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  • La super multa di 5 miliardi a Facebook: i conti in tasca, le reazioni, gli impegni

    La Federal Trade Commission ha imposto a Facebook anche una serie di nuove restrizioni e di modifiche alla struttura aziendale. Che ha detto Zuckerberg

    25 Luglio 2019

    Facebook dovrà pagare 5 miliardi di dollari per risolvere la disputa sulle violazioni della privacy. La Federal Trade Commission ha imposto a Facebook anche una serie di nuove restrizioni e di modifiche alla struttura aziendale. Pene più elevate nelle azioni di tutela della privacy - $ 148 milioni negli Stati contro Uber, $ 230 milioni nell'Autorità britannica contro British Airways (proposta), $ 275 milioni nel CFPB e negli Stati contro Equifax, $ 5 miliardi FTC contro Facebook. Fonte: Federal Trade Commission. FTC.gov La multa più salata. La multa da 5 miliardi che Menlo Park ha patteggiato, si legge nel comunicato dell’Antritrust Usa “è la maggiore mai imposta a una compagnia per violazione della privacy dei consumatori e quasi venti volte più pesante della multa più alta mai comminata per lo stesso motivo a livello mondiale”. Secondo FTC si tratta di una sanzione “oltre 200 volte di più salata rispetto alla multa precedente da record siglata per questioni di privacy in Usa e 20 volte più grande di quella imposta in Europa in base alla General Data Protection Regulation“.

    Facciamo due conti

    Facebook ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto in calo del 50% a 2,6 miliardi di dollari, proprio per effetto della maxi multa infertagli dalla Federal Trade Commission. Il social network aveva già stanziato 3 miliardi in previsione della multa nel primo trimestre e aveva annunciato che si aspettava un importo totale fino a 5 miliardi. LEGGI ANCHE: Facebook si prepara alla mega multa della Federal Trade Commission. Il punto

    Zuckerberg sarà personalmente responsabile

    Secondo l’accordo, il founder e CEO di Facebook Zuckerberg dovrà certificare che la società è conforme alle nuove restrizioni sulla privacy. “Nonostante le ripetute promesse ai miliardi di utenti mondialiFacebook ha danneggiato le scelte dei consumatori – ha spiegato Joe Simons, presidente dell’FTC – l’ampiezza della multa da 5 miliardi e le indicazioni di condotta sono precedenza nella storia della FTC e hanno l’obiettivo non solo di punire le future violazioni, ma, cosa più importante, cambiare l’intera cultura sulla privacy di Facebook per diminuire la possibilità di nuove violazioni”. Responsabili. Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, e altri dirigenti designati alla tutela della privacy saranno ritenuti personalmente responsabili del rispetto del patteggiamento siglato con la Federal Trade Commission americana ha detto sempre Joe Simons. In una conferenza stampa, Simons ha spiegato che certificazioni “false comporteranno per il CEO e altri conseguenze legali a titolo personale sul piano sia civile sia penale”. LEGGI ANCHE: Zuckerberg vuole ripensare Facebook: massima privacy e contenuti a tempo

    La multa è solo una parte

    Simons ha sottolineato anche che i 5 miliardi di multa “sono solo un pezzo” di quanto ottenuto. Facebook dovrà per esempio effettuare maggiori controlli sugli sviluppatori di app e dovrà chiedere espressamente ai suoi iscritti di fare opt-in (invece che opt-out) per dare il consenso all’uso da parte dell’azienda di dati biometrici generati dal riconoscimento facciale. Questi e altri accordi rappresentano “una marea di cambiamenti” che “aumentano la probabilità che Facebook rispetti l’ordine” emesso dalla FTC.

    Il post di Mark…

    Nel commentare il patteggiamento record, Zuckerberg ha promesso che l’azienda compierà “cambiamenti strutturali notevoli su come sviluppiamo i nostri prodotti e su come gestiamo il gruppo”. In un post sul social network, l’AD ha aggiunto: “Abbiamo la responsabilità di proteggere la privacy delle persone”.

    Il piano di Menlo Park

    “Porteremo i controlli sulla privacy in linea con quelli finanziari – ha spiegato Zuckerberg – ai sensi della legislazione Sarbanes-Oxley. I nostri dirigenti, incluso me, dovranno certificare che tutto il lavoro che sovrintendiamo soddisfi i nostri impegni sulla privacy. Proprio come nel Cda abbiamo un comitato di audit per sovrintendere ai controlli finanziari, istituiremo nel cda un nuovo comitato per la privacy. Abbiamo anche chiesto a uno dei nostri leader di prodotto più esperti di assumere il ruolo di Chief Privacy Officer for Products. Per implementarlo, dovremo rivedere i nostri sistemi tecnici per documentare gli eventuali rischi sulla privacy”. Costruire protezioni per la privacy forti. Ha aggiunto poi: “Prevediamo che ci vorranno centinaia di ingegneri e oltre un migliaio di persone in tutta la nostra azienda per svolgere questo importante lavoro. E prevediamo che ci vorrà più tempo per costruire nuovi prodotti seguendo questo processo in futuro. Nel complesso, questi cambiamenti vanno al di là di quanto richiesto dalla legge statunitense attuale. Il prossimo obiettivo per la nostra azienda è costruire protezioni per la privacy forti quanto i migliori servizi che offriamo. Mi impegno a farlo bene e a fornire la migliore piattaforma sociale privata per la nostra comunità”. LEGGI ANCHE: Sheryl Sandberg ha detto che la formazione digitale è tra le sfide principali di Facebook

    Il punto di Sheryl

    “Oggi Facebook ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission sulla privacy. Come parte di questo accordo, abbiamo accettato di pagare una multa di 5 miliardi di dollari e dollari apportare alcune importanti modifiche al modo in cui costruiamo i prodotti e gestiamo l’azienda” il commento di Sheryl Sandberg, direttrice operativa di Facebook. “Questo – ha aggiunto – è un nuovo capitolo per noi. La privacy è fondamentale per la nostra visione per il futuro e stiamo cambiando il modo di operare a tutti i livelli. L’accordo assicura che saremmo chiari con le persone su come utilizzeremo le loro informazioni e su come le proteggeremo. Questo ci aiuterà a servire meglio la nostra comunità assicurandoci che il lavoro che facciamo sia dello standard che le persone si aspettano da noi”.