L’Italia dei social riserva sempre qualche primato. Ad esempio la percentuale di utenti Facebook connessa con le piccole e medie imprese è pari all’86%, più della media europea. Per poter sfruttare al meglio questa opportunità la Confcommercio e Facebook hanno organizzato “Boost Your Business” un road show che dopo Catania e Bari farà tappa il 28 settembre a Cagliari e il 7 ottobre a Milano. Un’occasione imperdibile per confrontarsi con il team di Facebook e allo stesso tempo sensibilizzare le aziende di piccole e medie dimensioni sulle opportunità - un tempo impensabili - offerte dal Social Media Marketing, come sottolinea il presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio Alessandro Micheli.
“Le PMI rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana e per rimanere competitive non possono più prescindere dal cogliere le opportunità offerte dal web e dall’innovazione tecnologica e digitale” ricorda Laura Bononcini, responsabile relazioni istituzionali Facebook Italia. La rivoluzione nel frattempo rivela tutta la sua potenza attraverso il report Deloitte, secondo cui nel 2014 Facebook ha generato in Italia un impatto economico di 6 miliardi di dollari e ha creato 70.000 posti di lavoro.
Durante la tappa barese - che ha avuto luogo alla Fiera Del Levante - Carlo Tateo, Partner Manager di Facebook, ha mostrato i risultati di una ricerca Nielsen riguardo la capillare capacità della piattaforma di raggiungere il target di riferimento, stimata all’89% rispetto all’investimento contro il 38% dei media tradizionali.
Una garanzia tuttavia non abbastanza sufficiente per gli inserzionisti, se proprio pochi giorni fa Martin Sorrell, ceo del colosso pubblicitario WPP, ha pesantemente criticato la visibilità degli annunci sponsorizzati. E lo stesso si può dire della copertura organica e, quando dalla platea chiedono spiegazioni in merito, Tateo spiega che è l’esplosione dei contenuti ad aver determinato una riduzione dell’esposizione dal 20% al 3%. Nelle posizioni ufficiali di Facebook la tutela degli utenti è indicata alla base di molte scelte, una politica comprensibile visto che, per dirla con le parole della Community Engagement Market Lead di Facebook Francesca Capobianchi, “è innanzitutto una piattaforma fatta di persone reali”.
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