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  • Brand e psicologia: dimmi di che colore è il tuo business e ti dirò chi sei

    Nero, rosso, rosa, blu. Ad ogni colore corrisponde un messaggio, ad ogni messaggio un’emozione e una sensazione

    10 Agosto 2020

    • Spesso il marketing viene banalizzato e ridotto a una mera scienza finalizzata alle vendite, ma prima di questo traguardo c’è un complesso insieme di operazioni volte a persuadere il pubblico tra le quali la scelta dei colori del brand, della campagna pubblicitaria, del website e degli store.
    • I colori sono in grado di incidere sulla percezione che i consumatori hanno di un determinato brand e giocano un ruolo chiave nelle strategie di branding: vi sono alcuni casi in cui è proprio il colore a costituire l’elemento distintivo.
      Il common thinking suggerisce che al primo appuntamento sarebbe carino presentarsi con delle rose rosse. Vale per gli uomini, giusto per essere un po’ old style. Sempre il pensiero comune suggerisce che rose di color giallo si regalano per esprimere gelosia. Ancora, rose di color bianco rappresentano purezza e innocenza. Colori diversi per esprimere messaggi diversi e nulla lasciato al caso. Sicuramente tutto è più semplice se si tratta di scegliere fiori per una serata galante. Cosa succede con i colori nel mondo del business e, in particolare, del marketing? E cosa succede se i colori sono in grado di influenzare la percezione di un determinato brand?

    I see your true colors

    Era il verso di una famosa canzone di Cyndi Lauper di fine degli anni Ottanta, che aveva riscosso grande successo. Al centro di tutto, i colori. Colori veri, magari sgargianti. Trasmettono sensazioni, emozioni, ci allontanano o avvicinano, ci disgustano, ci fanno sentire vivi. Funziona nell’interior design, con tanto di teorie feng shui, nel fashion, nel make-up e anche nel marketing. psicologia colore marketing Sì, perché i colori sono in grado di incidere sulla percezione che i consumatori hanno di un determinato brand e giocano un ruolo chiave nelle strategie di branding. Pensiamo, ad esempio, a tutte le volte in cui identifichiamo un marchio grazie all’associazione del logo o del prodotto. Vi sono alcuni casi in cui è proprio il colore a costituire l’elemento distintivo del brand. Un esempio su tutti è il blue di Tiffany (più comunemente conosciuto come “verde Tiffany”). Come dimenticare, poi, lo sfondo iconico e rosso di Coca-Cola? O la M gialla di McDonald’s? Nel marketing e, in maniera particolare, nel branding, la cosiddetta color psychology si focalizza su come i colori possano avere un impatto sulle impressioni e sensazioni dei consumatori, fino a persuaderne l’acquisto. Che ci crediate o no, se Tiffany avesse scelto il nero o il rosso, molto probabilmente il marchio non avrebbe avuto lo stesso successo. psicologia colore marketing LEGGI ANCHE: L’importanza dei colori nell’immagine di un brand

    Psicologia del colore

    La psicologia del colore è molto importante, soprattutto se si sta costruendo un nuovo business o, ancora, se si stanno valutando delle strategie di rebranding. In effetti, il colore rappresenta uno strumento essenziale non solo per riuscire a farsi notare, ma anche per lanciare un messaggio, intriso di determinati valori. Ciascun colore ha le proprie caratteristiche, che vengono riconosciute da tutti gli appartenenti a una determinata cultura. psicologia colore marketing Non si tratta di caratteristiche universali e innate, ma divenute convenzionali grazie ai vissuti condivisi dei gruppi umani. In particolare, nella società occidentale ai colori basic sono riconosciute le seguenti peculiarità:
    • Giallo: ottimistico e giovanile, utilizzato spesso per attirare l’attenzione.
    • Rosso: passione ed energia. Anch’esso utilizzato per attirare l’attenzione, ad esempio, durante le vendite promozionali.
    • Blu: sicurezza e fiducia. Non è un caso, infatti, che venga utilizzato spesso da banche e aziende.
    • Verde: associato alla natura e alla salute.
    • Rosa: romantico e femminile, utilizzato nella maggior parte dei casi per prodotti destinati alle donne.
    • Nero: tonalità potente ed elegante, spesso utilizzata per prodotti luxury.
    • Viola: calma e relax, utilizzato per prodotti di bellezza e anti-age.
    Inoltre, i colori possono indurre determinati comportamenti d’acquisto. I colori forti, come il rosso e l’arancione, sono colori adatti all’acquisto di impulso. Li incontriamo spesso negli outlet, nei fast food, durante le vendite promozionali. LEGGI ANCHE: Pantone ha scelto: Classic Blue sarà il colore perfetto del 2020 Rosa e celeste, ad esempio, sono spesso utilizzati nel settore fashion, rispettivamente femminile e maschile. Ancora, i colori di un brand o di un website possono influenzare emozioni e stati d’animo. Ecco perché le aziende scelgono colori coerenti con la propria attività e con il proprio posizionamento di mercato. Inoltre, la scelta dei colori aiuta a comunicare l’essenza del brand e definire il pubblico a cui rivolgersi. Donne e uomini, ad esempio, apprezzano tonalità differenti: il pubblico femminile, in genere, gradisce le tonalità del blu, viola e verde; gli uomini preferirebbero il nero, blu e marrone.

    Not only sales

    Il marketing non è solo una questione di vendite. In effetti, prima delle vendite vi è un insieme di operazioni finalizzate a persuadere il pubblico, tra le quali la scelta dei colori del brand, della campagna pubblicitaria, del website e degli store. E, anche in questo caso, non è una mera questione di vendite, ma di emozioni e sensazioni, indotte dai colori. Cindy Lauper docet.