Nel tuo News Feed di Facebook non fanno che moltiplicarsi video dei brand che ami? Stessa cosa tra un Twitter e l'altro? Non stupirti. Il Video Native Advertising continua a farsi spazio nel web e soprattutto sui principali Social Network per catturare l'attenzione degli utenti e mettere a dura prova le aziende e la loro creatività.
Native Advertising: di cosa si tratta?
Il native advertising è un contenuto sponsorizzato, promosso e visualizzato all'interno dei contenuti offerti al pubblico. A differenza della pubblicità tradizionale, che la scopo di distrarre il lettore dal contenuto in modo da comunicare il messaggio, la native advertising ha l'obiettivo di immergere la pubblicità all'interno del contesto.
(Scrittura Vincente di Alessandro Dattilo)
La pubblicità, quindi, si integra perfettamente con il contesto nella quale è utilizzata impedendo al pubblico di essere “disturbato” con messaggi invadenti e privi di valore. Lo scenario è in rapida evoluzione, molti ritengono che il mercato del Native Advertising sia destinato soltanto a crescere nel futuro e che i grandi Social Network stanno provvedendo ad implementare innovativi aggiornamenti per favorirlo.
E' di qualche mese fa la notizia che Flipboard ha lanciato, dopo i video Ads, un nuovo formato pubblicitario, i Promoted Items. Gli annunci native non possono far altro che aumentare la portata dei post promuovendo contenuti nuovi all'interno di ciò che già viene normalmente visualizzato dal popolo dei Social.
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La differenza con i Promoted Post?
A questo punto potresti domandarti: qual è la differenza tra i Promoted Post ed i contenuti Native? A dirlo è un articolo del Guardian secondo cui questi ultimi tendono molto di più a diventare contenuti virali, da condividere.
Le nuove forme pubblicitarie del Native Advertising nascono dall'esigenza di non arraffare più click o “Mi Piace” senza un obiettivo specifico, nascono dalla volontà di puntare ad un miglioramento dei contenuti in termini di qualità. Anche il web diventa elitario ed il cliente ha bisogno di messaggi sempre più interessanti per essere realmente colpito.
Il Video Advertising favorisce la strategia di engagement di un'azienda in maniera molto più incisiva rispetto ai soli contenuti testuali. E' per questo che tutti i Social Network si sono adeguati in favore di questa tendenza: Vine con i suoi video da 6 secondi, Instagram, i promoted video di Twitter e potremmo continuare ancora.
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Il Native su Twitter e Facebook
Non è più un segreto che un anno fa Twitter abbia acquisito Namo Media, startup specializzata nella pubblicità nativa e in particolare in quella per mobile. Sembra probabile che molto presto ci saranno sempre più opzioni per gli inserzionisti per creare e pubblicare video pubblicitari sulla piattaforma cinguettante. Secondo Advertising Age la portata dei messaggi caratterizzati da Video Native aumenta considerevolmente anche su Facebook, aiutando i brand a connettersi e ad interagire sempre di più con i propri fan.
Le Best Practices da seguire
Ti stai chiedendo come migliorare le strategie di Video Adv Native per il tuo brand? Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero tornarti utili:
Il silenzio è d'oro: non urlare!
Le immagini sono molto più immediate delle parole. Spesso non è necessario montare video ricchi di testi che spieghino cosa il brand vuole comunicare, a volte è necessario soltanto coinvolgere gli utenti con video dal forte impatto, che possono essere visti anche senza audio.
Scegli la giusta immagine di anteprima
Un quadro può essere bello se non ha la giusta cornice a sorreggerlo? La stessa cosa avviene per le immagini di anteprima dei video che posti sulle tue Pagine Aziendali. Pensa a come colpire il cliente e fargli capire subito di cosa stai parlando incuriosendolo a cliccare.
Trova un Headline convincente
Il testo all'interno del video e del post deve essere breve e deve richiamare l'attenzione degli utenti, ormai stanchi dei titoli civetta che spingono a cliccare ma che non hanno nessun fondamento alla base.
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