Diventa free member
Vuoi leggere questo articolo e le altre notizie e approfondimenti su Ninja? Allora registrati e diventa un membro free. Riceverai Breaking News, Marketing Insight, Podcast, Tips&Tricks e tanto altro. Che aspetti? Tieniti aggiornato con Ninja.
Diventa free member
Vuoi leggere questo articolo, le altre notizie e approfondimenti su Ninja? Allora lascia semplicemente nome e mail e diventa un membro free. Riceverai Breaking News, Marketing Insight, Podcast, Tips&Tricks e tanto altro. Che aspetti? Tieniti aggiornato con Ninja.
Lo U.S. Patent and Trademark Office ha approvato un nuovo brevetto richiesto da “Project Wing”, parte della squadra di Google’s X che si occupa di interconnettere la tecnologia con la mobilità per rivoluzionare, grazie ai suoi veicoli dotati di perfetta autonomia, un aspetto molto importante della vita umana: le emergenze mediche.
Dopo l’implementazione, basterà premere un tasto e il drone ambulanza porterà nel giro di un paio di minuti tutto l’occorrente per fare rientrare un’emergenza rispondendo in maniera 'personalizzata' al paziente che, con un click, comunicherà ai droni stessi che tipo di aiuto “consegnare” a domicilio come, per esempio insulina, un kit di pronto soccorso, medicinali o altro.
Particolarmente utile il drone ambulanza sarà nel caso di un paziente con arresto cardiaco in corso o in preda uno shock anafilattico dovuto (per esempio) a una forte reazione allergica; situazioni in cui anche un secondo di ritardo può causare il decesso di una persona.
A differenza dell’ambulanza, il drone non deve sottostare ai tempi di spostamento canonici e a eventuali ingorghi di traffico presenti sulle strade, in modo da salvare con tempismo perfetto la vita di tante persone.
Questo tipo di drone non sarà comunque sostitutivo del personale medico e sanitario, in quanto non è dotato di discernimento e di capacità diagnostiche come i professionisti in carne ed ossa - né può vantare la loro esperienza in casi di emergenza.
Tuttavia, il drone ambulanza potrà spingersi in zone difficili da raggiungere per gli esseri umani (es: zone di guerra) e aiutare feriti in aree remote e quindi dare il tempo alle squadre di soccorso di arrivare sul posto trasportando defibrillatori, adrenalina o altro. Possibile sbocco del progetto potrebbe essere anche la possibilità di consegnare acqua e aiuti in caso di emergenze straordinarie, calamità o condizioni eccezionali.
LEGGI ANCHE: Zipline, la startup che utilizza droni per recapitare medicine in Rwanda