“Se ad Elon Musk non piace qualcosa, prima o poi creerà la sua versione migliorata”.
Questa è forse una delle affermazioni che meglio racchiudono la figura di Elon Musk come imprenditore. Ma si può davvero dire che sia l’uomo più innovativo del nostro tempo?
Abbiamo provato a raccogliere tutte le sue invenzioni e i suoi progetti per cercare di capirlo.
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Gli albori con Zip2, X.com e PayPal
Nel 1995 Musk fondò con il fratello,
Zip2, azienda in grado di sviluppare e vendere
guide cittadine online per l’industria editoriale.
Riuscì a lavorare con
The New York Times e
Chicago Tribune catapultando il valore dell’azienda a
307 milioni di dollari, cifra con cui Zip2 venne
acquisita da Compaq nel 1999. Ricevendo una somma pari a
22 milioni di dollari per il suo 7%.
Nel 2000, Elon Musk investì quindi il ricavato della vendita di Zip2 in
X.com, una compagnia di servizi bancari online che all’inizio del millennio si
fuse con l’allora Confinity, dando vita al sistema di pagamenti online più diffuso al mondo,
PayPal.
Poco più tardi, nel 2002,
eBay acquisì PayPal per 1.5 miliardi di dollari, permettendo a Elon di investire enormi quantità di denaro in quei progetti che lo porteranno a diventare
uno degli uomini più conosciuti al mondo.
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SpaceX, Tesla e SolarCity
Elon Musk investì i guadagni ottenuti dalla vendita di PayPal rispettivamente in questo modo:
100 milioni di dollari in SpaceX, 70 milioni di dollari in Tesla e 10 milioni di dollari in SolarCity.
Nel 2002 fondò la
Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), azienda produttrice di lanciatori spaziali a razzo parzialmente riutilizzabili e veicoli spaziali per il trasporto orbitale di merci e persone.
Ad oggi il
Falcon Heavy è il vettore più potente al mondo, rendendo l’esplorazione spaziale sempre più vicina e la
quotazione di SpaceX pari a 30 miliardi di dollari.
Fondata nel 2003,
Tesla si prefissava l’obiettivo di
produrre veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico. Elon Musk vi entrò come principale investitore nel 2004.
Il primo modello,
la Tesla Roadster, realizzò vendite per 2500 esemplari. Solo nel 2012 Tesla lanciò sul mercato il modello a 4 porte (Model S) e il SUV (Model X).
Nel 2016 viene presentata la
Model 3, ultima nata in casa Tesla, che riceve
oltre 500.000 preordini, facendo diventare Tesla una delle case automobilistiche americane di maggior valore e sfiorando a fine 2018 il valore di
68 miliardi di dollari.
SolarCity fondata nel 2006 aveva invece lo scopo di produrre
servizi legati al fotovoltaico e come mission principale, quella di
combattere il surriscaldamento globale, tema molto caro ad Elon Musk.
L’azienda è stata assorbita da Tesla nel 2016, acquistata per
2,6 miliardi di dollari.
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Hyperloop e Neuralink
Hyperloop nasce come una
quinta modalità di trasporto, oltre alle già conosciute: navi, aerei, treni e automobili.
Lo scopo è quello di poter
spostare merci e persone all’interno di tubi a bassa pressione, spinti da motori lineari e compressori d’aria. In un esperimento tenutosi in
Nevada nel 2017, si è raggiunta la velocità di
300 km/h in un tubo lungo 500 metri.
Cina, Spagna e Francia hanno già siglato diversi accordi con la Hyperloop TT (
Transportation Technologies) per assicurarsi la possibilità di utilizzare questa tecnologia non appena sarà collaudata e testata per lo spostamento di persone in completa sicurezza.
Dal “lavorare sulla tecnologia” a “lavorare con la tecnologia” il passo è molto breve, soprattutto se ti chiami Elon Musk e nel 2016 dai il via ad uno dei primi progetti in grado di connettere le persone alle macchine.
È l’era di Neuralink.
La mission a “breve termine” è quella di poter curare diverse malattie cerebrali, quella a lungo termine è di evolversi in qualcosa di più fantascientifico, permettendo all’uomo di raggiungere la simbiosi con l’intelligenza artificiale, sia per il
controllo su di essa, sia per il
potenziamento umano.
Nel 2018 l’azienda ha ottenuto la licenza per aprire una struttura per
testare questa tecnologia sugli animali, ma al momento la struttura rimane ancora chiusa.
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Elon Musk e la mania di condivisione
“Se ci troviamo in una barca che affonda, e io sono in possesso del progetto per costruire un secchio, lo condivido”.
La maggior parte dei progetti di Elon Musk sono
Open Source, questo per permettere ad altre aziende di avere accesso a progetti come
Tesla, Neuralink e Hyperloop.
Possiamo dire con certezza che Musk non vuole essere considerato il migliore imprenditore o innovatore, ma lavora in modo che tutti
possano diventare grandi innovatori (o almeno è quello che mostra). Dando la possibilità alle persone di
collaborare su progetti che non solo avranno un impatto economico ma anche un
impatto sociale, garantendo lo sviluppo del genere umano.