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  • Con Fields crei un’installazione sonora in realtà aumentata

    Musica e tecnologia si uniscono per realizzare un'esperienza in realtà aumentata unica nel suo genere

    18 Maggio 2018

    Negli ultimi anni, la realtà aumentata ha dimostrato le sue immense possibilità ma anche le sue debolezze. Da un lato videogiochi come “Pokémon Go” hanno conquistato il mondo, mentre device come i visori per l’AR faticano a decollare. Planeta, un piccolo studio che si occupa di sound design con sede a New York, potrebbe aver trovato il giusto equilibrio con la sua nuova app per iOS, Fields. L’app gratuita, disponibile per il download su App Store , trasforma, grazie alla realtà aumentata, l’ambiente circostante in una tela tridimensionale per i suoni. Rappresentati nell’app da sfere incandescenti, i suoni cambiano in volume e posizionamento stereo a seconda di dove si muove l’utente rispetto all’ambiente reale.  

    Con Fields è possibile utilizzare il microfono integrato dell’iPhone per creare le proprie “scenes”, ovvero diversi ambienti in AR. In poche parole, basta registrare ciò che si vuole in un determinato posto per creare una vera e propria installazione sonora dinamica. LEGGI ANCHE: Bloom, l’app di Brian Eno, diventa un’esperienza in realtà aumentata fields-app

    La realtà aumentata nella musica: il suono tridimensionale

    Dal momento che l’app è stata progettata da uno studio specializzato in musica, ovviamente include già scenes preinstallate di vari musicisti: hanno infatti contribuito a questo progetto il duo sperimentale Matmos, il compositore elettronico Robert Lippok, l’artista techno Matthew Patterson Curry (alias Safety Scissors), la vocalist Ami Yamasaki e il trio jazz Nils Berg Cinemascope. Camminare attraverso le loro scenes è inizialmente disorientante. Nessuna di queste  include “canzoni” nel senso tradizionale del termine; si tratta di paesaggi disseminati di tipi di suoni che tipicamente aggiungono consistenza alle registrazioni. Una composizione musicale altrimenti statica, come può essere quella di alcuni generi musicali come l’ambient, ad esempio, assume letteralmente nuove dimensioni. “Fields è un modo per creare e sperimentare installazioni sonore tridimensionali”, afferma Chris Maier, che ha sviluppato l’app insieme a Nick Dangerfield, Vicki Siolos e Dylan Romer. “Quando esponi i suoni spazialmente, puoi creare relazioni tra suoni e idee che altrimenti non potresti creare nei confini relativamente ristretti di un mix stereo”. Gli autori si dicono curiosi dei risvolti di Fields nell’ambiente musicale e artistico in generale: noi siamo convinti che la realtà aumentata è molto più affascinante quando ad esplorarla sono i creativi e speriamo che progetti come Fields possano essere sempre più frequenti.