Elaborare una strategia di digital marketing contiene alcune sfide di difficile risoluzione. In questo senso ci permettiamo di segnalarvi una "guida intergalattica per marketer" in cui ci siamo imbattuti, scritta da un professionista d'oltre oceano, Brian Honigman, per Digital Current.
Riporteremo le sue considerazioni definendo 5 fasi di controllo e produzione di audit sui diversi campi di realizzazione di una digital strategy.
Fase 1: definizione e ritorno alla visione d'assieme
Molto spesso abbiamo paura, in quanto operatori, di perderci in grandi tematiche perché pressati da clienti e/o superiori nella produzione di un risultato.
Ma se c'è una cosa che nel medio-lungo periodo da valore ad una strategia di marketing è appunto la visione d'assieme. Abbiamo individuato alcuni quesiti da porsi per una corretta valutazione del nostro piano marketing:
- Qual è lo stato attuale della mia attività ?
- Quale impatto ha avuto la mia strategia di marketing sulle vendite?
- Quali risultati mi aspetto di ottenere dalla revisione della mia strategia ?
- Quale dimensione assume la mia idea di successo ?
- In che modo il digital marketing può aiutarmi nel raggiungere quel successo ?
Si tratta di una visione quantificabile e sulla quale misurarci giorno per giorno.
Fase 2: Back to the basis, l'importanza della SWOT Analysis
Uno degli aspetti principali che garantiscono una corretta valutazione del proprio operato risiede nella capacità di utilizzare tool, schemi o teorie che garantiscano una visione oggettiva delle cose.
La Swot analysis è un classico esempio grazie al quale possiamo analizzare con obiettività lo stato del lavoro svolto e l'efficacia dell'operato del team che abbiamo a disposizione.
Anche in questa seconda fase il lavoro è sempre volto alla visione d'assieme. Una volta delineati gli scopi e le valutazioni del lavoro nel proprio complesso, a questo punto possiamo scendere ad un livello più basso (nell'accezione di specifico e settoriale) della nostra analisi.
Fase 3: Come mi funziona la Seo ?
L'ottimizzazione dei contenuti multimediali affinché questi ultimi risultino più in alto nelle pagine di ricerca è una fase determinante nello sviluppo di una strategia di marketing.
Fare della buona Seo significa ottimizzare i contenuti prodotti all'interno dello spazio virtuale in cui ci stiamo muovendo. Tanto più che gli strumenti di Seo si aggiornano di continuo, per cui una pagina precedentemente ottimizzata secondo i parametri vecchi, potrebbe contenere degli errori secondo quelli nuovi.
Fase 4: Social Media Audit, va tutto come vorrei ?
La Seo, la buona Seo, ci garantisce afflussi costanti d'accesso, vecchio e nuovo, ma tutti quegli utenti che ci guardano prima o poi diventano una comunità, esigono di interfacciarsi a noi.
Qui entra in gioco la capacità di relazione data dal social media marketing. Le aziende da questo punto di vista ancora non hanno capito a pieno le potenzialità nel fare SMM come si deve, affidandosi o a soggetti poco esperti oppure destinando tempo e risorse inadeguate.
Ma essere sui social significa darsi compiti, obiettivi e verificarli come in qualsiasi altro settore.
Se con i Seo Audit sappiamo quali contenuti hanno successo ed hanno generato accesso, con i Social Media Audit possiamo quantificare come la comunità di clienti (reali e possibili) reagisce ai contenuti che pubblichiamo, quali destano reale interesse, quali accrescono la nostra credibilità e quali invece sono da considerarsi superflui o fuorvianti.
Bisogna mostrare coerenza nella gestione dei canali, ogni social deve essere trattato con la stessa visione aziendale di modo che la linea editoriale sia immediatamente riscontrabile.Come per la Seo anche nella gestione dei Social bisogna essere attenti a dove vogliamo essere per essere noi stessi.
Fase 5: Contenuti, quelli giusti per il mio business
Ultima fase di controllo per delineare una giusta digital strategy, quella relativa alla produzione di contenuti.
Si tratta di una delle più delicate in assoluto perché è quella in cui la qualità ha la maggiore rilevanza.
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Resta comunque possibile delineare delle linee guida da seguire. Innanzitutto partiamo dal presupposto che produrre contenuti di qualità è un lavoro che va fatto con grande costanza.Di conseguenza bisogna sempre produrre analisi rispetto all'impatto che quel determinato contenuto ha avuto sulla nostra audience.
Tieni presente che o si sceglie quale strategia si porta avanti per produrre contenuti (siano essi light o di qualità) oppure finiamo per diventare corpi estranei rispetto alle necessità di vendita e relazione dell'azienda per cui lavoriamo.