Se anche tu cerchi di strapparti gli occhi dalle orbite ogni volta che ti imbatti in un video orizzontale pubblicato nelle Instagram Stories di un brand, questo è l’articolo che stavi cercando.
Tutti sappiamo che il Video Marketing è un trend che dura ormai dal 2017 e che nessun brand può sperare di conquistare i social senza una strategia video ben studiata. Ma non tutti hanno capito che il video inteso come quello tradizionale orizzontale non funziona più: secondo il Global Digital Report 2018 pubblicato da We Are Social il 68% degli utenti mondiali utilizza i canali Social attraverso un device mobile.
Se a questo insight associamo la fruizione video, scopriamo che più della metà dei contenuti video presenti sui social media viene vista appunto da mobile. Ed è qui che entra in gioco l’importanza del video verticale.
La prima applicazione a sdoganare l’utilizzo dei video verticali è stata Snapchat, nel lontano 2011, seguita poi da Facebook e Instagram con le Stories. L’ultimo aggiornamento di Instagram, ovvero la IGTV, rinforza ulteriormente questo hype: è chiaro quindi che non si tratta di una moda passeggera, il video verticale è un vero e proprio contenuto vincente.
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Ma creare un video verticale di successo non è così semplice. Vediamo quindi quattro consigli che possono aiutarci nella produzione di questo tipo di contenuto.
1. Velocità e azione on-the-go
Negli ultimi quattro anni le Instagram Stories hanno abituato gli utenti a vedere mini-video di massimo 10 secondi ma, nonostante la breve durata, non sempre la loro attenzione è rimasta intatta fino all’ultimo secondo.
Usando i dati raccolti dalle Storie di Instagram di migliaia di account, scopriamo che la maggior parte delle persone smette di vedere una Storia già dopo il primo fotogramma. Per questo è fondamentale riuscire a creare contenuti fruibili on-the-go che con i primi tre secondi riescano ad interessare l’utente a tal punto da convincerlo a vedere il video fino alla fine.
2. Attenzione alla qualità
Se in principio su Snapchat si condividevano video amatoriali sgranati e senza filtri, ora il contenuto si è evoluto.
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Anzi, è proprio l’opposto di prima: un video verticale, per essere credibile e avere successo, deve essere curato in ogni minimo particolare. Alta risoluzione, post-produzione, effetti grafici ed elementi di mixaggio non devono mancare, pur cercando di non “snaturare” troppo il contenuto con riferimento al canale in cui è veicolato (ovvero: non stiamo producendo un film per Hollywood, ma neanche un videomessaggio per la nonna).
3. Parola d’ordine: esclusività
Scegliereste IGTV, ad esempio, per fruire di un contenuto che potreste semplicemente vedere su qualsiasi altra piattaforma? Probabilmente no.
Per questo è importante offrire ai propri follower contenuti esclusivi, che non potrebbero trovare da nessun’altra parte se non sul tuo canale: interviste, Live Coverage o Backstage di eventi, sopralluoghi di posti inaccessibili, etc.
Basta un po’ di creatività per creare video verticali imperdibili.
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4. Non dimenticare l’analisi dei dati
Indipendentemente dalla piattaforma utilizzata per veicolare il contenuto - Instagram Stories, Snapchat Discover, Facebook Watch, Facebook Live o IGTV - è fondamentale tenere traccia del pubblico e dei dati degli spettatori per analizzare il successo del video condiviso e prendere decisioni ponderate sulla direzione dei contenuti futuri.
Ricordiamoci sempre che per migliorare bisogna tenere costantemente d'occhio cosa funziona, cosa no e capire cosa gli utenti si aspettano.
Last but not least il suggerimento più importante di tutti: non fate questo.
Please don't do this. https://t.co/jZXAfzkTBM
— Delmondo (@Delmondo) 21 giugno 2018
Davvero, non fatelo mai.