Chi in passato non s'è mai trovato a chattare con il noto programma di instant messaging Windows Live Messenger? Allora fu una vera rivoluzione, ve lo ricordate? Per la prima volta le relazioni erano digitali e non c'era più la necessità di chiamare l'amico per chiedergli qualcosa.
Erano i tempi in cui si pensava allo smartphone come un oggetto venuto dal lontano futuro, mentre il cellulare si limitava a mandare costosi SMS e a fare chiamate altrettanto dispendiose. Un altro mondo insomma, ma già allora la voglia di comunicare e conoscere nuove persone via internet iniziava a percorrere la strada dell'evoluzione.
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Con Messenger potevamo chattare con amici, ma anche con sconosciuti, e avviare contatti con persone che altrimenti non avremmo mai conosciuto.
Una panoramica sull'instant Messaging: Facebook Messenger, WhatsApp and Co.
Facendo un rapido salto nel futuro arriviamo ad oggi. Un mondo iperconnesso, fatto di notifiche push, connessioni e cerchie. Facebook ha saputo segmentare perfettamente un'audience globale, connettendoci con i nostri amici ma spingendoci sempre più a connetterci con persone affini ai nostri interessi.
Facebook sa cosa postiamo, dove andiamo e cosa mangiamo e fa in modo che tutto quello che condividiamo sia pertinente con le persone presenti nella nostra cerchia di amici. Il fatto è che queste cerchie diventano sempre più strette e chiuse.
Messenger è perfetto per chattare con amici, conoscenti e nuove persone ma implica sempre una connessione pre-esistente, o amicizia, che dir si voglia.
Lo stesso dicasi per WhatsApp. Hai bisogno del numero di telefono della persona con cui vuoi avviare una conversazione. Implica quindi un contatto già esistente tra due o più utenti.
Questo discorso vale per la maggior parte delle app presenti sul mercato: Kik, Telegram, Swarn etc.
I cambiamenti dell'instant messaging con Hello
Quindi come è possibile conoscere persone nuove senza essere in nessuno modo connesso ad esse? App come l'italiana Hello, permettono di comunicare e conoscere persone sulla base di luoghi e punti di interesse, anche tra utenti che non si conoscono e non sono connessi tra loro attraverso altri network. Scaricando l'app, l'utente potrà scegliere di loggarsi attraverso Facebook, Twitter, Google, il russo VK (presto anche Instagram) ed iniziare a chattare con utenti nella propria città o area geografica.
Hello genera in maniera automatica delle "stanze" geolocalizzate. In base a dove ci troviamo vengono generate delle chat room. L'utente può inoltre decidere di "teletrasportarsi" ovunque nel mondo e conoscere persone in altre zone del mondo.
Ad oggi Hello è l'unica app a creare chatroom pubbliche e geofenced, ossia autogenerate, in base a dove ci spostiamo.
Dating? Non solo. Business, eventi e attività locali
Ma come può essere utilizzata un'app come Hello? Oltre alla possibilità di conoscere nuove persone all'interno della propria città o punti di interesse c'è la possibilità di avviare chatrooms in fiere, hotel, locali, mezzi pubblici e aerei.
Con la versione B2B dell'app, a breve disponibile, sarà inoltre possibile creare chat private per qualsiasi tipo di attività.
Ad esempio, bar, locali e negozi, potranno creare delle community geolocalizzate in cui comunicare con i propri clienti e dare loro la possibilità di scambiare informazioni e consigli.
Marco Fabbri, CEO di Hello racconta:
"Abbiamo validato il modello di teleport lato user, a breve lanceremo la piattaforma B2B per permettere ai locali di creare community locali dove chattare in tempo reale. Le attività potranno personalizzare la chatroom e linkare ad offerte promozionali per gli utenti presenti nella stessa area. L'interazione tra attività e cliente sarà quindi più personale ed in tempo reale".