particolari condizioni. Successivamente, il concetto di smart contract venne teorizzato negli anni ‘90 da Nicholas Szabo, scienziato informatico, studioso di diritto e crittografo.

Il termine “contract” inteso come contratto è fuorviante, perché non rappresentano dei veri e propri contratti in senso strettamente giuridico: nella loro essenza si tratta di software che regolano e rendono “intelligenti” degli accordi. La logica informatica alla base dei contratti intelligenti è molto semplice e viene espressa tramite la condizione o statement “if-this-then-that”, cioè “se questa condizione si verifica allora accade…”.

Gli smart contracts sono definiti e regolati nel nostro ordinamento giuridico con il D.L. 14 dicembre 2018, n. 135, convertito in legge con L. 11 febbraio 2019, n. 12, all’art. 8-ter che li definisce come “un programma per elaboratore che opera su tecnologie blockchain e la cui esecuzione vincola automaticamente due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse”. È necessario inoltre che “soddisfino il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate”.

Perché parliamo di Smart Contract

Grazie alla blockchain gli smart contract trovano applicazione in moltissimi ambiti: dalla finanza al settore mobiliare e immobiliare, alla medicina, alle assicurazioni e, potenzialmente, ovunque sia necessario regolamentare un rapporto tra due o più persone.

Un esempio pratico di Smart Contract

Cerchiamo di capire come funziona, ad esempio, il contratto intelligente per l’acquisto di un’auto nuova.

Partiamo quindi dalla stipula del contratto di vendita con la concessionaria; nel contratto possono essere aggiunte delle clausole vincolanti che sono in grado di sbloccare ulteriori automazioni; ad esempio la prima rata verrà pagata in seguito all’approvazione del prestito e al possesso da parte dell’acquirente delle chiavi dell’auto.

Se queste clausole vengono inserite nello smart contract, al verificarsi delle due condizioni previste il programma darà l’ok all’invio della somma di denaro per la copertura della rata.

Il passo successivo prevede che i contratti debbano essere compilati prima di essere distribuiti affinché la macchina virtuale, ad esempio di Ethereum, possa interpretarli e memorizzarli.

Una volta che lo smart contract è convalidato, entra a far parte di un blocco della blockchain e viene valutato dagli utenti della catena attraverso il meccanismo Proof of Work (PoW). In seguito,  chi si è occupato della validazione del blocco riceve come ricompensa il token Ethereum.

Terminato questo step il blocco sarà aggiunto alla blockchain e il contratto potrà successivamente essere monitorato da uno o più agenti terzi, detti anche oracoli.

I controllori dei contratti intelligenti

Gli oracoli che permettono di modificare stati interni di uno smart contract attraverso informazioni che provengono dall’esterno, consentendo così ai contratti intelligenti di interagire con il mondo reale.

Tornando all’esempio precedente, la chiave della nuova auto potrebbe essere dotata di un RFID in grado di riconoscere il proprietario; una volta verificato il possesso della chiave, invierà un primo messaggio di “true” allo smart contract il quale saprà che la prima condizione si è verificata.

Un secondo oracolo può essere rappresentato dal software della finanziaria che invierà un ulteriore messaggio di “true” a seguito dell’approvazione della pratica di finanziamento.

Quando lo smart contract riceverà i due messaggi di “true”, provvederà a dare il consenso alla banca ad effettuare il pagamento della prima rata.

funzionamento smart contract

 

Perché sono importanti

Da un punto di vista tecnico, i contratti intelligenti svolgono il ruolo di “regolari dei contratti” regolando il processo di scambio tra due parti. Le condizioni oggetto dei contratti vengono onorate in maniera totalmente automatica e quindi non è necessario affidarsi ad un servizio di terze parti per assicurarsi che vengano rispettate.

Le condizioni contrattuali vengono quindi eseguite da macchine e non da esseri umani e questo li rende molto più efficienti ed affidabili di quelli attuali.

Ecco quindi le principali differenze tra smart contract e contratto tradizionale disciplinato dal codice civile:

  1. Nei normali contratti la garanzia e la fiducia vengono attribuita da una figura terza, che può essere quella di un notaio o di un avvocato. Con gli smart contract il ricorso a queste figure non è più necessario.
  2. Nei contratti intelligenti è impossibile modificare o violare le condizioni sottoscritte, dal momento che tra le loro caratteristiche intrinseche ci sono proprio l’esecuzione automatica e l’inalterabilità garantita dalla blockchain.

Altre applicazioni pratiche degli Smart Contract

Un’applicazione interessante degli smart contracts è allo studio per il controllo della filiera alimentare, dove la blockchain può fornire una risposta valida e concreta al monitoraggio dei vari step legati al ciclo del prodotto assicurando così una tracciabilità più chiara e trasparente, impedendo la diffusione di elementi contraffatti che contaminano il processo nel suo insieme.

Anche il settore assicurativo, in particolare per le condizioni necessarie a far scattare l’azione prevista (es. pagamento, rimborso, etc.) al verificarsi di determinate condizioni, può trarre grossi vantaggi in termini di semplificazione con l’utilizzo di questi contratti intelligenti.

Altri potenziali ambiti di applicazione sono la compravendite immobiliari (es. vincolare il pagamento dell’abitazione alla concessione del mutuo); la tutela della proprietà intellettuale; le spedizioni in contrassegno (es. verificare lo stato del bene venduto e trasferire automaticamente la somma al venditore senza che il vettore debba tenere in custodia la somma).

A che punto siamo in Italia

Allo stato attuale, la Pubblica Amministrazione inizia a considerare e a lavorare su vari progetti in cui la tecnologia dei contratti intelligenti risulta essere la più idonea riguardo alla gestione di dati e documenti, dell’identità, dei pagamenti, dei trasferimenti di proprietà e degli approvvigionamenti.

Un ottimo esempio è quello del Comune di Bari, che già nel 2019 ha avviato la prima sperimentazione di utilizzo della Distributed Ledger Technology (DLT) in ambito fideiussioni e che permetterà, in prospettiva, di dematerializzare l’iter di rilascio da parte di banche, intermediari finanziari, assicurazioni e di certificare in modo univoco e irrevocabile tali garanzie.

Altro progetto molto interessante è quello dell’ eVoting oggetto di sviluppo e studio da parte del Comune di Napoli. Il progetto vuole risolvere le tante criticità connesse al voto a distanza facendo uso proprio della tecnologia della blockchain Ethereum in particolare e degli smart contracts.

L’idea alla base di eVoting prevede una voluta divisione tra il momento dell’identificazione (lasciata al Presidente del Seggio), dal momento dell’esercizio effettivo della preferenza elettorale e della registrazione in blockchain. Anche lo spoglio potrà essere fatto, sempre attraverso blockchain, attraverso una lettura dei dati pubblici assolutamente trasparenti.

Conclusioni

L’attuale dimensione di uno smart contract è di soli 24kb, questo li rende apprezzabili in contesti contrattuali che presentano un alto tasso di standardizzazione e con livelli di complessità bassi, ma i problemi sorgono là dove vi sono contratti particolarmente complessi e articolati.

Gli ingegneri che lavorano per le più importanti ed evolute blockchain come ad esempio Ethereum, hanno trovato un espediente definito “kill” che ha il compito di distruggere gli smart contract non più utilizzabili al fine di rendere più efficiente le performante la blockchain.

Concludendo, la strada all’utilizzo degli smart contract verrà totalmente spianata quando si riuscirà a raggiungere un certo equilibrio tra l’efficienza e la sicurezza offerta dalla decentralizzazione e il principio di giustiziabilità, che garantisce la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi coinvolti dall’azione amministrativa.

In molti, per lo più giuristi, pensano che tale equilibrio possa essere raggiunto con il passaggio dalle blockchain di tipo “permission less” a quelle “permissioned”, che prevedono l’accesso da parte degli utenti a determinate informazioni sulla blockchain solo e soltanto se autorizzati oppure se rispettano determinati requisiti.

Grazie alle blockchain “permissioned”si agevola l’identificazione di quei nodi della catena che hanno il compito di elaborare ed eseguire smart contract e consentendo il raggiungimento di quell’equilibrio tra tecnologia e ordinamento giuridico, il quale potrà così intervenire a livello di istruzioni qualora ciò si rendesse necessario.

Infine, i costi di uno smart contract sono ancora molto elevati, basti pensare che un contratto senza alcuna logica particolare può arrivare a costare 7.000 dollari (altri contract, più complessi, possono raggiungere i 45.000 dollari) e non è finita, a questi bisogna aggiungere il costo di distribuzione sulla blockchain che nel caso di Ethereum è legata al prezzo del gas.

3D Digital Billboard, la quarta dimensione dell’advertising

OOH! Può sembrare una simpatica esclamazione ma significa Out of Home. Si riferisce principalmente alle affissioni: giganti, affascinanti e di forte impatto visivo, da sempre il mezzo con cui l’advertising si esprime nei modi più creativi. Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi enormi, andando a contaminare anche le diverse forme di pubblicità. L’incontro tra affissioni digital e il 3D conquista sempre più clienti con immagini dinamiche, colorate e coinvolgenti. Con il 3D Digital Billboard, l’anima del brand prende letteralmente vita, attirando l’attenzione e coinvolgendo il pubblico OOH per un lasso di tempo maggiore.

IWC 3D billboard

Out of Home e Naked Eye 3D

Fondamentalmente i 3D digital billboard funzionano come normali display. La differenza sta nella percezione della profondità degli oggetti, altrimenti detta tridimensionalità. Due immagini vengono catturate da due diverse prospettive, montate in un unico video e proiettate sullo schermo. Questa tecnica sfrutta il fatto che i nostri occhi visualizzano in modo leggermente diverso le immagini. Confondendo i nostri occhi grazie anche alla velocità di proiezione, il nostro cervello sarà di conseguenza ingannato e percepirà le immagini come una terza dimensione.

Anamorfismo: un trucco in più

Questa nuova forma di comunicazione OOH però non si ferma alla tridimensionalità. Per rendere tutto ancora più reale e creare un forte impatto, le affissioni 3D digital sfruttano un’altra tecnica: quella dell’anamorfismo. Abbiamo già visto questa illusione ottica nella street art. L’effetto è reso possibile grazie alla distorsione estrema delle immagini, visibile solo da una determinata angolazione o grazie all’uso di strutture curve.

Glenfiddich x Piccadilly | Where Next? from Space on Vimeo.

La nuova dimensione dell’Out of Home

Oggi la pubblicità si fonde sempre di più con la tecnologia. Il digitale ha aperto nuove frontiere che non hanno letteralmente limiti, proiettandoci in una nuova dimensione. Assistiamo ad una nuova concezione di spazio che ci sorprende e che ci fa immergere in una diversa esperienza di advertisement. Il Metaverso sembra entrare nella nostra quotidianità in tempi velocissimi.

 

Inoltre, l’intelligenza artificiale di cui sono dotati alcuni digital billboard riesce ad elaborare numeri in tempo reale, rivelando dati sull’audience e sulla campagna, in termini di Kpi. La misurazione delle prestazioni permette quindi di analizzare al meglio il target, per programmare in seguito performance con risultati migliori.

Il primo billboard 3D

Non si smentisce mai: Coca-Cola è tra i primi brand che hanno voluto sperimentare subito le affissioni 3D. Nel 2017, ispirandosi alla realtà mista e dal design 3D, Coca-Cola è stato il protagonista della prima e più grande affissione pubblicitaria tridimensionale del mondo. Tanto da guadagnarsi il primato Guinness World Records tra le affissioni OOH.

Situata a Times Square, l’affissione 3D è alta sei piani ed è composta da più di 1700 moduli led mobili. Muovendosi avanti e indietro, i pannelli sono stati progettati per dare dimensione e profondità all’intera immagine.

L’Italia dell’ Out of Home 3D digital

Sebbene questa nuova tecnologia abbia già abbondantemente riempito le affissioni di Tokio, Whuan, Shangai, Londra e New York, anche l’Italia è al passo con le novità. Qualche esempio di 3D digital billboard lo abbiamo visto a Roma e Milano, grazie a Urban Vision, società di sistemi innovativi per la comunicazione outdoor.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Salmo Official (@lebonwski)

3d digital billboard laura pausini

Vedremo le nostre città cambiare, illuminarsi, impressionarci sempre di più grazie a questi – e chissà quali altri – innovativi arredi urbani.

LEGGI ANCHE: 6 piattaforme di realtà virtuale che anticipano Metaverso

curriculum vitae

Ottimizzare il tuo Curriculum Vitae per farti notare dai recruiter

Il Curriculum Vitae, se ben valorizzato, è la tua occasione per far venir fuori la versione migliore di te, per far capire alle aziende perché sei proprio tu la persona che stanno cercando, o al tuo capo che sei la figura giusta a cui affidare maggiori responsabilità.

Non puoi assolutamente sottovalutare questo aspetto: il Curriculum Vitae è il tuo biglietto da visita, la prima impressione che un potenziale datore di lavoro o recruiter avrà di te. Per raggiungere vette più alte nella propria carriera o per esplorarne di nuove, bisogna accrescere le proprie competenze, ma anche riuscire a esaltarle nel modo giusto, per avere un impatto sull’interlocutore.

Con un curriculum che viene notato, non soltanto migliorerai le tue possibilità di successo, ma sarai anche dotato di uno strumento di convalida che ti permetterà di dimostrare perché vali.

Ad esempio, secondo una ricerca di Zippia, il 68% delle persone in cerca di lavoro che si sono fatte assistere nella scrittura di un curriculum professionale ha buone probabilità di trovare un nuovo lavoro in meno di 90 giorni.

Altri dati interessanti, che confermano l’importanza di approcciarsi alla candidatura in modo professionale, sono questi:

  • Il 59% dei reclutatori rifiuta un candidato se il CV contiene errori grammaticali o ortografici;
  • oltre il 50% dei selezionatori rifiuterà un candidato se il suo curriculum se è troppo generico e pieno di cliché (ti dice nulla l’espressione “ottime capacità di problem solving“?)
  • 1 reclutatore su 5 cestina un curriculum ancora prima di aver finito di leggerlo.

Vuoi scoprire se hai fatto abbastanza per farti notare dalle aziende o se invece puoi fare di più per moltiplicare le tue chance di assunzione e di carriera?

<< Registrati al webinar “Perché il candidato ideale non sei tu – Consigli e best practice per essere la prima scelta delle aziende digitali” >>

Curriculum Vitae: un webinar per presentare alla aziende la versione migliore di te

Quali sono le cose indispensabili da includere nel CV? Quali quelle importanti per rendere la candidatura più attraente? Quali sono gli aspetti che vengono erroneamente trascurati?

Un primo passo per rispondere a queste domande è partecipare al webinar programmato per mercoledì 20 aprile alle ore 13: “Perchè il candidato ideale non sei tu – Consigli e best practice per essere la prima scelta delle aziende digitali” con Davide D’Ambrogio, Career Coach, e Guenda & Gioia Novena, Co-founder di Nextopp, la piattaforma di formazione online per trovare lavoro. Conduce Adele Savarese, Coordinatrice Didattica di Ninja Academy.

ottimizzare il tuo curriculum vitae

Cosa potrai apprendere durante il webinar:

✅ errori che fanno cestinare subito il tuo CV
✅ tecniche per perfezionare il tuo personal branding
✅ suggerimenti per migliorare la tua ricerca del lavoro attiva e passiva
✅ consigli per identificare i percorsi più adatti per farti trovare dai recruiter e fare carriera nel Digital

Non mancare se vuoi dare una svolta al tuo futuro!

<< Registrati al webinar “Perché il candidato ideale non sei tu” e scopri come fare carriera nel Digital >>

gli strati del metaverso

Creator Economy e Decentralizzazione come base per la costruzione del Metaverso

Il Metaverso non è “un” metaverso.

È la prossima generazione di Internet: un multiverso. Le numerose applicazioni sviluppate in questo senso ci avvolgeranno completamente, sia a livello visivo, sia a livello sociale.

Sebbene sia probabile che molti spazi assomiglieranno a parchi a tema virtuali, il traguardo è rappresentato da un Metaverso alimentato da una robusta Creator Economy abilitata attraverso la decentralizzazione.

Il Metaverso non è quindi semplicemente una versione in 3D di un mondo in 2D: è l’inesorabile dematerializzazione di spazi fisici, distanze e oggetti.

Gli investimenti e le decisioni prese ora determineranno quale futuro che si manifesterà: uno che offre la più grande varietà di esperienze, alimentato da creatori, o uno definito dalla prossima ondata di gatekeepers e “affittuari”.

Puntiamo sul primo scenario e analizziamo insieme la catena di valore di questo mercato – un mondo alimentato dai creator e costruito sulla decentralizzazione – attraverso gli strati che lo compongono.

grafico livelli metaverso

Gli strati del Metaverso

Esperienza

Il livello dell’esperienza comprende tutte le attività in cui le persone si impegnano a livello pratico, come giocare online, ascoltare musica, fare shopping.

Scoperta

La scoperta rappresenta il canale attraverso cui le persone vengono a conoscenza dell’esistenza delle esperienze.

Creator Economy

Questo livello contiene tutti gli strumenti che consentono ai creator di produrre contenuti per il Metaverso e gli strumenti di monetizzazione.

Spatial Computing

Si tratta del software che permette di trasformare gli oggetti in 3D, portandoli nel Metaverso e consentendoci di interagire con loro.

Decentralizzazione

Tutte le attività fisiche e digitali che stanno spostando l’ecosistema verso una infrastruttura distribuita e democratizzata non vincolata a un potere centrale.

Human Interface

È l’hardware che ci permette di accedere al Metaverso. Ad esempio, Visori VR e tecnologia aptica.

Infrastruttura

Il livello dell’infrastruttura è costituito dai semiconduttori, dalla scienza dei materiali, dal cloud computing e dalle reti di telecomunicazione che rendono possibile la costruzione di qualsiasi livello superiore.

bitcoin cripto economia

Bitcoin in Messico, Honduras e Portogallo: l’annuncio alla Bitcoin Conference

Un annuncio storico, non rivoluzionario come quello del presidente di El Salvador, che ha reso Bitcoin valuta legale nel paese lo scorso anno, ma quanto è stato annunciato durante la Bitcoin Conference 2022 è un passo in avanti molto importante per l’intero ecosistema. Le novità riguardano un’isola in Honduras, una regione autonoma del Portogallo e il Messico.

Gli annunci sono stati fatti dai rappresentanti dei tre Paesi, portati sul palco della conferenza Bitcoin 2022 a Miami da Samson Mow, ex chief strategy officer di Blockstream e uno degli architetti del progetto Bitcoin Bond in El Salvador.

Bitcoin Conference - annuncio messico honduras e portogallo

L’ex direttore strategico di Blockstream che si è dimesso a marzo per concentrarsi su “l’adozione di Bitcoin da parte degli stati nazionali“, ha portato i legislatori di tutto il mondo sul palco di Bitcoin 2022 per evidenziare i progressi normativi che vengono fatti per incoraggiare l’adozione di Bitcoin da parte degli stati nazionali.

Gli annunci della Bitcoin Conference 2022

Roatán

L’isola di Roatán in Honduras avrà Bitcoin come moneta a corso legale. Inoltre, la zona franca economica dell’isola, gestita da Honduras Prospera Inc., consentirà l’uso dei bitcoin bond, come un modo per portare investimenti esteri nel paese. Lo ha annunciato Joel Bomgar, presidente di Próspera.

Madeira

L’isola portoghese alle porte d’Europa adotterà Bitcoin in virtù del suo speciale status di regione autonoma. Inoltre, gli investitori Bitcoin non pagheranno imposte sul reddito personale.

Messico

Si tratta della notizia più importante in assoluto, ma probabilmente ancora la più incerta: il presidente del Messico sarebbe pronto a ricevere Samson Mow per discutere dell’adozione di Bitcoin come valuta avente corso legale. Se l’adozione si verificasse davvero, sarebbe un grande rivoluzione in un Paese confinante con USA e di tali dimensioni.

Il senatore messicano Indira Kempis ha anche affermato che una nuova legislazione incentrata su Bitcoin sarà proposta al senato messicano.

Le parole di Mow alla Bitcoin Conference 2022

Penso che ora sia un momento cruciale nella storia dell’umanità e abbiamo bisogno di andare avanti velocemente. Ciò di cui abbiamo bisogno è più adozione di bitcoin da parte degli stati nazionali“, ha detto Mow. “Ogni paese, ogni giurisdizione, avrà un percorso unico per l’adozione di bitcoin. La moneta legale è un modo, un altro modo è la moneta legale de facto“.

personal branding consigli pratici

Torna in presenza la Graduation dell’Executive Master Ninja Academy / IUSVE

In questo periodo storico più che mai, abbiamo bisogno di fiducia nel futuro, di ascoltare storie che ci ispirino e che ci conducano a intravedere nuove speranze; per questo è con una certa emozione che quest’anno Ninja Academy tornerà a celebrare in presenza i guerrieri dell’Executive Master Ninja Academy / IUSVE con una emozionante cerimonia di Graduation.


L’evento si terrà sabato 9 aprile alle ore 15 a Verona, nella prestigiosa Aula Magna dell’Istituto Universitario IUSVE, ma sarà possibile seguire anche online la Graduation in diretta qui in questo articolo o su YouTube.

<< Registrati per partecipare alla cerimonia live e vivere l’emozione di una Graduation in stile Università americana >>

Cerimonia di Graduation 2022: ispirazione ed emozione

Un’occasione per lasciarti ispirare dalle storie dei Ninja che hanno scelto di dare una svolta al loro futuro con l’Executive Master Ninja Academy / IUSVE, ma anche per ascoltare le illuminanti testimonianze di top manager della Digital Industry che, prima di te, hanno segnato le carriere di centinaia di professionisti

Non perdere i Commencement Speech di Esther Intile, Head of Employer Branding People & Organisation di Enel, Alexandre Levy, Head of Business Development Brand, Content & Creative di Accenture Interactive, e Giosé Milli, AD & Executive Coach dell’Istituto Hoffman, e i Valedictorian Speech di alcuni dei graduati più talentuosi di quest’anno.

graduation 2022

Le opportunità del Nuovo Executive Master in Digital Marketing

Sei un professionista del Digital Marketing o vuoi diventarlo?
Hai una laurea triennale e sei in cerca di una specializzazione professionalizzante?

Il Nuovo Executive Master in Digital Marketing ti offre la possibilità di specializzarti in due aree:

  • Social Media Communication, per imparare a ideare Digital & Social Media Strategy, creare piani editoriali, coinvolgere una Community e progettare campagne pubblicitarie
  • eCommerce Management, per imparare a progettare strategie digitali orientate alla vendita online, dalla progettazione della Customer Experience all’analisi dei dati.

Con l’Executive Master in Digital Marketing di Ninja Academy accedi a:

– +1200 risorse interattive on demand e immersive
– 2 percorsi di specializzazione (Social Media Communication o eCommerce Management)
– 24 Question Time Live con docenti ed esperti
– Aggiornamento quotidiano su trend e attualità
– Cerimonia di Graduation in Università
– Servizio di Job Placement

Segui le lezioni on demand, dove e quando vuoi. Ottieni un prestigioso Certificato rilasciato in collaborazione con l’Istituto Universitario IUSVE e dai una svolta alla tua carriera.

<< Registrati subito e sabato 9 aprile alle 15 segui live la cerimonia di Graduation degli Executive Master 2022 >>

Digital Twins copertina con un esempio

Digital Twins: cosa sono e perché sono sempre più importanti per le aziende

Con il passare degli anni riscontriamo che i nostri sistemi e le nostre risorse tendono ad evolversi continuamente e questo richiede che anche i processi alla base della loro realizzazione e gestione si evolvano al fine di renderli più efficienti, più sicuri e capaci di migliorare la loro performance.

Proprio in questa ottica vengono impiegati i cosiddetti Digital Twins (o gemelli digitali): una rappresentazione virtuale di un asset, prodotto o servizio esistente nel mondo fisico connessa con questo.

esempio di digital twins

Da dove nasce il concetto di Digital Twins

1970 – La NASA utilizza 15 computer per ricreare una rappresentazione matematica della sfortunata situazione dell’equipaggio sull’Apollo 13.

1991David Gelenter, per il suo Mirror Worlds, introduce il concetto di Digital Twin.

2002 – Grazie a Michael Grieves (University of Michigan), abbiamo la prima applicazione industriale.

2010 – Il termine Digital Twin viene coniato nel 2010 da Michael Vickers della NASA.

Le applicazioni dei Digital Twins

IoT, AI, Machine Learning e trasformazione digitale avviata con Industria 4.0 hanno accelerato l’applicazione concreta della riproduzione digitale connessa agli asset fisici.

L’asset reale è connesso a quello virtuale in tempo reale grazie a sensori che inviano una enorme mole di dati analizzati in tempo reale e utilizzati per effettuare simulazioni dalle quali si ottiene, ad esempio, il miglioramento delle performance di un processo produttivo consentendo il risparmio energetico, oppure si migliora il livello di sicurezza di un processo riducendo il numero di incidenti, o ancora si migliora un prodotto per renderlo più appetibile alla clientela.

In questo ambito l’AI gioca un ruolo fondamentale perché l’analisi di questi dati, combinata con altre fonti di informazione, permette di sviluppare modelli previsionali.

I campi di applicazione sono tantissimi e alcune aziende attualmente sono impegnate anche nello sviluppo di gemelli digitali delle persone reali che consentirebbero, in futuro, di incontrare virtualmente un collega distante o perfino di parlare con i gemelli virtuali di cari defunti e con versioni presenti o future di sé stessi.

Ad oggi i gemelli digitali vengono utilizzati principalmente nell’industria, ma la tecnologia si sta affermando anche nel campo sanitario e nel retail.

Digital Twins . gemelli digitali

Riduzione dei costi nella produzione

Tra le più note aziende italiane che già fanno utilizzo di questa tecnologia vi è Fincantieri, che si è classificata tra le aziende vincitrici del secondo bando del Competence Center Smact proprio con un progetto finalizzato alla creazione di un gemello digitale per ottimizzare e ridurre i costi del processo di costruzione di una nave.

Entertaiment

China Central Television ha realizzato avatar digitali degli ospiti dello Spring Gala Festival, con l’aiuto di machine learning e intelligenza artificiale. ObEN, l’azienda che ha creato le copie virtuali, ha in programma l’elaborazione di altre categorie di persone come medici virtuali e insegnanti grazie all’apprendimento automatico tramite l’elaborazione del linguaggio naturale unita a tecniche di visione artificiale

Servizi sanitari e ricerca medica

Anche nella sanità non mancano applicazioni del modello dei Digital Twins.

Esempio molto importante è il progetto di Dell Technologies in collaborazione con i2b2 tranSMART Foundation, organizzazione non-profit per la ricerca open source, per il trattamento domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19.

I dati acquisiti da milioni di pazienti nel mondo verranno messi a disposizione dei ricercatori che, grazie ai Digital Twins generati, potranno sperimentare nuove terapie o migliorare quelle esistenti.

Retail

L’utilizzo dei Digital Twins può contribuire al miglioramento continuo e alla trasformazione della customer experience realizzando simulazioni che generano previsioni sempre più accurate del comportamento degli acquirenti, per poter fare la differenza in termini di consigli offerti (cross e ip selling), promozioni e vendita personalizzata grazie al gemello digitale di ognuno dei clienti.

Questa tecnologia è anche in grado di proporre, per esempio, abiti perfetto per taglia, vestibilità e stile senza bisogno che venga fisicamente provato.

Alcune aziende del fast fashion adottano già un modello del Digital Twin applicato al proprio store fisico: la presenza nello store di sensori IoT consente la connessione con il clone digitale dello stesso inviando una grosse mole di dati in tempo reale che permette di rilevare potenziali problemi o gestire scenari, ad esempio, modellando il flusso di clienti e la densità di traffico pedonale nei pressi dello store e in particolari aree all’interno dello store.

Fonti energetiche

General Electric sta utilizzando il modello dei gemelli digitali applicato alla produzione di energia eolica minimizzando i costi di manutenzione. Infatti, ogni turbina viene venduta già associata a un modello digitale che riceve feedback costanti dal prodotto fisico, fornendo dati sul funzionamento e sullo stato di usura dei diversi componenti.

Sport

I Digital Twins sono già molto utilizzati nella Formula 1. Le simulazioni legate alle performance del pilota e le reazioni della vettura in pista contribuiscono notevolmente a migliorare le performance.

Perché ci interessa

In molti si chiederanno se anche il Metaverso possa considerarsi un’ applicazione del digital twinning. In parte è così in quanto rappresentazione della realtà fisica. In assenza  però di sensori che consentano il collegamento tra le due realtà e l’evoluzione del mondo virtuale sulla base dei dati acquisiti da quello reale, rischia di rimanere un mondo virtuale isolato.

In sostanza, per l’evoluzione futura del Metaverso, il digital twinning rappresenta una milestone indispensabile.

Nel breve termine l’impatto del digital twinning nel mercato consumer in generale saranno molteplici e riguarderanno vari aspetti, dalla gestione dei punti vendita al miglioramento dei prodotti tramite lo smart building, alla formazione del personale di assistenza e vendita, fino all’ ottimizzazione della supply chain e tanto altro ancora.

I CRM rivestiranno un ruolo sempre più decisivo per la definizione di una customer journey più dettagliata dato che acquisiranno dati da nuovi touch point e sarà possibile abbracciare un nuovo e più ampio modello di Phygital.

In Italia esistono ancora importanti gap infrastrutturali, specialmente per le PMI. La rimozione di queste barriere consentirà a tali tecnologie di impattare notevolmente sul business delle aziende e sulla vita delle persone.

ninja in crociera, grandi dimissioni e great re engagement

Grandi Dimissioni: come far innamorare di nuovo le persone delle aziende

“Le Grandi Dimissioni”, il fenomeno che preoccupa le aziende di tutto il mondo occidentale, sembra essere ancora lontano dal suo declino.

In un articolo del New York Times, la ricercatrice Emma Goldberg ha approfondito il tema, esplorando come i millennial abbiano “paura” dei lavoratori della Generazione Z, che stanno spingendo per una nuova, audace richiesta di condizioni migliori sul posto di lavoro per raggiungere un giusto equilibrio tra ufficio e vita privata.

Uno studio di Personal Capital e The Harris Poll ha scoperto che due terzi degli americani intervistati erano desiderosi di cambiare lavoro. tra i più giovani, la percentuale arrivava addirittura al 91%, più di qualsiasi altra generazione.

Il contesto della Great Resignation

Non c’è motivo di credere che i numeri miglioreranno nel corso del 2022, dato che una ricerca di Gallup rivela che uno sbalorditivo 48% dei lavoratori sta attivamente cercando alternative al proprio lavoro, mentre la ricerca McKinsey alza l’asticella addirittura al 58%. In questo studio, circa il 36% dei lavoratori americani ha perfino dichiarato di aver lasciato il proprio lavoro senza avere alcuna alternativa professionale.

grandi dimissioni, report McKinsey - le persone lasciano il lavoro senza una reale alternativa

Il fenomeno della Great Resignation, tradotto spesso impropriamente con “grande rassegnazione”, è destinato ad accompagnarci nel mondo del lavoro per i prossimi anni, contribuendo a riplasmare il rapporto delle aziende con i lavoratori, che ora guardano al proprio tempo in un modo totalmente diverso rispetto al passato.

Più che di grande rassegnazione o dimissioni, sarebbe forse più corretto parlare di una nuova scala di priorità che ha sostituito quella precedente.

In qualunque modo ci sembri più corretto rinominare il trend, quello che è chiaro è che l’epidemia di Covid-19 ha stimolato un cambiamento disruptive nel modo di intendere il lavoro e la vita professionale, come mai era accaduto prima: chi abbandona il posto di lavoro è oggi un vincitore, non un perdente, come invece era percepito in passato.

LEGGI ANCHE: Lasciare il lavoro è virale: la Gen Z festeggia il licenziamento sui social

Come contrastare le Grandi Dimissioni

Sebbene secondo un recente rapporto del Censis sembra che, in Italia, il fenomeno non sia così dilagante e si possa rilevare ancora un certo pragmatismo indirizzato a conservare il proprio posto di lavoro, il trend non va per nulla sottovalutato, proprio in considerazione di quello che sta accadendo oltre oceano: le posizioni aperte rimangono vacanti per diverso tempo causando grossi problemi organizzativi alle aziende che non riescono più ad attrarre efficacemente la forza lavoro.

Se le persone non si sentono più soddisfatte dalle condizioni di lavoro e da quella parte della propria vita che sottraggono agli affetti e agli svaghi, una potenziale soluzione sembra lapalissianamente semplice: è necessario che i leader comprendano le priorità di vita dei loro lavoratori e che avvenga un nuovo allineamento tra le due “fazioni”.

I manager devono tornare a essere empatici, autentici e ad ascoltare davvero le persone per ristabilire un rapporto di fiducia che ormai scricchiola troppo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Mirko Pallera (@mirkopallera)

Dalla Great Resignation al Great Re-Engagement

Non sentirsi apprezzati o non sentirsi parte dell’azienda sono due tra le motivazioni principali per l’abbandono del posto di lavoro secondo il report di McKinsey.

Tuttavia, un ottimo primo passo è proprio condividere con le persone che lavorano nella nostra azienda l’entusiasmo e la mission aziendale, riconoscere periodicamente il loro valore evidenziando i successi e mettendo in moto dei processi in grado di dare un boost alle loro skill trasformandoli in talenti.

Non meno importante, anzi, probabilmente aspetto essenziale per rendere il lavoratore felice, è quello della flessibilità.

La flessibilità è in cima alla lista delle priorità di molte persone. Molti lavoratori hanno imparato ad apprezzare la possibilità di lavorare da casa e preferirebbero avere la possibilità di continuare a farlo, almeno part-time.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Federica Bulega (@fedebulega)

Le aziende davvero agili sono riuscite a rassicurare i propri dipendenti durante la pandemia dando loro fiducia: una crisi globale può tirare fuori il meglio dalle persone, portando creatività e innovazione. Grazie a una cultura ricca e positiva non solo sopravvivono, ma prosperano nell’affrontare sfide come la pandemia.

“Voglio venire a lavorare con voi” come diventare un’azienda Ninja (e attrarre i talenti)

Un recente articolo del Wall Street Journal racconta come i vertici di Meta stiano lavorando per trasformare la concezione del lavoro da remoto portandola all’estremo.

le grandi dimissioni, lavorare in crociera

La strada è quella giusta: la soluzione al problema della Great Resignation passa anche attraverso scelte coraggiose (e un po’ folli, forse), come quella di rendere la flessibilità sul posto di lavoro qualcosa di più concreto di una semplice procedura.

Liberare lo spirito creativo, troppo spesso incarcerato tra le mura grigie degli uffici è possibile, a patto di acquisire una vera consapevolezza del carico che lo scambio di fiducia reciproca con il team comporta: svago e full immersion in contesti del tutto nuovi, come il ponte di una meravigliosa nave da crociera, non devono intaccare la produttività o rallentare il raggiungimento degli obiettivi.

E infatti, quando MSC Crociere ha invitato il nostro team a sperimentare l’esperienza di lavoro a bordo della favolosa MSC Grandiosa per una crociera di 8 giorni nel Mediterraneo, Ninja, da sempre pioniera del lavoro agile, ha colto al volo l’occasione di dimostrare quanto il lavoro flessibile possa essere portato all’estremo, favorendo ogni possibile declinazione dello smart working sui temi della flessibilità e del Great Re-Engagement.

L’invito di MSC si è così trasformato in un’opportunità per incontrare nuovamente i membri del team dislocati nelle diverse sedi, ma anche per conoscersi meglio fuori dall’orario di lavoro e affinare le procedure confrontandosi davanti a una tazza fumante di caffè americano.

E poi, tramonti mozzafiato, panorami indimenticabili e buon cibo. Tra mille storie su Instagram, tantissime esperienze disponibili e serate tra brindisi e risate, anche le ore trascorse fuori dai momenti lavorativi hanno contribuito a rafforzare un team building già efficace.

Anche per questo, una delle sfide che un vero Ninja della comunicazione deve saper affrontare, è quella di non cedere alle distrazioni.

Se, da un lato, è richiesto agli imprenditori e ai leader un grosso sforzo logico per liberarsi dall’idea della scrivania come ancora della performance, dall’altro il team deve essere in grado di farsi traghettare negli inesplorati spazi della flessibilità estrema senza cedere alla tentazione di sottovalutare l’importanza di dimostrarsi pronti e affidabili, pena il ritorno a procedure “più classiche”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Fabio Casciabanca (@fabiocasciabanca)

Arginare il fenomeno delle nuove generazioni che rinunciano a un futuro professionale stabile è possibile; invertire al rotta e ricominciare a guardare alle aziende come un porto sicuro in cui approdare è una grande sfida alla quale le imprese non possono sottrarsi.

Magari diventando “un po’ più Ninja” e trasformando lo Smart Working in Magic Working.

tiktok strategie a pagamento

Hashtag, challenge, influencer: strategie di crescita a pagamento su TikTok

Torniamo a parlare delle possibili strategie marketing che possono essere utilizzate dalle aziende per promuovere la propria crescita su TikTok e, dopo aver esaminato in un precedente articolo le tecniche organiche, passiamo ad occuparci di quella relative alla crescita a pagamento.

Tra le principali tecniche che comportano un investimento monetario e che puoi utilizzare per far crescere la visibilità della tua azienda su TikTok possiamo indicare:

  • Hashtag Challenge
  • Influencer Marketing
  • Annunci pubblicitari (TikTok Ads)

Hashtag Challenge

Come dice il nome stesso, le challenge sono delle sfide tra autori che hanno l’obiettivo di creare il contenuto che diventi più virale ed apprezzato.

Le challenge sono state introdotte da TikTok per stimolare la creazione di contenuti e sono sempre associate ad un hashtag di riferimento e, in qualche caso, ad un brano musicale.

Talvolta le challenge sono proposte direttamente da TikTok, mentre in altre occasioni le sfide nascono dalla collaborazione con i brand. In entrambi i casi vengono fornite delle linee guida generali che dovranno essere seguite dagli autori che decidono di partecipare alla competizione.

strategia pagamento TikTok overview

C’è da dire che la community di TikTok ama particolarmente le challenge: secondo i dati forniti dalla piattaforma, il 16% di tutti i video pubblicati sull’app sono legati alle challenge e più di un terzo degli utenti vi hanno partecipato.

Qualche esempio:

  • la #RaindropChallenge ha ricevuto più di 1 miliardo di visualizzazioni;
  • la #TumbleweedChallenge ha ottenuto più di 8.000 video e 9 milioni di visite in una settimana;
  • per la challenge #InMyFeelings ci sono stati oltre 5 milioni di video su TikTok (rispetto agli 1.7 milioni di Instagram).

Anche le aziende apprezzano molto le challenge.
Lanciare una challenge con l’hashtag del brand è un infatti ottimo modo per ottenere visibilità su TikTok: si incoraggiano gli utenti a creare o ricreare contenuti, basati su hashtag o suoni, sfruttando la potenza degli User Generated Content (UGC).
A tale proposito, una ricerca di Mediakix ha riportato che in media una “Branded Hashtag Challenge” ottiene oltre 6 miliardi di visualizzazioni e che i formati più popolari sono le challenge sponsorizzate, i concorsi e le sfide con un tasto “Shop Now” (v. Fig. 2).

strategia pagamento TikTok branded hashtag challenge

Tra gli esempi di successo vogliamo citare Guess, una delle prime aziende a lanciare una challenge che proponeva agli utenti di TikTok di filmarsi indossando la nuova linea di jeans e usando l’hashtag #InMyDenim.

TikTok hashtag challenge inmydenim

Fig. 3: l’Hashtag challenge #inmydenim di Guess (Fonte: sito web TikTok)

Merita di essere citata anche Clean & Clear India che ha ottenuto 10.400 nuovi follower e ispirato la creazione di quasi tre milioni di video con una challenge relativa al nome del suo brand.

Ulteriore esempio è quello di Kind, produttore di Snack, che ha ottenuto risultati notevoli con una sua challenge: oltre 60 milioni di visualizzazioni nel primo giorno!

In Italia le challenge sono state adottate nel 2020 anche da diversi brand e organizzazioni, come Samsung, Action Aid, McDonalds.

Hashtag challenge in Italia 2020

 

Influencer Marketing

Molto spesso le challenge vedono la partecipazione attiva di influencer.

Ad esempio se operi nel settore dell’abbigliamento potresti chiedere ad un influencer di indossare un tuo vestito e di partecipare ad una challenge.

Un’ottima strategia per promuovere il proprio marchio è infatti coinvolgere gli influencer presenti sul social, i TikTokers, e collaborare con loro per campagne di contenuti ad hoc.

Nonostante TikTok sia una piattaforma relativamente recente, ci sono già molti influencer con milioni di follower che possono davvero aiutarti a promuovere il tuo marchio verso il tuo pubblico.

Ad esempio Samsung, per la promozione di tre nuovi smartphone della serie Galaxy A, ha lanciato la challenge #powerAwesome e si è avvalsa della collaborazione di alcuni degli influencers italiani più famosi (Martina Socrate, Jennifer Preda, Giorgia Malerba, Federico Gardenghi, Alessandro Bedetti, Jash Gonzales, Valeria Vedovatti e Alessandro Montesi).

E’ la stessa TikTok ha sottolineare l’importanza degli influencer sul proprio sito web:

“Ogni giorno le persone su TikTok, da tutta Italia, uniscono video e musica, lanciando nuovi trend o improvvisando su una base musicale. Un mix unico di meme, canzoni e hashtag che non solo presenta a un pubblico più ampio una creatività innovativa, ma influenza anche la cultura e il costume”.

I creator sono in effetti la linfa vitale di TikTok e per questo motivo l’azienda ad agosto del 2020 ha lanciato in Europa il TikTok Creator Fund, con l’obiettivo di dare alle persone di talento l’opportunità di trasformare la loro creatività in una vera e propria professione.

Il fondo europeo è partito con una dote iniziale di 70 milioni di dollari per il primo anno (pari a circa 60 milioni di euro), cifra che sembrerebbe destinata a salire ad almeno 300 milioni in tre anni.

In aggiunta al Creator Fund, il social network sta già aiutando i creator a ottenere un compenso per la loro creatività tramite TikTok Creator Marketplace, una piattaforma che consente a brand, agenzie e specialisti di marketing di scoprire e ingaggiare i creator più interessanti su TikTok.

In qualità di brand puoi richiedere l’accesso al Creator Marketplace ed individuare il creator più adatto al tuo prodotto o servizio. All’interno del sito troverai un elenco di creator selezionati da TikTok ed informazioni di dettaglio sulle loro caratteristiche, come mostrato in Fig. 5.

 

strategia pagamento TikTok statistiche creators

 

Annunci pubblicitari (TikTok Ads)

 Completiamo la rassegna delle strategie di crescita a pagamento limitandoci per il momento solo a menzionare TikTok Ads. Gli annunci pubblicitari di TikTok saranno infatti oggetto di uno specifico articolo in cui esamineremo i vari formati e vedremo alcuni esempi di campagne di successo.

 

Integrazione con altri social media

 Non possiamo concludere l’esame delle strategie marketing senza però prima sottolineare come TikTok non sia un mondo fine a sé stesso. Come qualsiasi altro canale di marketing può essere più efficace se viene utilizzato in combinazione con altri social media o strumenti di web marketing.

 Una delle tecniche alla base delle strategie di crescita è appunto l’idea di trarre vantaggio dalla propria audience già presente su altri canali.

Questa è costituita dai follower su altri social (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, etc), dagli iscritti alla tua newsletter o al tuo canale Telegram, dai lettori del tuo blog, dai tuoi contatti su WhatsApp. Più in generale si tratta di tutti i luoghi online popolati da persone che sono in target con i contenuti che intendi pubblicare su TikTok.

 Una strategia multicanale con l’utilizzo di un’audience “esterna” può portare buoni risultati alla crescita del tuo profilo TikTok in tempi molto rapidi.

Puoi ad esempio utilizzare la tua audience “esterna” per crearti una base iniziale di follower su TikTok ancora prima di aver pubblicato il tuo primo video.

Oppure puoi usare le tue liste e i tuoi profili social per dare un boost al tuo contenuto su TikTok al momento della pubblicazione. Uno dei criteri per essere premiati dall’algoritmo di TikTok è infatti importante ottenere un alto numero di visualizzazioni nel minor tempo possibile.

È chiaro quindi che la possibilità di utilizzare una strategia multicanale è uno dei punti di forza di TikTok. Come è noto l’app consente infatti di condividere i video anche all’esterno della piattaforma e permette agli utenti di inserire nel proprio profilo le informazioni relative agli account Instagram e YouTube.

Ciò ti consentirà quindi di trarre vantaggio della visibilità acquisita su TikTok per portare traffico su altri canali social o generare delle conversioni (iscrizioni a newsletter, traffico verso il tuo sito web o blog, etc) in modo da migliorare l’efficacia complessiva delle tue strategie di web e social media marketing.