
Instagram, ovvero il paradiso dell’engagement
Nonostante dal 2014 ci sia stato un calo delle pubblicazioni medie al mese per utente, dall’altro lato la quantità di interazioni è praticamente raddoppiata, mettendo in luce la constatazione che su Instagram più pubblichi e meno coinvolgi. Questo rapporto infatti trova piena corrispondenza nella relazione fra il numero di post giornalieri e al livello di coinvolgimento della propria fanbase che si attesta al 7% per gli account che pubblicano massimo una volta al giorno, mentre crolla al 2,40% quando ci sono più di 3 pubblicazioni al giorno. Riconsideriamo dunque la rilevanza della ’scalata' alla news feed nella nostra strategia, forse è meglio spalmare i contenuti su più fasce orarie (sapevi che il picco delle interazioni è fra le 20 e le 21?) invece di pubblicare ad alta frequenza.
L’alto coinvolgimento rende Instagram l’ambente ideale per la realizzazione dei concorsi, e gli utenti hanno una grande voglia di essere coinvolti in prima persona visto che la modalità di partecipazione preferita è la creazione di contenuti specifici accompagnati dall’hashtag ufficiale o dalla menzione della brand page.
Un brand su Instagram è per sempre
A differenza di piattaforme basate sui contatti personali o sugli interessi - dove la presenza del marchio rischia sempre di essere intrusiva - gli utenti di Instagram non solo cercano attivamente i brand preferiti, e il 70% degli intervistati l’ha già fatto, ma probabilmente percepiscono i contenuti proposti come un elemento naturale della loro esperienza se fra coloro che hanno effettuato la ricerca solo il 21% non ha poi seguito l’account aziendale. L’aspetto più interessante della relazione fra utenti e brand su Instagram è che questo canale favorisce soprattutto un rinnovamento dell’immagine aziendale attraverso un’ampliata percezione di accessibilità e modernità, come indicato rispettivamente dal 51% e dal 47% degli intervistati.
Instagram all'italiana
Guardando i dati su scala globale, Instagram centra perfettamente il target dei Millenials con il 73% degli utenti fra i 15 e i 35 anni, composto perlopiù da un pubblico con un alto grado di istruzione e femminile. Un profilo che suggerisce come mai i settori più popolari di Instagram sono la moda, la decorazione d’interni e i prodotti culturali. La vera sorpresa è che in Italia le cose cambiano completamente: tra le 38 nazioni analizzate è l’unica in cui ci sono più Instagramer uomini (54%) che donne. E a differenza della media globale, sono perlopiù professionisti e single. Gli italiani su Instagram non si dimostrano interessati a seguire celebrità o programmi televisivi, e ai video preferiscono le foto che rimane certamente il formato più distintivo del social.









