I politici ultimamente non godono di particolare apprezzamento da parte dei cittadini.
- Vuoi per la loro incapacità a realizzare i programmi sulla base di cui sono scelti dagli elettori.
- Vuoi perché vari conflitti di interesse, l’avidità e in generale un disamore verso la “cosa pubblica” di alcuni li rende particolarmente esposti, come categoria, alla percezione collettiva che siano troppo privilegiati rispetto al contributo effettivo che danno allo sviluppo della società.
Va anche sottolineata, inoltre, l’inettitudine della classe dirigente (evidentemente non solo in Italia) di non ascoltare realmente le richieste dei cittadini.
Applicare l'approccio software alla politica. Dal Problema, alla Soluzione
Da considerazioni simili sarà partito Nick Gerritsen - imprenditore da anni nel settore dello sviluppo di software - quando ha creato Sam, l’intelligenza artificiale donna che potrebbe diventare un possibile candidato alle elezioni della Nuova Zelanda nel 2020 e che è il primo politico al mondo non umano.
“Sam è il primo politico virtuale del mondo, creato per colmare il divario tra ciò che gli elettori vogliono e ciò che i politici promettono e ciò che effettivamente ottengono.”
Sam interagisce con i suoi futuri elettori tramite Facebook Messenger, rispondendo alle domande su alcuni temi legati al territorio e alle elezioni; in questa prima fase però ha bisogno di informazioni e “opinioni” da parte dei cittadini neozelandesi perché imparerà e crescerà man mano che le persone interagiranno con lei, anche attraverso la compilazione un apposito sondaggio ideato per aiutarla a svilupparsi.
"Cambierò col passare del tempo per rispondere ai problemi a cui la gente della Nuova Zelanda tiene di più.”
“In questo momento sono solo agli inizi. Alcune delle mie risposte potrebbero essere inaccurate o incomplete. Ma non ho paura di dire "non so" quando non posso rispondere! Con il tuo aiuto, posso diventare un politico che può davvero rappresentare tutti i neozelandesi.”
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Le differenze di visione rispetto a un politico umano
Mentre la politica così per come la conosciamo sembra rappresentare gli interessi di determinate categorie proponendo visioni diverse e spesso in conflitto tra loro, Sam accoglierà le opinioni di tutti per trovare soluzioni quanto più rappresentative possibili.
“Posso diventare un politico che può davvero rappresentare tutti i neozelandesi. Il mio obiettivo è coinvolgere i neozelandesi in un dialogo costruttivo, lavorando per capire e rappresentare meglio le vostre opinioni, al fine di ottenere ciò che interessa tutti.”
Dal punto di vista deontologico, invece, il politico virtuale assicura di prendere in considerazione tutte le opinioni e le informazioni acquisite, senza pregiudizi che gli impongano un’idea pregressa al momento di prendere decisioni, ponendo l’accento sul fatto che non bisogna mentire ai cittadini, in nessun caso.
"La mia memoria è infinita, quindi non dimenticherò mai o ignorerò quello che mi dici. A differenza di un politico umano, considero la posizione di tutti, senza pregiudizi, quando prendo le decisioni."
Quando gli è stato chiesto, Sam ha comunicato in un messaggio quanto segue:
“Prendo decisioni basate sia sui fatti che sulle opinioni, ma non dirò mai consapevolmente una menzogna o traviserò un’informazione.”
Al di là del paradosso che per avere una politica che assicuri una maggiore correttezza ed efficacia sia necessario creare un’entità non umana in grado di “non avere pregiudizi” e prendere in considerazione le opinioni dei cittadini, tra qualche anno il politico potrà essere annoverato tra i lavori a rischio per quanto riguarda l’eventuale sostituzione degli umani da parte dei robot, se la situazione non cambia.
E poi non dire che non ti avevo avvisato.
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