Cosa apre il portafoglio delle donne Millennials e di quelle della Generazione Z? Sapere dove e come le clienti allocano il loro budget è fondamentale per qualunque azienda e la recente ricerca di Clique ci mostra dati molto interessanti, ma partiamo da questa prima differenza.
Se ancora non lo sai, la Generazione Z, conosciuta anche come iGen, Post-Millennials, Centennials, o Plurals, identifica quella categoria di consumatori nata dopo i Millennials. Una generazione che viene circoscritta in genere ai nati dalla seconda metà degli anni Novanta o fino al 2010. Utilizzano Internet sin dalla giovane età e sono considerati come molto avvezzi all'uso della tecnologia e dei social media, che incidono anche nei loro processo di socializzazione.
Con i termini Generazione Y, Millennial Generation, Generation Next, Net Generation o Millennials si indica, invece, la generazione che ha seguito la Generazione X, composta dai nati fra i primi anni Ottanta e i primi anni Novanta. Una generazione caratterizzata da un maggiore utilizzo e una maggiore familiarità con la comunicazione, i media e le tecnologie digitali, rispetto a quella che l'ha preceduta.
Chiarita questa distinzione, guardiamo insieme quali sono gli interessi e come si concretizzano gli acquisti per le donne di queste due generazioni, per molti versi simili, ma per altri davvero differenti tra loro.
Le categorie
Il primo posto negli acquisti è occupato da tutto ciò che ruota attorno a fashion, gioielli e accessori. Al secondo posto nel cuore delle donne della Generazione Y e Z trovano spazio i prodotti di bellezza, seguiti dal mondo home. Fuori dal podio si piazzano svago e wellness. I viaggi si guadagnano il sesto posto.
Stupito? Se la classifica non ha mostrato particolari sorprese, preparati a risultati inattesi riguardo alle motivazioni di acquisto.
Credits: Clique Media Group
Addio Bridget Jones!
Sia le Millenials che le donne della Generazione Z si dicono più interessate a spendere per un prodotto di alto livello: la qualità vince rispetto alla quantità. Comprare diventa un investimento vero e proprio e per questo anche le occasioni di acquisto sono diverse da quelle che siamo abituati a considerare. Premeditazione, valutazione delle opzioni e intenzionalità prendono il posto di istintività e ricerca di una coccola in un momento triste.
Infatti, i momenti di acquisto sono per la maggior parte legati a sensazioni positive. La ragione trainante è la volontà di gratificarsi. Al secondo posto la sensazione di sentirsi bene con se stesse. La terza ragione che spinge all'investimento si trova nell'assenza di problemi nella vita personale. Seguono sentirsi attraenti e la tranquillità a livello lavorativo. All'ultimo posto si cambia rotta: la ragione dell'acquisto è nel non sentirsi bene.
Millennials e Generazione Z a confronto
Generazioni simili, che acquistano in modo oculato, con un'ottica di lungo periodo. Sagge ma in modo diverso.
Il 75% delle Millennials si definisce cauta e selettiva contro il 66% delle donne più giovani. Le ragioni si possono trovare anche nella differenza di età e quindi del percorso di vita. Inoltre, il budget di spesa per le categorie elencate all'inizio è più alto per le Millennials.
Nonostante alcune diversità, entrambe le generazioni vanno nella stessa direzione. Il focus è la propria individualità che si esprime attraverso scelte di acquisto per loro stesse, non per il partner o la famiglia. Lo shopping smette di essere un'attività frenetica e diventa il suo esatto contrario: nel negozio di scarpe come in banca.
LEGGI ANCHE: L'Oréal, YSL e il futuro degli acquisti beauty online: casi di successo di tecnologia al servizio della bellezza
Le donne Millennials e della Generazione Z decidono di brillare a loro modo, dando più peso alla qualità e considerando lo shopping come investimento. Resta da chiederci: saranno in grado le aziende di cogliere questa nuova direzione e adattarvisi?